Cubo di Rubik

Por Z01Lanchelot

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Un pomeriggio afoso, un Filippo improvvisamente impegnato, due elementi sufficienti per far incontrare un Mar... Más

Rosso
Bianco
Giallo
Verde
Blu

Arancione

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Por Z01Lanchelot


Alcune volte si chiede se medicina gli piaccia davvero, ci sono volte in cui non trova la gioia in ciò che studia, proprio per niente ma alla fine riesce sempre a strappare un diciottino come in questo caso, quindi addio reumatologia, a mai più arrivederci, ora inizia l'estate... ah no, ha altri cinque esami arretrati.

Sospira camminando verso l'Accademia, Filippo gli aveva detto che doveva passare a parlare con un prof per la tesi e poi lo sarebbe venuto a prendere ma alla fine non si è presentato quindi Marti lo sta andando a cercare almeno per sapere se sia vivo.

L'Accademia è bellissima, i soffitti sono molto antichi e dipinti, le grandi scale di marmo donano un tocco da Grecia antica, sbircia dentro una stanza e trova un corso di pittura con al centro una modella che indossa un ampio vestito, senza neanche che se ne accorga sono scoccate le dodici quindi tutti escono dall'aula.

Marti rimane lì nell'ingresso scrivendo a Filippo dove sia finito e chiedendogli dove possa trovarlo ma l'amico non risponde, all'improvviso qualcosa di durissimo e molto appuntito si pianta nella sua coscia e Martino pensa di vedere le stelle, si volta con gli occhi fuori dalle orbite per guardare in faccia questo emerito coglione che lo ha ferito quando davanti a sè trova una figura con i capelli sparati in tutte le direzioni, le guance rossissime per il caldo e mille fogli in mano con una gigantesca cartellina di plastica all'interno della quale sta cercando di porre un foglio enorme.

"Scusa scusa scusami tantissimo, ti ho fatto male? Scusa anc- Martino!"

Marti non vuole sembrare uno sfigato sottone ma uno sfigato sottone è esattamente quello che è perciò sorride a Niccolò appena lo vede, la coscia gli fa ancora malissimo, anzi, la sente pulsare ma non gliene frega niente in quel momento, gli frega solo di aver incontrato di nuovo per caso questo bellissimo ragazzo al quale non ha smesso di pensare mezzo secondo dal momento in cui si sono incontrati.

"Ciao! V-vuoi una mano?"

"S-sì grazie guarda è un casino, lascio sempre tutto fuori e poi per metterlo dentro faccio sempre bordelli"

Marti annuisce tenendo fermo quel pezzo di plastica infernale in modo che Niccolò riporga dentro il grande foglio poi gliela tiene un attimo in modo che lui possa mettere il resto dei fogli e astuccini di vario genere nello zaino, ha di nuovo una canotta stavolta nera... ma le vendono a pacchi le canotte più piccole di tre taglie?

Nicco riprende la cartellina in mano e gli sorride grato.

"Allora? Come va?"

Chiede mentre il flusso di persone non accenna a diminuire, si spostano un po' più in disparte e Martino gli racconta dell'esame, continuano a chiacchierare del più e del meno.

"Hai visto che le tue foto hanno preso un sacco di like?"

Chiede Niccolò timido, Marti annuisce felice anche se diciamo che non si è concentrato tanto sul numero di cuori quanto sul bellissimo soggetto.

"Dovremmo farne altre, che ne dici?"

La voce di Niccolò è speranzosa, spera che Martino non lo accanni malissimo ma il rosso sorride annuendo.

"Certo! Ti giuro che migliorerò e stavolta non avrò bisogno di consigli"

Davvero Niccolò vuole farsi fotografare da lui che è palesemente incapace quando potrebbe farlo con Filippo o chiunque altro? Non sarà una scusa per stare insieme?

