My First and Last - [L.DH]

By CherryBlossomsLife

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❣︎ 1º libro della serie "First Love" "Forse, questo potrebbe essere amore." Dove sei adolescenti vengono tuto... More

Prologo
❣︎ I ❣︎
❣︎ II ❣︎
❣︎ III ❣︎
❣︎ IV ❣︎
❣︎ V ❣︎
❣︎ VI ❣︎
❣︎ VII ❣︎
❣︎ VIII ❣︎
❣︎ IX ❣︎
❣︎ X ❣︎
❣︎ XI ❣︎
❣︎ XII ❣︎
❣︎ XIII ❣︎
❣︎ XIV ❣︎
❣︎ XV ❣︎
❣︎ XVI ❣︎
❣︎ XVII ❣︎
❣︎ XVIII ❣︎
❣︎ IXX ❣︎
❣ XX ❣
❣︎ XXI ❣︎
❣︎ XXII ❣
❣︎ XXIII ❣
❣︎ XXIV ❣︎
❣︎ XXV ❣︎
❣︎ XXVI ❣︎
❣︎ XXVII ❣︎
❣︎ XXVIII ❣︎
❣︎ XXIX ❣︎
❣︎ XXX ❣︎
❣︎ XXXI ❣︎
❣︎ XXXII ❣︎
❣︎ XXXIII ❣︎
❣︎ XXXIV ❣︎
❣︎ XXXV ❣︎
❣︎ XXXVI ❣︎
❣︎ XXXVIII ❣︎
❣︎ XXXIX ❣︎
❣︎ XL ❣︎
Epilogo
❣︎ My First and Last ❣︎

❣︎ XXXVII ❣︎

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By CherryBlossomsLife

❣︎ ════ •⊰❂⊱• ════ ❣︎

Sembrava passata un'eternità quanto un paio di secondi da quando era rimasto al buio. Ma, in ogni caso, ritrovò davanti a sé una luce, sempre più accecante.
Richiuse gli occhi per qualche istante, mugolando per l'improvviso dolore alla testa. Portò una mano fra i capelli, ma si ritrovò a contatto con un morbido tessuto. Cos'era successo?

"Donghyuck?"

Piano piano il ragazzo riaprì gli occhi, ritrovandosi davanti un soffitto bianco. Alzò il capo per vedersi dentro a delle coperte, del medesimo colore. Il braccio destro, invece, era tenuto fermo da un gesso ed una fascia attaccata alla sua schiena.

"Ehi, non muoverti. Ti aiuto io." Disse una voce femminile assai famigliare prima di essere preso per le spalle e messo a sedere. Così riuscì a vedere intorno a sé cinque ragazzi ed una bellissima signorina in divisa scolastica. La sua stessa divisa scolastica.

"Ragazzi? Che è successo..." Chiese Donghyuck debolmente, con la voce roca. I presenti si guardarono fra loro, per poi lasciare la parola a Renjun.
"Non ricordi? Sei stato picchiato in corridoio..."

Il suo viso, come quelli degli altri, trasmetteva ansia e preoccupazione. Era la normalità per lui vedere i suoi amici, specialmente il cinese, preoccupati per la scuola. Ma mai, e per mai intendeva mai, aveva visto tanta angoscia nel suo amico. E non sapeva nemmeno il motivo.

"Perché quelle facce? Non è la prima volta che mi picchiano."

"Hyung... Sei in ospedale..."

Donghyuck strabuzzò gli occhi, notando solo in quel momento che quella stanza non fosse l'infermeria.

"Questa volta c'è andato molto pesante... Il tuo corpo è ricoperto di lividi, in alcuni punti ti ha graffiato e..."

"Cosa, Mark? C'è altro?!" Esclamò il ragazzo verso il più grande, poi osservando uno ad uno i suoi amici aspettando che qualcuno di essi parli.

