Ci avviciniamo al recinto con le magliette sul naso per ripararci un po' dal tanfo. Uno stallone si avvicina sguazzando nel letame e nitrisce con rabbia. Scopre i denti, appuntiti come quelli di un orso
Percy: "ciao" -prova a parlargli col pensiero -"puliremo le stalle. Non è fantastico?"
Cavallo: "si" -risponde -"venite dentro. Che fame! I mezzosangue sono buoni!"
Percy: "ma noi siamo i figli di Poseidone" -protesta -"il dio che ha creato i cavalli"
Cavallo: "si!" -conferma con entusiasmo -"anche Poseidone può entrare! Vi mangeremo tutti e tre! Frutti di mare!"
Cavalli: "frutti di mare!" -ripetono in coro gli altri cavalli, sguazzando in mezzo al campo
Le mosche ronzano ovunque e il caldo non contribuisce molto a migliorare il fetore, ci allontaniamo qualche metro dai cavalli e Percy mi guarda sconsolato
Percy: qualche idea? Mi ricordo che Ercole c'era riuscito incanalando un fiume nelle stalle, ripulendole in un istante ma il fiume è ai piedi della collina. Troppo lontano per me
Io: io potrei anche farcela a ripulire tutto con il fiume ma... vorrei evitare di inquinarlo
Vedo Percy raccogliere un badile arrugginito e provare a spalarne un po' lungo il perimetro del recinto
Percy: fantastico. Altri quattro miliardi di badilate ed è fatta -commenta ironico guardando poi il sole che sta già calando. Abbiamo poche ore al massimo
Io: beh... Gerione non ha detto se vuole i cavalli vivi o morti, se li uccidiamo sarà più semplice -provo ma lui mi scocca un'occhiataccia ed io alzo le mani -era solo un'idea
Percy: il fiume è la nostra unica speranza. Proviamo a scendere sulla riva -sospiro e annuisco, insieme imbocchiamo la discesa
A metri di distanza posso avvertire una presenza non umana, arrabbiata e impaurita al tempo stesso, che ci sta aspettando, infatti quando arriviamo troviamo una ragazza ad aspettarci. Indossa un paio di jeans e una maglietta verde, e i suoi lunghi capelli castani sono intrecciati con fili d'erba. Ha un'espressione severa sul viso e le braccia incrociate
Naiade: oh, no. Non lo farete -ci intima e mio fratello la guarda stupito
Percy: sei una naiade? -lei alza gli occhi al cielo
Naiade: ma certo!
Percy: però parli la nostra lingua. E sei fuori dall'acqua
Naiade: perché, pensavi che non fossimo capaci di comportarci come esseri umani, se lo vogliamo?
Percy: senti, siamo solo venuti a chiederti se...
Naiade: so chi siete -lo ferma lei -e so che cosa volete. E la risposta è no! Non permetterò che il mio fiume venga di nuovo usato per pulire quelle stalle ripugnanti
Percy: ma...
Naiade: oh, risparmia il fiato, ragazzo. Voi semidei dell'oceano vi credete sempre mooolto più importanti di un piccolo fiume, vero? Be', sappiate che questa naiade non ha nessuna intenzione di farsi comandare a bacchetta solo perché il vostro paparino si chiama Poseidone. Questo è territorio d'acqua dolce, signorini
Naiade: l'ultimo che mi ha chiesto un favore del genere, e per inciso era molto più bello di te, è riuscito a convincermi ed è stato il più grosso errore della mia vita! Hai la più pallida idea degli effetti di tutto quel letame sul mio ecosistema? Ti sembro un impianto di riciclaggio dell'acqua, per caso? I miei pesci moriranno. Ci metterò un'eternità a purificare le mie piante. Starò male per anni. NO, GRAZIE!
Io: parla al singolare, grazie. Io vorrei evitare di usare il fiume se possibile -le rispondo senza nemmeno guardarla, osservando la sabbia
Percy: i nostri amici sono in pericolo
Naiade: mi dispiace tanto! Ma non è un problema mio. E tu non rovinerai il mio fiume -risponde parlando questa volta solo con lui
Sembra pronta a combattere. Ha i pugni chiusi, anche se avverto chiaramente che ha paura di Percy nonostante l'atteggiamento aggressivo. Probabilmente pensa che mio fratello voglia strapparle il controllo del fiume con la forza e teme di perdere
Percy: okay, hai vinto
Naiade: davvero? -chiede sorpresa
Percy: non mi batterò con te. È il tuo fiume -la vedo rilassare le spalle e percepisco il suo sollievo
Naiade: Oh. Oh, bene. Cioè... buon per te!
Percy: ma venderanno me, mia sorella e i miei amici ai Titani se non puliamo le stalle entro il tramonto. E non sappiamo come fare
Il fiume scorre gorgogliando allegramente. Un serpente scivola sulla superficie dell'acqua e ficca la testa sotto. Alla fine la naiade sospira
Naiade: tua sorella sembra aver intuito qualcosa. Ti dirò un segreto, figlio del dio del mare. Raccogli un po' di terra -sorrido con in mano una manciata di terra del Texas. È secca e scura, punteggiata di piccoli grumi di roccia bianca ma non è soltanto roccia
Ci sono dei piccoli frammenti di antichi ricci di mare nella mia mano, gusci di molluschi. Anche i sassi calcarei custodiscono i calchi di antiche conchiglie
Percy: cosa?