Sì certo, come amici perchè a Niccolò piace la sua compagnia e vuole una sincera e disinteressata amicizia come lui del resto, non vorrebbe mai qualcosa di più con Niccolò, sono troppo diversi, Nicco è tutto sicuro di sè, spavaldo, bello, metalmente aperto, Marti è tutto il contrario, non si sente inferiore semplicemente sente che tra loro non ci potrebbe essere nulla razionalmente parlando... che poi il suo cuore batta all'impazzata appena sorride è un altro discorso.

Si guardano per un attimo entrambi imbarazzati e felici di passare di nuovo del tempo insieme, Marti sta per aprire bocca quando una voce conosciuta la richiama.

"Martiii Marti scusami davvero del ritardo- oh ciao Nicco!"

Filippo si glacia sul posto vedendo i due parlare, vicino a lui c'è Sonia, una sua amica e compagna di corso che conosce anche Martino.

"Ciao Filo, So"

"Bella regà"

Saluta entrambi lei, Martino guarda Niccolò e muove un passo verso Filippo come a dire "devo andare" ma il più grande ha tutt'altre intenzioni.

"Marti! Mi sono dimenticato di dirti che oggi pomeriggio devo proprio fare... un progetto! Sì un progetto con Sonia, vero So?"

Si volta verso la ragazza con gli occhi sgranati, lei lo guarda un po' confusa per poi annuire veementente facendo svolazzare le ciocche verdi.

"Ma sì certo il progetto! Regà è un progetto importantissimo, è per la mia tesi e proprio non si può rimandare, è una cosa urgente urgente"

Filippo annuisce con aria greve.

"Ma come Filo? M'hai detto che stavamo insieme"

"Eh lo so Marti guarda mi dispiace davvero tanto, magari ti fa compagnia Niccolò!"

A quell'uscita Niccolò pensa di arrossire persino nella punta dei capelli, subito muove le mani più imbarazzato che mai.

"N-no io ho... ho un sacco di co-cose da far-"

"Perfetto! Allora vi lasciamo, ciao ragazzi ci vediamo"

Filippo prende Sonia sottobraccio e praticamente corrono via salutandoli, Marti rimane lì completamente interdetto, ma che cosa cazzo è successo? Filippo conosce la leggera fissa che si è preso per Niccolò e le sue esibizioni al piano su Instagram quindi perchè mollarlo da solo con lui sapendo del suo imbarazzo? L'altra volta era giustificato, aveva un impegno e Martino era libero ma oggi? Perchè lo ha evitato così?

Si accorge di essere ancora sul pianeta Terra con Niccolò che tiene la cartellina con entrambe le mani mentre guarda per terra anche lui visibilmente imbarazzato.

"Che palle... a sto punto me ne vado a casa"

Sbuffa Martino.

"Ma perchè, che dovevate fare te e Filippo?"

"Ma niente di che, guardare la TV perchè lui ha una televisione gigante mentre io e il mio coinquilino per problemi di spazio ne abbiamo una minuscola... anche perchè direi che fa troppo caldo per fare qualsiasi altra cosa"

Conclude Marti ridendo, Niccolò prova ad abbozzare un sorriso mentre il suo cervello macchina alla velocità della luce, rischiarsela o andare sul sicuro? Lui è uno che rischia sempre, in ogni situazione, gli piace rischiare e vivere le emozioni a tutto tondo ma con Martino non ce la fa, diventa improvvisamente timido come non è mai stato nella sua vita e soprattutto tanto insicuro, ha imparato a nascondere la sua insicurezza sotto mille maschere ma con Martino ogni barriera cade e nenche si spiega il perchè.

