AVVISO DI CONTENTO MATURO
Alora Lin
La fine dell'anno si stava avvicinando velocemente.
Mancava solo una settimana alla prova finale del torneo Tremaghi, ma questo non impediva ai professori di scaricarci addosso un sacco di compiti.
Draco ed io avevamo a malapena il tempo di uscire insieme.
Io e lui ci guardavamo ancora di nascosto in classe o ci passavamo sottilmente gli appunti usando i ritagli dei nostri rotoli di pergamena, ma quella era la massima interazione che avevamo.
Era molto più difficile da avvicinare quando era con i suoi amici. Mi ignorava completamente quando erano nei paraggi, ma non potevo biasimarlo perché io facevo lo stesso.
Nessuno dei due voleva che i nostri amici scoprissero di noi due. Volevamo mantenere le cose private.
Inoltre, è molto più divertente fare le cose di nascosto, no?
Stavo stringendo due libri di testo contro il mio petto, dirigendomi verso Trasfigurazione. Padma e Anthony erano già lì perché avevano bisogno di un aiuto extra dalla professoressa McGranitt per un compito imminente.
Stavo per girare l'angolo quando una mano ruvida mi afferrò il braccio, tirandomi dentro un piccolo armadio e chiudendo la porta dietro di noi.
"Ma che cazzo..."
"Shh..."
La mano della persona si strinse intorno alla mia bocca, smorzando le mie grida di protesta.
Avevo lasciato cadere i miei libri a terra per lo shock di essere stata trascinata in un ripostiglio da uno sconosciuto. La persona mi avvolse il braccio libero intorno alla vita, tirandomi verso il suo petto.
"Fai la brava ragazza e smetti di contorcerti per me".
Mi irrigidii prima di rilassarmi nella presa della persona, riconoscendo immediatamente la voce di Draco.
Una parte di me era ora molto più calma, sapendo che era Draco e non un estraneo a caso che mi aveva tirato dentro un armadio.
Ma un'altra parte di me era ancora più nervosa; il cuore mi batteva nel petto, incerto su ciò che Draco poteva avere in serbo per noi in quel ripostiglio.
"Draco", borbottai contro le sue dita, cercando di prendere fiato perché la sua grande mano stava coprendo circa metà del mio viso.
Ha infilato la testa nell'incavo del mio collo, togliendo la mano dalla mia bocca per slacciare il bottone della mia vestaglia mentre mi baciava sciattamente il collo e mi mordicchiava il lobo dell'orecchio.
Togliendo la vestaglia dalle mie spalle, la lasciò cadere ai nostri piedi prima di riportare una delle sue mani alla mia bocca.
"Oggi non userò l'incantesimo Muffliato, quindi è meglio che tu stia zitta, cazzo".
Le mie gambe si strinsero involontariamente quando lo sentii abbassare la sua mano libera fino alla mia gonna. Ha spinto i fianchi in avanti, permettendomi di sentire il suo rigonfiamento contro il mio culo.
La sua mano scivolò lungo la mia gamba fino a raggiungere l'orlo inferiore della mia gonna. Le sue dita giocarono con il tessuto prima di spostarsi sotto per toccare la mia pelle calda.
Draco fece scorrere i suoi polpastrelli sul mio interno coscia. Provai a stringere le gambe nel tentativo di allentare la tensione, ma imparai presto che era la mossa sbagliata.
Lui afferrò saldamente la mia coscia, e l'altra mano mi afferrò rudemente le guance in modo che il mio mento fosse appoggiato sul palmo della sua mano.
"Non farlo", sputò, girando la mia faccia verso di lui. "Aprile."
Mi tirò rudemente indietro contro di lui, coprendo la mia bocca con la sua mano e concentrando di nuovo la sua attenzione sul mio interno cosce.
Le sue dita delicate alla fine si fecero strada verso le mie mutande.
"Merda", ansimò nel mio orecchio. "Così fottutamente bagnata".
Mi sono morsa il labbro, incapace di vedere quello che mi stava facendo dato che la mia gonna bloccava la vista. Le sue dita si muovevano sapientemente sotto, strofinandomi sopra le mutandine.
Ho inclinato la testa indietro, appoggiandola sulla sua spalla mentre la sua mano giocava con l'orlo superiore delle mie mutandine. Lentamente ha fatto scivolare la mano sotto il tessuto e ha iniziato a strofinarmi di nuovo; questa volta non c'era nessun tessuto a separarmi da lui.
Le sue dita si mossero velocemente contro il mio clitoride fradicio, strofinando dei cerchi contro il mio bocciolo sensibile.
Ho gemuto nella sua mano, inducendolo a diventare più forte. Ha rafforzato la sua presa sul mio viso nel tentativo di farmi tacere.
Ha infilato due di queste dita spesse nella mia bocca. Spingendole dentro fino a colpire la parte posteriore della mia gola.
