You Belong With Me -a romanog...

By Artemis_5_

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END GAME non รจ mai accaduto. (Anche i film nuovi tipo black widow non sono accaduti) In infinity war Thor col... More

*LEGGI E RICORDA*
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By Artemis_5_


Nat portò Maria a casa. Poi tornò lei a casa.
Lasciò la macchina in garage.
Tornò a casa. Si fece una doccia, poi con i capelli bagnati e indossando solo una maglietta di Steve che le arrivava qualche centimetro sopra il ginocchio, rimise un po' in ordine la camera.
Steve era andato in missione e quindi il letto non l'aveva fatto. Diede da mangiare al gatto.
Lei mangiò un'insalata che aveva trovato nel frigorifero. Dopodiché si andò a lavare i denti.
Sempre con i capelli bagnati, si andò a stendere sul letto, si accese una sigaretta e iniziò a leggere un libro.
Verso le otto Natasha sentì la porta di casa che si apriva lentamente.
Lei stava continuando a leggere indifferente, era Steve, lo sentiva dai passi.
Steve entrò nella camera da letto, provando a fare il meno rumore possibile, credendo che Natasha stesse dormendo.
Quando finì di chiudere la porta si girò e trasalì vedendo Natasha.
<<Credevo stessi dormendo>>
Lei lo guardò, e gli fece un mezzo sorriso
<<Fa freddo, ti viene qualcosa con la finestra aperta e i capelli così >>
Disse andando a chiudere la finestra.

Si tolse la "tuta" da capitan America e dopo essersi andato a fare una doccia veloce, indossò un pigiama.
Si stese affianco a Nat, si girò verso di lei, che era stesa di alto con la schiena verso di lui e la abbracciò da dietro.
<<Un attimo solo>> disse Natasha che stava finendo di leggere l'ultima pagina del libro <<Okay, ho fatto >> posò il libro sul comodino
<<Mi sei mancata >>
<<È stato solo un giorno>>
<<Mi sei mancata lo stesso>> le diede un bacio sul collo <<A Wanda è piaciuta la sorpresa di Visione?>>
Lei annuì.
<<Perché non stavi dormendo?>>
<<È presto>> rispose girandosi verso di lui <<In missione che hai fatto?>>
<<Abbiamo recuperato delle persone>>
<<Solo?>>
<<Si, deludente?>>
<<No, ma pensavo qualcosa di più interessante.Ucciso nessuno?>> chiese sedendosi sul suo addome e dargli un bacio (ehm)
<<Non credo.. forse ho lanciato lo scudo contro uno che è volato giù dal palazzo e ho lanciato un coltello contro un altro... >>
<<Continua >> disse per poi tornare stesa affianco a lui e fare una faccia addolorata
<<Crampi?>>
Lei annuì
<<Vuoi che ti porto qualcosa? >>
<<No. Ti sto ascoltando, continua a parlare>>
Steve le parlò un po' della missione.

<<Sicura che non vuoi che ti porto niente? Mi dispiace vederti così>> chiese guardandola preoccupato.
Lei gli sorrise leggermente
<<È finito l'exedrin, e qualsiasi farmaco possa alleviare qualsiasi dolore >>
<<Sicura che non c'è niente ?>>
<<Si, c'è solo Xanax, e per ora non mi serve>>
<<Vuoi che vada a comprare qualcosa?>>
<<No, lascia stare. Sei tornato ora...>>
<<Per me non è un problema...>>
Natasha si coprì un attimo la bocca con la mano, poi la tolse e andò in bagno. Lasciò la porta aperta, nella fretta. Steve la seguì preoccupato.
Natasha stava vomitando nel gabinetto, lui le resse i capelli per non farglieli sporcare.
Natasha alzò un attimo la testa, poi si sedette a terra con la schiena contro il muro, Steve andò a prenderle un'asciugamano.
Lei si fece uno chignon basso, un po' disordinato.
<<Okay, forse è meglio se tu vada a prendermi qualcosa>> disse per poi poggiarsi una mano in fronte
<<Cosa?>>
<<Un coltello, così mi ammazzo>> spostò la mano
<<Hai la febbre?>> chiese poggiandole una mano sulla fronte a Nat e una sulla sua <<No, non hai niente>>
<<Sarei sorpresa se avessi qualcosa. Non mi posso ammalare>>
<<quindi che hai?>>
<<Mestruazioni>>
<<E vomiti?>>*
<<Si...>> si poggiò di nuovo la mano sulla bocca e poi vomitò di nuovo
<<E come...>>
<<Non ne ho idea. Il mio ciclo credo sia la cosa più irregolare e dolorosa al mondo>>
<<Se lo hai non dovresti poter aver figli?>>
Natasha tornò a vomitare, poi disse: <<No>>
<<Come fai a dir...?>>
<<Perché ho rischiato varie volte e non sono mai uscita incinta. Il perché io abbia ancora questo è un grande punto interrogativo>>
<<Ah... vado a comprarti dell'aspirina?>>
<<No, non mi serve a niente, ti scrivo il nome sul telefono, se non trovi quella ti scrivo le possibili alternative >> rispose ritornando seduta come prima <<Prendi anche qualche birra e del cioccolato>>
<<Come vuoi>>

Steve tornò dopo venti minuti. Andò in bagno, dove aveva lasciato Nat, entrò e la trovò seduta a terra fumare.
Lei se la spense sul braccio, Steve fece una faccia addolorata come se lo stesse facendo a lui.
<<Che hai?>>
<<Ti ustioni così >> disse <<Alzati>> la aiutò ad alzarsi dal pavimento e la fece andare vicino al lavandino, la fece sedere sul mobile dove c'era il lavandino.Prese un bicchiere che era già la, lo riempì d'acqua e la fece scorrere sulla bruciatura di Nat
<<Stai esagerando>>
<<No, ti fai male. Se devi spegnere la sigaretta fallo su qualcosa che non sia te stessa>>le passò l'acqua sul braccio qualche altra volta, poi smise.
<<Non rovinarti così>> le disse dolcemente mentre con il pollice le accarezzava la guancia -il resto della mano lo aveva poggiato sotto la mascella-Le diede un bacio.
<<Stai un po' meglio?>>
Lei annuì. Lui la prese in braccio a sposa e la andò a posare delicatamente sul letto, poi le prese un bicchiere d'acqua e affianco la scatolina con dentro il medicinale che gli aveva scritto Nat . Glielo poggiò sul comodino.
<<Grazie>>
<<È il minimo>>
...
Giorno dopo

