Forever young

By Z01Lanchelot

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E' il 2050 e un evento all'apparenza banale fa nascere in Niccolò una consapevolezza: lui e Martino stanno di... More

Parte 1
Parte 3

Parte 2

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By Z01Lanchelot


Questa volta Niccolò sceglie un'attività che non abbia a che fare con l'uso di sostanze stupefacenti visto che il giorno dopo lui e Martino erano stati malissimo e non erano riusciti ad andare a lavorare troppo occupati a farsi girare la testa e abbracciare il cesso vomitando tipo l'esorcista sotto l'occhio inquisitore e giudicante di Lalla.

Mai più canne.

Mai più.

Ma ci sono tantissimi altri modi per divertirsi e, soprattutto, sentirsi giovani!

Tipo andare al gay club.

In realtà non sanno se il gay club sia esattamente come se lo ricordano, non ci vanno da quando è arrivata Lalla, lo trovavano un posto troppo per loro, troppo affollato, rumoroso, tizi che ci provano in ogni angolo, avevano costruito una confortevole routine e una serata al gay club passata a ballare era veramente uno sgarro troppo faticoso.

Ma fanculo la routine! Loro sono giovani, giovanissimi, così giovani che neanche si noterà la differenza tra ora e quando ci andavano a vent'anni, giusto?

No, sbagliato perchè arrivano lì ed è tutto totalmente diverso da come se lo ricordavano, è pieno zeppo di ragazzini che si strusciano l'uno sull'altro, alcuni addirittura a petto nudo e questi corpi perfetti li fanno sentire a disagio, questi ragazzi avranno l'età di loro figlia e loro stanno lì a guardarli come due vecchi bavosi... è questo che sembreranno dall'esterno, due vecchi schifosi che vogliono accalappiare dei ragazzini?

Martino neanche ci voleva venire al gay club, dice che ormai è vecchio per queste cose ma non capisce che la vecchiaia sta nel suo cervello, è tutto un fattore psicologico, Nicco lo ha fatto vestire con la camicia bianca e i jeans stretti, sta divinamente ed è sempre bellissimo, lo ha anche praticamente innaffiato di profumo, lo prende per mano e lo trascina al bancone.

"Due shorry grazie!"

Dice al barman mimando il numero due con le dita per poi guardare il marito con fare farfallone, il ragazzo lo guardo come se fosse un alieno con due teste.

"Scusami?"

Chiede confuso, Niccolò si sporge verso di lui sentendosi gli occhi di Martino addosso, non può fare sta figura di merda.

"Due shorry!"

"Shorry? Non... non capisco"

Il ragazzo sorride confuso pensando che siano o stranieri o drogati.

"Gli shorry! Sono tipo dei cocktail russi, hanno dentro tipo la vodka, il-"

"Una birra chiara e una scura"

Lo interrompe Martino rivolgendosi al barman che alza i pollici in segno di assenso, le birre arrivano subito e il rosso beve la sua guardando il marito con aria interrogativa.

"Ti giuro che esiste! Lo ho visto su internet, è tipo un cocktail superfigo che piace ai giovani, sicuramente Lall-"

Marti lo interrompe scuotendo la testa e prendendolo per mano per andarsi a sedere sui divanetti, ovunque sono circondati da gente che pacca e si tocca il pacco/culo come se non ci fosse un domani e anche loro erano così una volta, è come guardare i sè stessi del passato.

Bevono la loro birra guardandosi intorno curiosi, finita la bevanda Niccolò poggia il bicchiere sul tavolino e si alza con un salto prendendo Martino per i polsi per farlo alzare.

"Andiamo a ballare!"

"Nooo non sapevo ballare a vent'anni so ballare ora secondo te?"

"Ma che c'entra? Dai Martiii"

Martino alza gli occhi al cielo per poi essere trascinato in mezzo alla pista, questo non fa sicuramente più per lui, tutti questi corpi che spingono in ogni dove lo soffocano terribilmente, mette le mani sulle spalle di Niccolò per avere un appiglio e non fargli notare quanto sia infastidito da questa situazione.

