Inutili erano stati i tentativi di Jungkook per parlare con Hyejin: dopo quello spiacevole inconveniente, provò in tutti i modi a contattarla, ma la ragazza decise di ignorarlo.
Non contento di non aver ricevuto una risposta alle sue chiamate, Jungkook decise di provare con qualche messaggio, anche se sapeva che fosse difficile ottenere una risposta.
A Hyejin:
Hyejin rispondimi.
Ti ho chiamata tre volte e
ancora non mi hai risposto.
A Hyejin:
Ho bisogno di parlarti.
Non ignorarmi.
A Hyejin:
Lasciami spiegare.
Non appena la ragazza lesse quei messaggi, sbuffò sonoramente e decise di spegnere il cellulare per evitare di essere disturbata ulteriormente.
Non sapeva come avrebbe fatto ad affrontarlo il giorno seguente: sicuramente avrebbe avvertito una grandissima voglia di tirargli il suo caffè in testa.
Era arrabbiata, scioccata, delusa e tante altre emozioni negative mischiate tra di loro.
Era stupita di come fosse dipendente da Jungkook: le aveva stravolto la giornata in un attimo.
Averlo visto con un'altra, immaginando anche ciò che potevano aver fatto, le aveva peggiorato l'umore.
Sembrava che Jungkook avesse avuto solo voglia di divertirsi con lei e, preso dall'eccitazione del momento, aveva erroneamente confuso la sua euforia per sentimenti.
Era l'unica spiegazione che Hyejin era riuscita a darsi per placare il suo animo irritato.
Jungkook, d'altra parte, aveva letteralmente scaraventato il suo telefono contro il letto della sua stanza dato che non riusciva ad ottenere nessun tipo di riposta da parte della ragazza: voleva solamente chiarire il punto, poi l'avrebbe lasciata libera di vivere la sua relazione.
Eppure il giovane si dimostrò dubbioso a causa della reazione di Hyejin: se era ritornata con Jihoon, perché si era fatta così tanti problemi?
Un'altra domanda che tormentava il ragazzo fu: si sarebbe presentata il giorno seguente?
Da una parte Jungkook sperava che si facesse viva, almeno le avrebbe parlato faccia a faccia e si sarebbero confrontati direttamente senza interruzioni o fraintendimenti di altro tipo.
«Buongiorno, si sente meglio?» chiese Chaerin non appena lo vide entrare in azienda
«Sì, ti ringrazio.» rispose Jungkook, cercando di nascondere le sue preoccupazioni «Hyejin? È già nel suo ufficio?» chiese
«No signore. Infatti mi sembra strano che non si sia fatta ancora viva...vuole che la chiami?»
«No, non ti preoccupare.» la fermò lui, bloccandola
«A proposito di Hyejin: è riuscita a parlarle ieri?»
«Diciamo di...no.» rispose Jungkook
«So che non avrei dovuto dirle dove abita, ma era così ansiosa di parlarle che non ho saputo trattenerla.» spiegò Chaerin
«Ti ha detto di cosa dovesse parlarmi?»
«No, però posso garantirle che fosse veramente importante, altrimenti non mi saprei spiegare la sua impazienza.» rispose la donna
«Bene...ne parlerò con lei quando arriverà. Dille di venire subito nel mio ufficio.» disse per poi congedarsi
Si allontanò da Chaerin e si incamminò verso il suo studio per stare solo.
Non appena si mise seduto sulla sedia, tirò fuori il telefono e digitò il numero di Hyejin per chiamarla, ma anche quella volta scattò la segreteria.
Cercando di contenere la frustrazione, Jungkook appoggiò il telefono sulla scrivania per evitare di lanciarlo come aveva fatto la sera precedente e aspettò di vedere con impazienza la porta del suo ufficio aprirsi per mostrare la figura di Hyejin.
Ma non accadde.
I minuti passarono, ma la segretaria sembrava proprio non voler fare la sua comparsa.
Jungkook cercò di non innervosirsi più del dovuto per non peggiorare la situazione, ma era veramente difficile dato che odiava essere ignorato.
Stanco di aspettare, alzò la cornetta del telefono per parlare con Chaerin e capire per quale motivo non si avessero notizie di Hyejin.
«Hyejin è arrivata un quarto d'ora fa...» si limitò a rispondere la donna con un tono di voce naturale «e le ho detto di presentarsi da lei.»