E' stato tanto tempo ad osservarlo al gay club, Marti stava sempre sui divanetti verdi quelli in fondo sulla sinistra, i suoi amici parlavano male di quelli del suo gruppo, i soliti impicci triti e ritriti e Niccolò lo osservava, osservava il fatto che stesse quasi sempre zitto, che ballasse poco ma quando sorrideva illuminava tutta la stanza, lo guardava ondeggiare nelle braccia di qualche ragazzone ben piazzato per poi finire sempre con un nulla di fatto, in realtà non si meraviglia del fatto che Martino non sappia chi sia, Niccolò è invisibile, lo è sempre stato e sicuramente non inizierà a manifestare la sua presenza con uno come Marti che è così stoico, lo troverebbe ridicolo, troppo per lui, Niccolò è troppo per chiunque, ingestibile, soffocante.

Quindi decide di andare sul sicuro, tanto riceverebbe un "no" come risposta quindi è anche solo intile chiedere, è anche solo inutile provare visto che è destinato a fallire.

"Beh anche io ho una televisione gigante"

...

Cosa?!

Avevamo detto di andare sul sicuro cervello, perchè hai detto una cosa tanto stupida? Ora Martino penserà che sono uno squilibrato... e il bello è che avrebbe pure ragione!

Marti sorride mostrando tutti i denti, seriamente Niccolò lo sta invitando a casa sua? No no no no, ci deve essere qualcosa dietro, uno scherzo perchè non è possibile che questa cosa stia accadendo ora a lui.

"Ma se devi fare qualcosa io assolutamente non vogli disturbarti"

"No, non devo... non devo fare niente ma comunque se non vuoi venire fa-fa lo stesso, non volev-"

"No no sì vengo... vengo volentieri, almeno ci passiamo il pomeriggio"

Niccolò annuisce facendosi finire un riccio nero in mezzo agli occhi e toglierlo con un gesto della testa, ma sì passarsi un pomeriggio in allegria con un nuovo amico senza castelli mentali e senza cercare di leggere e trovare un significato recondito in tutti i suoi gesti, vero Nicco??

Si incamminano verso la metro continuando a parlare del più e del meno, passano a comprare due kebab per pranzo e poi, finalmente, arrivano a casa di Niccolò.

E' un appartamento piccolo ma molto confortevole, è pieno di foto, quadri e disegni di ogni genere, c'è solo una stanza da letto e lo studio per il piano.

"Suoni il piano?"

Chiede Marti provando a fare l'ignaro e non dando a vedere a Niccolò che ha guardato i suoi video in cui suona il piano dalle venti alle venticinque volte al giorno.

"Sì... tu suoni qualcosa?"

Chiede Niccolò, Martino lo segue su Instagram ma non ha mai guardato il suo profilo se no avrebbe visto i video del piano, chiaro segnale che gli freghi meno di zero di lui.

"No no, niente però il mio coinquilino strimpella con la chitarra e alcune volte rompe..."

Marti si lascia ricadere sul divano che si dimostra morbido come una nuvola, Niccolò lo affianca e gli offre una sigaretta che Marti accetta più che volentieri, se ne stanno lì a fumare per un tempo indefinito finchè il telefono di Niccolò si illumina, lo guarda con disinteresse.

"Le tue foto continuano a riscuotere successo"

"Sono le nostre foto, non mie"

Niccolò gli sorride a labbra strette facendo piegare in piccole grinze la pelle intorno agli occhi e Marti pensa che sia successo qualcosa fra il suo stomaco e il suo cuore.

"Tu hai mai provato a fare fotografie?"

Niccolò annuisce facendo uscire il fumo dalle labbra piene.

"Sì sì però diciamo che non fa per niente per me, è Filippo quello davvero bravo e con talento... preferisco altri modi per far uscire la mia arte"

"Tipo?"

"Tipo suonando che direi che è il principale e poi... disegno"

"Anche infilzare la gente con la cartellina fa parte della tua arte?"

Niccolò gli fa la linguaccia come il peggio bambino di cinque anni, Marti ride mentre lo guarda alzarsi e dirigersi proprio verso la cartellina, la sua figura sottile si muove leggiadra per la casa e sembra quasi un essere sovrannaturale, si piega per aprila ed estrarre un foglio molto grosso che porta con sè sul divano inginocchiadosi vicino a Marti.