"Sta musica è terribile"

"E' la musica che ascoltano i giovani! Pure Lalla la ascolterà"

Marti fa una smorfia di disappunto per poi portare la fronte a contatto con quella di Niccolò, il marito non se lo fa ripetere due volte e si avventa sulle sue labbra per intrecciare le loro lingue in un bacio focoso, diciamo che loro erano soliti chiudersi in una bolla fatta solo di loro due e la musica, chiudere gli occhi e toccarsi ovunque, lo avevano fatto in quello stesso gay club centinaia di volte, nei locali in giro per il mondo, al gay village, alle feste, un po' ovunque e c'era sempre qualcuno che apprezzava le loro performance perchè, diciamocelo, erano belli e mica poco... sono belli, sono!

Nicco stringe fortissimo Marti contro il suo corpo, gli mette le mani sul culo e lo strizza più che può quasi facendogli male, Martino, evidentemente in imbarazzo per una mossa così azzardata, si sente andare a fuoco e prende le mani di Nicco per mettersele sulla schiena, stanno cercando di limonare nel modo più sensuale possibile quando si sentono picchiettare sulle spalle.

Niccolò sogghigna contro la bocca di Marti, sa perfettamente cosa significa questo gesto, un'infinità di volte sono stati fermati e approcciati da persone che avrebbero pagato per fare un threesome con loro oppure guardarli intenti in zozzerie, li imploravano, glielo chiedevano in tutti i modi a volte anche con le mani giunte e loro facevano sempre i superiori, li mandavano via con un gesto della mano come dire "siamo troppo per te" e, devono ammetterlo, in quei momenti si sentivano davvero potenti, come se fossero i più fighi del mondo.

Niccolò si volta con uno sguardo sornione già pronto per dire l'ennesimo "no guarda, siamo sposati e siamo una coppia esclusiva, ci dispiace veramente tanto" quando, in realtà, a loro non dispiace per niente.

"Scusate vi potete spostare? Dovremmo passare"

...

Cosa?!

Questa è peggio di quella della metropolitana.

Martino e Niccolò rimangono lì con la bocca aperta per poi farsi piccoli piccoli l'uno contro l'altro per far passare questi due ventenni che neanche ringraziano.

"Comunque assurdo, dovrebbero mettere un limite d'età all'entrata, sti bavosi del cazzo"

Le loro parole giungono forti e chiare alle orecchie di Martino e Niccolò che si fanno ancora più scioccati, probabilmente voleva che sentissero, ma come cazzo si permettono? Loro non sono dei bavosi, se ne stavano per gli affari loro e non facevano male a nessuno!

Martino vede Niccolò boccheggiare per dire qualcosa troppo scioccato dalla situazione perciò lo prende per mano e lo porta via da tutta la folla, una volta fuori dalla bolgia lo guarda con un sorrisetto sconfitto ma confortante, prende le braccia di Niccolò per allacciarsele intorno al collo abbracciandogli la vita.

"Andiamo a casa?"

Chiede facendo gli occhi da Bambi e facendo oscillare lui e il marito da un piede all'altro, Niccolò se ne sta ancora con la bocca rivolta all'ingiù.

"Ci mettiamo la copertina con le giraffe, guardiamo un film, beviamo la ciccolata calda coi marshmallow, facciamo l'amore, ci coccoliamo..."

La lista di attività che potrebbero fare a casa, solo loro due sarebbe infinita, Marti continua a strofinare il nasino contro quello di Niccolò che ora, finalmente, si è deciso a guardarlo.

"A fiorellino i marshmallow"

Dice con un broncio adorabile, i marshmallow a fiorellino sono dei semplici marshmallow che Marti taglia in un modo particolare in modo che quando li immergi nella cioccolata si aprano come dei fiori.

Il rosso ride contro la bocca del marito.

