Cherry tea - TAEKOOK

By KM_2026

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[COMPLETATA] L'inizio non fu certo dei migliori e mai Jeon Jungkook avrebbe pensato di passare uno degli an... More

CAPITOLO 1
CAPITOLO 2
CAPITOLO 3
CAPITOLO 4
CAPITOLO 5
CAPITOLO 6
CAPITOLO 7
CAPITOLO 8
CAPITOLO 9
CAPITOLO 10
CAPITOLO 11
CAPITOLO 12
CAPITOLO 13
CAPITOLO 14
CAPITOLO 15
CAPITOLO 17
CAPITOLO 18
CAPITOLO 19
CAPITOLO 20
CAPITOLO 21
CAPITOLO 22
CAPITOLO 23
CAPITOLO 24
CAPITOLO 25
CAPITOLO 26
CAPITOLO 27
CAPITOLO 28
CAPITOLO 29
CAPITOLO 30
CAPITOLO 31
CAPITOLO 32
CAPITOLO 33
CAPITOLO 34
CAPITOLO 35
CAPITOLO 36
CAPITOLO 37
CAPITOLO 38
CAPITOLO 39
CAPITOLO 40
CAPITOLO 41
CAPITOLO 42
EPILOGO
SPECIALE 1
Nuova storia ❀

CAPITOLO 16

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By KM_2026

1 mese dopo

Le giornate passarono velocemente dopo quella serata al Y. Come predetto da JianPu né Jimin né Taehyung cambiarono il loro atteggiamento nei miei confronti ed io capii che non mi avrebbero mai voltato le spalle. Mi avevano accettato per com'ero, mi volevano bene e avrebbero continuato a farlo, anche se avessi fatto delle cazzate.

Andavo a correre, mi facevo una doccia, facevo colazione e poi seguivo le lezioni. I pomeriggi in cui non avevo altri corsi da seguire andavo a piedi a quel vecchio condominio e passavo un paio di ore nell'appartamento 2b a studiare per poi stare un po' in compagnia di Taehyung e, le volte in cui riusciva a fermarsi, anche di Jimin.

Tante erano le ore passate con quel ragazzo dai capelli rossi, tanto più intensi diventavano i miei sentimenti verso di lui. Ormai erano passati quasi quattro mesi da quando ci eravamo conosciuti ed avevo piano piano imparato a conoscerlo, osservando le piccole cose, sbagliandone altre.

Sentivo che sarei scoppiato da un momento all'altro, avrei voluto dirgli tutto, dirgli che mi piaceva da morire, che ogni volta che mi guardava o che mi sorrideva io sentivo il cuore perdere un battito, che ogni volta che mi sfiorava mi veniva la pelle d'oca, che avrei voluto baciarlo, accarezzargli i capelli ogni mattina, camminare con lui mano nella mano per le strade di Seoul.

Ma avevo paura.

Non sapevo se lui ricambiasse i miei sentimenti, non sapevo se una volta che mi fossi dichiarato saremmo potuti restare amici nel caso in cui mi avesse rifiutato. Non mi sembrava di averlo mai visto parlare con qualcuno che fosse un suo ex, per cui sembrava il tipo di persona da tagliare i rapporti una volta terminata la relazione. Però con Eunji ci parlava, ed era evidente che lui non ricambiasse l'interesse di quello stronzo, quindi che pericolo correvo?

Avevo bisogno di ancora un po' di tempo per capire il da farsi e le vacanze di Natale cadevano a pennello. Sarei tornato a Busan per due settimane e avrei potuto riflettere su quello che volevo fare, inoltre avrei potuto chiedere consiglio ad HaiRan e a mio fratello. Mi dispiaceva l'idea di non poterlo vedere per così tanto tempo, dato che orami mi ero abituato a vederlo tutti i giorni.




Quella mattina c'era un freddo assurdo. L'aria era gelida e tirava molto vento, ma questo non mi impedì di dirigermi verso l'appartamento dei ragazzi come di consueto.

