𝐈'𝐦 𝐏𝐞𝐭𝐞𝐫, 𝐁𝐲 𝐓𝐡𝐞...

By QueenPhalange

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||"Spiderman farà sempre un'eccezione per te."|| ○●○● La storia tratta gli eventi di Spiderman Far From Home... More

2. || 𝐹𝑒𝑟𝑚𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝑎𝑢𝑡𝑜𝑏𝑢𝑠||
3. || 𝐿𝑖𝑧||
4.||𝐺𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑐𝑎𝑟𝑖𝑛𝑖||
5.||𝑈𝑛 𝑃𝑒𝑡𝑒𝑟 𝑝𝑟𝑜𝑡𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑜||
6.||𝑀𝑜𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑖𝑚𝑏𝑎𝑟𝑎𝑧𝑧𝑎𝑛𝑡𝑖||
7.||𝑇𝑖 𝑎𝑛𝑑𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑑𝑖 𝑢𝑠𝑐𝑖𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑚𝑒?||
8.||𝐼𝑛𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑖||
9.||𝑃𝑎𝑠𝑠𝑒𝑔𝑔𝑖𝑎𝑡𝑒 𝑛𝑜𝑡𝑡𝑢𝑟𝑛𝑒||
10.||𝐿𝑖𝑡𝑖𝑔𝑖||
11.||𝑆ℎ𝑜𝑝𝑝𝑖𝑛𝑔||
12.||𝐼𝑙 𝑏𝑎𝑙𝑙𝑜 𝑑'𝑖𝑛𝑣𝑒𝑟𝑛𝑜||
13.||𝐺𝑖𝑡𝑎||
14.||𝑃𝑎𝑟𝑡𝑒𝑛𝑧𝑎||
15.||𝐶ℎ𝑖𝑎𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑙𝑢𝑛𝑎||
16.||𝐵𝑟𝑢𝑡𝑡𝑒 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖||
17.||𝑅𝑖𝑣𝑒𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖||
18.||𝑃𝑟𝑎𝑔𝑎||
19.||𝐹𝑒𝑠𝑡𝑎||
20.||𝐹𝑒𝑟𝑖𝑡𝑒||
21.||𝑅𝑖𝑡𝑜𝑟𝑛𝑜 𝑎 𝑐𝑎𝑠𝑎||
22.||𝐶𝑒𝑛𝑎||
23.||𝑁𝑜𝑡𝑡𝑒 𝑖𝑛𝑠𝑖𝑒𝑚𝑒||
24.||𝐶ℎ𝑖𝑎𝑐𝑐ℎ𝑖𝑒𝑟𝑎𝑡𝑒||
25.||𝐺𝑒𝑙𝑜𝑠𝑖𝑎||
26.||𝑆𝑜𝑟𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒||
27.||𝐴𝑝𝑝𝑢𝑛𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜||
28.||𝐼𝑛𝑓𝑙𝑢𝑒𝑛𝑧𝑎||
29.||𝐹𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑙𝑒𝑎𝑛𝑛𝑜 (𝑝𝑡.1)||
30.||𝐹𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑙𝑒𝑎𝑛𝑛𝑜 (𝑝𝑡.2)||
31.||𝑃𝑟𝑜𝑏𝑙𝑒𝑚𝑖||
32.||𝐶𝑎𝑡𝑎𝑠𝑡𝑟𝑜𝑓𝑖 (𝑝𝑡.1)||
33.||𝐶𝑎𝑡𝑎𝑠𝑡𝑟𝑜𝑓𝑖 𝑝𝑡.2||
34.||𝑂𝑠𝑝𝑒𝑑𝑎𝑙𝑒||
35.||𝑈𝑛 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑜 𝑎𝑟𝑟𝑖𝑣𝑎𝑡𝑜||
36.||𝑇𝑒𝑙𝑒𝑓𝑜𝑛𝑎𝑡𝑒||
37.||𝐼𝑛𝑓𝑙𝑢𝑒𝑛𝑧𝑎||
38.||𝑃𝑒𝑟𝑑𝑖𝑡𝑎||
39.||𝑅𝑖𝑡𝑜𝑟𝑛𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑟𝑚𝑎𝑙𝑖𝑡𝑎̀||
40.||𝐴𝑙 𝑐𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝑎𝑡𝑡𝑒𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒||
41.||𝑆𝑡𝑟𝑎𝑛𝑒 𝑠𝑜𝑟𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒...𝑒𝑑 𝑖𝑛𝑣𝑖𝑡𝑖||
42.||𝑁𝑢𝑜𝑣𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑒𝑛𝑧𝑒||
43.||𝑁𝑢𝑜𝑣𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑙𝑒𝑚𝑖||
44.||𝐶𝑎𝑚𝑏𝑖𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖||
45.||𝑇𝑟𝑎𝑠𝑙𝑜𝑐𝑜||
46.||𝑆𝑐𝑎𝑝𝑝𝑎𝑟𝑒 𝑑𝑎𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑙𝑒𝑚𝑖||
47.||𝑆𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑖 𝑎𝑑𝑑𝑜𝑠𝑠𝑜||
48.||𝐼𝑛𝑡𝑒𝑟𝑟𝑜𝑔𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖𝑜||
49.||𝑁𝑜𝑡𝑡𝑒 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒||
50.||𝐿𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑎 𝑑'𝑎𝑚𝑚𝑖𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒||
51.||𝐷𝑒𝑙𝑢𝑠𝑖𝑜𝑛𝑖||
52.||𝑃𝑎𝑢𝑟𝑎 𝑒 𝑙𝑎𝑐𝑟𝑖𝑚𝑒||
53.||𝑃𝑎𝑐𝑒||
54.||𝐷𝑜𝑐𝑡𝑜𝑟 𝑆𝑡𝑟𝑎𝑛𝑔𝑒||
55.||𝐼𝑛𝑡𝑒𝑟𝑟𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖||
56.||𝑁𝑢𝑜𝑣𝑖 𝑛𝑒𝑚𝑖𝑐𝑖||
57.||𝐴𝑖𝑢𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖||
58.||𝐴𝑙𝑡𝑟𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑙𝑒𝑚𝑖||
59.||𝑁𝑢𝑜𝑣𝑖 𝑝𝑟𝑖𝑔𝑖𝑜𝑛𝑖𝑒𝑟𝑖||
60.||𝐶𝑢𝑜𝑟𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑧𝑧𝑎𝑡𝑜||
61.||𝑀𝑎𝑛𝑐𝑎𝑛𝑧𝑎||
62.||𝐷𝑖𝑚𝑒𝑛𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑐𝑐ℎ𝑖𝑜||
63.||𝑀𝑎𝑦||
64.||𝑆𝑝𝑖𝑑𝑒𝑟𝑚𝑎𝑛||
65.||𝐴 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑜||
66.||𝐴𝑏𝑏𝑟𝑎𝑐𝑐𝑖𝑜 𝑡𝑟𝑎 𝑒𝑟𝑜𝑖 𝑒 𝑎𝑑𝑑𝑖𝑖||
67.||𝑃𝑟𝑖𝑚𝑜 𝑖𝑛𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜?||
NON È UN CAPITOLO!
SEQUEL!!!