"Certo, a fiorellino, tutto quello che vuoi"

Si distacca un po' per guardare Niccolò negli occhi per poi incorniciargli il volto con le mani e stampargli un bacio sulla bocca.

"Bello il mio ragazzo"

Gli sussurra, la bocca di Niccolò si piega in un sorriso.

***

Ora basta, si passa all'artiglieria pesante.

Questo pensa Niccolò mentre arriva a casa spogliandosi e andando in camera da letto, prende il sacchetto rosa e ne tira fuori due paia di manette foderate di piume giallo fluo.

Sì okay, sono decisamente trash ma non voleva osare troppo, già l'altra sera al gay club ha fatto una figura che più di merda non si può, non vuole di certo spaventare Martino quindi ha preso queste, non hanno mai avuto delle manette, preferiscono concentrarsi su altri tipi di toys.

Entrato nel sexy shop si era piuttosto vergognato, ovviamente c'era già stato molte volte ed è stato persino in quello più grande del mondo in Giappone, di sicuro non si imbarazza per così poco ma il fatto di essere lì da solo con gli occhi della commessa puntati addosso per poi comprare quella stronzata di manette lo aveva fatto sentire a disagio.

Le guarda, se le rigira fra le mani, sospira e sta per metterle nel cassettino quando le stringe fortissimo.

No no no.

Non farà il noioso vecchietto anche stavolta, oggi si fa l'amore e lo famo strano come i giovani che non hanno paura di mettersi ingioco.

Perciò si toglie i vestiti da casa che si è appena messo, prende i boxer quelli blu che sa che piacciono a Martino e se li mette, va a prendere sua maestà la panna dal frigo e si mette in camera ad attendere che il marito torni dal lavoro.

Come dovrebbe aspettarlo? Steso in una posizione particolare? Si stende sul letto tenendosi la testa con una mano, si mette le manette in bocca con fare erotico.

Mio Dio, che orrore.

Si rimettere seduto poggiandole sul letto, sospira mettendosi le mani in faccia manco fosse la prima volta che fa sesso con Martino, si sente agitatissimo e non sa Marti come reagirà, lui reagisce sempre bene a qualsiasi cosa Niccolò gli proponga sia in ambito sessuale che non, è sempre comprensivo, super gentile con lui, non lo fa mai sentire sbagliato... è trent'anni che è così ma Nicco si sente grato ogni singolo giorno per il modo in cui Marti lo tratta però, allo stesso tempo, ha sempre paura di sbagliare, di fare qualcosa di troppo azzardato per il quale Martino decida che ne ha fin sopra i capellidi lui, che sta diventando tutto troppo.

Sospira per l'ennesima volta non rendendosi quasi conto che la serratura della porta è scattata, Niccolò rizza con la schiena dritta guardandosi intorno senza la più pallida idea di cosa fare, per un attimo gli passa per la mente di mettere via quell'idiozia che ha comprato e vestirsi per non sembrare un imbecille che se ne sta in mutande a Dicembre ma no, non lo farà, vuole fare nuove esperienze, chi ha detto che a cinquant'anni non si possono fare nuove esperienze?

Lui vuole farle, vuole farle in ambito sessuale e vuole farle ora!

Sente Martino chiamarlo e i suoi passi che si avvicinano alla camera, si sistema i capelli alla bell'e meglio e si siede sul letto con le gambe incrociate reclinando un po' il busto cercando di aprire la bocca in una sottospecie di sorriso.

"Oh ma mi rispon-"

Marti si blocca sull'uscio della camera facendo un passo indietro e strabuzzando gli occhi, è già sulla Luna.

"Ciao"

"Ciao"

Martino entra nella stanza mentre Niccolò si alza prendendo in mano le manette e avvicinandosi al marito muovendole in modo lascivo.

"Ho comprato queste... ti va di provare?"

Se mi dici di no è la volta buona che mi butto dalla finestra, prova a implorarlo Niccolò con gli occhi.