Suonai il campanello, ma non venne nessuno ad aprirmi, per cui suonai nuovamente senza esitazione. Si moriva di freddo e volevo solo entrare in casa e riscaldarmi un po'.

Ad aprirmi fu Taehyung con un sorriso gigante stampato in volto.

Sfortunatamente per me una volta entrato il freddo che avevo sentito fino a quel momento non sparì, non venni avvolto nel solito tepore casalingo, bensì il freddo continuò a gelarmi le ossa.

"Taehyung, non è che potresti accendere il riscaldamento? Si gela sul serio oggi" chiesi sperando in una risposta positiva da parte sua.

"Lo accenderei se solo non si fosse rotto ieri sera. Il tecnico della caldaia non potrà venire prima di qualche giorno per cui dovrai accontentarti di qualche panno e di una bevanda calda. E ora vieni" disse per poi afferrarmi per un braccio e trascinarmi fino in salotto.

La stanza era veramente disordinata, non avevo mai visto tutto quel caos neanche nel lato di camera di P-hyung.

"Ma è passato un tornado?" scherzai sulle condizioni dell'appartamento.

"Ho finito" mi disse lui ignorando la mia ironia. "Ho finito il progetto" continuò con gli occhi che gli brillavano.

"Ma è stupendo! Sei stato bravissimo." Anche la mia bocca si incurvò in un sorriso: la sua felicità era veramente contagiosa.

"Sai cosa vuol dire questo?" mi chiese lui mordendosi il labbro inferiore ed ammiccandomi.

"Cosa?" chiesi corrucciando le sopracciglia con aria confusa.

"Che potrai avere la tua famosa sorpresa" disse dandomi un colpetto leggero sulla fronte con le dita.

Iniziai a saltellare sul posto super felice. Non ci avevo minimamente pensato, ma aveva ragione, erano questi i patti: prima finiva il progetto, prima avrei avuto la mia sorpresa.

"E qual è? Dai dai dai, dimmi cos'è" chiesi super emozionato.

"Spogliati" mi disse lui con una calma disarmante.

"Scusa?" avevo capito sicuramente male.

"Spogliati, levati i vestiti" mi ripeté lui come se avesse appena detto la cosa più banale del mondo.

Rimasi a fissarlo con gli occhi spalancati e la bocca semiaperta, come se avessi qualcosa da dire, ma in realtà la mia mente era completamente vuota in quel momento.

Taehyung si girò e prese una pila di stoffe dal divano per poi porgermele. "E' questa la sorpresa. Dai, cambiati che vedo come ti stanno e faccio le ultime modifiche."

Ero ancora incredulo. Non capivo cosa stava succedendo, ma allungai comunque le mie mani per prendere quelli che erano apparentemente vestiti che Taehyung aveva cucito per me.

"Cambiati pure qua, io vado a fare un tè per dopo intanto" disse per poi lasciarmi solo in salotto.

Mi tolsi il giaccone che avevo ancora indosso e lo appoggiai al divano. Mi guardai intorno imbarazzato, come se ci potesse essere qualcuno a guardarmi mentre mi spogliavo, quando in realtà in quell'appartamento c'eravamo solo io e Taehyung.

Deglutii rumorosamente, totalmente imbarazzato dalla situazione, e mi sfilai prima la felpa e poi la maglietta restando a petto nudo. Il freddo che aleggiava nella stanza mi solleticava la pelle facendomi irrigidire ogni muscolo del corpo.

Sentivo il fischio del bollitore, segno che il tè era quasi pronto.

"Jungkook tutto bene? Hai fatto?" urlò Taehyung dalla cucina.

"Sì, cioè no! Sto bene, ma non ho ancora finito" dissi slacciandomi velocemente i jeans per poi togliermeli. Non avrei mai immaginato di poter restare in boxer nel salotto di Taehyung, o almeno non era così che mi ero immaginato questa situazione.