<<Nat tutto bene?>> le chiese Steve da fuori la porta del bagno
Lei non rispose, ma uscì dopo cinque minuti, indossava una vestaglia corta nera, aveva il viso pallidissimo.
<<Non ti ho mai vista così, non dovresti andare da un dottore?>>
<<No, capita qualche volta, non ti spiegherò il motivo, solo che di solito sono più discreta se devo correre in bagno>> disse riprendendo un atteggiamento tranquillo e senza problemi, non aveva vomitato le faceva solo molto male la pancia
<<Mi sento in colpa adesso>>
<<Per cosa?>>
<<Per non essermi accorto che tu stessi male>>
<<Tesoro sono una spia, è il mio lavoro nascondere le cose. Solo che non ne ho più bisogno con te, anche se non capita spesso>>disse con tranquillità<<Adesso devo prepararmi, domani devo andare in missione e anche tu devi andare oggi>> rispose mentre prendeva una valigia dall'armadio e poi ci metteva un vestito nero.
<<Si, mi dispiace lasciarti sola>>
<<Ce la faccio...In missione usa più il destro>> disse cambiando argomento
<<Perché?>>
<<È più forte e ti stanchi di meno>>
<<ehm...Grazie>>
Lei come risposta gli sorrise per qualche secondo, poi fece per andare a prendere una cosa, ma Steve la fermò prendendola per mano e portandosela vicino. La abbracciò da dietro.
<<Sei bellissima, lo sai?>> chiese stringendola a se
<<non prendermi in giro, ho la faccia gonfia>> disse un po' abbattuta
<<Non ti sto prendendo in giro, lo sei e hai la faccia perfetta>>
<<anche tu>>
<<Grazie. Che farai oggi?>>
<<Mi vado ad allenare con Barnes, è l'unico abbastanza bravo e libero oggi>>si staccò dall'abbraccio. Lui le diede un bacio.
...
Livin' easy*
Lovin' free
Season ticket on a one way ride

Stark era al posto di pilota principale dell' astronave, ed fuori fuori dal grande garage.

Askin' nothin'
Leave me be
Takin' everythin' in my stride

<<Jarvis ci sei?>>

Don't need reason
Don't need rhyme

<<Si signor Stark, vuole che prenda il posto di co-pilota?>>
<<Si, do io la direzione>>
<<Va bene signore, sono pronto quando vuole>>

Ain't nothin' that I'd rather do
Goin' down
<<Tre . Due . Uno . Solleviamoci>>
L'astronave si alzò in volo, venti metri da terra
Party time
My friends are gonna be there too
<< e partiamo >>
I'm on the highway to hell
On the highway to hell
...

<<Jarvis attento, ci alziamo di 100 km>>
<<Ne è sicuro signore?>>
<<Mai stato di più. Lo dovremo pur provare per vedere se funziona>>
La nave si alzò sempre di più e sempre più veloce, fino ad arrivare al punto prestabilito e fermarsi.

<<Signore, ci troviamo sulla linea di Karman; una linea immaginaria che segna il confine tra l'atmosfera terrestre e lo spazio esterno>>

<<Jarvis puoi controllare il livello di ossigeno presente qui?>>
<<Certo signore. Livello di ossigeno stabile, scorte di emergenza non utilizzate. Sembra essere tutto in regola. La nave non ha subito danni>>
<<È fantastico... ce la faccio a fare un giro della terra e tornare?>>
<<Si signore, vuole che avverta la signora Potts per il ritardo a pranzo?>>
<<Si, grazie. Nel frattempo scannerizza il percorso così ci creiamo una "mappa" >>
<<Certo signore>>
...
Natasha indossava dei pantaloncini neri e un top sportivo della Nike, Bucky indossava dei pantaloni della tuta neri e una canotta bianca
<<Dovremo farlo più spesso>> disse Bucky a Natasha, avevano appena finito di allenarsi, erano seduti a terra stanchi <<mi alleno veramente a differenza di quando sono con Sam>>
<<Preferisco allenarmi da sola, oggi è stato un caso. Mi serviva una persona che avesse il coraggio di aggredirmi>>
<<sono sempre libero, comunque. Quando devi andare in missione?>>
<<Domani>>
<<Che devi fare?>>
<<Uccidere una persona>>
<<Sembra semplice>>
<<Si, ma devo anche prendergli dei file, e quindi devo avvicinarmi. Il problema è che stando con Steve non posso farmi toccare gambe e fondoschiena da tutti>>
<<Non ti so aiutare sotto questo punto di vista... magari avvicina il soggetto e parlaci come sai fare tu. Sai essere molto manipolatoria >>
<<Lo so, ci avevo già pensato. Ma il problema di potrebbe creare se ci fossero delle altre persone. Perché prima lo porto in una camera meglio è, sennò si creano sospetti >>
<<hai ragione, ma credo che tu ce la possa fare>
<<Su questo non c'erano dubbi>>
<<bene...che fai oggi?>>
<<Niente, magari resto qua, ballo un po' >>
<<Balli ancora?>>
<<Si, a te non li hanno impiantati quei ricordi?>>
<<a differenza tua solo all'inizio mi davano un accenno, poi mi hanno completamente fritto il cervello quindi poi non è servito>>
<<Vuoi provare?>>
<<Ora?>>
<<Si, perché hai qualche impegno?>>
<<No.. non credi sarebbe strano?>>
<<Perché ?>>
<<Be' Steve...>>
<<Steve cosa? Mica ti ho chiesto di farmi uno spogliarello. Non si ingelosisce per così poco>>
<<Hai ragione, solo che... mi vergogno >>
<<Perché ?>> chiese un po' divertita, mentre si alzavano da terra
<<so che sei brava, mi rideresti in faccia>>
<<Già lo faccio alle tue spalle, non sarebbe tanto diverso>>
<<Grazie>> rispose sarcastico
<<Figurati>>
Andarono nell'altra palestra. Natasha gli mostrò cosa avesse dovuto fare, poi gli corresse alcune posizioni.
<<Prova a pensare a un posto tranquillo, dove esisti solo tu>> gli consigliò
...
Dopo qualche ora...
Natasha e Bucky iniziarono a ballare assieme, Bucky rischio di far cadere Natasha una o due volte, ma riuscì a prenderla prima che toccasse terra.
<<Non sono tanto pesante, ce la puoi fare>> disse Natasha leggermente infastidita. Dopo varie volte riuscirono a sincronizzarsi bene.

Steve, tornato dalla missione, era passato alla base degli avengers per riaccompagnare Visione, che doveva prendere alcune cose che Wanda aveva lasciato nella sua vecchia camera .
Decise di controllare nella palestra se Natasha e Bucky fossero ancora lì.
Li vide dalla porta che stavano ballando, decise di non interromperli dato che sembravano molto concentrati e calmi, rimase a guardarli quasi incantato.

