Il suo profumo virile e aromatico mi invade le narici. Sono stesa su Dylan nuda e stanca e mentre io gli tocco il petto pieno di inchiostro, lui mi fa i grattini sulla schiena.
Abbiamo finito di fare sesso qualche minuto fa e ora siamo in silenzio a pensare.
Saranno come minimo le quattro del mattino, ma nè io nè lui abbiamo intenzione di dormire, o almeno non ancora.
Sono in momenti cone questi, tra il silenzio piacevole e i piccoli gesti d'amore, che mi rendo conto quanto la mia vita sia cambiata in così poco tempo.
Prima ero felice della mia vita: avevo un fantastico migliore amico, una bambina splendida,dei genitori meravigliosi e un lavoro soddisfacente.
Ma mancava qualcosa, un piccolo pezzo che avrebbe completato il puzzle.
Mancava un lui.
Un lui che mi amasse davvero,un lui che mi facesse ridere,arrabbiare e piangere, un lui che amasse mia figlia e la mia famiglia, un lui poco romantico ma sorprendente.
Mancava Dylan.
E ora che ce l'ho, mi sento finalmente completa.
<<Tra pochi giorni è il compleanno di Eve>>spezza il silenzio.
La sua voce rauca e sensuale mi fa venire un formicolio nello stomaco e un sorriso da ebete.
<<Già, pensavo di fare una festicciola tra noi>> lo informo <<Non tanto grande, solo tra noi della famiglia>>.
<<Mmh, sì lo penso anch'io>>.
<<Pensavo anche di invitare i tuoi>>aggiungo.
<<No, non se ne parla. Non voglio che papà si stanchi>>.
<<Non pensi che stare in famiglia gli faccia solo meglio?E poi ho parlato con Frank qualche giorno fa e sembrava stare meglio dall'ultima volta che è venuto qui>>provo a farlo ragionare.
Quando si parla di Frank, Dylan diventa più testardo del solito ed è difficile fargli cambiare idea.
<<Non lo so, non mi sembra una buona idea>>ribatte.
<<E dai, fallo per Eve>>alzo la testa e lo guardo implorante.
<<Dai, sarà solo per una settimana. Al massimo due>> insisto e mi allungo dandogli un bacio.
<<Ti odio>>sbuffa.
<<Bugiardo>>sorrido mordendogli il labbro.
<<Allora è un sì?>>.
<<Sì>>annuisce alzando gli occhi al cielo.
Sorrido vittoriosa e riappoggio la testa sul suo petto pronta a dormire, fin quando non mi torna in mente una cosa.
<<Auguri Dylan>>.
<<Perché?>>.
<<Oggi è San Valentino>>gli ricordo nel mentre chudo gli occhi assonnata.
<<Auguri anche a te allora>>sussurra sul mio orecchio e riprende a farmi i grattini.
*******
<<Non credi che abbiamo esagerato?>> domanda guardando le buste piene.
<<No, sai che mi piace fare le cose in meglio>>.
<<Ma non avevi detto che facevamo una festa piccola?>>ribatte.
<<Piccola, ma bellissima>> lo corregge il mio amico.
Siamo usciti a fare le compere per la festa di compleanno di Eve e con l'aiuto di Kyle sono riuscita a comprare tutto il materiale necessario.
Se avessi contato su Dylan non avrei comprato un bel niente.
<<Io non commento>>farfuglia il mio ragazzo.
In effetti abbiamo speso un bel po' di soldi, ma per la mia piccola faccio di tutto.
<<Hai avvisato i tuoi?>>domando mentre appoggio le buste sul cofano.
<<Sì, verranno domani>>mi guarda storto.
<<Non guardarmi così, vedrai che tuo padre starà benissimo>>.
<<Mmh>.
<<Non dire "mmh", mi da fastidio>> ribatto salendo in macchina.
Mi raggiunge anche lui e sorridendo fa di nuovo quel verso.
<<Dylan>>.
<<Mmh>>continua.
<<Ti giuro Dylan che me ne vado a piedi>>.
<<Mmh>>sorride e quando vede che sto per uscire seriamente dalla macchina mi ferma.
<<Va bene la smetto>>ridacchia.
<<Fanculo>>gli faccio il dito medio e mi imbroncio.