Marti, ovviamente, non gli dice no, gli prende la testa fra le mani e gli butta la lingua in bocca dilettandosi nell'esplorazione delle sue tonsille che conosce a memoria.

Grazie a Dio.

Nicco lo spoglia più velocemente che può senza neanche sbottonare la camicia, la fa passare dalla testa e gli lascia i boxer, si buttano sul letto e, con un colpo di reni, Niccolò finisce a cavalcioni su Marti prendendogli le braccia e sbattendole contro la testiera del letto per poi ammanettargli prima una mano e poi l'altra, gli bacia i muscoli tesi fino ad arrivare ai capezzoli che tortura con abilità.

Martino sta già sospirando di piacere quando Niccolò si sporge verso la scrivania per prendere la panna spray.

"C'è un'altra sorpresina"

Dice aprendola e cominciando a scuoterla in un modo incredibilmente erotico, quando gliela mette sul petto Martino arriccia le dita dei piedi e dimena le gambe per quanto è fredda ma quando viene leccata via dalla lingua calda di Nicco sospira di piacere per l'ennesima volta alzando gli occhi al cielo.

Nicco la spalma su tutto il suo corpo in una linea di erotica crema bianca che va dal collo fino all'elastico delle mutande, comincia a leccarla e mangiarla non staccando un attimo gli occhi da quelli di Marti e il rosso si chiede chi cavolo deve essere stato in una vita precedente per meritarsi Niccolò in questa.

Lui e Nicco stanno insieme da trent'anni, un traguardo non da poco e ogni tanto Marti si chiede come sia possibile che, tra sette miliardi di persone esistenti sul pianeta, lui abbia trovato proprio quella adatta a lui, la famosa "persona giusta", si sarebbero potuti ignorare, si sarebbero potuti incrociare al supermercato senza parlarsi oppure sarebbero potuto essere conoscenti, quei tizi che vedi nel cortile della scuola ma ai quali non osi avvicinarti e invece no, loro non solo si sono parlati, non solo sono diventati amici ma si sono messi insieme e avere Niccolò nella propria vita sarebbe una fortuna anche solo se lui fosse il suo vicino di casa e invece no, è proprio suo marito, solo suo, da trent'anni, trenta, ma come cavolo è potuta accadere una tale botta di culo? Ma che cosa è successo all'universo perchè tutti i pianeti si allineassero in questo modo perfetto per far sì che a Martino accadesse una tale fortuna?

Marti non lo sa e ora, sinceramente, non gli frega più di tanto perchè la bocca di Niccolò sta stuzzicando una zona piuttosto proibita e delicata, vorrebbe infilargli le dita nei ricci grigi ma è legato come un salame, Nicco gli tira giù i boxer quel tanto che basta per sprigionare la sua erezione e cospargerla di panna per poi leccarla via come solo lui sa fare.

Marti geme, apre la bocca investito dal piacere mentre le sue gambe continuano a muoversi come se avessero vita propria, è felice di vedere che in così tanto tempo la loro intesa sessuale non è mai diminuita, ha avuto degli alti e bassi come ogni cosa ma il sesso fra di loro è sempre fantastico e no, non si pente di aver fatto sesso con un solo uomo in tutta la sua vita come gli chiedono spesso i suoi amici, non gliene frega proprio un cazzo di poter vantare una lista infinita di partner sessuali, a lui ne basta uno solo, il suo fantastico, perfetto, inimitabile marito.

"Ti ricordi a Livigno?"

La voce di Niccolò è estremamente sensuale mentre si rimette dritto per torreggiare sul marito facendo strusciare le loro intimità, Marti annuisce boccheggiando incapace di rispondere e con un sorrisetto sulla faccia.

Le grosse mani di Niccolò vanno a finire sul suo collo che stringono leggermente come piace a lui.

"Vuoi che ti sbatta?"

Marti annuisce veemente facendosi finire i capelli sulla faccia.