<<Bravo>> disse infine Natasha a Bucky <<Non perfetto, ma per essere uno che non ha mai ballato veramente in vita sua sei stato bravo>>
<<Grazie>>
<<Steve ti vedo, sei inquietante>>
<<Scusate, non volevo disturbarvi>>
<<Non ti preoccupare, abbiamo finito>> rispose Bucky
<< Siete molto bravi >>
<<Se ti alleni con me per un giorno ti faccio diventare più bravo di lui>> gli disse Nat avvicinandosi a lui e poi dargli un bacio
<<Io devo tornare a casa, ci vediamo>> li salutò Bucky
<<Ciao>> rispose Steve <<Com'è Bucky?>>
<<Silenzioso>>
<<È un problema?>>
<<No, è educato, ha fatto quello che gli ho detto. Solo che il braccio di metallo è fastidioso>>
<<Sono felice che andiate d'accordo >>
<<Non ho detto che andiamo d'accordo>>
<<Comunque riuscite a stare nella stessa stanza senza tensione >>
<<Attento che potrebbe succedere qualcosa>> disse Nat prendendolo in giro
<<Cosa?>>
<<Non so... io, lui in una stanza, soli a ballare. Nessuno che guarda, lui mi prende la vita e...>>
<<Smettila, non fa ridere>> rispose infastidito da questa visione che gli fece immaginare Natasha
<<Geloso?>> chiese ridendo di gusto
<<Non sei divertente>>
<<Oh poverino>>disse sarcastica <<Povero piccolo bambino>>
Gli prese le mani e lo avvicinò a se.
<<Credi veramente che possa essere capace di tradirti?>> gli chiese avvicinandolo sempre di più
<<Non...>>
Mentre lo avvicinava, lei stessa si ritrovò bloccata, con la schiena contro il muro.
<<è un problema che non ti devi porre>> disse poggiandogli le mani sul collo, lui poggiò le sue sui suoi fianchi. Si iniziarono a baciare molto approfonditamente.
<<Vuoi farlo qui?>> gli chiese Natasha mordendosi il labbro inferiore, lui la strinse di più a se e la baciò di nuovo come segno di si <<Be' dovrai aspettare>> disse staccandosi da lui, lasciandolo con uno sguardo confuso.
....

<<Sei una stronza>> le disse Stark mentre rideva
<<Lo so, grazie >>
<<pover'uomo, è sempre bravo e paziente con te, lo lasci anche in bianco>>
<<È divertente stuzzicarlo, non mi giudicare. Poi lo sapeva che non l'avremo fatto, problemi suoi che è facile da illudere >> disse per poi bere dalla sua bottiglia di birra
<<Continui ad essere una stronza>>
<<...parlando di cose serie; è bello qui>>
Natasha e Tony erano nella nave spaziale a mangiare cibo indiano, fermi mezzo chilometro al di sopra della linea di Karman, nello spazio.

<<Ritieniti fortunata, sei la prima persona che porto qui sopra>>
<<Quindi sono un esperimento per vedere se riesce a reggere due persone?>>
<<All'incirca , si...Rogers dov'è ora?>>
<<A mangiare con Wilson e Barnes, magari si starà lamentando di come l'ho trattato>>
<<No, è così bravo che non avrà nemmeno nominato il fatto che eravate rimasti lì >>
<<Lo so, però ora mi fai sentire in colpa>>
<<Devi sentirti in colpa brutta cogliona>>
Erano seduti a mangiare, Stark sul sedile del pilota girato verso Nat e lei su uno dei sedili dietro, diagonale al sedile del pilota.

<<Dopo domani non penserà nemmeno a oggi>> affermò lei
<<Nemmeno domani gli concedi>>
<<Domani sono in un altro paese, non posso fisicamente>>
<<Resti una stronza>>
<<Si può togliere la gravità, vero?>> gli chiese
<<Si, ma non lo faremo perché stiamo mangiando e volerebbe tutto>>

<<Signor Stark, il capitano Rogers la sta chiamando>>annunciò Jarvis
<<Eccolo, rispondi>>
Dal "pannello di controllo" uscì un immagine di Steve che stava videochiamando
<<Ciao capitano>> lo salutò Stark <<Tutto bene tra i terrestri?>>
<<Dove siete?>> chiese lui curioso
<<Nello spazio>>
<<Nat dove siete?>>
<<Nello spazio>>
<<Siete seri?>>
<<Si, aspetta un attimo >> disse Nat e premendo un bottone girò la visione di Steve verso l'altro lato dove si vedeva la terra da sopra
<<Non è pericoloso ?>>
<<No, per ora no>> rispose Nat premendo di nuovo il bottone e spostando la visione di Steve verso di loro
<<Rogers già mi sono fatto io un giro questa mattina. Non ti preoccupare, la tua principessa è salva qui>>
<<Tra un po' torniamo>> disse Nat
<<Okay>>
<<Dove sei?>>
<<Da Sam, ci vediamo dopo allora>>
<<Ciao>>

<<Posso guidarla?>> chiese Nat
<<Okay, non ti schiantare contro qualche palazzo>> disse per poi premere un bottone che permetteva di spostare la guida a solo una persona.
Stark si sedette al posto di co-pilota, anche se non avrebbe fatto niente. Nat prese il vecchio posto di Stark.
...
Giorno dopo
Ore 6:00
Natasha era appena uscita dal bagno, indossava una vestaglia nera di seta
<<Hai fatto già colazione?>> chiese a Steve vedendolo sveglio
<<No>> rispose, era steso sul letto, a torso nudo
<<sto andando a posare questi nel cesto delle cose da lavare, hai bisogno di pulire qualcosa?>>
<<Tanto o lo faccio io o la tua cameriera>>
<<Lo so, mi sto solo offrendo di andarli a posare, se lo vuoi fare tu sei il benvenuto>> disse poggiando il suo pigiama sul letto
<<Vieni qui>> le disse Steve porgendole una mano
Lei la prese e la fece stendere affianco a lui sul letto
<<Steve, poi devo andare...>>
Le accarezzò il viso, le poggiò due dita sotto il mento e la baciò dolcemente.
<<Un po' più tardi posso arrivare>> disse lei aprendosi la vestaglia
Lui la sovrastò e iniziò a lasciarle baci sul torso, le aprì le gambe, ma poi si fermò.

