{Ragazze vi consiglio di leggere il capitolo con la canzone "Lay me Down" di Sam Smith. Se lo fate fatemi sapere se conoscevate la canzone, se vi è piaciuta e la vostra opinione sul capitolo. Buona lettura!!}
"Louis! Oggi usciamo!" urlò Eleanor abbracciando il ragazzo che amavo.
Vedevo che Louis era chiaramente a disagio e anch'io, solo che io ero anche estremamente incazzato...
Eleanor si staccò, aveva capito amen, e mi guardò con fare scettico.
"Perchè sei a petto nudo tu?" mi chiese alzando un sopracciglio.
"Sai... fa caldo. Perché sei venuta a rompere le scatole tu?" borbottai.
Lei mi guardò sconvolta a causa di quello che aveva detto e Louis invece sospirò, mi guardò con uno sguardo supplichevole e scusante.
"Harry non dire così alla mia ragazza, lei non rompe le scatole." disse con tono piatto ed era come se i suoi occhi mi stessero urlando uno scusa, ma questo non fermò il mio cuore quando si spezzò un po'.
"Bene." dissi freddo e gli lanciai un'occhiata capace di uccidere.
"Eleanor inizia ad andare all'auto, vengo subito." sospirò Louis e lei sorrise soddisfatta.
"A dopo LouLou." gli disse e gli scoccò un bacio sulla guancia che mi fece solo incazzare ulteriormente.
Lei se ne andò, la porta si chiuse e lui mi guardò dispiaciuto. Provò ad avvicinarsi ma io lo fulminai con lo sguardo.
"Harry... Sai che non provo niente per lei..." mormorò, si mise a cavalcioni su di me e stavolta non lo fermai.
Mi prese il viso tra le mani e mi forzò a guardarlo negli occhi chiari come il cielo dopo la tempesta, come se mi stesse chiedendo di guardarlo negli occhi per provare il fatto che fosse sincero.
Sosprai e abbassai lo sguardo.
"Harry io amo te." cominciò a muovere i pollici avendo ancora le mani sulle mie guance con il risultato che mi stava accarezzando.
Alzai lo sguardo e lo guardai negli occhi. La disperazione sul suo viso era palese, che quasi mi fece pena volendo abbracciarlo per consolarlo.
"Tranquillo, è okay. Vai da lei." sospirai e gli sorrisi forzatamente senza coinvolgere i denti.
"Okay... Ricorda che ti amo." mi ricordò e io annuii stanco di quella conversazione.
Lui uscì e io mi maledii. Perché non potevo semplicemente avere una relazione normale?
***
Louis era ormai uscito da un quarto d'ora, io stavo guardando la tv come una pensionata quando mi arrivò un messaggio.
Da: Louis
"Sono qui in un tavolino di un bar, di fronte ad Eleanor, a sperare che Eleanor sia te. Penso a te, in realtà. Ci penso così tanto ultimamente, e penso che tu mi abbia stregato. Ti prego non essere triste del fatto che io non sia lì con te perché credimi che col pensiero sono proprio lì. Se non mi imponessero di stare qui starei lì con te, ad abbracciarti e a farti sentire bene e felice ma sono qui a far finta di sentire qualsiasi cosa stia blaterando in questo momento Eleanor.
Giuro che se solo io possedessi il mondo lo regalerei a te perché la tua felicità è tutto ciò per cui vivo, ma purtroppo non ho il mondo e ti regalo il mio cuore. Ti amo, mi dispiace di averti reso triste.
-Lou"
Sorrisi per tutta la durata del messaggio, sorrisi talmente tanto che mi faceva male la faccia ma mi si era riempito il cuore. Lo amavo davvero tantissimo.
"A: Louis
Ti amo anch'io. Ma tu puoi dimostrare che mi ami? Ho freddo qui da solo, e sono triste. :c
-H"
Inviai il messaggio con speranza, non so speranza in cosa precisamente, ma la avevo, e l'unica cosa che volevo era lui. Lo volevo qui.
A un certo punto la porta si aprì di colpo e si chiuse con un sonoro scatto della serratura, e mi ritrovai Louis incollato, le nostre labbra si modellavano e il mio cuore festeggiava dalla felicità.