1.||𝑃𝑟𝑖𝑚𝑜 𝑖𝑛𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜||

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By QueenPhalange

T/n aveva compiuto tre anni da poche settimane, ma per la sua piccola età sapeva già parlare abbastanza bene.
Come ogni giorno, si trovava all'asilo insieme alle sue compagne, delle ragazzine antipatiche che odiava...forse un po' troppo.
Ma da una parte non le si poteva dare torto. Erano prepotenti, urlavano come delle galline, e se la prendevano sempre con lei per ogni minima cosa.

T/n non era una bambina molto socievole, anzi, preferiva stare seduta in disparte, senza nessuno, ma solo con la compagnia del suo orsacchiotto di peluche. Lo aveva chiamato Coco.
Questo fu un regalo da parte della sua mamma, Anna, per il suo compleanno, e da quel momento non se ne separò più.
Lo portava a scuola, ci dormiva la notte, e ci parlava addirittura.
Insomma, era una ragazzina un po' "strana", ma unica.

Proprio in quel momento, durante la ricreazione, lei era seduta da sola sull'altalena in cortile.
Ogni volta che il sole splendeva in cielo, le maestre portavano i loro alunni a giocare all'aperto per fargli prendere un po' d'aria fresca.
Certo, ogni volta era un esaurimento per loro quello di sorvegliare i bambini, perché erano troppo vivaci, ma alla fine era bello vederli divertirsi.

T/n si stava dondolando lentamente, e allo stesso tempo giocava con Coco. Lo lanciava in aria e poi lo riprendeva in mano stando attenta a non farlo cadere a terra.
Se quell'orsacchiotto avesse potuto parlare, probabilmente l'avrebbe pregata di fermarsi.

Ma sfortunatamente, t/n fu interrotta dall'arrivo di tre ragazzine odiose della sua classe. Meghan, Lizzie e Betty.
Loro erano migliori amiche, ma estremamente gelose l'una dell'altra. Le loro madri le viziavano troppo. Le compravano cerchietti per i capelli, vestitini fin troppo costosi, e le scarpe più in voga in quel periodo.
"Ciao t/n." disse Betty, posizionandosi davanti a lei.