Mi infilai i vestiti il più rapidamente possibile, senza neanche prestare troppa attenzione a cosa effettivamente stessi indossando. Fu solo quando ebbi finito e mi guardai allo specchio lì vicino che mi resi conto.

Taehyung entrò nella stanza e appoggiò le due tazze fumanti su un tavolino per poi avvinarsi a me con uno sguardo che lasciava trasparire la sua eccitazione e gioia.

"Allora?"

"Hyung è bellissimo."

"Aspetta un attimo" disse per poi entrare in camera e tornare con qualcosa in mano. "Girati dai."

Lo sentii avvicinarsi a me, più di quanto sarebbe bastato per legarmi quella collana al collo. Sentivo il suo petto sulla mia schiena, il suo respiro sul mio collo.

Si spostò da me e mi sentii mancare l'aria per un secondo, come riuscissi a respirare solo quando lui era vicino a me.

"Jungkook stai veramente bene, immaginavo che ti sarebbero stati magnificamente, ma stai realmente dando vita a come avevo immaginato il mio progetto."

"Da quant'è che ci lavori?" gli chiesi continuando a guardare la mia figura allo specchio. Erano loro, li avevo riconosciuti appena me li ero visti indosso: dei pantaloni di pelle nera, con una grossa cintura a stampa leopardata, una giacca abbinata alla cinta ed una canotta trasparente nera, con una sola riga che scendeva verticale a segnare la linea del mio petto e dei miei addominali.

"Dopo quella conversazione al bar ho riguardato a lungo quel bozzetto che ti era piaciuto tanto e ne ho disegnati altri. Avevi ragione, dovevo fare qualcosa che piacesse a me, non al mio docente. Ed ha funzionato. Ho proposto l'idea al prof e vedendomi così appassionato mi ha detto che potevo procedere e farne la base per la mia tesi di laurea."

"Non so veramente cosa dire...sono bellissimi."

"Sono bellissimi e ti stanno divinamente. Devo solo sistemare qualche dettaglio, posso?" mi chiese avvicinandosi con un porta spilli.

"Oh...sì, certo: fa pure."

Taehyung si inginocchiò davanti a me, con due spilli tenuti tra le labbra, e iniziò ad armeggiare con il tessuto dei pantaloni a livello della mia coscia. Ero sicuramente bordeaux in volto, ma lui era così concentrato sul suo lavoro che non se ne rese neanche conto.

Potevo vedere nel suo volto quanto ci tenesse che tutto fosse perfetto. Aveva impiegato tempo e sudore su questo progetto ed il risultato era già splendido, ma lui lo voleva perfetto al cento percento.

Restò ancora qualche minuto ad armeggiare con quegli spilli per poi rialzarsi, facendo presa sui miei fianchi.

La mia vita sembrava così piccola nelle sue grandi mani. Improvvisamente non era più il freddo la causa del mio irrigidimento. In realtà non lo sentivo più tutto quel freddo, anzi mi sentivo la pelle bruciare dove le sue dita si erano posate. Avrei voluto afferrargli il volto e baciarlo, avrei voluto consumargli quelle labbra rosee, infilare le mie dita tra i suoi capelli.

Ma non lo feci.

Ci guardammo negli occhi per quelli che mi sembrano anni. Cercavo di capire cosa gli passasse per la testa scrutando dentro le sue iridi castano scuro senza trovare nessuna risposta. Mi fissava senza dire una parola, senza emettere un suono. Entrambi stavamo trattenendo il respiro, in quella stanza era improvvisamente calato il silenzio.

Non sarei riuscito a trattenermi a lungo, lo sapevo. Il modo in cui mi guardava e le sue mani ancora sui miei fianchi erano una tortura per il mio autocontrollo. Continuavo a spostare il mio sguardo dai suoi occhi alla sua bocca. Lo vidi inumidirsi le labbra e quella fu la goccia che mi fece perdere completamente la testa.

