||Defenceless 2|| Hyunlix

By alisssssssssa

207K 10.7K 6K

Seguito di ||Defenceless|| Minsung+Hyunlix "Sono veramente preoccupato per lui..." disse Jeongin cercandolo... More

1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47

30

4K 192 99
By alisssssssssa

Jeongin si guardò allo specchio per l'ennesima volta, provando tutte le espressioni facciali che gli venivano in mente.
Nonostante tutti i suoi sforzi sembrava sempre un bambino, come avrebbe potuto un uomo come Seungmin anche solo guardarlo?
"Non può..."
Il medico sarebbe arrivato da un momento all'altro, era quasi un mese che facevano le sedute insieme.
Jeongin stava riscontrando alcuni miglioramenti, l'ultima volta era anche riuscito a guardare del sangue per qualche minuto e ne era molto contento, ma da una parte avrebbe voluto che quelle sedute non finissero mai.
Seungmin lo trattava come se fosse l'unica persona importante sulla faccia della terra, e anche se a volte lo faceva sentire piccolo e accentuava ancora di più la differenza d'età tra di loro, lo rendeva anche felice dall'alto canto, perché è un po' così no? Quando si è innamorati, si cerca ogni sorta di attenzione da parte dell'altro, anche in negativo se necessario, l'importante è essere nei suoi pensieri, almeno un po'.

Si era messo degli skinny chiari e una felpa blu, che andava a far risaltare il colore dei suoi capelli.
"Dovrei sistemare la ricrescita..." pensò ad alta voce.

I suoi pensieri furono interrotti dal campanello che suonava e il suo cuore che smise per qualche istante di battere.
Aprì e trovò l'uomo che era il centro dei suoi pensieri. Tutti i suoi pensieri.
"Ciao Seung" salutò col suo solito e caldo sorriso.
"Ehi" gli spettinò i capelli "come stai oggi?" Chiese entrando.
"Tutto bene" sorrise "vuoi qualcosa da mangiare? O da bere?" Chiese.
"Non preoccuparti"
Jeongin fece per girarsi, ma scivolò sul tappeto, cadendo tra le braccia del medico.
"S-scusami" sia sistemò subito.
Seungmin gli sorrise dolcemente.
"Stai bene?"
"S-si" si girò per non fargli capire quanto fosse imbarazzato e quanto il suo cuore stesse battendo velocemente.
"Innie?"
"I-inizia ad andare di là, mi p-prendo un bicchiere d'acqua..." disse correndo in cucina.

Bevve in un sorso tutto il bicchiere.
"Innie..." sentì dietro di se.
Sussultò facendo cadere il bicchiere per terra, frantumandolo.
"Cazzo" si lamentò abbassandosi e prendendo in mano dei pezzi di vetro, distrattamente, tagliandosi un dito.
"Fermo fermo fermo"
Seungmin gli prese le mani, allontanandole da terra e aiutandolo ad alzarsi.
"S-scusami"
"Fai un respiro profondo e tranquillizzati ora" disse guardandolo fisso nelle iridi.
Si allontanò un attimo per prendere il necessario per disinfettarlo.
Gli prese le dita e iniziò a tamponare.
"Dovresti stare attento" disse tranquillo.
"Mi dispiace che tu debba sempre prenderti cura di me" disse con le lacrime agli occhi.
"Cosa dici?" Rise un po' "non mi pesa stare attento a te"
"Non sono un bambino..." disse serio "non voglio che tu mi veda così"
Seungmin gli mise un cerotto.
"Non ti ho mai visto come un bambino Jeongin"
"Davvero?" Chiese incredulo.
"Non potrei vederti come un bambino anche se volessi" si grattò la nuca.
Jeongin si sentì il viso in fiamme.
I due erano incredibilmente vicini e il minore si sentiva sul punto di esplodere.
"Cosa cavolo mi fai?" Rise il medico.
"I-io?" Si indicò il rosso.
Seungmin sorrise.
"Vuoi fare la seduta?" Chiese allontanandosi un po'.
"Oh... si" distolse lo sguardo.