T/n alzò lo sguardo su di loro, pregando mentalmente che andassero subito via.
"Cosa vuoi?" chiese lei sbuffando.

"Quello." ghignò malefica mentre con il dito indicò proprio Coco.
T/n lo strinse a sè forte forte, quasi come se potesse improvvisamente prendere vita e scappare via.
Non avrebbe mai lasciato prendere il suo amico a quelle vipere.

"No!" esclamò.

"Invece sì!"

T/n, senza rispondere, si alzò immediatamente in piedi e cominciò a correre il più lontano possibile da loro, ma inciampò per colpa di un sassolino.
Coco rotolò pochi metri più lontano da lei, ma non riuscì a prenderlo in tempo.
Ormai si trovava tra le mani di Betty.

"Ridammelo, è mio!" esclamò alzandosi in piedi.

Betty stava per rispondere, ma il suono della campanella la fece fermare.
In lontananza vide le maestre che si stavano avvicinando per riportarle in classe, e così decise di rimanere in silenzio.

Una lacrima solitaria rigò la guancia di t/n, ma la asciugò subito, e si affrettò a ritornare in classe.

○●○●

T/n salutò le sue maestre poco prima di uscire dall'asilo, e poi si diresse dalla sua mamma che la stava aspettando vicino alla fermata dell'autobus, poco distante.
"Ciao mamma." la salutò dandole un bacio sulla guancia.

"Tesoro, che cosa è successo?" chiese la donna, preoccupata, mentre sì inginocchiò per raggiungere l'altezza della figlia.
Quella donna non era a conoscenza di tutte le cose che succedevano a t/n quando era a scuola. Non aveva mai tempo di parlare con le maestre per colpa del lavoro, altrimenti sarebbe stata informata da loro.

"Betty mi ha rubato Coco." rispose abbassando lo sguardo.
"Lui ora è triste senza di me."

"Piccola, domani parlerò con la madre della tua amica e le chiederò di restituirti il tuo pupazzo, va bene?" le chiese sorridendole in modo consolatorio mentre le accarezzò una guancia.
T/n invece si limitò ad annuire.

Rimasero ad aspettare l'autobus in silenzio per i successivi dieci minuti che, sotto al sole cocente di fine maggio, sembravano non passare più.

T/n sospirò dal sollievo non appena vide arrivare l'autobus, così prese sua madre per mano e insieme salirono sul mezzo di trasporto.
Il tragitto per arrivare a casa non durava molto.

"Ciao." disse un bambino, che subito catturò l'attenzione di t/n.
Lei tolse lo sguardo dal paesaggio che stava scorrendo velocemente fuori il finestrino e concentrò la sua attenzione sul bambino che aveva davanti. Era molto carino.

"Ciao." ricambiò il saluto sorridendogli timidamente.

"Che cosa ti è successo?" le chiese curioso, mentre aggrottò le sopracciglia.

"Niente." rispose.

"Bugiarda...dimmi la verità" le disse sorridendo.
T/n arrossì leggermente, riuscendo a capirlo dal fatto che le sue guance stavano cominciando a bruciare un po'. Ma non era una brutta sensazione, anzi, tutto il contrario.

"Una mia compagna di classe mi ha rubato un orsacchiotto di peluche." disse finalmente, abbassando poi lo sguardo.

"Adesso dovresti farle vedere chi è che comanda" le consigliò lui sorridendo fieramente.

"Ho paura" ammise lei.

"Devi solo trovare un po' di coraggio"

"Io...ci proverò, te lo prometto"

"Se vuoi puoi prendere il mio, te lo regalo." le sorrise di nuovo, ma questa volta, le diede anche il suo pupazzo. 

"Grazie, sei molto gentile" sorrise anche lei.

"E tu sei molto carina"

"T/n, siamo arrivate alla fermata, dobbiamo scendere"
La voce della madre di t/n interruppe la  conversazione con quel bambino, quasi le dispiace doverlo lasciare.

"T/n." la fermò lui, afferrandole la mano.
"Io mi chiamo Peter, comunque"

🕷🕷🕷

Heilaaa salve!!! Come state?
Spero che siate felici di questa nuova storia su Peter, ci tenevo tanto a scriverla.
Prima ho visto un film con Tom Holland e, come dire...mi è ripartita la super cotta che avevo per lui.
Fatemi sapere se c'è qualche errore e se vi è piaciuto il capitolo!
Ci vediamo al prossimo aggiornamento. ♥️

P.S. per chi è nuovo su wattpad:
t/n = tuo nome
t/c = tuo cognome (comparirà nei prossimi capitoli)

Altro P.S.
Aggiornerò tre giorni a settimana (Lunedì-mercoledì-sabato), così la storia durerà un po' di più e non finirà subito. :)

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