"Già di ritorno?" ansimai, staccandomi da lui.
"L'ho mollata lì con una scusa veloce e ho dato priorità a ciò che amo, ovvero te." sorrise morbidamente e il mio cuore fece una capriola.
"Volevo... dimostrarti che ci tengo a te." continuò e io gli sorrisi baciandolo.
Subito si diffuse" l'effetto Louis" nelle mie vene, drogandomi completamente e permettendo al mio cuore di battere all'impazzata.
Mi tolse la maglietta e incominciò a darmi dai baci leggeri giù per lo sterno poi si fermò un po' sotto ad un capezzolo e, non ero un esperto, ma ero abbastanza sicuro che mi avesse fatto un succhiotto.
Continuò a scendere verso la 'V' che si trovava appena sotto il mio ombelico e mi fece rimanere in boxer.
Prima che lui potesse accorgersene ribaltai le posizioni e mi misi a cavalcioni su di lui, riprendendo possesso delle sue labbra e baciandolo molto lentamente e con più sensualità possibile.
Stava accedendo, eravamo più vicini che mai. Non avevo nemmeno intenzione di lasciarlo. Lo amavo più di ogni cosa che io potessi mai vedere, sentire, o altro. Era il mio limite assoluto, era la mia forza e la mia debolezza. Era l'amore della mia vita che avevo tanto cercato in altri ma che poi mi si è presentato davanti nel momento meno aspettato.
Si sfilò lui stesso la maglietta staccando le sue labbra dalle mie solo per permettere alla maglietta di passare sopra la sua testa, io spostai le mie dopo qualche secondo verso la sua mascella e mordicchiai un po' il suo lobo. Poi con le mani scesi per il suo petto e arrivai all'elastico dei pantaloni che tolsi senza un attimo di esitazione.
Eravamo rimasti in boxer, Lou stava cominciando a scaldarsi e anch'io. Si spinse leggermente in avanti in modo tale che io cadessi all'indietro e lui mi premesse contro il materasso.
I suoi capelli gli caddero sulla fronte, e per la vicinanza anche un po' sul mio viso, provocandomi il solletico. Lui rise e anch'io poi portò le mani alla mia vita giocando con l'elastico dei miei boxer e stuzzicandomi e le mie mani finirono sui suoi glutei sodi.
In pochi secondi i miei e i suoi boxer erano finiti sul pavimento.
"Se qualche idiota ci interrompe ora, giuro che succederà il finimondo." si lamentò e io risi, era proprio incorregibile.
Si alzò all'improvviso ed ebbi freddo. Si avvicinò al comodino e prese un preservativo e del lubrificante.
"Hai detto che non eri gay, vero?" mi accertai con voce nervosa e lui scosse la testa.
"E allora come lo sapevi... questo? Cioè so che in linea di massima lo sapevi già ma..." mi interruppe baciandomi.
"Smettila di blaterare, esistono i forum online." disse e io ridacchiai all'immagine di lui che consultava forum online per... questo.
Aprì il lubrificante e se ne spalmò un po' sulla mano, si avvicinò, e si stese di nuovo su di me, pressandomi contro il morbido materasso.
Sentii il contatto freddo del lubrificante con la mia entrata e subito un suo dito in me. Intanto continuava a baciarmi e ad accarezzarmi mentre con l'altra mano mi preparava a ciò che stava per succedere. Chiusi gli occhi mentre ero sicuro che mi stesse venendo un infarto dal batticuore.
Aggiunse in seguito due dita, sforbiciò e mi allargò un po', abbastanza per il grande passo.
Si infilò il preservativo e pian piano si spinse in me, le nostre labbre erano connesse, le nostre anime, i nostri cuori, e mi accorsi che quella sensazione di connessione tra di noi mi piaceva un sacco. Mi stavo innamorando sempre di più, se possibile, del ragazzo con cui ora stavo facendo l'amore.
Io. Con un ragazzo.
Wow, chi l'avrebbe mai detto...
"Ha-harry." ansimò.
Il dolore che stavo provando stava scemando spinta dopo spinta, sincronizzate con il suo respiro che si infrangeva contro il mio petto.