"Questo è il lavoro che stavo facendo oggi all'Accademia"

Martino lo osserva e non lo capisce, le forme sono astratte e i colori... sono tutte diverse tonalità di arancione che si vanno ad incastrare l'una sull'altra per creare ombre e punti luce.

"Che cosa sarebbe?"

"Niente, non è niente... era un lavoro sulle sfumature e le scale, io ho scelto l'arancione"

Spiega Niccolò e Martino lo guarda curioso annuendo, si imparano sempre cose nuove.

"Come mai proprio questo colore?"

"Beh l'arancione è un colore sgargiante, allegro, è il colore della creatività e io vivo di creatività, dell'armonia interiore che io vorrei tanto avere, è associato agli istinti primari e io sento di essere tanto istintivo cioè non mi piace stare troppo a rimuginare sulle cose e tendo a buttarmi anche per quanto riguarda l'istinto sessuale di cui forse abuso un po' troppo"

Niccolò ride amaramente, meglio non addetrarsi in questo aspetto della sua vita perchè Martino altro che andarsene, si disinfetterebbe le mani per il solo fatto di averlo sfiorato.

A quell'uscita Marti strabuzza un po' gli occhi, beh essendo un artista pieno di vita è ovvio che Niccolò non si risparmi in nessun ambito, anche in quello più intimo, lui non ha per niente esperienza essendo così timido ma di certo non si sente inferiore ai suoi coetanei per questo, non è un crimine voler mettere i sentimenti prima del sesso e lui sicuramente non se ne vergogna.

Però se Niccolò volesse passare subito al sodo lui "no" non glielo dice mica, anche perchè ha detto che abusa di istinto sessuale quindi perchè siamo ancora qui vestiti?

"Ed è anche un colore che mi sta benissimo"

Niccolò cerca di riprendere il filo del discorso, Marti sbatte un po' le lunghissime ciglia per cercare di tornare alla realtà.

"Ma addosso?"

Niccolò sorride per poi togliere il disegno dalle mani di Martino, sparisce un secondo per riporlo nello studio e quando torna ha in mano il computer portatile, aspettano che si accenda e poi Niccolò clicca su una cartella facendo uscire centinaia di sue foto.

Mio Dio quanto è narciso.

"Sia come vestito"

Dice mostrando una foto di lui vestito completamente di arancione.

"Sia come trucco"

Quando Niccolò clicca due volte sul mouse per far apparire la foto a tutto schermo Martino pensa di avere un mancamento, quella foto non ritrae un essere umano, non è possibile che al mondo esista qualcuno di così figo, gli occhi verdi di Niccolò vengono perfettamente incorniciati da un trucco sulle tinte calde dell'arancio, i suoi capelli neri e bagnati scendono lungo la fronte e, soprattutto, c'è quella spruzzata di adorabili lentiggini sulle guance che fa completamente partire il cervello di Martino.

"Wow"

Riesce solo a dire mentre se ne sta con la bocca spalancata come un baccalà sembrando ridicolo, questa foto non c'è su Instagram e Marti ne è certo visto che conosce il profilo di Niccolò a memoria, lui gli sorride come per ringraziarlo, ne scorre alcune in pose diverse finchè Martino non decide di fare un'uscita infelice.

"Ma sei sempre truccato?"

La sua voleva essere un battuta bonaria, un qualcosa di divertente ma Niccolò gli rivolge uno sguardo a metà fra il ferito e il confuso.

"E se anche fosse?"

Marti capisce subito di aver detto una grossa stronzata.

"No no scusami per me non c'è alcun problema, non volevo offenderti"

Niccolò annuisce mesto per poi tornare a guardare il display del computer e chiudere immediatamente la cartella prendendo il portatile e riponendolo sul tavolino del salotto.