"Sì sì sì sì"

"Sono il tuo king?"

A quelle parole Martino strabuzza gli occhi.

"I lmio cosa?"

Nicco gli molla il collo diventando improvvisamente paonazzo e cominciando a gesticolare.

"E' una cosa che dicono i giovani, la ho letta su internet, si chiamano tipo king, queen, prince, princess... sai no, quelle cose lì"

"Aahh"

Marti apre la bocca annuendo.

"Sì sì certo, sei il mio... il mio king, il mio prince, tutto quell-"

Nicco ferma quella valanga di parole piegandosi in avanti e baciando Martino con passione, che cazzo di figura sta facendo?? Meglio smetterla di parlare e rendersi utile, si alza in piedi sul letto per togliersi i boxer con Marti che sta praticamente sbavando quando si sente la serratura della porta di casa scattare.

"Papiiii"

Ma seriamente?!

Entrambi si guardano spalancando gli occhi nel panico più totale, ma che cazzo ci fa Lalla a casa?

Niccolò si precipita giù dal letto chiudendo la porta mentre Marti comincia a dimenarsi tutto sporco di panna, Nicco prende un fazzoletto e lo pulisce alla bell'e meglio rimettendogli a posto le mutande.

"Slegami!"

"Papà? Ci siete?"

"Lalla non entrare!"

La voce di Niccolò è puro panico, è palese che stessero facendo gli zozzi, prende le chiavi e le infila nella toppa delle manette della mano destra e fa scattare la serratura, Martino le prende e le fa volare giù dal letto, Niccolò si adopera per aprire anche quelle della mano sinistra, gira la chiave ma non scatta niente.

Subito il suo cuore comincia a correre all'impazzata, ci riprova non dando a vedere a Martino quello che sta accadendo, infila le chiavi ma non entrano bene e quindi non si riesce a girarle e farle scattare, ci riprova una, due, tre volte e sta sinceramente cominciando a sudare.

"Ce la fai?"

Gli chiede Marti, la sua voce denota una nota di panico, ha capito perfettamente ciò che sta accandendo.

"Non-non riesco ad aprirle"

Dice Niccolò con una vocina piccola piccola.

Perfetto! Ora Martino è in mutande, legato a un letto con delle manette erotiche e sporco di panna.

"C-come non riesci?"

"Non riesco Marti, non gira la chiave!"

Oh buon Dio, Niccolò si allontana per vestirsi e provare a trovare una soluzione.

"Che fate lì dentro? Posso entrare?"

Oddio ma perchè hanno sempre fatto tutto insieme loro tre finendo per non insegnare minimanente a Lalla cosa sia la privacy?

"No no!"

Urla Marti dal suo letto che è diventata la sua prigione, Nicco apre pianissimo la porta in uno spiraglio per non far vedere alla figlia l'interno, non ha idea di come potrebbe sembrare il suo viso, probabilmente ridicolo visto che Lalla si mette a ridere appena lo vede.

"Ma te non dovevi stare da Marco?"

La sua voce è più alterata di quanto non voglia.

"E' dovuto correre in negozio e ho pensato di venire a casa mia a fare compagnia ai miei adorati papini... che fate lì dentro?"

Chiede di nuovo curiosa spingendo la porta, Niccolò subito la chiude impedendo il passaggio alla ragazza.

"Niente che ti deve interessare!"

"Guarda che ho vent'anni, me lo puoi dire quando state facendo sesso"

"Non stiamo facendo sesso!"

Urla Martino dall'interno della camera, Lalla si mette a ridere e Nicco sente la necessità di puntualizzare.

"In realtà non stiamo facendo sesso ora perchè io e tuo padre, nonostante l'età, facciamo molto sesso, facciamo sesso continuamente, una cosa veramente impressionante, è proprio una cosa continua perchè in realtà nessuno ha detto che a cinquant'anni-"

"Niccolò ti prego!"