Non appena Jungkook ottenne quell'informazione, trattenne il respiro per calmarsi, abbassò la cornetta del telefono e si alzò in piedi per andare direttamente dalla ragazza dato che aveva intuito che non si sarebbe presentata di sua volontà.
Cercò di lavorare sull'estrema emotività del momento per non arrabbiarsi e dopo essere arrivato di fronte alla porta del suo ufficio, entrò senza nemmeno bussare.
«Ti avevo detto di venire nel mio ufficio, perché non lo hai fatto?» domandò, chiudendosi la porta alle spalle
Non appena Hyejin lo vide entrare, trattenne il respiro a causa dell'improvvisa tensione che l'aveva avvolta.
Cercò di riprendersi e di apparire normale: non voleva assolutamente dargli soddisfazioni inutili.
«Avevo da fare.» disse freddamente, distogliendo lo sguardo
«Hai fatto anche ritardo...di un'ora.» precisò lui, mettendo le mani sui fianchi
«C'era traffico.» aggiunse Hyejin, continuando a fissare il computer
«Perché non mi hai risposto al telefono ieri sera?» domandò Jungkook, avvicinandosi alla scrivania
«Avrei dovuto?»
«Sì. E se si fosse trattato di lavoro?» chiese lui
«Ho letto i messaggi e non si trattava di lavoro.» sbuffò Hyejin
«Se li avevi letti, potevi richiamarmi.»
«Non avevo alcuna voglia di parlare con te.» rispose lei, guardandolo per la prima volta negli occhi «E penso che si sia capito.»
«Dobbiamo parlarne.»
«No grazie. Mi è bastato quello che i miei occhi hanno visto e non c'è prova più attendibile.»
«Hyejin, non mi importa se non vuoi, ma dobbiamo farlo.» disse Jungkook, ignorandola
«Non c'è niente da spiegare.» tagliò corto lei, alzandosi in piedi con dei fogli in mano per uscire e darli a Chaerin
Fece come per superare Jungkook, ma questi l'afferrò per il polso e la costrinse a ritornare al suo posto.
«Non esci da qui fino a quando non mi permetti di chiarire il punto.» disse, mettendosi proprio di fronte alla porta per vietarle il passaggio
«Cosa c'è da chiarire? Spostati: devo portare questi documenti a Chaerin.» disse lei stizzita
«Perché cavolo reagisci così?» domandò lui
«Come dovrei reagire secondo te? Dovrei essere felice? Ti dovrei battere il cinque perché ti sei scopato Hara?» domandò lei, pensando che la stesse prendendo in giro
«Non dovrebbe importarti così tanto.» disse Jungkook
«Non dovrebbe?» domandò Hyejin confusa «Dopo tutto quello che mi hai detto, che hai fatto...non dovrei reagire così?» ripeté lei
«No. Non dovresti.» confermò lui
«E fammi capire una cosa: per caso scoparti le tue segretarie è un hobby?» chiese Hyejin «Chiedo visto che anche Hara è stata una tua segretaria.»
«No, non è un hobby.» ribatté Jungkook, serrando la mascella a causa del nervosismo
«Bene. Buono a sapersi.» disse Hyejin «Con permesso, io uscirei.»
Non appena mise la mano sulla maniglia della porta, Jungkook l'afferrò per staccarla e impedirle di uscire ancora una volta.
«Non ho finito.» disse lui «Io non volevo che si venisse a creare una situazione del genere. Non era programmato, nemmeno l'ho voluto...è successo. Un po' come è capitato a noi due.»
Hyejin si irrigidì subito e cercò di fare del suo meglio per non disintegrare quei fogli tra le mani.
«Jungkook non farmi arrabbiare.» disse furente «Vorresti dire che noi lo abbiamo fatto per caso? E che soprattutto non lo abbiamo voluto?!» domandò, perdendo le staffe
«Lasciami spiegar-»
«Quando eravamo ad Hong Kong, eravamo lucidi e consapevoli di quello che stavamo facendo.» lo interruppe lei
«Sì e poi cos'è successo? Sei arrivata e mi hai detto chiaramente che non sapevi quello che volevi!» esclamò lui, perdendo la calma «Se fossi stata veramente confusa, non saresti venuta a letto con me!»
«Ti ho chiesto solamente qualche giorno per riflettere perché non volevo fare del male né a te, né a me!» esclamò Hyejin, stanca di dover ripetere gli stessi concetti «Ero stata appena lasciata, mi sentivo disorientata ed è normale che abbia avuto bisogno di un momento per capire cosa fare!»
