N.60
Il pomeriggio passa in fretta.
Arriva il momento di prepararsi.
Ho scelto un vestito lungo in modo da stare comoda.
Anche se i vestiti non mi si addicono tanto.
Esco dal bagno non tanto sicura dalla mia scelta di vestiti.
Le scarpe erano troppo alte, e scomode, terribilmente scomode.
Aidan era fuori dalla porta che mi implorava di uscire.
Aidan:El ti prego.
Eleonora:e se non andassimo proprio?
Aidan:dai, sei stata 2 ore in bagno, si può sapere che cosa c'è che non va?
Eleonora:tutto.
Aidan:esci forza.
Con una piastra regalatami da Alix ho provato a creare dei boccoli semplici e morbidi, Alix mentre provava l'attrezzo su di me lo faceva sembrare così facile, ma non lo è per niente.
Poi per il resto ho cercato di truccarmi, non sono abituata a farlo, ma un minimo ho appreso come si facesse da Megan e Alix quando venivo usata come cavia da esperimenti.
Esco dal bagno a testa bassa.
Incontro subito il suo sguardo.
Non era schifato.
Aidan:sei bellissima.
Eleonora:lo stai dicendo solo perché vuoi che mi sbrighi.
Aidan:assolutamente no.
Mi porge la mano facendomi arrossire.
Lui indossa un normale smoking nero con dei bottini della camicia slacciati.
Usciamo dalla stanza.
Andiamo verso il gala percorrendo dei lunghi corridoi che con queste scarpe sembravano chilometrici.
Eleonora:tienimi ti prego, non so camminare bene su questi aggeggi.
Aidan:sempre.
Arriviamo in una sala.
La musica dal vivo rimbombava per tutte le pareti.
Migliaia e migliaia di gente vestita bene parlava tra di loro con dei calici di cristallo in mano.
Tantissimi camerieri vestiti di bianco e di nero camminavano lungo i tavoli e offrivano da bere alla gente.
Eleonora:andiamo.
Una cameriera ci indica il nostro tavolo.
Era vicino alla pista da ballo.
Eleonora:è tutto così facoltoso, non mi ci trovo.
Aidan:basta abituarsi.
Un cameriere si avvicina al nostro tavolo.
x:cosa desiderate ordinare?
Ordiniamo e appena arrivano i piatti iniziamo a mangiare.
Gli antipasti erano davvero squisiti.
Vediamo dinuovo un cameriere arrivare verso di noi.
In mano aveva un mazzo di rose bianche.
x:lei è la signorina Eleonora?
Eleonora:ehm si.
x:questi sono per lei.
Guardo Aidan, lui sa che sono allergica alle rose.
Eleonora:credo ci sia stato un errore. Non penso di essere l'unica Eleonora della sala...
x:Eleonora Rivera?
Eleonora:ehm...
Avvicina il mazzo di rose.
Aidan:è allergica.
x:oh mi scusi tantissimo
Eleonora:posso chiederle chi li manda?
Mi sorride e prende il biglietto che era attaccato alla busta delle rose.
Aidan lo prende con un fazzoletto per evitare di toccarlo direttamente con le mani.
Se solo toccassi una rosa diventerei gonfia.
Apre la busta con molta attenzione e mi passa il biglietto al suo interno.
Tra tutti i fiori penso che tu sia il più bello di tutti.
-anonimo.
Aidan:chi te li manda
Eleonora:non c'è scritto.
Guardo tra la sala.
Incrocio il suo sguardo.
Martin.
Aidan:è stato il cameriere.
Eleonora:già.
Lascio il bigliettino sul tavolo.
Sentivo i suoi occhi puntati addosso.
Finiamo di mangiare senza pensare a quello che era appena accaduto.
Parte un lento.
Guardo Aidan.
Eleonora:non ti azzardare.
Si alza ridendo e viene affianco a me.
Aidan:mi daresti l'onore di un ballo.
Eleonora:no.
Alza gli occhi al cielo.
Aidan:solo uno.
Eleonora:non so ballare, facciamo brutta figura, ci sono tantissime persone.
Aidan:tantissime persone? Io non le vedo. Io vedo soltanto una bellissima ragazza e un ragazzo che vuole ballare con lei.
Per il resto la sala è vuota.
Eleonora:solo...non farmi cadere.
Sorride e mi alzo prendendogli la mano.
Andiamo in pista.
Aidan:ok, adesso metti i piedi tra i miei.
Faccio come dice.
Eleonora:così.
Aidan:esatto.
Eleonora:e adeso?
Mi mette le mani sui fianchi e mi avvicina a lui.
Gli metto d'istinto le mani dietro il collo.
Aidan:e adesso ondeggia seguendo la musica, non è tanto difficile.
I miei piedi si muovevano automaticamente.
Cercavo di seguire il movimento dei suoi.
Mi alza il viso con una mano.
Aidan:non pensare, fallo e basta.
Sorrido.
Ci guardavano negli occhi sotto le note della canzone.
Cavolo adesso sembrava davvero che tutta la sala fosse scomparsa.
Aidan:te l'ho mai detto che hai degli occhi bellissimi?
Abbasso lo sguardo per evitare il suo.
Si mette a ridere.
Appoggia le labbra sulla mia fronte.
Era un sogno.
Con la melodia di questa canzone sembrava tutto più bello.
Appoggio la testa sul suo petto e mi lascio andare.
Balliamo per quasi mezz'ora.
Aidan:sei stanca?
Eleonora:vorrei non esserlo.
Aidan:sbaglio o non volevi ballare prima.