Martino ferma questo sproloquio, pensa di star andando a fuoco da quanto si sta vergognando, Lalla fa una faccia schifata a quel discorso, pensare ai papà intenti in zozzerie la fa vomitare.

"Va bene va bene ho capito, mi allontanerò"

"Ecco brava"

Dice Nicco chiudendo la porta, torna inginocchiato sul letto mentre Martino ha preso la chiave e sta provando ad aprire le manette ma dalla sua posizione è ancora più difficile.

"Ci penso io, ci penso io"

Gli dice Niccolò togliendogli le chiavi di mano, Martino lo guarda in cagnesco mentre lui pensa a cosa fare.

"Uhm allora... mi servirà una sega circolare"

"Una sega circolare?! Niccolò ma che stai dicendo?"

Marti si dimena sbattendo forte i piedi contro il letto.

"Lalla chiama lo zio Gio!

"No! Non chiamare assolutamente lo zio Gio!"

"Chiamo o non chiamo?"

Chiede lei confusa fuori dalla porta, Martino è nel puro panico e Niccolò gli si mette sopra per tenerlo fermo.

"Ora la risolvo io questa cosa, fidati di tuo marito!"

"Fidarmi di mio marito? Mio marito mi ha incatenato a un letto e mi ha riempito di panna manco fossi un maritozzo!"

"Guardami negli occhi e dimmi che non ti è piaciuto"

Gli dice con gli occhi ridotti a due fessure, Marti sostiene lo sguardo con un'espressione dura per poi alzare gli occhi al cielo.

"Un punto per te"

Nicco fa un sorrisetto soddisfatto per poi alzarsi dal corpo di Marti.

"Stai fermo qui, io vado a prendere una cosa"

"Eccerto, dove vuoi che vada?"

Uscito dalla stanza trova Lalla in corridoio, le rivolge uno sguardo assassino puntandole il dito contro.

"Shaila non ti azzardare ad aprire quella porta"

Ahia, l'ha chiamata col nome intero.

Lei alza le mani in segno di resa e si rifugia in camera sua.

"No no, te lo giuro, guarda chiudo pure la porta"

Socchiude la porta di camera sua e Niccolò crede alla veridicità delle sue parole, in cucina recupera il coltello con la punta più sottile che riesce a trovare per poi tornare furtivo in camera, quando Marti lo vede si ritrae.

"Che ci devi fare con quel coso?"

"Ti sfiletto amore mio, ma secondo te?!"

Decide di ignorare le lamentele di Martino per dedicarsi a queste stracazzo di manette, infila la punta del coltello nella serratura per poi estrarre lui, un maledetto pezzo di plastica che impediva alle chiavi di fare il giusto movimento.

"Ah! Ce l'ho fatta... le chiavi?"

Marti gliele porge subito e, finalmente, riescono ad andare fino in fondo e scattare per far aprire le manette che rimangono appese al letto.

Martino e Niccolò tirano un lunghissimo sospiro di sollievo, Nicco ricade sul letto vicino al marito ormai sconvolto da tutti quegli avvenimenti improvvisi, rimangono un attimo lì a guardare il soffitto quando Marti scoppia in una risata.

"Direi che per stasera possiamo fare come al solito"

Dice rivolgendo lo sguardo verso Niccolò, anche lui gli sorride.

"Alla vecchia maniera?"

"Alla solita, vecchia, perfetta, meravigliosa maniera"

Gli sussurra Martino portandogli una mano sulla guancia per far incontrare le loro labbra in un tenero ma focoso bacio.

"Papà Marti? Sei vivo?"



N.d.a

Lalla ha avuto la sua vendetta con un qual certo stile xD

Che cosa è successo a Livigno? Perchè non provate a leggere Mille minuti per scoprirlo ;)

Ancora grazie mille a tutti per i bellissimi commenti della parte 1, spero che anche questa parte sia stata divertente e ci vediamo domani con il finale (nella parte di domani c'è anche il mio episodio preferito) <3

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