<<Che hai?>>
<<vuoi farlo ora?>> lei annuì
<<Be' dovrai aspettare>> disse per poi alzarsi dal letto e indossare una maglietta
Natasha rimase abbastanza irritata dal suo comportamento
<<Steve>> lo chiamò ancora stesa sul letto
<<Che c'è?>> chiese
<<Non puoi lasciarmi in queste condizioni>> disse anche un po' ridendo irritata
<<Non ho molta voglia, sarà per un'altra volta>>
Lei lo guardava scioccata
<<È fastidioso vero?>>
Lei lo guardò abbastanza arrabbiata
<<Come la chiami tu, vendetta?>>
<<Sei uno stronzo, ieri non potevo per problemi miei>>
<<Però non ti sei fatta il problema di provarci>> le disse dal bagno. Lei non gli rispose
<<Okay, fai come vuoi>> disse infine per poi andare in un'altra stanza
...
Ore 11:20

<<Ecco a lei signorina , camera 211>> le disse il signore alla reception
<<Grazie>> rispose Natasha.
Indossava una maglietta grigia,dei pantaloni di pelle e indossava un foulard.

Lei prese la chiave e poi camminò verso l'ascensore, mentre aspettava si avvicinò un uomo che stava attendendo l'ascensore.

Bingo
Pensò Nat, l'uomo era il bersaglio della missione, aveva una valigetta. Anche altre persone si erano aggiunte all'attesa.
L'ascensore arrivò ed entrarono.
Natasha era visibilmente irritata dalle persone nell'ascensore. Mentre salivano alcune persone scesero dall'ascensore.
Lei aspettò fino al piano dove il tipo con la valigetta scese. Era anche il suo piano. Lui le fece cenno con la mano di uscire prima lei dall'ascensore.
<<Grazie>> rispose mantenendo per un po' il contatto visivo, si spostò una ciocca di capelli che usciva dalla coda dietro l'orecchio, poi volse lo sguardo verso il corridoio e uscire dall'ascensore
<<Non l'ho mai vista di qui. C'è un bar qui all'hotel...>>
<<come scusi?>> chiese facendo finta di non aver capito
<<Sta sera le piacerebbe prendere qualcosa da bere al bar dell'albergo? Le posso proporre dei posti da visitare...>>
<<Si, sarà divertente. Alle otto?>>
<<Si, posso sapere il suo nome?>>
<<Lo scoprirà sta sera>> disse misteriosa per poi andare verso la porta della sua camera.
L'uomo si incamminò anche lui verso la sua stanza.
....

<<Non ti parlerà per qualche settimana>> disse Bucky a Steve mentre si allenavano nella palestra della base degli avengers
<<Ha iniziato lei>>
<<La conosci, quello che fa lei non è quello che devi fare tu>>
<<Secondo me ha fatto bene>> disse Stark
<<Gliel'hai proposto tu...>>
...
Ore 20:00
Nat:

Natasha indossava un vestito nero e aveva i capelli raccolti in uno chignon che si reggeva con uno strano ferma capelli. Era arrivata nelle vicinanze del bancone bar dell'hotel. Da lontano l'uomo che l'aveva invitata la vide e si avvicinò.
<<Perfettamente in orario, vuole prendere qualcosa da bere?>>
Lei annuì
<<Un vodka martini>> disse Nat al barman quando si avvicinarono al bancone
<<Lei che prende, signore?>> gli chiese il barman
<<prendo lo stesso>>

<<Allora, mi dirà il suo nome?>> domandò L'uomo
<<Forse>>
il barman lasciò i bicchieri vicino a loro, loro lo ringraziarono
<<Lei è molto bella, devo ammetterlo>>
<<Era tanto difficile da ammettere?>>
<<Non sono un uomo facile>>
Natasha nemmeno gli rispose, dato che sennò gli avrebbe riso in faccia.

Lui poi distolse lo sguardo e salutò degli uomini da lontano. Sembrava che volessero andare verso di lui.
Natasha, non potendo rischiare, disse :<<Lei conosce qualche posto dove io mi possa divertire, qui? Tornerò a casa domani pomeriggio e oltre a lavoro vorrei avere qualcosa da fare>>
<<Ah, domani ?>>
<<Si...lei conosce qualche posto dove mi possa divertire?>> gli chiese mentre gli passava una mano sul colletto della giacca
<<Se vuole può seguirmi in camera mia, la si che potremo divertirci...>>
<<Su questo non ho dubbi...>>

Mentre andavano verso l'ascensore quegli uomini di prima li fermarono ma il bersaglio di Nat gli disse che avrebbero parlato dopo.

Entrarono nella camera dell'uomo.
L'uomo iniziò a baciarle il collo. Nat gli tolse la giacca e la camicia. Lei lo fece stendere sul letto e lei si sedette a cavalcioni sull'addome
Lui le sciolse una specie di nodo a fiore che teneva chiuso il vestito*, infine lei gli tolse la cravatta e gliela mise sugli occhi come una benda.

<<Ah sei come quelle che giocano...>> disse l'uomo che aveva poggiato una mano sulla sua gamba
<<Si... proprio che giocano>> lei si sciolse lo chignon, era legato con un pugnale, il manico era ornato da pietre preziose e sull'acciaio era incisa
una "R" <<vuoi giocare?>> chiese accarezzandogli la guancia con una mano. Lui annuì massaggiandole la gamba
<<allora giochiamo...>> disse rilassata , gli passò la mano sul torace, prese meglio il pugnale e prima che lui potesse muoversi glielo conficco, con una precisione da chirurgo, al centro del torace.

La mano che era attorno alla gamba di Nat lasciò la presa. Lei gli si stese affianco e si accese una sigaretta ,che aveva nella borsetta, e si mise a fumare sempre vicino a lui.
Gli tolse la cravatta dagli occhi.

<<In realtà non mi piacevi, spero che sia chiaro>> estrasse il pugnale , le si sporcò la mano di sangue, lui dopo ebbe qualche spasmo. Il sangue uscì dalla ferita che ,anche se era stata procurata con un solo colpo, era abbastanza profonda da perforare gli organi vitali. Dopo un po' non si mosse più.
Natasha rimase a fumare, con in una mano la sigaretta e nell'altra il pugnale insanguinato.

(Tipo così :

La valigetta che doveva prendere era esattamente vicino a lei, su un comodino.

Dopo un po' controllò l'orario sull'orologio del cadavere.
Si alzò dal letto, si risistemò il vestito, chiudendoselo come prima. Si rifece lo chignon e lo chiuse con il pugnale ancora sporco di sangue, ma a lei non sembrava importar molto.
Si sistemò un po' meglio i capelli guardandosi ad uno specchio nella camera, poi prese la sua borsetta, la valigetta e uscì dalla stanza.
Iniziò a camminare verso la sua, nel frattempo si spense la sigaretta e la buttò dentro uno dei cestini di quei carrelli delle persone delle pulizie.