I due si misero sul divano.
"Allora Jeongin" prese il suo quaderno " sei riuscito a fare qualche miglioramento, come ti fa sentire?"
"Onestamente ho paura" rispose guardandosi il cerotto sul dito.
"Di cosa?" Fece scattare la penna.
Jeongin si morse il labbro.
"Se miglioro troppo poi io e te non ci vedremo più? O almeno non così..."
Seungmin sospirò, posando la penna e mettendosi la mano sugli occhi, massaggiandoseli.
"Non rendere le cose così difficili..." disse piano.
"Cosa intendi per difficili?" lo guardò con la voce che tremava.
Seungmin si allontanò di più.
"Tu non capisci..."
Le lacrime iniziarono a scendere dalle guance del rosso.
"Scusami... scusa se non sono abbastanza per te" disse coprendosi gli occhi con le mani.
"Abbastanza? Jeongin cosa dici? Sai che effetto hai su di me?"  Gli tolse le mani.
"Io? D-davvero?"
"È strano vero? Sono un po' vecchio no? Dovrei pensare ad altro e magari avere una famiglia e dei figli..."
"No" lo interruppe.
"Cosa?" Si accigliò Seungmin.
"Non voglio che tu abbia una famiglia"
"Cosa stai dicendo Innie?" Chiese speranzoso.
"Potresti... tu potresti amare me?" Disse imbarazzato.
Seungmin lo guardò in difficoltà.
"Mi rendi tutto così difficile..."
"Scusami" pianse.
Seungmin gli accarezzò le guance.
"Potrei non resistere più Innie..." si morse il labbro.
"Sono solo uno stupido bambino vero?" Pianse.
"A te andrebbe veramente bene, stare con una persona così più grande di te? E i tuoi genitori? Le nostre vite diverse..."
"Io ti amo" sussurrò il rosso " non posso farci nulla"
Seungmin restò imbambolato dopo quelle parole, tanto che Jeongin stava per allontanarsi con il cuore spezzato, quando  lo spinse verso di se, poggiando le sue labbra su quelle del minore, dapprima in un leggero contatto di labbra che poi diventò sempre più intenso, le mani del medico, iniziarono a vagare sulla figura del rosso che tremava sotto quel contatto che aveva desiderato così tanto.
Sentì un gemito uscire dalla sua stessa bocca quando Seungmin fece entrare una mano sotto la sua felpa blu.
Il medico si allontanò leggermente per guardare il ragazzo sotto di se.
Aveva gli occhi lucidi per l'eccitazione e le labbra che tremavano.
Gli sorrise e le accarezzò col la punta delle dita.
"Lo sai anche tu che non posso correre con te" disse provando a darsi un contegno da uomo maturo qual'era.
Jeongin deglutì.
"Però puoi continuare a tenere..." distolse lo sguardo imbarazzato "le mani su di me?" Abbassò la voce.
Seungmin si morse il labbro e strofinò i capelli contro il suo petto.
"Mi ammazzerai tu"
Jeongin ridacchiò perché quel contatto gli faceva il solletico.
Il medico portò il rosso a cavalcioni su di se, accarezzandogli prima i capelli e poi le guance.
Il più piccolo si lasciò trasportare da quel tocco, sentendosi nel suo angolo di paradiso.

"Tutto bene Innie?" Chiese dopo qualche minuto.
Lui annui mordicchiandosi il labbro inferiore.
"Seungmin" sussurrò in modo che lo guardasse negli occhi.
"Dimmi" sorrise dolcemente.
Il rosso portò nuovamente le labbra su quelle del maggiore, necessitandone il contatto disperatamente.
Fu un insieme di baci dolci, mai troppo spinti, ma passionali.
Se qualcuno avesse potuto assistere, avrebbe sentito i loro cuori battere all'unisono, dolcemente ammaliati da tutto quello che volevano da tempo ormai, ma che avevano avuto troppa paura per provare.

"Non abbiamo fatto la seduta" notò Jeongin coprendosi la bocca.
Seungmin rise.
"Davvero? Chissà come mai" gli passò le dita tra i capelli per pettinarli per bene.
Il colorito del rosso, divenne uguale a quello dei suoi capelli, intenerendo a dismisura Seungmin.
"Ti andrebbe di venire all'ospedale con me?" Chiese.
"Io?" Si indicò.
"Si tu"
"Non capisco..."
"Starai con me, vedrai sangue e a volte morti, sarebbe utile" spiegò.
"Sei sicuro di volermi portare con te?" Chiese timidamente.
Il medico si avvicinò alle labbra dell'altro.
"Ti porterei sempre con me" sussurrò facendo venire i brividi sulla schiena a Jeongin.
"Starai al mio fianco anche quando avrò superato il mio trauma?" Chiese insicuro.
"Ormai sei mio" disse piano prima di baciarlo e mordicchiargli poi leggermente il collo.
"Non sono solo un a bambino? Davvero?" Chiese ancora conferma.
"Sei un bambino" gli strinse le guance per far diventare la sua espressione come quella di un pesce "ma sei il mio bambino" gli lasciò un bacio per poi alzarsi, facendo alzare anche il rosso.
Gli porse la mano.
"Vieni?"
"Chi... chi sono per te all'ospedale?" Chiese afferrando la mano.
"Vuoi aspettare per dirlo a tutti?" Chiese il maggiore, capendo i dilemmi del rosso.
"N-non lo so..." ammise lui.
"Ei..." gli sorrise "fai quello che ti senti di fare okay ? Tanto sei mio" gli strinse la vita.
Jeongin si ritrovò a sorridere mostrando le sue adorabili fossette.
-
-