"Succhia", mi chiese.
Ho avvolto le mie labbra paffute intorno alle sue dita e ho cominciato a succhiarle, il tutto mentre lui continuava a massaggiarmi.
"Cazzo, è così eccitante", espirò.
Più le sue dita si muovevano velocemente, più mi avvicinavo al mio sballo... e più diventavo un casino.
In cerca di una qualche forma di sostegno, ho allungato la mano per afferrare il polso della mano che mi stava smorzando.
L'altra mano la allungai all'indietro in cerca della sua testa. Lui mi ha sprofondato la faccia nel collo, permettendomi di arruffare le dita tra i suoi capelli.
Ho tirato le punte dei suoi capelli mentre lui strofinava più velocemente e più forte. Le mie ginocchia cedettero per l'immensa quantità di piacere che stavo provando.
Ho lottato per rimanere in piedi.
Draco fece qualche passo indietro prima di colpire il muro. Si appoggiò al muro, tirandomi con sé in modo che io potessi appoggiarmi a lui come sostegno.
In tutto questo tempo, le sue dita non hanno mai lasciato il mio clitoride.
Ha continuato a strofinarmi fino a quando non ho iniziato a gemere incautamente nella sua mano.
"Questo è tutto", sussurrò roco nelle mie orecchie. "Vieni sulle mie dita, tesoro ".
Il nuovo soprannome mi fece formare un nodo nello stomaco. Gettai la testa indietro sulla sua spalla mentre mugolavo, venendo sulle sue dita.
Lui ridacchiò nel mio orecchio. Il suo alito caldo mi fece venire i brividi lungo la schiena.
Mi aspettavo che rallentasse il ritmo con cui stava strofinando il mio ingresso, ma invece ha accelerato.
Le sue dita bagnate scivolarono lungo le mie pieghe prima di inserire un dito nella mia figa.
"Draco" ansimai, barcollando in avanti.
La sua mano strinse la presa sul mio viso mentre mi tirava indietro contro il suo petto. "Vieni di nuovo per me".
La mia fica era palpitante e sovrastimolata. Ho mugolato nella sua mano, senza preoccuparmi di dirgli di fermarsi perché non ero sicura di volerlo.
Mi faceva sentire così bene.
Ha aggiunto un altro dito, scopandomi senza sosta con le sue dita rivestite di anelli. Ad ogni pompa delle sue dita, il suono dei miei succhi riempiva la stanza ammassata.
"Cazzo", ho gemuto.
Gemeva nel mio orecchio mentre spingeva le sue dita dentro più velocemente, arricciandole per colpire il punto perfetto.
In poco tempo, le mie gambe stavano tremando. Le dita di Draco erano lisce della mia eccitazione, pompando dentro di me febbrilmente mentre raggiungevo il mio secondo climax.
Draco mi aveva fatto venire due volte nel giro di un minuto.
Il mio sperma ha ricoperto le sue dita. Le portò al suo viso prima di succhiarle deliziosamente, mantenendo il contatto visivo con me per tutto il tempo.
"Adoro quando fai la brava ragazza", mi fece girare, tirandomi verso di lui per la vita.
Draco schiacciò le sue labbra sulle mie, permettendomi di assaggiarmi. Gemette nella mia bocca mentre io rovistavo con le mani tra i suoi capelli, e i freddi anelli di metallo delle sue dita entrarono in contatto con il mio culo nudo.
Sono trasalita, non aspettandomi che mi desse uno schiaffo sul culo. Ma non mi lamentai.
Voglio dire, non ne avevo motivo.
Mi piaceva.
"Tesoro..."
"Sì?" la mia voce uscì come un sussurro mentre avvolgevo le braccia intorno alle sue ampie spalle.
Lui ricambiò l'abbraccio avvolgendo le sue forti braccia intorno alla mia vita. "Voglio che ci incontriamo nella mia stanza durante il compito finale del torneo Tremaghi ".
"Cosa?" Aggrottai le sopracciglia, sollevando la testa dalle sue spalle per guardarlo negli occhi. "Ma..."
"Non ci sarà nessuno nel castello, quindi puoi sgattaiolare nei sotterranei".
"Ma come farò..."
"Ci vediamo allora, tesoro".
Con un rapido bacio sulle labbra, Draco rilasciò la sua presa sulla mia vita ed uscì dal ripostiglio.
Rimasi lì ammutolita; la mia cravatta blu era disordinatamente allentata, la mia gonna era incastrata a metà del mio stomaco e la mia vestaglia giaceva sul pavimento polveroso.
Mi vestii in fretta, maledicendomi perché ero sicuramente in ritardo per la Trasfigurazione.
Ma non potevo rimanere troppo arrabbiata, perché la mia mente stava correndo in attesa del giorno dell'ultimo compito Tremaghi.
-