Eleonora:sei riuscito a farmi cambiare idea.
Aidan:ballerei con te sempre, consumerei mille scarpe pur di ballare ancora una volta con te.
Arrossico ancora una volta.
È possibile provare tutto questo?
Ritorniamo a tavola.
Eleonora:vado a darmi una rinfrescata. Arrivo subito.
Aidan:d'accordo.
Vado in bagno.
Mi bagno un po' le braccia e la fronte con l'acqua.
Eleonora:che caldo.
Mi sistemo il trucco e vado verso l'uscita.
Sbatto contro qualcuno.
Eleonora:scusa, è colpa mia, non ho visto dove andav-
Martin:scusami tu, colpa mia.
Eleonora:ehm si, con permesso...
Cerco di sorpassarlo per andare in sala, ma mi blocca il passaggio mettendosi davanti.
Martin:ti sono piaciuti i fiori?
Eleonora:sono allergica alle rose.
Martin:oh, mi dispiace. Ehm ti va di fare una passeggiata?
Eleonora:senti, sono fidanzata, quindi-
Martin:e da quanto?
Eleonora:perchè mi fai questa domanda?
Martin:per sapere, ti vorrei conoscere, vorrei scoprire di più di te, sei una ragazza misteriosa, e mi piace. Poi potremmo rimediare.
Mi mette una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Eleonora:no grazie.
Cerco di sorpassarlo.
Martin:Eleonora ti prego.
Eleonora:non ti conosco, e non voglio conoscerti.
Martin:se mi dessi la possibilità di insomma-
Mi prende il polso bloccandomi.
Eleonora:mi dispiace, non potrà mai succedere, come ti ho detto sono fidanzata, felicemente fidanzata.
Martin:bhe non sono geloso.
Eleonora:devo andare.
Cerco di sorpassarlo ancora una volta.
Martin:ok, senti. Ascoltami un attimo.
Mi blocco.
Martin:mio padre è il capitano di questa nave, sono nato praticamente in mare, non sono mai sceso sulla terra e non ho mai avuto amici. Ho avuto solo qualche storiella passerriera, ma non ha mai funzionato.
Ma quando ti ho vista, per la prima volta, ho sentito qualcosa.
Qualcosa che non ho mai provato per nessuno. Ti prego dammi la possibilità, voglio conoscerti, sei piombata sulla nave e mi hai aperto un mondo, ogni volta che ti vedo sorridere, parlare con quel ragazzo laggiù, mi sento male, vorrei essere io quel ragazzo.
Mi mette le mani sui fianchi e mi avvicina a lui.
Eleonora:Senti io non ti conosco nemmeno, non sono un giocattolo che passa da persona a persona, io amo il mio ragazzo, e amo solo lui.
Martin:ti prego.
Eleonora:no.
Mertin:sei solo una troia.
Mi sbatte sul muro mettendo le braccia ai lati della mia testa.
Mi prende il viso con forza.
Martin:sei così fottutamente bella.
La sua mano vagava sul mio corpo.
Si avvicina e cerca di baciarmi.
Eleonora:no.
Gli tiro uno schiaffo e riesco ad andare via.
Mi prende per il polso.
Martin:sarai tu a venire da me.
Eleonora:sognatelo.
Martin:lo farò.
Mi guarda dalla testa ai piedi in un modo disgustoso.
Ritorno al tavolo.
Aidan:tutto bene? Che c'è hai visto un fantasma?
Eleonora:va tutto bene.
Rispondo nervosamente.
Aidan:El, parlami, ho fatto qualcosa che ti ha dato fastidio?
Eleonora:no, non hai fatto niente.
Aidan:e allora che hai.
Eleonora:andiamo via?
Aidan:d'accordo.
Usciamo fuori.
Faceva piuttosto freddo.
Aidan si toglie la giacca e me la appoggia sulle spalle.
Eleonora:prenderai freddo così.
Aidan:nha, sto bene.
Sorrido e mi prende per mano.
Eleonora:Martin ha provato a baciarmi.
La sparo così senza neanche prendere fiato.
Aidan:cos-
Eleonora:gli ho dato uno schiaffo prima che ci riuscisse.
Aidan:ok...ehm...stai bene? Cioè ti ha turbato?
Eleonora:no no, mi ha dato fastidio, ma non ci voglio pensare.
Aidan:D'accordo.
Eleonora:e a te dà fastidio?
Aidan:non hai detto che non volevi parlarne.
Eleonora:quindi ti da fastidio.
Aidan:ti che dici?
Eleonora:...
Ok si è arrabbiato.
Non parliamo per tutto il tempo della passeggiata.
Non era imbarazzante, più che altro mi faceva stare male il fatto che forse stavamo litigando e non riuscivo a dire niente per calmarlo.
Aidan:El, senti, non posso farci niente, ma non voglio litigare con te perché non è colpa tua.
Eleonora:...
Aidan:solo, mi sento così protettivo nei tuoi confronti, ne hai passate tante, e io voglio solo che tu stia bene.
Eleonora:...
Aidan:ti prego parla. Non sopporto il silenzio.
Eleonora:va bene.
Sorride.
Mi prende per mano e andiamo in camera.
Ripenso a quello che mi ha detto quel Martin.
Amore a prima vista? Questo è stato?
Esiste davvero l'amore a prima vista?
Aidan si mette affianco a me e mi da un bacio a stampo.
Certo che esiste.
Io l'ho provato personalmente con lui.
L'ho provato la prima volta che i suoi occhi si sono posati su di me.
È stato lui il mio amore a prima vista.