«Ho notato quanto fossi dispiaciuta per la fine della tua relazione con Jihoon. Ci hai messo un secondo a dimenticarti di lui. A proposito: sa cos'è successo?» domandò Jungkook, mostrando il suo lato arrogante
«Sì.» rispose Hyejin a denti stretti mentre cercava di non mettergli le mani addosso
«E si sente tranquillo nel sapere che lavori a stretto contatto con me dopo quello che è successo?»
«Non so cosa diamine c'entri questo discorso adesso.» ribatté Hyejin confusa
«Sono curioso di sapere come si è comportato il tuo ragazzo quando ha saputo che sei venuta a letto con me.» aggiunse Jungkook, perdendo quasi le staffe
«Jihoon non è pi-»
«Sai cosa ti dico? Non mi sento nemmeno obbligato a darti delle spiegazioni. Ieri ho scopato con Hara e a te non dovrebbe interessare. Io ti ho mostrato il mio interesse in tutti i modi possibili e immaginabili, ma te ne sei sbattuta altamente.»
Hyejin rimase in silenzio per un attimo per analizzare la frase che Jungkook aveva appena pronunciato.
«No Jungkook: se veramente fossi stato interessato a me, avresti tenuto i pantaloni ben allacciati.» obiettò lei per fargli notare l'enorme contraddizione «E non avresti scopato con la prima che avresti incrociato.»
«Come è successo con te intendi dire?» domandò lui per ribaltare la situazione
Hyejin si morse il labbro inferiore per la rabbia e cercò di non piangere a causa della frustrazione: ancora un'altra parola e gli avrebbe messo le mani addosso.
«Meno male che mi avevi detto che non ti metti in mezzo al primo paio di gambe che ti trovi di fronte.» ribatté lei, stringendo la carta tra le mani
«Hara è la mia ex e di sicuro non è stata la prima volta che mi sono messo in mezzo alle sue gambe. Con te è successo una volta sola, quindi nulla di speciale.» mentì lui, non riuscendo a contenere la sua rabbia
Hyejin sentì il cuore mancare di un battito: quella mattina Jungkook aveva una lingua veramente velenosa.
Inoltre, tendeva a contraddirsi continuamente: prima le diceva di essere interessato a lei, poi la sminuiva paragonandola ad Hara.
Eppure Hyejin non voleva mostrarsi debole, non voleva farsi vedere senza una risposta pronta e voleva dimostrargli quanto alto fosse il suo livello di ipocrisia.
E soprattutto non voleva essere minimamente paragonata ad Hara.
«Se non sono stata niente di speciale, allora perché non hai fatto altro che gemere il mio nome tutto il tempo quando abbiamo passato la notte insieme? Chi tra noi due voleva continuare fino a notte inoltrata?» domandò lei, avvicinando il volto a quello del ragazzo quasi per provocarlo «Se non sono mai stata niente di speciale, perché mi hai dato così tante attenzioni? Perché hai continuato a baciarmi e a toccarmi sebbene ti avessi chiesto di darmi del tempo per riflettere?» chiese ancora per ottenere una reazione da parte sua
Jungkook la fissò negli occhi e si trovò in difficoltà.
Hyejin sembrava essere determinata ad ottenere una risposta nonostante il ragazzo le avesse detto cose che nemmeno pensava.
Era arrabbiato e la rabbia aveva parlato al posto della ragione.
«Pensa per te piuttosto: hai scopato con me e poi sei ricaduta tra le braccia del tuo ex.»
Hyejin assunse un'espressione confusa.
«Prego?» domandò lei
«Ti ho vista mentre baciavi Jihoon l'altro ieri!»
«È stato lui a baciarmi. E in secondo luogo, era venuto a chiedermi di ritornare insieme, ma pensa quanto sono stata stupida: l'ho rifiutato perché per un attimo avevo pensato a qualcun altro!» disse lei
Jungkook smise di respirare per qualche secondo e cercò di capire meglio cosa gli avesse appena detto.
«Ma di cosa stai parlando?»
«Io e Jihoon non siamo tornati insieme. Non so come cavolo ti sia venuto in mente.» disse lei «E dopo quella conversazione non vedevo l'ora di dirti...quanto fossi innamorata di te.» ammise lei, sospirando e sentendo la sensibilità prendere il sopravvento
Non appena Jungkook sentì quelle parole lasciare le labbra di Hyejin, si sentì mancare per l'ennesima volta.