Naiade: hai capito bene -Percy si accovaccia e raccoglie una manciata di terra
Io: queste sono conchiglie
Naiade: conchiglie fossili. Milioni di anni fa, prima ancora dell'epoca degli dei, quando Gea e Urano regnavano indisturbati, questa terra si trovava sott'acqua. Faceva parte del mare
Percy: okay. E cosa ce ne facciamo?
Naiade: voi non siete diversi da me, semidei. Anche quando sono fuori dall'acqua, l'acqua è dentro di me. È la mia fonte vitale -fa un passo indietro, mette i piedi nel fiume e sorride -spero che troverete un modo per salvare i tuoi amici
E detto questo si tramuta in liquido e si discioglie nell'acqua
Il sole sfiora le colline quando torniamo alle stalle. Qualcuno deve essere venuto a sfamare i cavalli, perché stanno facendo a brandelli una grossa carcassa. Non riesco a capire di che animale si tratti, ma non mi interessa saperlo. Mi sembrava impossibile che questo posto potesse diventare più disgustoso di com'è già, ma quei cinquanta ronzini con il muso immerso nella carne cruda ci sono appena riusciti
Cavallo: "frutti di mare!" -pensa uno di loro quando ci vede -"venite! Abbiamo ancora fame"
Io: sta a guardare, Testa d'Alghe -gli dico con un sorriso e un occhiolino, lui mi guarda interrogativo ma io lancio una delle conchiglie che ho in mano verso la grossa montagna di letame
Pochi secondi dopo si sente un PFFFFFFT!, come un palloncino bucato. Nel punto in cui ho gettato la conchiglia, uno zampillo d'acqua fuoriesce dal letame
Percy: impossibile -mormora avvicinandosi al recinto poco convinto, con me al seguito
Io: cresci! -ordino allo zampillo
SPUUUUUUUUSH!
Lo zampillo si trasforma in un getto d'acqua alto un metro, e continua a gorgogliare. Un paio di cavalli vengono a controllare, uno avvicina il muso alla sorgente e lo ritrae subito
Cavallo: "bleah!" -esclama -"è salata!"
Acqua di mare, nel bel mezzo di un ranch texano
Guardiamo il mio getto d'acqua dove questa non scorre fuori dalle stalle, né fluisce in discesa come dovrebbe fare, ma gorgoglia attorno alla sorgente e poi viene riassorbita dal terreno, portando il letame via con sé. La cacca di cavallo si dissolve nell'acqua salata, lasciandosi dietro solo la vecchia terra umida
Percy raccoglie un manciata di terra e isola le conchiglie fossili, poi ne lancia una a un metro dal mio getto d'acqua e fa lo stesso procedimento creandone un'altro
Percy: cavolo! -esclama -io a sinistra, tu a destra?
Annuisco e iniziamo a correre lungo il perimetro delle stalle, lanciando le conchiglie nei mucchi di letame. In qualunque punto cadono, erompe una sorgente di acqua salata
Cavalli: "basta!" -gridano disperati -"la carne ci fa bene! I bagni fanno male!"
Io/Percy: ancora! -gridiamo
Le sorgenti esplodono, creando l'autolavaggio più grande del mondo. L'acqua salata si innalza fino al cielo, ad almeno sei metri da terra. I cavalli impazziscono e si mettono a correre alla cieca, mentre i geyser li inseguono da tutte le direzioni. Montagne di cacca cominciano a sciogliersi come ghiaccio al sole
Cavallo: "basta, miei signori!" -grida -"basta, vi prego!"
L'acqua ormai schizza ovunque, i cavalli sono fradici e alcuni scivolano nel fango in preda al panico. Le tonnellate di cacca sono state tutte riassorbite nella terra e l'acqua comincia a raccogliersi in pozze, traboccando in rigagnoli fuori dalle stalle, formando centinaia di piccoli ruscelli diretti verso il fiume
Percy: fermati -ordina all'acqua ma non succede nulla e lo vedo tenersi lo stomaco per il dolore
Io: fermati! -intervengo e i geyser si spengono mentre Percy crolla in ginocchio esausto
Di fronte a me ci sono le stalle, lustre e pulite, un campo di fango salato e cinquanta cavalli strigliati a dovere, con il manto scintillante. Perfino i brandelli di carne che prima avevano fra i denti sono spariti
Cavalli: "non vi mangeremo!" -gemono mentre mi avvicino a Percy -"per favore, signori! Basta bagni salati!"
Io: a una condizione. D'ora in poi, mangerete solo il cibo che vi porteranno i vostri allevatori. Non la gente. O torneremo con altre conchiglie!
I cavalli nitriscono e ci riempiono di promesse: da ora in poi, saranno dei bravi cavalli carnivori
Io: ce la fai, Perce?
Percy: si andiamo, il sole sta tramontando -mi sorride e insieme iniziamo a correre a tutta birra verso lo chalet