"Hyuck, hai un gomito slogato e... Una ferita sulla tempia." Finì Jeno con lo sguardo basso, seguito da un pianto di Jisung, seduto accanto a lui. "Hyung, eravamo così preoccupati. Jiyoon-noona non ti vedeva uscire da scuola e quello Hyung aveva le nocche rosse e scorticate e-... E ti abbiamo trovato in mezzo al corridoio s-svenuto... C'era s-sangue dappertutto e-e...". Il tredicenne non riuscì a finire il discorso a causa dei troppi singhiozzi, e si coprì il viso con le mani.

"Jisungie..." Sussurrò debolmente Donghyuck, mentre gli occhi si facevano lucidi alla visione del ragazzino in lacrime. Non lo dimostrava spesso, ma per lui come per gli altri Jisung era un punto debole; spesso era vittima delle sue battute e delle sue burle, ma quello era il suo modo di esprimere affetto.
Perciò, vedendolo piangere sul suo malconcio capezzale, in una stanza d'ospedale spoglia e puzzolente, volle solamente dargli tutto l'amore che aveva dentro di sé. E così pianse.

Ma se ne vergognò subito dopo, quando nella stanza piombò una donnina dallo sguardo infuocato.

"LEE DONGHYUCK." Esclamò la signora Lee fuori di sé, ma nessuno capì mai se per arrabbiatura o per spavento. Si avvicinò velocemente al suo letto e gli diede una manata sul viso, che però a Donghyuck parve molto meno forte rispetto a quelle che si prendeva quotidianamente.

"Sei contento, adesso?! Sei finalmente andato all'ospedale, con quel tuo comportamento da imbecille! Mi chiedo come tu faccia ogni volta!"

"Mamma-" Provò il ragazzo, ma venne fermato da sua madre che lo prese per le spalle e lo abbracciò stretto a sé. "Non capisci che mi preoccupo sempre quando ti picchiano?! Rimango alzata notti intere e tu continui! È così che rispetti tua madre?!"

La signora Lee era ormai in lacrime, che piangeva disperatamente sulla spalla del povero figlio esterrefatto e dolorante. Anche il resto dei presenti ne era rimasto sorpreso, dal momento che la donna non si era mai mostrata così tanto affettuosa nei confronti di Donghyuck.

"Non si preoccupi, signora Lee." Fece dolcemente Kang Jiyoon, poggiando una mano sulla sua schiena sobbalzante per i singhiozzi. "Le assicuro che nessuno oserà più toccare Donghyuck."

La signora Lee finì per piangere ancora più rumorosamente, forse grata e felice delle parole della giovane, e presto anche Donghyuck e i suoi amici si unirono a lei in un unico pianto comune, di cui tutti avevano bisogno.

◈ ━━━━━━━ ❣︎ ━━━━━━━ ◈

Due giorni dopo Donghyuck poté tornare a casa. Alla fine non aveva nulla di troppo grave, se non il gomito slogato, che però teneva ben saldo nel gesso.

Aveva passato quelle giornate in compagnia della sua famiglia e dei suoi amici; sua madre veniva di mattina non appena aveva accompagnato i suoi fratelli a scuola, e certe volte si aggiungeva anche suo padre quando non lavorava. Di pomeriggio i genitori se ne andavano e arrivavano gli amici a scaglioni, a seconda dei loro impegni con i club. Ma, per la sua grande felicità, Kang Jiyoon volle passare tutti i pomeriggi con lui. Sapeva che avesse gli esami, e che fosse anche impegnata con il suo club, ma ella era sempre presente fino alla fine dell'orario delle visite.
Le chiese perché lo stesse facendo, ma Jiyoon rispose con un solo: "Sei molto importante per me, Donghyuck."

Anche il giorno in cui lo dimissero dall'ospedale Kang Jiyoon era presente. Suo padre era al lavoro e sua madre doveva badare ai figli più piccoli, perciò la ragazza si era offerta di riaccompagnarlo a casa.

Perciò, presero le poche cose che gli avevano portato in stanza e uscirono dall'ospedale. Peccato che fuori vi era una terribile sorpresa ad aspettarli.

