POV Hunter:
Sento le dita di Emily che strisciano sul mio stomaco, sul tatuaggio di Topolino che mi ricorda lei, e poi sulla cicatrice che sarà per sempre incastrata nella mia pelle.
Non apro gli occhi, sono curioso di sapere cosa sta facendo, quindi la lascio continuare, mantenendo il respiro il più naturale possibile in modo che non si accorga che sono sveglio.
Gli ultimi mesi sono stati come un incubo. Ogni giorno che lei è stata in coma, pensavo che non l'avrei più avuta con me e il giorno in cui si è svegliata è stato il giorno in cui ho deciso che avrei sposato questa donna.
Non sono mai stato uno che pensa al futuro, al matrimonio o ai figli, ma con Emily ci riesco senza neanche provarci.
Poi è arrivata la notizia del bambino, il nostro bambino. Potrei dire che è rimasta devastata da ciò che è successo, ma per come è lei cerca di seppellirlo in profondità e andare avanti, come la donna forte che è. Da allora non ne abbiamo più parlato. Penso che un giorno lo faremo, ma in questo momento è ancora troppo presto.
Le sue dita scorrono su un punto delicato delle mie costole e per quanto cerchi di non sussultare e sorridere non riesco a trattenermi.
"Sapevo che eri sveglio" afferma Emily e io apro gli occhi. È appoggiata sul gomito, si china su di me sorridendo.
"No, non lo sapevi" protesto, facendoci voltare velocemente in modo che lei sia sotto di me contro il materasso e io in bilico sul suo petto nudo.
È così bella. La bacio, mettendoci tutto me stesso. Sorride nel bacio proprio mentre mi allontano. "Come hai dormito?" le chiedo spostandole un ciuffo di capelli dal viso. So che di recente ha avuto dei problemi a dormire, a causa di incubi in cui mi sparavano, che la perseguitavano senza sosta.
Guardo l'orologio, sono ancora le sette del mattino.
"Veramente bene" lei sorride ed è genuina, mi bacia di nuovo prima di spingermi delicatamente per il petto nel tentativo di alzarsi.
Non sono disposto a lasciare questo letto per almeno un altro paio di ore e se non mi alzo io nemmeno Emily lo farà.
Le afferro i polsi e la inchiodo con le braccia contro il letto, salendo sul suo corpo in modo da mettermi a cavalcioni su di lei. La guardo, i suoi occhi lampeggiano di lussuria. "Dove credi di andare?"
"Ho bisogno di farmi una doccia, poi devo fare colazione" spiega ma scuoto la testa.
"Non ancora" la bacio di nuovo, ma lei tenta di nuovo di allontanarsi.
"Hunter, siamo a Parigi." ride. "C'è ancora così tanto da fare"
"Niente sarà mai divertente come quello che ho in mente di fare io" sorrido e lei mi sorride.
So che ci sono molte cose da fare a Parigi, come le visite turistiche e tutta quella merda, ma non alle fottute sette del mattino, e sicuramente non con l'erezione che ho attualmente.
Le premo il mio membro contro la gamba, per mostrarle quanto mi eccita. "Ti scoperò finché le persone nella stanza accanto non conosceranno a memoria il mio nome"
"Dobbiamo-" la interrompo facendo schiantare le mie labbra sulle sue, in pochi secondi le lascio le braccia dalla mia presa e lei le avvolge attorno al mio collo, accarezzandomi i capelli dietro la testa. Mi manda un brivido lungo la spina dorsale e i miei fianchi si strusciano istintivamente contro di lei.
Sento un grazioso piccolo gemito sfuggire dalle sue labbra, mentre le gambe mi avvolgono la vita. La sua pelle è così morbida mentre le mie mani vagano sul suo corpo delicato.
È così fottutamente bella e non ha idea dell'effetto che ha su di me.
"Hunter" lei geme mentre le mie labbra le lasciano baci caldi sul collo. Bacio delicatamente appena sotto il suo orecchio, un'azione che so la fa impazzire. "Smettila di infastidirmi" sento il suo corpo rabbrividire e le sorrido contro.
Le sue gambe si aprono ancora di più mentre abbasso la mano tra di noi e le mie dita incontrano l'umidità tra le sue cosce.
"Fanculo Emily" stringo i denti sentendo crescere la mia eccitazione. "Sei così bagnata, così pronta per me."
La guardo negli occhi e lei annuisce prima di gettare indietro la testa. Le mie dita si muovono languidamente tra le sue pieghe umide. È davvero stupenda in questo momento, si contorce sotto di me, alla disperata ricerca di una liberazione.
"È incredibile" dice, la sua voce esce in respiri brevi e disperati e io sorrido, è un'affermazione semplice ma è una delle cose più sexy che abbia mai sentito. La bacio di nuovo, le nostre bocche si modellano insieme.
Senza preavviso mi spinge via da lei e mi siedo immediatamente sperando di non averle fatto qualcosa di male. "Cosa c'è che non va? Stai bene?" chiedo preoccupato. Da quando abbiamo auto l'incidente d'auto sono stato molto premuroso con lei. Ho paura di metterla in difficoltà o di farle male.
Emily mi manda uno sguardo divertito, spingendomi verso il basso in modo che la mia schiena tocchi il materasso. Si arrampica su di me, e la mia preoccupazione svanisce immediatamente. Fa scorrere dei baci sul mio petto e ad ognuno abbassa la testa sempre più giù, fermandosi brevemente a lasciare un bacio leggero sulla mia cicatrice. È una brutta cicatrice viola delle dimensioni di una moneta da mezzo dollaro.
