Hayley alla fine si era convinta ad andare alla festa che aveva organizzato Lorenzo a casa sua, erano i soliti che avrebbero partecipato.
Lorenzo non era molto famoso per creare feste in grande stile, preferiva passare la serata in compagnia dei suoi amici più stretti piuttosto che avere un sacco di estranei e parlare sempre con i soliti.
Come d'abitudine, Hayley aveva portato tutto l'occorrente a casa di Fede, sarebbero andati insieme anche perchè casa di Lorenzo distava più o meno una mezz'oretta e chiamare un taxi, quando aveva il suo migliore amico sempre a disposizione e soprattutto con la patente e un mezzo proprio, non le sembrava il caso.
<<Lily muoviti, come sempre siamo in ritardo, sicuro saranno tutti lì a chiedersi se siamo dispersi o ancora vivi>> la rimproverò Fede per la ventesima volta.
La ragazza, quando si trattava di partecipare a una festa o anche a una semplice cena, impiegava ore per tentare di essere il più presentabile possibile, anche se lei era già bella di suo, voleva strafare, spesso facendo perdere del tempo prezioso a chi era con lei.
<<Arrivo Fede, dammi altri cinque minuti>> urlò dal piano superiore.
<<Dici così da un'ora e mezza, parto senza di te, te l'avverto>> esclamò ormai spazientito il castano.
<<Ok ho fatto, sto scendendo>>.
E finalmente dopo la bellezza di due ore e quarantacinque minuti, Hayley scese le scale più bella che mai, lasciando il suo migliore amico a bocca aperta.
Indossava un semplice abito rosa confetto, senza maniche e con alcune pieghe che le ricreavano l'effetto della gonna, ai piedi poi un meraviglioso paio di tacchi bianchi e finire il tutto, un paio di orecchini argento e una collana a pendente.
Dopo essersi complimentato varie volte sulla bellezza della sua migliore amica e averle ribadito più volte quanto avrebbe fatto impazzire tutti i loro amici, salirono in macchina per dirigersi a casa di Lorenzo.
Il viaggio in macchina fu piuttosto movimentato, ne approfittarono più che altro per cantare a squarciagola tutte le canzoni che passavano alla radio e a prendersi in giro su chi stonava di più, decretando vincitore ovviamente Federico.
<<Siamo arrivati, dai scendi e se Lore dice qualcosa, ti prendi la colpa tu>> le aveva intimato il ragazzo, ottenendo come risposta soltanto un'alzata di occhi da parte di Hayley.
Bussarono e dopo qualche secondo il padrone di casa andò ad aprire con un sorriso a trentadue denti.
<<Finalmente siete qui, iniziavamo a preoccuparci>> esclamò salutando i due suoi più cari amici <<però piccola Hayley, sei una bomba>>.
<<Grazie Lori e comunque scusaci per il ritardo, ma sai com'è fatto Federico, non trovava il vestito giusto>> pronunciò in modo quasi teatrale beccandosi un'occhiata dal diretto interessato.
Ovviamente nessuno le avrebbe creduto anche perchè Hayley era famosa proprio per il suo ritardo cronico.
<<Non importa, comunque venite in sala, volevamo iniziare un gioco e stavamo aspettando giusto voi>>.
Seguirono Lorenzo in sala e ad aspettarli c'erano proprio tutti: Ciro, Matteo e Nicolò. Quest'ultimo come si accorse della presenza della ragazza, si illuminò quasi di scatto, ovviamente ciò non passò inosservato agli occhi di Matteo, aveva già in mente un piano e lo avrebbe portato a termine quella sera stessa.
<<Salve a tutti ragazzi, scusate per il ritardo>> si pronunciò Federico andandosi a mettere tra Matteo e Nicolò.
<<Nessun problema ragazzi, comunque il gioco che volevamo fare questa sera è obbligo o verità>> esordì Matteo in estasi, era il più felice lì dentro.
<<Sì, mi piace questo gioco>>.
Hayley iniziò a battere le mani come una bambina e si andò a posizionare accanto a Lorenzo.
<<Perfetto, quindi se siete tutti d'accordo, io proporrei di far iniziare il padrone di casa>>.
Tutti annuirono quindi a iniziare il gioco fu proprio Lorenzo.
Guardò tutti i presenti, poi decise di iniziare dalla persona alla sua destra.