"Tesoro, eccoti."

Lee Dongmin si incamminò verso Jiyoon con un sorriso a trentaduedenti, che Donghyuck avrebbe tanto voluto spaccare, e fece per darle un bacio. Ma lei indietreggiò, confusa.

"Ti ho aspettata tutta la mattina." Disse il ragazzo non sembrando turbato dal suo rifiuto. Poi, lanciò un'occhiataccia a Donghyuck. "Cosa ci fa lui qui?"

"Cosa ci fai tu qui, Dongmin?"

"Sono venuto a prenderti. Perché?"

"Tu sei pazzo..." Mormorò Jiyoon portandosi una mano sulla fronte e sospirando profondamente. Donghyuck non l'aveva mai vista tanto irritata e stressata prima d'ora.

"Amore, non capisco... Perché stai con quel ragazzino?" Chiese innocentemente Dongmin, non lasciandosi scappare però un'occhiata linciante.

"Non mi chiamare "amore". Tra noi è finita, te l'ho già detto tre giorni fa."

"Ma non eri seria! Dai, andiamocene che ti ho preparato una sorpresa."

Dongmin la prese per un gomito in modo a dir poco violento e Donghyuck fece per mettersi in mezzo, ma Jiyoon lo precedette. Con un sonoro schiaffo, il ragazzo la lasciò andare, lo sgomento dipinto sul suo viso.

"Non pensare di potermi prendere per il culo, Lee Dongmin! Non come hai fatto per quasi un anno di scuola!" Esclamò la fanciulla con forza e rabbia, attirando l'attenzione dei passanti. "Ma tu ti presenti come se non ti avessi lasciato e cerchi di sminuire Donghyuck dopo averlo ammazzato di botte!? Non cercare di fottere con me, stronzo!"

Dongmin, dopo lo schiaffo e quelle parole piene di rabbia e verità, cambiò totalmente atteggiamento. Il suo volto si scurì e i suoi occhi intimidirono perfino Jiyoon, che però non volle pentirsi del suo gesto avventato.

"Facciamola finita, pezzente campagnola. Quei poveracci dei tuoi genitori non ti hanno insegnato nulla?"

Finalmente, Lee Dongmin mostrava la sua vera natura a Kang Jiyoon, che per poco non credette ai suoi occhi. Si vergognava dell'essere meschino che era stato suo fidanzato, e si pentì immediatamente di non aver visto l'evidente, quando Donghyuck per mesi aveva cercato di rivelarglielo. Anche se poi, alla fine l'aveva scoperto grazie ad una piccola foto che ritraeva il suo tradimento.

Donghyuck, per l'appunto, non era mai riuscito a farne parola a causa della grande paura che il maggiore incuteva in lui. Ma in quell'attimo, con la ragazza del suo cuore scossa dalla prepotenza del suo acerrimo nemico, il piccolo e incapace ragazzino si sentì forte come un supereroe. E non appena Dongmin provò ad avvicinarla a sé con la forza, Donghyuck scattò; con il braccio sano, gli diede un pugno dritto sul naso.

"Donghyuck!"

"Non ti azzardare a parlarle in questo modo!"

Non si rese nemmeno conto delle sue azioni finché non venne preso da Jiyoon per un braccio, per allontanarlo dalla figura ritratta del più grande che si teneva il naso oramai sanguinante.
Questi lanciò ad entrambi uno sguardo raggelante, ma si girò e se ne andò a gran passo. C'era troppa gente, la quale aveva già partecipato a gran parte della litigata. Dongmin odiava essere ridicolizzato, specialmente da Lee Donghyuck.

Allora i due poterono finalmente andarsene, in completo silenzio. Donghyuck si vergognava troppo per alzare lo sguardo sul suo, ma qualcosa gli diceva che quel pugno le aveva ridato il buon umore.

❣︎ ════ •⊰❂⊱• ════ ❣︎

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