Bravo Marti, bella stronzata complimenti, una bellissima amicizia distrutta ancora prima di essere costruita.

Niccolò si volta verso di lui ma non si siede di nuovo sul divano, Marti tiene gli occhi bassi in attesa che lo sfanculi, che gli dica che un bigotto in casa sua non ce lo vuole ma Niccolò non dice niente, anzi, la sua bocca si piega in un sorrisetto impertinente.

"Mi hai detto che non ti sei mai messo il rossetto"

Marti rimane un attimo spiazzato, boccheggia un "eh no".

"E non ti sei mai neanche truccato immagino"

Il rosso fa segno di diniego facendosi finire i capelli sulla fronte, Niccolò a questo punto sta proprio sogghignando malefico, afferra il braccio di Martino e lo fa alzare dal divano per portarlo in bagno e farlo sedere sul water.

"Oggi, Martino Rametta, tu ti truccherai per la prima volta... scusa se il risultato non sarà chissà che ma non penso di aver mai truccato qualcuno, solo me stesso"

Niccolò subito apre la mensola per cominciare a tirare fuori tutto l'occorrente, Marti cerca di protestare ma alla fine si lascia fare da Niccolò tutto quello che vuole.

"Mi truccherai di arancione?"

"Ma certo che no!"

Dice Niccolò con la testa immersa in un beauty case dal quale sta tirando fuori pennelli e pennellini di ogni forma.

"Io ho gli occhi verdi quindi l'arancione va bene per me, per te che hai gli occhi marroni servono le tinte del viola... e come vestiti o verdi o blu infatti ho notato che ti metti spesso il blu, molto bravo"

Effettivamente ha addosso una maglietta blu e anche l'altra volta aveva la canotta blu... inoltre al gay club lo avrà visto con le sue solite camicie blu sia a maniche corte che a maniche lunghe anche se non pensa proprio che Niccolò abbia avuto il tempo di osservare proprio lui al gay club.

Il moro si volta piegandosi per essere all'altezza del viso di Martino, le loro facce sono a pochi centimetri di distanza e gli occhi verdi di Niccolò lo scrutano attentamente per poter completare al meglio il suo lavoro.

Marti sta ormai pensando di andare a fuoco quando Niccolò si volta verso lo specchio e cambia pennelli per poter truccare anche se stesso, si diverte molto e lo prende come un gioco mentre Marti non ha il coraggio di guardarsi allo specchio, sarà sicuramente al limite del ridicolo e Niccolò lo sta solo prendendo in giro.

"Okay! Hai i buchi alle orecchie?"

"S-sì ho l'helix e l'orecchino qua"

Dice Martino toccandosi il lobo.

"Perfetto allora vado a prendere gli orecchini così completiamo il quadro... ah no, lo smalto dobbiamo ancora metterci! Ti sei mai messo lo smalto?"

Marti fa segno di no con le testa ormai sorridendo come un beota.

"Hai visto quante cose nuove ti faccio fare? Torno subito"

Martino cerca seriamente di reprimere tutti i pensieri a dir poco zozzi che gli stanno invandendo il cervello da tutto il pomeriggio, Niccolò si allontana e Marti si alza per avvicinarsi con cautela allo specchio.

Quando vede la sua immagine riflessa rimane a bocca aperta, esiste qualcosa che Niccolò non sappia fare? Lo ha truccato alla perfezione e i suoi occhi scuri risaltano ancora di più e sembrano quasi più grossi del solito anche se non sono a palla, sono allungati e fini come quelli di un gatto, le ciglia sembrano ancora più lunghe... si piace e anche moltissimo, non avrebbe mai pensato di dirlo, lui è cresciuto con la convinzione che un uomo non si potesse truccare, che fossero "cose da donne" ed è così felice di aver trovato qualcuno che, invece, queste barriere non solo non le accetta ma le infrange anche e porta lui a fare lo stesso.