Allungai una mano verso il suo volto, ma le mie dita non sfiorarono mai quella sua pelle perfetta.

Sentimmo la chiave girare nella toppa della porta. Ci separammo di scatto.

"Porca vacca che freddo cane che c'è fuori" disse Jimin entrando. Poi si fermò a guardarmi "Wow, Jungkook ma stai benissimo. Tae hai fatto un lavoro incredibile!"

Jimin si avvicinò a noi per poi battere il cinque a Taehyung e, mettendosi in punta di piedi, lo abbracciò. "Sono fiero di te TaeTae" gli disse con voce dolce.

Poi si girò di nuovo verso di me. "E tu sei proprio figo" disse per poi mettersi a ridere e dirigersi verso la camera.

Arrossii violentemente e anche Taehyung si mise a ridere alla scena. "Comunque questa sera dobbiamo festeggiare la fine del mio progetto, quindi resti a cena. Non si discute."

"Non vorrei disturbare, veramente..."

"Ma quale disturbo e disturbo!" urlò Jimin dalla camera affianco.

"Dai, ora cambiati che poi decidiamo cosa mangiare" mi disse Taehyung rivolgendomi uno dei suoi splendidi sorrisi.




Passammo l'ora successiva a decidere cosa mangiare per cena. Jimin e Taehyung litigarono come due bambini e nessuno sembrava voler cedere. Erano così carini. Alla fine rimasero in silenzio per dieci minuti buoni: il primo seduto a terra con le braccia incrociate ed un adorabile broncio, mentre il secondo sul divano con la testa appoggiata allo schienale e gli occhi chiusi.

"E se ordinassimo una pizza?" chiesi rompendo il silenzio di quell'infantile litigio.

Entrambi si guardarono intensamente e poco dopo nacque sul volto di entrambi un sorriso. Fu poi Jimin a parlare per entrambi. "Questa volta hai giocato bene le tue carte Jungkook. Vado a farmi una doccia, ordinate voi?" chiese alzandosi dal pavimento.

"Certo, ci pensiamo noi, margherita giusto?" domandò Taehyung ricevendo una risposta affermativa da parte di Jimin.

Una volta soli ordinammo le pizze e ci mettemmo a chiacchierare.

"Grazie ancora per aver ispirato tutta la mia collezione" mi disse voltandosi verso di me, che ero seduto accanto a lui sul divano.

È stata una sorpresa bellissima, non me l'aspettavo minimamente. È valsa la pena aspettare e venire qui ogni pomeriggio nelle ultime settimane" gli dissi sorridendogli.

Taehyung appoggiò la testa sulla mia spalla e chiuse gli occhi. Era palesemente stanco, erano settimane che dormiva poco per finire i vestiti. Allungai una mano verso la sua testa ed iniziai ad accarezzargli la nuca sperando di farlo rilassare e così successe. Poco dopo sentii il suo respiro stabilizzarsi, segno che si fosse realmente addormentato.




***** spazio autrice *****

Questo capitolo non doveva finire così, ma era già lunghino e per una volta non vi lascio con la suspense, ma semplicemente con una scena carina. È una scena che avete già visto qualche capitolo fa, l'ho reinserita volutamente perché ci tenevo a farvi vedere la crescita del loro rapporto. Jungkook non si è imbarazzato a quel contatto, anzi, ha persino fatto i grattini a Tae per farlo addormentare. Sono entrambi maturati, si conoscono meglio e hanno preso confidenza.

Cosa succederà nel prossimo capitolo? Jimin avrà fatto la doccia? Mangeranno le pizze? Il sole è giallo? Lo scoprirete al prossimo aggiornamento.

P.S. : Quanto volete picchiarmi da 1 a 10 per la scena del non bacio? 


Buon compleanno cheesebitto! Grazie di star continuando a leggere questa storia, ily.

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Fanfiction holdarah
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