<<Bene Cirù, obbligo o verità?>> chiese quasi con fare malefico.
<<Obbligo>> rispose senza paura, anche se di Lorenzo avrebbe dovuta averne e anche tanta.
<<Ti obbligo ad arrivare fino in fondo alla via con addosso solo le mutande>>.
Ciro accettò di buon grado l'obbligo da parte del suo migliore amico, si tolse tutti i vestiti e con solo le mutande uscì di corsa, si fece tutta la via illuminata e poi tornò in casa, rimettendosi in cerchio insieme ai suoi amici.
Anche lui si volse alla sua destra, trovando Nicolò a ridere come un matto.
<<Tu che ridi tanto, obbligo o verità?>> gli domandò infatti.
<<Verità>> rispose quest'ultimo.
<<Con quante ragazze sei stato in questo periodo?>>.
Nicolò fece per pensarci su, poi rispose nella maniera più sincera possibile <<difficile contarle, sono parecchie>> esclamò sotto i cori di apprezzamento dei suoi amici, tutto il contrario della ragazza che invece lo guardava quasi schifata.
<<Bene Fede è il tuo turno, obbligo o verità?>> domandò Nicolò.
<<Verità>> rispose.
<<Provi qualcosa per Hayley?>>.
<<No>> fu la sua risposta secca <<io e Lily siamo amici da anni, non potrei mai provare niente per lei, solo un bene infinto>> si congedò sorridendo dolcemente alla ragazza <<comunque Teo, obbligo o verità?>> continuò guardando l'amico.
<<Obbligo>> rispose coraggiosamente.
<<Ti obbligo a fare un balletto, uno qualsiasi, qui in mezzo a tutti>>.
Tutti sapevano quanto Matteo fosse timido, perciò vederlo alzarsi e muovere il suo corpo a ritmo di musica, era una cosa che aveva lasciato tutti a bocca aperta.
<<Principessa tocca a te>> disse infine Matteo mettendosi nuovamente a sedere, mentre il fiato corto la faceva da padrone <<obbligo o verità?>>.
La ragazza ci pensò su un attimo: se avesse risposto verità, tutti avrebbero iniziato a dirle che non aveva coraggio, il che era vero, poi non aveva voglia di rispondere a domande scomode su di lei e sulla sua vita amorosa, se invece avesse scelto obbligo, le avrebbero fatto fare gli obblighi più assurdi esistenti sulla faccia della terra, ma era anche vero che a porgerle quella domanda era Matteo e lui era il più buono lì dentro, quindi alla fine si decise.
<<Obbligo>> rispose dopo un po' di titubanza, aspettandosi di tutto.
Finalmente per Matteo era arrivato il momento di mettere in atto il suo piano
<<Ti obbligo a dare un bacio a Nicolò>>.
Il viso di Hayley si tramutò in terrore puro, che razza di obbligo era quello? E perchè proprio a lui? Con tutti i ragazzi che c'erano in quella stanza, non se la sentiva proprio di dare un bacio al ragazzo che più odiava in assoluto.
<<Devo proprio?>> domandò sperando di ricevere un no.
<<Mmmh fammici pensare? Certo che devi, è un obbligo>>.
La ragazza dopo un grosso respiro a pieni polmoni, si alzò in piedi sotto gli occhi e i mormorii di tutti, avanzò piano mentre Nicolò la squadrava da capo a piedi, arrivò a un centimetro dal suo viso, sentiva la gola andare in fiamme e il respiro accellerarle.
<<Baciami>> sussurrò il ragazzo di fronte a lei <<cosa stai aspettando?>>
<<Dai piccola Hayley, sappiamo tutti che vuoi farlo>> urlò Lorenzo mettendo benzina sul fuoco, ovviamente scherzava, ma questo lo sapeva solo lui.
"Dai, che sarà mai un bacio?" si domandò mentalmente "al massimo dopo vado a lavarmi la bocca con l'acido muriatico".
E proprio in quel momento, le loro labbra si incontrano in un bacio delicato, dolce e quasi inaspettato. Durò meno di un minuto, ma in quel minuto vi erano tutte le parole che non erano stati in grado di proferire.
<<Hai un buon sapore>> le sussurrò subito dopo Nicolò, leccandosi le labbra e stando attento a non farsi sentire dagli altri, ma questo bastò per mandarle in tilt il cervello.