<<Non fare l'offesa, stavo scherzando>>si avvicina per darmi un bacio ma io lo respingo.
<<Non provare a rifiutarmi>> sussurra mettendomi una mano sulla coscia.
<<Altrimenti?>>ghigno.
Quando sta per rispondere, viene interrotto da Kyle che bussa al mio finestrino.
<<Ma che fai fuori?Entra in macchina>>.
<<No grazie, voi due mi sembrate così affiatati e non ho intenzione di fare da candela. Vado a farmi un giro aspettando che mi raggiungano alcuni miei amici>> spiega.
<<Ah ok, come vuoi. Ci vediamo stasera>>lo saluto.
<<A stasera>>mi saluta con un bacio in guancia.
Appena si allontana dalla macchina riprendo a guardare il mio ragazzo che intanto mette in moto la macchina.
<<Cos'è che stavi per dire?>>domando.
<<Dopo>>mi fa l'occhiolino e parte lasciandomi immaginare cosa intende con "dopo".
Durante il tragitto mi ritrovo a provocarlo ogniqualvolta ne ho la possibilità e vederlo in difficoltà mi diverte molto.
Sorrido tra me e me e appoggio una mano sulla sua coscia, ricevendo un'occhiataccia.
<<Olivia smettila>>mi rimprovera.
<<Che c'è?Non posso toccarti ora?>>mi fingo innocente allungando di più la mano.
<<Non ora>>ribatte spostandomi la mano sulla mia coscia, ma io ne approfitto e imprigiono la mano all'interno delle mie cosce.
<<Olivia>>sospira.
<<Dimmi>>sorrido leccandomi le labbra.
<<Lascia la mia mano>>ordina guardando la strada.
<<No, tanto guidi solo con una. Questa lasciala a me>>.
<<E va bene, come vuoi tu>>sbuffa accelerando.
Mi acciglio quando gira la macchina dentro un parcheggio.
<<Perché ti sei fermato?>>domando.
Non ricevo nessuna risposta, ma quando mi giro vedo che si sta slacciando la cintura e lì capisco.
<<Scordatelo,dobbiamo tornare a casa>>.
<<Ci pensavi prima, ora zitta e vieni qui>>mi indica le sue gambe.
<<No>>.
<<Te l'ho detto prima che non puoi rifiutarmi>> ghigna.
<<Ma non mi hai detto cosa faresti altrimenti>>sto al suo gioco.
<<Ora te lo faccio vedere>>sussurra avvicinandosi.
Unisce le mie labbra con le sue e appena mi distraggo, mi slaccia subito la cintura e mi tira a se.
<<Stronzo, potevi farmi male>>mi aggrappo alle sue spalle rischiando di cadere.
<<Shhh>>mi zittisce tornando a baciarmi.
Afferra le mie natiche e le stringe possessivamente facendomi gemere.
Comincio a strusciarmi sulla sua erezione mentre lui mi aiuta a togliere il vestito.
Appena ne sono libera, mi tolgo anche il reggiseno e le mutande rimanendo nuda.
Per fortuna il parcheggio è vuoto, ma spero comunque che non ci vedano.
Ci stacchiamo per riprendere fiato e lui ne approfitta per levarsi la maglia, abbassare i jeans e le mutande.
Quando finalmente siamo entrambi nudi, mi calo sulla sua virilità e mi aggrappo di nuovo alle sue spalle.
Comincio a dare spinte veloci e aggressive troppo impaziente per fare piano.
Ansimo sul suo orecchio parole dolci facendolo chiudere gli occhi e portare la testa all'indietro.
Spingo più in profondità e incapace di contenere i miei ansimi unisco le nostre bocche in un bacio bisognoso e urgente.
Le sue mani stringono i miei fianchi lasciandoci, probabilmente, le impronte delle dita.
Quando entrambi stiamo per venire, mi prende il viso tra le mani e mi impone di guardarlo.
<<Sei mia, solo mia>>sussurra con l'affanno.
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Angolo autrice:
Lo so che ormai mi odiate più di quanto mi amate, ma giuro che non lo faccio apposta a darvi buca✋🏻😫.
In compenso oggi c'è il doppio aggiornamento:)
Comunque per chi la scorsa voleva le scene 🌶, questa parte finale l'ho aggiunta solo per voi.
Spero vi sia piaciuta.
A dopo<3.