Sente una gioia conosciuta nascergli nel petto, sente di aver lliberato la sua mente restrittiva, sente di essersi guardato allo specchio e aver conosciuto un nuovo Martino e questo lo rende incredibilmente felice.

"Eccomi!"

Niccolò gli si avvicina con in mano degli orecchini piuttosto eccentrici, Marti si toglie il suo in modo che Niccolò gli metta quello e poi si volta di nuovo verso lo specchio.

"Io c'ho quelli a clip perchè non c'ho i buchi"

"Ma serio?"

Chiede Marti ridendo, un tipo come lui che non ha i buchi alle orecchie?

"Sì sì serio, ho fatto l'helix ma mi ha fatto infezione"

"Beh bisogna starci tantissimo dietro... comunque te li devi fare per forza, c'andiamo insieme!"

La mano di Martino si va a poggiare per un attimo sulla spalla nuda di Niccolò e lo sente sobbalzare, la ritrae subito vergognandosi come un ladro, ma che cazzo fa? Perchè Nicco lo ha truccato ed è stato gentile con lui pensa di potersi prendere questa confidenza e toccarlo? Niccolò dovrebbe minimo tirargli un pugno.

Fortunatamente non sembra un tipo violento perchè prende il rossetto e se lo mette come aveva fatto a casa di Filippo, quando finisce Martino è già pronto a riceverlo ma Niccolò lo mette via.

"Eh no, niente rossetto rosso per te... è meglio se le labbra le teniamo nude"

Marti fa una smorfia di disappunto come un bimbo, la verità è che Niccolò non vuole truccare le labbra di Martino perchè già ha messo tutto il suo autocontrollo nel non impazzire quando gli truccava gli occhi, se gli dovesse toccare le labbra e concentrarsi solo su quelle non ce la farebbe più e sarebbe troppo per lui.

Martino rimane un po' deluso ma poi Niccolò gli sfiora la mano per invitarlo ad andare in cucina, si sistemano al tavolo e Niccolò va a prendere tutti i suoi smalti che in realtà non sono tantissimi.

"Secondo me con le dita lunghe che c'hai con lo smalto stai na favola, anch- nooo il viola m'è finito"

Niccolò porta in alto la boccetta agitandola e guardandola sconsolato, Marti ascolterebbe le sue parole se non fosse ancora fermo a "stai na favola" cioè l'esatto momento in cui ha pensato di prendere definitivamente fuoco.

"Va beh posso mettertelo verde, tanto c'ho tutti i colori dell'arcobaleno che il mese scorso mi mettevo lo smalto tutti i giorni"

Martino ride, lui per il pride month non ha fato nulla di speciale.

"Ma mettimelo arancione pure a me così lo abbiamo uguale"

Prova a proporre, Niccolò lo guarda un po' di sbieco pensando che l'arancione proprio non si adatti nè agli occhi nè tanto meno ai capelli di Martino ma può anche non pensare per un attimo all'armocromia se Marti vuole avere qualcosa uguale a lui.

Niccolò stappa la boccetta di smalto arancione che propaga il suo odore pizzicando il naso dei due, glielo mette con estrema cura esattamente come lo ha truccato e poi lo mette anche a sè stesso, ora sono pronti, non si sa esattamente per cosa ma hanno trucco e parrucco.

"Ti va se ci facciamo una foto?"

Chiede Marti speranzoso, questa storia del trucco lo ha davvero gasato.

"Certo! Così mi fai vedere come hai migliorato le tue skills fotografiche"

Niccolò ride mentre si alza per andarsi a sedere sul divano seguito da Martino, fanno alcune foto insieme poi degenera e si sentono due modelli sul set fotografico per le copertina di Vogue, cominciano a farsi foto per la maggior parte ridicole, ridono e scherzano e Marti pensa che sia proprio vero che Niccolò sia bellissimo così androgino, i tratti tipicamente femminili e maschili si uniscono alla perfezione su questo viso così particolare, unico, Marti non ha mai visto nessuno come lui e neanche lo vuole vedere, vuole che Niccolò sia l'unico e solo a riempirgli gli occhi in questo modo.