Changbin era sul divano di casa sua, godendosi il giorno di riposo dell'unico modo che conosceva: Netflix&Chill.
Quando guardava la tv, era l'unico momento in cui non era frustrato pensando al suo amore evidentemente sofferto e non ricambiato.
Si odiava, non era stato capace di sfruttare i punti a suo favore, ne di approfittare dei momenti in cui Hyunjin era sparito e tantomeno di esprimere i suoi sentimenti alla persona interessata.
Era evidente si... ma Felix non lo capiva comunque, quello spilungone invece si che lo capiva, e anche troppo bene per i suoi gusti.
Changbin non poteva vederli insieme senza soffrire, si sentiva come sul bordo di un precipizio continuamente e da quando il moro era tornato, quella sensazione era sempre più forte, anche se non poteva farlo vedere.

Il campanello suonò e lui si lamentò dovendosi alzarsi.
Davanti alla porta c'era Lisa con una cesta piena di caramelle e cioccolato.
"Come va la tua depressione man?" Disse sorridendo.
Changbin si ritrovò a sorridere, adorava come ogni volta che era sul punto di esplodere, quella ragazza in qualche modo lo sapeva e sbucava a salvarlo da quel precipizio.
"Quanto rompi" borbottò andandosene e lasciandola entrare "non hai una casa tua?"
"No" disse entrando "vivo ancora con i miei sai"
Il fotografo lo aveva scordato, Lisa aveva l'età di Jeongin, si era laureata da poco e non aveva ancora avuto il tempo di trasferirsi.
"Non ti senti un po' limitata?" Chiese buttandosi sul divano.
Lei scosse la testa.
"Noi a casa litighiamo sempre, siamo in sei, eppure siamo molto uniti tra noi, quindi alla fine risolviamo sempre e contiamo gli uni negli altri"
Incrociò le gambe mettendosi il cesto sul grembo.
"Tieni scimmione" gli tirò delle caramelle.
Lui le prese e iniziò a mangiarle.
"Cosa vuoi vedere?" Le chiese.
"Cosa stavi guardando?"
"Stavo cercando qualcosa, avevo appena finito una serie"
Lisa ci pensò su.
"Commedia romantica?"
"Che palle"
"Ma Bin, sognare è così bello, probabilmente anche più bello di innamorarsi veramente. Gli amori platonici hanno un non so che di... irresistibile"
Lui roteò gli occhi.
"Dammi un nome"
"He's Just Not That Into You" disse lei.
"Mh vabbò" cliccò il film "non pensare troppo al tuo tipo misterioso che non ti vuole"
Lei scosse la testa "anche tu"
"Dormi qui?" Le chiese.
"Vediamo a che ora finiamo"
"Porca troia più di due ore di film"
"Non ti lamentare se poi vedi sei episodi di fila delle serie!" Gli urlò contro.
Lui sbuffò e si mise più vicino a lei, guardando lo schermo, poi lei.
"Legati i capelli, mi vanno negli occhi"
"Ma se sono cortissimii" borbottò lei.
Changbin prese l'elastico che lei aveva al polso e le sollevò i capelli, sfiorandole il collo e facendole una coda orrenda.
Lei si allontanò di colpo imbarazzata, mettendosi in cuscino al ventre, sdraiandosi.
"Guarda il film e non rompere" disse.
"Le donne" sbuffò il fotografo sorridendo.
"Sei un coglione"

-

Eiiiiiii
Come va? Spero bene
Scusate se sono meno attiva ultimamente sia nei messaggi e probabilmente aggiornerò meno , ma sono in sessione e non so quanto tempo avrò.

Comunque non preoccupatevi perché una volta finito tutti gli esami, penso farò molti più aggiornamenti per finire questa storia.
🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸

Continue Reading

You'll Also Like

11.8K 520 7
Dove Chan è stanco. Stanco di essere innamorato di Felix pur sapendo che quest'ultimo non ricambia. Stanco di non poter sfogare la sua rabbia ogni s...
121K 5.4K 54
Where... Camilla Leclerc e Lando Norris scoprono cosa c'è oltre la linea sottile che divide il punzecchiarsi e l'amore. Non possono o meglio non vogl...
11.1K 916 21
━ 𝐌𝐈𝐍𝐒𝐔𝐍𝐆 ❛ jisung hα ραurα del contαtto fisico e minho lo αiuterα' α fαr cαmbiαre le cose. ⌗ boysloνe, smut, cαpitoli medi 𝗧𝗪 :: stupro, α...
15.6K 1.1K 20
Jisung, un novellino appena entrato nella polizia che viene affidato alla squadra del comandante di polizia Minho. [COMPLETA] •[tw]contiene: morte, o...