Stava ricevendo una stoccata dietro l'altra.
«Ieri sono venuta a casa tua solamente per dirtelo e per sfruttare la mia sicurezza del momento per evitare di rimandare. Ma poi hai aperto la porta e mi hai fatto una bella sorpresa.» disse
Un piccolo bruciore alla gola trovò sfogo e Hyejin cercò di non dargli peso dato che sapeva che fosse una sorta di campanello d'allarme per avvisarla che di lì a poco avrebbe pianto come una bambina.
Jungkook, invece, era scioccato: era riuscito a rovinare definitivamente tutto.
«Ero pronta a darti la mia risposta, ma perché non mi hai parlato prima dei tuoi problemi?» chiese lei, cercando di mantenere la calma «Perché non mi hai dato modo di spiegare?» aggiunse con gli occhi leggermente lucidi
Jungkook non sapeva cosa rispondere: aveva appena fatto una figura da idiota patentato.
Hyejin cercò di strappargli una risposta, ma questa non arrivò mai.
«Hyejin...non so cosa dire...» sospirò Jungkook, passandosi le mani sul viso quasi come per coprirsi per la vergogna
«Me lo aspettavo. Lasciami uscire Jungkook.» disse, avvicinandosi di nuovo alla maniglia per aprire la porta
Jungkook non si mosse e Hyejin si spazientì: stava per piangere di fronte a lui ed era l'ultima cosa che voleva in quel momento.
«J-Jungkook...ti prego, fammi uscire.» disse, cercando di evitare il suo sguardo
«Proviamoci.» sussurrò il ragazzo
«C-Cosa?» chiese lei, pensando di aver capito male
«Proviamoci Hyejin.» disse lui, alzando una mano per accarezzarle la guancia
La giovane, però, si scansò per evitare di entrare in contatto con questa e abbassò lo sguardo.
«Dopo quello che è successo, non me la sento.» ammise «Non mi fido di te.» aggiunse
Non le piaceva dire cose del genere, ma non poteva nascondere quello che sentiva: se Jungkook non fosse andato a letto con Hara, Hyejin non si sarebbe fatta nessuno scrupolo per stare con lui.
Peccato che fosse successo l'esatto opposto e non riusciva a perdonarglielo.
E sapere che lo aveva fatto quasi per ripicca non migliorava la situazione.
«Hyejin ascoltami...» provò a dire lui
«No Jungkook, ascoltami tu: ho mandato a puttane una relazione importante per comprendere i miei sentimenti per te e vedere come non te ne sia importato niente mi fa capire che sarebbe meglio evitare.» lo interruppe lei «Io non nego quello che provo perché non avrebbe senso, ma allo stesso tempo non voglio più rischiare.»
Hyejin non gli diede modo di ribattere che afferrò la maniglia della porta per l'ennesima volta e Jungkook non fece nulla per fermarla.
Si spostò appena di lato per darle modo di uscire, ma non appena la vide allontanarsi non ci vide più e reagì ancora.
Le circondò la vita con un braccio e allo stesso tempo la strinse a sé fino a farle aderire la schiena con il suo petto.
Hyejin sentì l'aria mancare per qualche secondo e non si oppose, anche perché non aveva più le forze di ribattere.
Sentì le lacrime uscire lentamente dai suoi occhi e chiunque avrebbe potuto dire che fosse triste o affranta, ma in realtà era solamente infuriata.
Jungkook non disse nulla: aveva capito di non essere in grado di improvvisare un discorso convincente e quindi cercò delle parole semplici da rivolgerle al volo per cercare di riparare un minimo i danni che lui stesso aveva procurato.
«Jungkook...lasciami...» sussurrò Hyejin, sentendo la prima lacrima uscire dal suo occhio destro
Non ce la faceva più: trovarsi a quella distanza completamente nulla le faceva venire solo voglia di stringerlo forte a sé, ma il suo orgoglio le impedì, fortunatamente, di farlo.
Amava trovarsi attaccata al corpo del ragazzo, ma in quel momento era l'ultima cosa di cui aveva bisogno.
«Mi dispiace Hyejin.» si limitò a dire lui mentre la teneva stretta a sé con un solo braccio «Non avrei dovuto comportarmi così e non era mia intenzione ferirti.»