Entrò in camera sua, posò la valigetta e la sua borsetta dentro il suo borsone da viaggio. Si lavò velocemente il sangue dalle mani e poi uscì dalla camera. Si accertò che il corridoio fosse libero, e andò verso le scale.
Arrivò al piano terra. Andò alla reception e disse, al ragazzo che c'era anche la mattina, che per un imprevisto il giorno dopo non sarebbe potuta restare all'hotel. Lui non le fece problemi e le fece fare anche il check out molto velocemente, dato l'orario.

Mentre usciva dall'hotel vide il gruppo di persone che dovevano parlare con il suo bersaglio, le ignorò e uscì dall'hotel.
Si diresse verso un garage abbandonato, c'era un jet dello shield.
Lei salì , c'era Clint che lo guidava.

<<Ciao bellezza>> la salutò
<<ciao, Sei stato in missione?>>
<<Si, in Belgio, Fury mi ha detto di venirti a prendere quindi eccomi qua>>
Clint mise in moto il jet
<<Hai del sangue sui capelli>>
<<È il coltello, lascia stare >>
<<Hai un coltello nei capelli?>>
<<Si, sulla gamba mi dava fastidio>>
<<Credo che ti convenga provare ad addormentarti sarà un lungo viaggio>>
<<Se vuoi posso darti il cambio>>
<<Caso mai ti sveglio>>
...

Tornarono a casa verso le quattro del mattino, alla fine Nat prese il volante del jet e andò molto più veloce, infatti Clint stava quasi per vomitare.
Nat entrò in camera.
Steve era steso nel letto a dormire (secondo Nat non stava dormendo)

<<Sei molto bella>> le disse mentre Nat posava il borsone su un mobile
Lei lo ignorò, ancora offesa per ciò che era successo la mattina prima, andò in bagno ma non chiuse la porta, era davanti allo specchio.

Si guardò per un po' fino a che nello specchio apparve anche Steve, che era dietro di lei.
Le circondò la vita con le braccia e poggiò la testa sulla sua.
<<Che pensi?>>
<<Dovrei fare una bichectomia>>
<<No, non devi>> disse abbracciandola di più <<Sei bellissima così >>

Lei si staccò da lui, prese delle salviette e iniziò a struccarsi.
Poi si guardò ancora allo specchio.

<<Resti bellissima>>
Lei lo ignorò e si sciolse lo chignon, si passò la lama del pugnale tra le dita.
Era sporca di sangue. Steve la guardò un po' confuso.

<<Esci, mi devo fare la doccia>> gli disse aspra

Lui non fece storie, e un po' riluttante , tornò seduto sul letto. Lei si chiuse in bagno.

Uscì dopo quaranta minuti, aveva i capelli raccolti sempre in uno chignon, indossava solo una vestaglia di seta bianca. Aveva in mano il pugnale, lo posò sul comodino.

Steve la guardò attentamente.
Lei, di spalle a lui, si iniziò a togliere la vestaglia
Lui sorrise notando che non c'erano lentiggini, le sembrava una bambola di porcellana
Lei si stese sul letto, con la schiena appoggiata alla testiera e prese un libro .
Steve la coprì con le coperte, sentendosi un po' scosso dal fatto che non indossasse niente.

<<Ti do talmente fastidio?>>
<<No... dormi così?>> domandò, ovviamente non era a disagio perché fosse nuda- dato che l'aveva vista tante volte senza vestiti a quel punto della loro relazione- ma era un po' a disagio perché la trovava particolarmente attraente e Nat non aveva alcuna intenzione di fare sesso, voleva fargliela pagare per come l'aveva lasciata la mattina.
<<Si>> rispose sfogliando le pagine del libro
<<Hai il pigiama sotto il cuscino...>>
<<No, sto bene così>>
<<Vuoi dormire?>>
<<Un attimo solo>> rispose per poi posare il libro sul comodino, mentre si spostava si scoprì dalle coperte.

<<Sicura che non vuoi mettere un pigiama?>>
Lei lo ignorò e spense la luce
<<Dormi>> disse infine
...

Ore 8:20

Natasha si decise ad alzarsi sul letto, anche se era stanca.
Steve stava facendo colazione. Lei indossò di nuovo la vestaglia color panna e andò in cucina.
<<Allora come è andata la missione?>> chiese mentre mangiava dei cereali
<<Bene, era facile da sedurre>>
<<Ah...>> rispose un po' geloso
<<Si, ma sapeva come fare... mi ha lasciato baci sul collo, io l'ho fatto stendere sul letto>> disse avvicinandosi a Steve che sembrava voler sparire dalla terra<<mi sono seduta su di lui, lui mi ha aperto il vestito...gli ho coperto gli occhi con la sua cravatta, gli ho passato una mano sul petto ... e poi ci ho conficcato questo >> disse mostrandogli il pugnale insanguinato
<<Non sono mai stato più felice che tu abbia ucciso qualcuno>> ammise francamente Steve
Lei rise di gusto per poi prendersi un'aranciata <<Sappi che dopo come mi hai lasciata ieri mattina ti aspetteranno due settimane di notti in bianco>> disse lei per poi uscire dalla cucina e andare a cambiarsi.

Dopo venti minuti
<<Dove vai?>> chiese Steve vedendo che stava uscendo
<<Shield>> rispose per poi prendere le chiavi di casa
....

Natasha salì all'ufficio di Fury.
<<La tua spia preferita è tornata>> disse entrando nell'ufficio
<<Ce l'hai?>>
Lei annuì dandogli i documenti
<<È andata bene la missione?>>
<<Facile, devi darmene di più così, mi diverto>>
<<Non si può fare, i governi degli altri paesi inizierebbero a far storie e a chiedere il perché gli Stati Uniti si divertano a lasciare cadaveri negli hotel>>
<<Come vuoi. Prossima missione?>>
<<Va bene una missione con Barnes?>>
lei annuì
<<Devi recuperare una chiave>>
<<Sii più specifico>>
<<Mi serve per aprire una scatola recuperata, so che sta in questo posto. È di ferro con un segno rosso>>
<<Okay, avvisa Barnes che ci sono>>
<<Lo faccio dopo, nel frattempo allenati. Oggi se ti do il giorno libero che fai?>>
<<Mi alleno. C'è qualche altra missione interessante?>>
<<Per ora no, ma quando Stark mi dirà che la nave spaziale è sicura , andrete a vedere che fine abbia fatto Thor dato che non lo vedo da quasi un anno>>

...