È ironico quanto sia divertente che io sia sopravvissuto durante una guerra, senza che mi sparassero, ma abbia quasi perso la vita a causa di uno stronzo durante un ballo di fine anno con la mia ragazza.
Emily sbatte le ciglia verso di me e un gemito involontario lascia le mie labbra. Adoro quando lo fa.
Le sue labbra mi avvolgono all'improvviso e i miei occhi si chiudono a quella sensazione. La sua bocca è calda e incredibile, le mie mani stringono il piumone sotto di me cercando di trattenermi, sapendo che la mia resistenza non è mai abbastanza con Emily.
Riuscivo molto bene a controllarmi prima, ma da quando Emily è rientrata nella scena della mia vita, tutto è cambiato.
"Fanculo, Em." sibilo mordendomi il labbro inferiore. "Sei fottutamente incredibile."
La sua mano si unisce alla bocca, pompando su e giù lungo la mia asta, alternando movimenti ruvidi a quelli delicati. La punta del mio cazzo colpisce la sua gola e sono quasi certo che se non si fermerà ora, verrò.
"Em." dico cercando di attirare la sua attenzione. "Devi fermarti se non vuoi che ti venga in- Oh merda." non riesco a tirare fuori le parole che il mio avvertimento viene ignorato e dimenticato ancor prima.
Emily continua, la sua lingua vortica intorno a me e sento la familiare pressione che si agita dentro di me e afferro le braccia di Emily, tirandola delicatamente.
"Voglio essere dentro di te." dico afferrandola e posizionandola sopra di me. Lei è a cavalcioni sulle mie gambe mentre prendo un preservativo dal comodino. Strappo il pacchetto con la bocca, facendolo rotolare su di me con lei che mi guarda attentamente.
Nel momento in cui è messo, le afferro i fianchi e la sollevo su di me, quasi esplodendo mentre scivolo dentro di lei. I suoi occhi si chiudono mentre i suoi lunghi capelli le cadono disordinatamente lungo la schiena, quasi sopra al sedere. Emette un lieve gemito di puro piacere e la guardo muoversi sopra di me, con le mani ancorate al mio petto e le tette che rimbalzano.
Sono bloccato tra il desiderio di scoparla più forte o prenderla con calma e sperare che questo momento duri il più possibile.
Mi metto a sedere, tirandola più vicino a me, così siamo faccia a faccia. Lei mi bacia, avvolgendomi di nuovo le dita attorno al collo. Le mie dita affondano nei suoi glutei, desiderandola più vicina.
"Ti amo Emily, cazzo se ti amo"
Un piccolo sorriso appare sul suo viso mentre le sue unghie graffiano la pelle nuda dietro al mio collo. È doloroso ma allo stesso tempo eccitante e mi spingo dentro di lei ancora più a fondo sapendo che non durerò a lungo. Tuttavia ho bisogno che Emily venga prima di me, quindi le succhio uno dei capezzoli e lo tiro delicatamente con i denti.
La sua testa si butta all'indietro e un gemito acuto e sexy la lascia, io pompo dentro di lei più forte, incoraggiando ogni spinta con un colpo dei miei fianchi.
Emily viene intorno a me, tirandomi i capelli e urlando il mio nome e sorrido di sollievo, lasciandomi finalmente andare e lasciando il mio cazzo rilassarsi.
Crollo sul letto, tirandola giù con me e lei mi bacia il collo mentre i suoi capelli mi solleticano il viso. Dopo aver tentato per alcuni secondi di riprendere fiato, lei rotola via da me. Immediatamente mi manca il suo tocco, ma quando si rannicchia al mio fianco, sorrido. "È stato divertente" commenta.
"Più divertente di una visita turistica?" le chiedo e lei mi guarda con quei suoi bellissimi occhi scuri. Tolgo il preservativo, lo metto nell'involucro e poi abbraccio Emily.
"Mmh" riflette con un sorriso "Al secondo posto dopo quello"
Le colpisco forte il culo e lei scoppia a ridere, facendomi venire le farfalle allo stomaco. Non mi stancherò mai di sentire la sua risata, è il mio suono preferito al mondo.
Dopo pochi istanti, sospira nella mia spalla e le sue dita iniziano di nuovo ad esplorare la mia pelle.
"Non pensavo che saremmo arrivati qui"
"Neanche io" ammetto baciandole la testa. "Ma eccoci, nella dannata Parigi"
Mi rendo conto di sembrare uno stronzo, ma sinceramente Parigi non è ciò che mi aspettavo. Ci sono troppe cose da visitare, come la Torre Eiffel e i musei.
"Non sembrare così scocciato. Hai scelto tu il posto" mi ricorda Emily.
"Perché a quanto pare è la città più romantica del mondo" dico spiegandomi e la sento ridacchiare. "Perché ridi? Dico sul serio, se non ti piacesse così tanto qui me ne sarei andato già giorni fa."
"Lo so" mi bacia, la sua mano si ferma sulla mia guancia. "Grazie"
Mi abbraccia più forte e so che è grata che io sia ancora qui, che siamo qui. Insieme.
"Un giorno ti sposerò, signorina Carter." le dico con sicurezza. Non vedo nessun altro futuro per noi. Siamo io e lei contro il mondo. Abbiamo già passato così tante cose in così poco tempo, se riusciamo a farcela, possiamo superare qualsiasi cosa.
Emily mi risponde sorridendomi, alza le sopracciglia alla mia ammissione. "Mi prenderò cura di te, signor Evans."