Lui era meraviglioso, una meraviglia: il suo petto e la fronte erano imperlati leggermente di sudore, gli occhi erano di un cremoso azzurro felice e le labbra rosse erano socchiuse rilascianti gemiti sconnessi.
Mi baciò, facendomi impazzire e poi incominciò a pompare su e giù la mia erezione lentamente. Era troppo, la sua visione, il piacere che mi infondeva, il suono dei suoi gemiti e il suono dei nostri respiri accellerati in sincronia.
Dopo un po' venimmo entrambi e subito mi baciò: io ero stremato, ma allo stesso momento mi sentivo pazzamente innamorato e felice.
"Lou." urlai.
Si fermò, e uscì da me. Rotolò sul fianco, e i nostri petti si alzavano e si abbassavano in sincronia. Ci vollero due minuti per calmarci e poi Louis si girò verso di me.
"Tutto okay?" chiese, la sua voce era un sussurro preoccupato.
"È tutto molto okay." mormorai e lui rise. La sua risata era meravigliosa, era capace di rendermi così felice.
Mi voltai verso di lui lentamente, lui prese ad accarezzarmi una guancia e poi ci abbracciammo. Non so per quanto tempo rimanemmo abbracciati, sotto le coperte, parlando di tutto e di niente, ridendo e baciandoci in momenti a caso che diventavano momenti perfetti, ma sta di fatto che si fece ora di cena.
"È ora di cena." disse infatti interrompendo la favola.
"Immagino che sia l'ora in cui mi abbandomi perché non puoi più stare con me." commentai.
Lui sosprirò, i suoi occhi diventarono magnetici e non riuscivo a non fissarlo.
"Harry, no. Non questa volta. Non mi interessa se mi impongono di fare il contrario: noi due usciremo insieme e se qualcuno ti chiederà qualcosa ti presenterò come un... amico. Però almeno saremo insieme." mi disse sicuro e io non riuscivo a credere a ciò che aveva appena detto.
"D-davvero?" sussurrai guardando le sue labbra troppo a lungo.
"Sì, davvero, perciò andiamoci a fare una doccia." mi prese la mano e mi guidò fino al bagno.
Aprì l'acqua e mi tirò sotto la doccia.
"Merda Louis! L'acqua è gelata!" urlai e lui incominciò a ridere sguaiatamente prendendosi gioco di me che cercavo in tutti i modi di evitare l'acqua fredda.
"L'hai fatto apposta!" mi lamentai ma avevo inziato a ridacchiare anch'io.
"Sei adorabile." ridacchiò e aprì le braccia.
"Vieni ti riscaldo io." disse incitandomi a lanciarmi tra le sue braccia e lo feci decisamente.
"Mi hai fottuto il cervello..." mi sussurrò all'orecchio e arrossii condividendo silenziosamente quel momento perfetto.
Dopo che ci facemmo una doccia decentemente, uscimmo e ci asciugammo per poi vestirci.
"Sei bellissimo." ammiccò e io alzai gli occhi al cielo.
"Dio, sei così sfacciato." borbottai. Lui fece il broncio e io sorrisi.
"Sei sfacciato e bellissimo." specificai e risi. Lui si avvicinò e mi baciò la fronte, e quello bastò per farmi gonfiare il cuore.
"Ti amo." lo attirai a me e feci scivolare la mia lingua tra le sue labbra in modo tale da far sfiorare le nostre lingue. Una scintilla si espanse in tutto il mio corpo.
"Anch'io." disse staccandosi e accarezzandomi un po'. Poi sorrise e disse:
"Pronto per andare?" io annuii, ma dentro stavo morendo dalla paura.
Cosa sarebbe successo? Mi sarei potuto rilassare?
Hello girls!
How are you all?
Okay, ritorniamo alla nostra lingua. :") Spero che stiate bene. Buona Pasqua !! xx
-Mary
P.S.: Se avete twitter abbiamo fatto io e aury l'account "@aurymeryh", la prima che ci segue, la seguirò e se in DM mi scriverà "Since We Were 18" le dedicherò il prossimo capitolo quindi... veloci velocii. ❤