Natasha era in una biblioteca, sulla fifth Avenue, stava prendendo dei libri dagli scaffali.
Mentre guardava tra i libri andò contro un uomo, alto e robusto, indossava un cappotto nero.
<<Mi scusi>> dissero assieme
Lei alzò lo sguardo <<Che fai qui?>> chiesero allo stesso tempo, di nuovo.
<<Volevo prendere dei libri>> risposero assieme, ancora. L'uomo a cui Nat era andata addosso era Steve.

Si guardarono imbarazzati, e si sorrisero, data la velocità e la sincronizzazione con la quale avevano parlato.

<<Non ti avevo riconosciuto vestito così>>
<<Sto male?>>
<<No, no. Sembri uscito da un film degli anni '40, sembri... intrigante>>
Lui le sorrise<<Vuoi andare a mangiare qualcosa?>> le chiese
<<D'accordo >>
...

<<che hai preso?>> le chiese Steve mentre erano seduti a mangiare, ad uno dei tavoli fuori da un ristorante.
<<Il buio oltre la siepe>>
<<Credevo l'avessi già letto>>
<<Si, ma è una versione vecchia>>
<<Credo che tu sia l'unica ad andare ancora in biblioteca>>
<<Mi piace l'odore>> rispose innocentemente <<e poi ci sei anche tu>>
<<non molte persone oggigiorno lèggono>>
<<Chi non prova godimento nella lettura dei romanzi – sia esso uomo o donna – deve essere intollerabilmente stupido>> (frase "L'abbazia di Northanger" di Jane Austen)
Lui le sorrise
<<Non ti ho mai vista li>>
<<quando ho tempo vado. Ma a dirti la verità stavo provando a evitare chiunque conoscessi. Non ha funzionato a quanto pare>>
<<Perché?>>
<<Perché fingere che io sia amica di tutti è molto ipocrita>> rispose per poi mangiare i ravioli che aveva nel piatto, Steve aveva preso una lasagna.
<<Anche con me?>>
<<Con te sono offesa, infatti il pranzo me lo offri tu>>
<<come vuoi, l'avrei fatto lo stesso>>
<<ma io non te l'avrei permesso >>
...
Stavano mangiando un dolce, Natasha si prese una torta al cioccolato e Steve una fetta di crostata alle fragole.

<<Finalmente ti sei rassegnata alla dieta>> affermò Steve
<<Mi sto allenando molto in questi giorni, non è h bisogno. Cioè ora mangio quello che mi serve, e ora ho il bisogno di questa fetta di torta>>

<<È bello pranzare assieme fuori>> disse Steve dopo un po'
<<Si... >>
<<Dovremo farlo più spesso>>
<<Si dovremo, magari andiamo a vedere qualche mostra la mattina e poi pranziamo da qualche parte>>
Lui le prese una mano e la accarezzò dolcemente
<<è una buona idea>> rispose sorridendo

...
Ore 20:15
Natasha era al buio, nella palestra della base degli avengers.
Stava ballando con in sottofondo una playlist di musica classica, che andava abbastanza casualmente nell'ordine delle canzoni.

Mentre ballava si auto giudicava, criticando i suoi movimenti .
Si concentrò molto su un passo specifico, sempre le fouettés en tournant, lo ripetè molte volte, alcune di queste perse l'equilibrio, però non smise.

<<Smettila di torturarti>> disse Bucky ,che la stava osservando dall'entrata della palestra
Lei non gli prestò attenzione e continuò, le punte delle sue scarpette da ballo erano molto consumate, e il loro colore rosa piano piano stava prendendo un colore rosso.
Lui le spense la musica, dato che lei sembrava essere nel suo mondo, le lanciò una scarpetta a punta rotta che era vicino al suo borsone.

<<Lasciami stare>>
<<Ti fai male, e lo fai bene è inutile che ti torturi>>
<<Non mi sto torturando>>
<<Guarda le tue scarpette. Forza, siediti,ti aiuto>>
<<Non c'è bisogno...>>
<<Siediti a terra e ti aiuto, non fare discussioni>> insistette lui. Lei si sedette a terra e anche lui.

La aiutò a togliersi le scarpette, Bucky aprì la cassetta di pronto soccorso che aveva preso prima.

<<Faccio io, tornatene a casa>> disse Nat non volendo il suo aiuto

Barnes non fece obiezioni, poi si alzò e andò verso la l'entrata della palestra, si girò di nuovo verso Nat.
Aveva i capelli raccolti in uno chignon, la stanza era buia, c'era solo la luce della luna che proveniva da fuori della finestra.
Natasha era al centro della stanza che si medicava, una parte del suo volto era leggermente illuminata, sembrava quasi una bambola di porcellana.
Bucky la guardò, se la ricordava dalla stanza rossa, non era cambiata molto.

<<Mi stai dando fastidio>> disse lei
<<Scusa, voglio aspettarti >>
<<Perché?>>
<<Perché a casa sono solo, quindi preferisco aspettarti che tornare subito li>>
Lei si alzò da terra e prese le sue cose.Poi uscì dalla palestra.

<<Stai dritta con la schiena>> le disse Bucky mentre camminavano verso le macchine.

Le squillò il telefono
<<Che vuoi Stark?>> chiese <<No, sono di nove millimetri.... Hanno una parte rossa sopra...aspetti domani, ora non vengo fino a casa tua>> attaccò al telefono
<<Che succede?>> chiese Bucky
Lei si accese una sigaretta e aspirò
<<Succede che Stark è un coglione, ecco che succede>> disse, facendo uscire del fumo dalla bocca

<<Stai dritta>> disse di nuovo, con più fermezza
<<Smettila, non siamo più la, non ti comportare così con me. >>
<<..scusami>>
...
Natasha tornò a casa. Steve le aveva preso dei fiori che la rossa poi aveva messo in un vaso.
Mentre si cambiava parlava con Steve.
<<Dobbiamo andare alla festa di Stark il 28>> disse
<<Dobbiamo per forza?>> chiese lui dal letto con un libro in mano
<<Si, la farà a casa sua. Dovremo fare solo qualche ora di macchina>>
<<Come vuoi, che ti sei fatta al piede?>>
<<Unghia rotta>>
Nat andò a posare la borsa che si era portata dentro l'armadio, indossava sempre la stessa vestaglia.
Poi si sedette sul suo lato del letto, si tolse la vestaglia e andò sotto le coperte, sta volta aveva deciso di indossare almeno l'intimo.
Lui le diede un bacio sulla guancia.