A un certo punto Nicco gli dice con voce timida che lui dovrebbe prepararsi per uscire, Marti subito raccatta tutte le sue cose quando si accorge di essere ancora truccato, Nicco è un ragazzo davvero coraggioso ma lui no, non è minimamente abituato perciò Niccolò gli dà i dischetti e l'acqua micellare, Marti va in bagno e, mano a mano che il trucco cola via dal suo viso, lui torna ad essere sempre il solito noioso Martino, l'arte di Niccolò direttamente sul suo viso lo rendeva bellissimo, ora è semplicemente normale.

Torna di nuovo in sala per togliere finalmente il disturbo e trova Niccolò con una boccetta di plastica in mano.

"Qui c'è l'acetone!"

Gli dice ma Marti gli fa cenno con una mano.

"No no tranquillo, questo lo tengo"

Nicco sorride a quel gesto, è così felice che Martino voglia tenere qualcosa di suo, il rosso si avvia sull'uscio e il momento in cui si devono salutare è davvero imbarazzante.

"Allora ci vediamo... magari mandami le foto che abbiamo fatto se ti va"

Dice Niccolò timidamente, non ha neanche il coraggio di chiedergli direttamente il numero di telefono, Marti annuisce per poi salutarlo e scendere giù per le scale con il cuore che batte in gola all'impazzata, sulla metro si siede prendendo il telefono in mano e guardando tutte le foto che hanno fatto, non gli pare nemmeno una cosa vera, lui che diventa amico con Niccolò il pianista amico di Filippo... cioè era un personaggio dei social per lui, un qualcuno che non potresti mai incontrare dal vivo se non per caso per strada, una persona che esiste solo dietro lo schermo di un telefono e invece Niccolò esiste, esiste davvero e lui ha fatto tutte quelle foto con lui, ha passato non uno ma due pomeriggi bellissimi insieme a lui.

C'è una foto bellissima che a Martino scalda tantissimo il cuore nonostante il caldo di Luglio, sono bellissimi così truccati, la mette sulle storie di Instagram e rimane lì a fissarla, non sa se pubblicarla, non sa se taggare Niccolò e se qualcuno fraintendesse? E sei i suoi amici non potessero accettare che lui si trucchi? E se la vedessero i suoi amici del gay club e lo prendessero in giro perchè magari Niccolò ha fatto qualcosa con qualcuno di loro? Marti non può ignorare la sua allusione all'istinto sessuale...

Sospira, sta per cliccare sulla x in modo da eliminare la storia ma poi il suo sguardo si sofferma sulle sue dita, sul suo smalto arancione, colore che Niccolò ha scelto per sè stesso, per esprimersi e lo ha messo sulle mani a lui, come se volesse che Martino avesse una parte di sè, un Martino che fino a quel mattino non sarebbe mai andato in metro con lo smalto, non si sarebbe mai truccato, messo il rossetto eppure eccolo lì, ha scoperto un nuovo lato di sè, quel famoso lato di cui hanno parlato lui e Niccolò al loro primo incontro e questo lato ha il colore arancio che contorna due occhi verde smeraldo.

Tagga Niccolò nella storia e la pubblica, passano pochi secondi che arrivano già mille reaction e uno screen da parte di Eva "qualcuno qui mi deve raccontare qualcosa" seguito da centomila faccine con i cuori.

Non c'è proprio nulla da raccontare roscia mia... purtroppo.



N.d.a

Eccoci qui!

Domani cercherò di pubblicare il terzo colore, vi aspettavate l'arancione?

Ecco le foto da cui ho preso ispirazione questa volta, sono tutte bellissime <3

Grazie mille veramente a tutti e spero di vedervi domani con il prossimo colore!

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