«Lo hai fatto.» disse lei, cercando di stabilizzare il tono di voce per non fargli comprendere di star piangendo
«Dammi una seconda possibilità per dimostrarti che io...voglio stare con te.» sussurrò lui
«Adesso non me lo puoi chiedere.» ribatté Hyejin con freddezza «Non ce la faccio. Prima di ieri, mi sarei fidata ciecamente di te, non ci sarebbe stato nemmeno bisogno di chiedermelo...ma adesso non mi sento più sicura.» disse, iniziando a smuoversi per allentare quella presa «Hai ragione: non siamo mai stati niente e non c'è motivo per cui io debba reagire così.» rifletté ad alta voce «Ti prego, fammi andare.» chiese per l'ennesima volta
Jungkook sospirò e a malincuore fu costretto a sciogliere la presa dalla vita di Hyejin, la quale aprì la porta e uscì dal suo ufficio senza nemmeno rivolgergli uno sguardo.
Cercò di contenersi e subito si passò una mano sulla guancia per mandare via quell'unica lacrima che aveva superato la sua barriera di orgoglio e forza.
Per un attimo aveva veramente pensato che tra lei e Jungkook ci potesse essere qualcosa senza mettere in conto i possibili inconvenienti.
"Come ho fatto a non dubitare nemmeno una volta?"
Si avvicinò lentamente alla scrivania della signora Chaerin e cercò di assumere un'espressione neutra.
Nel frattempo, Jungkook era rimasto immobile: non aveva nemmeno la forza di uscire e andarsene via da quella stanza.
Si sarebbe preso a pugni se solo avesse avuto la certezza di sentire abbastanza dolore.
Non poteva biasimare la reazione di Hyejin e non poteva assolutamente pretendere un riscontro positivo in tutta quella faccenda: se solo non avesse ceduto alle provocazioni di Hara, in quel momento si sarebbe goduto la vicinanza della sua segretaria sotto un'altra prospettiva.
E invece no.
Si morse il labbro inferiore e cercò di non dare vita alle sue manifestazioni di rabbia dato che non si trovava in un ambiente consono.
Eppure non ci riuscì: dopo un minuto esatto da quando Hyejin lo aveva lasciato da solo nel suo ufficio, Jungkook uscì da lì e solo dalla sua faccia era possibile comprendere che fosse estremamente arrabbiato.
Chiuse la porta dell'ufficio della ragazza con così tanta forza da ottenere l'attenzione di tutti: gli sguardi dei dipendenti si concentrarono sulla sua persona, tutti lo guardarono con aria spaventata perché sapevano che un Jungkook nervoso equivaleva ad un Jungkook intrattabile.
Molti si chiesero cosa fosse successo di così grave da aver causato quella sua reazione e molti iniziarono a bisbigliare per dare la propria opinione al collega vicino.
Solo una persona era rimasta impassibile alla sua reazione, rimanendo addirittura girata di spalle senza dargli la minima considerazione.
Hyejin.
✯
Buon pomeriggio!
Fortunatamente sono riuscita ad aggiornare, anche se devo essere sincera: non è stato per niente facile.
Ne approfitto per avvisarvi da subito che mi sta per cominciare la sessione con gli esami e quindi non potrò garantire la stessa frequenza tra un aggiornamento e un altro.
Ovviamente non mi eclisserò totalmente e in caso aggiornerò solo due volte a settimana (lo spero vivamente).
Per quanto riguarda il capitolo di oggi, ho trovato delle difficoltà per scriverlo perché all'inizio mi ero immaginata il dialogo in un altro modo, ma quando sono arrivata al punto di scriverlo, non c'era più quella cosa che poteva suscitare più curiosità o intrigo.
Inoltre volevo anche rassicurarvi: nonostante ci sia un cambiamento tra Hyejin e Jungkook da questo momento in poi, avevo già pensato di mettere ogni tanto qualche momento tra loro due per non far perdere l'interesse per la loro storia: mi riferisco a determinate situazioni, certi tipi di dialoghi e azioni che ci faranno fangirlare ancora un po'.
Per concludere, ho pensato di aggiungere anche un capitolo comico che metta da parte la tensione tra Jungkook e Hyejin.
Spero di riuscire a fare tutto quello a cui ho pensato nel modo migliore.
Per il momento vi ringrazio per l'attenzione e anche per l'interesse che avete mostrato per questa storia, sono veramente felice che vi
stia prendendo nel modo giusto.
Buona lettura💜💜💜