<<Perché questo affetto?>>
<<perché mi piace stare assieme a te e ti amo>>
<<Si, è una buona ragione>> disse mentre sentiva le sue guance arrossire.
Lui si stava per girare di nuovo con lo sguardo sul libro, lei gli fece girare il volto stringendogli dolcemente le guance fra le dita e gli diede un bacio sulle labbra.
<<e tu perché questo affetto?>>
<<Perché mi piace stare con te e ti amo>> si diedero un altro bacio, poi prese anche lei un libro e rimasero a leggere in silenzio.
...
Dopo una settimana e qualche giorno
Festa di Stark
Tony aveva organizzato una discoteca nel giardino, c'era una parte con il rinfresco, vari camerieri e due baristi. La musica era abbastanza alta.

<<Romanoff sei paradisiaca>> le disse Tony, che indossava un completo blu con i brillantini, salutandola
<<Tony sei ancora sposato >> gli ricordò Pepper che indossava un vestito verde
<<Lo so, facevo solo i complimenti alla signorina>>
<<Tanto non rischi>> tagliò corto Nat che indossava un vestito nero lungo a maniche lunghe che le lasciava scoperta gran parte della schiena
<<Farò finta di non essere offeso. È tutto di la, divertitevi>> disse infine Stark a Nat e Steve, che indossava un completo nero, per poi andare a salutare altre persone.
Natasha andò con Steve vicino al bancone

<<puoi farmi un Long Island ma non troppo forte?>> chiese all'uomo dietro il bancone, lui annuì
<<Non troppo forte?>> chiese Steve
<<Si, non voglio ubriacarmi subito. Ne prenderò altri dopo. Ecco Hill>> disse Nat vedendo Maria che li raggiungeva barcollando
<<Ciao ragazzi>> li salutò
Natasha provò a togliersi l'odore di Maria scuotendo un po' la mano davanti al naso <<Vedo che ti sei data da fare>>
<<Si, non sai quanto è buona la vodka in gelatina>>
<<quanta ne hai presa?>>
<<Non molta...>> disse con la faccia colpevole
<<Fai vedere la lingua >>
Lei ubbidì a aveva la lingua blu, il colore delle gelatine.
<<Brava, continua così>> disse sarcastica per poi prendere il drink che aveva poggiato il barista davanti a lei
Maria tornò sulla pista da ballo.

<<Sai, non sei molto credibile con il bicchiere in mano>> disse Steve a Nat poggiandole una mano sul braccio
<<È Maria che ha bevuto troppo per i suoi standard, io posso rovinarmi quanto voglio>> prese un sorso dal bicchiere<<Tieni d'occhio la mia borsa>> disse per poi dargli la borsa e andare nella folla che ballava con il bicchiere in mano

Dopo un po' arrivarono degli/lle spogliarellisti/e , ingaggiati da Stark, a fare uno spettacolo.
Indossavano delle ali da angelo ed erano coperti di brillantini. Tutti i presenti, ubriachi fradici, urlavano incitandoli a continuare.
Due di loro guardò verso Natasha e le fecero cenno di ballare con loro.
Lei declinò, ma Sam e Bucky la sollevarono e la portarono sul "palco in legno", montato per la festa.
Lei fece per andarsene , ma Sam e Bucky non la fecero scappare e il resto degli invitati la incitavano.

Natasha allora finì il contenuto del drink, era il secondo <<Portatemene un altro>> disse provando a farsi sentire sopra la musica. Loro ubbidirono.

Oltre a Nat fecero salire anche altre persone.
Iniziarono a ballare, Bucky aveva portato a Nat un altro drink, lei se lo scolò in pochi secondi, poi gli ridiede il bicchiere e iniziò a ballare con uno spogliarellista , sembrava abbastanza sicura di se.

<<Bella la tua donna>> disse Stark
<<Non è mia, cioè non la possiedo, non è un oggetto>>
<<Era un complimento, non un pretesto per un dibattito politico>>
<<Lo so che è bella, è bellissima...e sta con me>> disse l'ultima frase quasi con stupore
<<Eppure non si sta strusciando su di te ma su quello>>
Lui non rispose, guardandola "ballare"
<<Non ti preoccupare, è gay>>
<<Davvero?>>
<<Si...Prenditi qualcosa da bere e buttati nella mischia>>
<<Si sta divertendo già da sola>> disse per poi sposta lo sguardo verso dove stava Nat, ma non c'era, era tornata tra la folla a ballare.
<<È li>> disse Tony guidandogli lo sguardo<<Buona fortuna>> disse per poi andare da Pepper

Natasha stava ballando con Hill, ma dopo un po' tirò per il braccio Sam e gli fece prendere il suo posto. Lei andò verso il bancone bar
<<Un bicchiere d'acqua e uno scotch, doppio>> disse al barman
<<Stevie>> disse maliziosa verso il biondo prendendogli il colletto della camicia

<< ti stai divertendo?>>
Lei annuì, poi prese il bicchiere d'acqua, lo bevve e ne chiese un altro.
<<Sto provando a non tornare a casa completamente ubriaca, per una volta>> disse
<<Non sembra star funzionando>> rispose tenendola ferma, dato che si stava sbilanciando e con i tacchi avrebbe preso una brutta storta.
<<Sono solo un po' brilla, prendi>> disse passandogli lo scotch <<Bevi>>
Lui prese un sorso, lei gli prese la mano libera dal bicchiere e lo portò, strattonandolo dato che lui non voleva andare, nella folla che ballava.
Lui finì di bere il drink, che non gli fece nessun effetto, e lo posò sul vassoio che un cameriere stava portando.
Natasha gli fece poggiare le mani sui suoi fianchi e lei poggiò le sue mani sul suo collo.
<<Segui me>> gli disse

Dopo un po', riuscì a fargli prendere più sicurezza e a farlo uscire un po' dalla sua "comfort zone".
Lei, mentre ballava, si girò di spalle a Steve, sempre attaccata a lui , e gli fece poggiare di nuovo le mani come prima e lei le ne poggiò una sulla sua mano e l'altra sul suo collo*
<<Continua a seguirmi>> disse e iniziò a muovere i fianchi, lui si guardò intorno imbarazzato, ma le altre persone erano così ubriache e impegnate a ballare per i fatti loro per notarlo <<Concentrati su di me>>

...
Stavano aprendo una grande torta, gli invitati urlavano: <<Discorso discorso!>>
<<Prova prova...>> disse Stark ad un microfono, la musica era finita <<Salve a tutti... oggi è il mio quarantacinquesimo compleanno. Lo so sembro un venticinquenne, ma mi sto facendo vecchio vecchio anche io>> gli invitati risero <<... quarantacinque anni, solo altri cinque e arriverò ai famosi cinquanta! Non vi preoccupate, continuerò sempre a fare feste così. Ma adesso non parliamo del futuro, concentriamoci sul presente e da quello che si può avere senza pensarci due volte, allora adesso vi voglio mostrare una delle mie più grandi creazioni forse, eccetto per la mia bambina , che è la più grandiosa di tutte. Ma per quella esiste di più grazie a Pepper>> gli invitati risero di nuovo <<a parte questo posso solo presentarvi la prima astronave creata appositamente dal sottoscritto>>
<<Bugiardo!>> urlarono Natasha e Bucky
<<e anche con qualche aiuto esterno. A causa della mia grande indecisione, non ha ancora un nome, ma ecco a voi il veicolo del futuro>>  disse per poi indicare il cielo, la nave stava volando e da dietro c'erano dei fuochi d'artificio, poi la fece arrivare a terra direi a Tony <<per chi se lo stesse chiedendo la sta guidando il mio assistente artificiale, Jarvis>>
Gli invitati applaudirono

<<Grazie a tutti, ma dubito che domani ve ne ricordiate data la quantità di alcol consumata ...e comunque è rimasta la tequila quindi dateci dentro, la festa non è finita!>>

<<Natasha!>> le disse Pepper , Nat era appena uscita dal bagno
<<Si?>> domandò confusa
<<Puoi mantenermela? l'ho cambiata e prima per darle da mangiare mi sono sporcata il vestito>>
Natasha annuì e la prese in braccio, Morgan indossava un vestitino bianco con dei fiorellini gialli e rosa ricamati
<<Resto qua?>>
<<No, puoi farla uscire, non ha paura della musica>>
<<Okay, non ti assicuro che la troverai intera>>

Pepper salì al piano di sopra.

<<Andiamo Morgan>> le disse Nat per poi tornare alla festa
Andò verso Steve, che era appoggiato al bancone bar
<<Per essere uno al quale non piace bere passi molto tempo qui vicino>> affermò Nat avvicinandosi a lui
<<E tu per essere una alla quale non piacciono i bambini ci passi molto tempo assieme>>
<<Me l'ha lasciata Pepper, non le può succedere niente con la zia Nat>> disse per poi sistemare meglio la bambina, la teneva con il braccio sinistro che le avvolgeva la parte di sotto, verso sinistra*. Prima aveva anche l'altro braccio a reggerla ma poi prese un bicchiere di tequila.
<<Ti sembra il caso di bere con lei?>>
<<Tanto non si lamenta>>rispose, poi si bevve il bicchiere tutto d'un fiato senza il minimo sforzo, lo posò sul bancone.
<<Dove la porti?>>
<<Dato che tu non vuoi, mi sono trovata una nuova compagna di ballo>> disse mentre faceva dondolare Morgan dolcemente, sempre sul lato sinistro, la bambina rideva.
<<Ci andiamo a divertire>>
<<Stai attenta>>
Sparirono tra la folla
...

Natasha andò a riportare Morgan da Pepper, ma la trovò addormentata, quindi cullò per un po' Morgan e poi la portò nel suo lettino evitando di fare rumore.
Nat uscì dalla camera e tornò tra la folla.

<<Natalia!>> urlò Maria arrogandole addosso
<<so che sei ubriaca ma non chiamarmi così>>
<<Ma è un così bel nome, dovresti provare a dirlo lentamente N... a.... ta...l...i ...a>>
<<Smettila, torna a casa e fatti una doccia>>
Lei rise e disse<<Andiamo a divertirci>>le prese un braccio
Natasha la trascinò fino a Sam <<Ecco, divertiti con lui>>
Andò da Steve

<<La bambina?>>
<<L'ho messa nel forno>>
<<Spero che tu stia scherzando>>
<<Ma come sei intelligente... Vuoi ballare un altro po'?>> chiese prendendogli una mano e avvicinandolo a se
<<No, meglio di no>>
<<Vuoi tornare a casa?>>
<<Se per te va bene si>>
<<Allora vado a recuperare la mia borsa>>
...
A casa.
Natasha si stava cambiando

<<Credo di averti fatto fare una brutta figura>> disse Steve che si era tolto la camicia
<<Perché?>> domandò mentre si toglieva la gonna
<<Perché quando mi hai portato a ballare sembravo un pezzo di legno >> lei si avvicinò
<<Andavi benissimo invece... giusti movimenti...giusta posizione... mani al posto giusto...>> disse avvicinandolo fino a trovarsi attaccata a lui, gli poggiò le mani sul collo
<<Non credo tu stia parlando di prima>>
Lei gli sorrise maliziosa <<Sei stato bravo a portare pazienza per questi giorni..>> gli disse baciandolo sul collo <<Vuoi recuperare ciò che ti sei perso?>>

...

<<Che pensi?>> chiese Steve accarezzandole il braccio.
Erano stesi sotto le lenzuola, Natasha era stesa a pancia in giù, la schiena scoperta e si manteneva la testa con le braccia.

<<Niente>> disse per poi accoccolarsi a lui
<<Lasciamo aperte le tende?>> chiese mentre le passava dolcemente una mano sulla schiena per poi fermarla sul suo braccio e stringendola a se
<<Si, si vedono le stelle, è bello>>
<<Vieni, notte gentile, vieni notte amorosa dalle nere ciglia, dammi il mio amore*, e quando sarò morto prendilo e taglialo in tante piccole stelle: lei renderà così bello il volto del cielo che tutti al mondo s'innamoreranno della notte e non pregheranno più il sole chiassoso.>>* recitò Steve da "Romeo e Giulietta"( terzo atto, seconda parte, questa che ha detto è modificata al maschile)
<<Oh, sono riuscita a comprare il palazzo dell'amore, ma non ancora a venirne in possesso, e sebbene venduta, non sono ancora stata goduta. Mi è così noioso questo giorno, come la sera di vigilia d'una festa a una bambina impaziente, che...>> continuò a memoria Natasha la versione originale
<<La sai tutta?>>
lei annuì <<posso recitarti a memoria qualsiasi opera esista, credo>>
La contemplò per un po' e poi disse: <<Ti amo>>
Lei sorrise a queste parole e si strinse a lui di più <<dormiamo?>>
<<Si, buonanotte >>

Spazio autrice
Scusate per il ritardo

*questa cosa non la sapevo nemmeno io
*highway to hell , ac/dc
*si, lo sto inventando
* descrizione sublime
*un'altra descrizione fantastica
** in realtà è così : Vieni, notte gentile, vieni notte amorosa dalle nere ciglia, dammi il mio Romeo, e quando sarò morta prendilo e taglialo in tante piccole stelle: egli renderà così bello il volto del cielo che tutti al mondo s'innamoreranno della notte e non pregheranno più il sole chiassoso.

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