'Allora dov'è la festa? E perché voi siete qui?' Chiesi
'Eravamo qui per la cosa che ha detto Luke, che poi si è rivelata una cazzata' disse Calum riferendosi a sta mattina
'La festa è a casa di Stan' ah che felicità
'Ma che bello' dissi ironica
'Non fare la mammina' complimenti Luke davvero molto divertente, mi avvicino a lui e lo spingo
'E tu non rompermi i coglioni'
'Hai un carattere di merda' Luke mi guarda con un filo di disprezzo ma subito dopo se ne pente , il suo sguardo diventa più dolce
'Strano perché solo con te ho un carattere di merda perciò fatti due cazzo di domande'
'Scusa'
'Oh mio santissimo dio smettila di scusarti mi urta, hai detto che ho un carattere di merda, amen chissene fotte'
'Ok' Luke questa volta è secco e io faccio un sorriso di sollievo
'Bene mora, ti passo a prendere alle 20:00 ok?'
'Si grazie Ash, ma perché mi chiamate tutti mora, tu, Hemmings...'
'Sei mora'
'Ma grazie al cazzo Lou'
'Perché è carino come nomignolo, andiamo dai. Ciao'
'Che facciamo?'
'Non lo so Lou, che ore sono?'
'Le 18'
'Ah..vado a prepararmi, ti se vuoi puoi rimanere'
'No vado a casa a prepararmi pure io'
'Fatti bello peri Harry, anche se lo sei già'
'E tu fallo per Luke'
'Fanculo'
'Ho visto come ti guarda' ecco appunto, come lui guarda me non come io guardo lui.
Siamo a casa di Stan, indosso un top nero, dei pantaloncini anch'essi neri e le solite converse bianche, sto parlando con Zayn e Asia
'Be si un po vi assomigliate,il colore degli occhi dei capelli'
'Si ma io sono piu figa. Andiamo a ballare?'
'Si ok' risposi
'Non ne ho voglia' così io e Asia ci ritroviamo a ballare insieme quando mi scontro con qualcuno
'E ma che cazzo!' Esclamo
'Ma ciao piccola' ciao un cazzo Luke
'Amore, come stai?'
'Ora che ti ho vista sto meglio'
'Awww che carino' eww che schifo
'Luke ciao'
'Ehi Asia'
'Volete che vi lascio soli così vi fate una bella scopata?'
'No' risposi
'Si' no Luke
'Scusa Luke ma non mi piace il cazzo piccolo' vedo Asia trattenersi dalle risate
'Non c'è l'ho piccolo'
'Fidati ci sono di piu grandi'
'Posso rubartela un secondo?' di di no Asia ti prego
'Certo' ma vaffanculo. Luke mi trascina il più lontano possibile da tutti, saliamo al piano superiore e mi porta in una stanza
'Ma che cazzo di problemi hai?!' mi domanda
'Cosa? Non è colpa mia se hai il cazzo piccolo'
'Intanto ti ho fatto male lo stesso' Luke si avvicina a me e poi mi spinge contro al muro
'Posso farti male pure io con un calcio nelle palle, e non sarebbe la prima volta tesoro' Luke ignora le mie parole e inizia a toccarmi tutto il corpo
'Sei molto bella'
'Me ne rendo conto'
'Hai un bel fisico, magro, sei bassa'
'Ma vaffanculo' risposi per l'aggettivo bassa
'Hai anche delle belle tette, piccole ma mi piacciono comunque' Luke passa le sue mani dai miei fianchi ai miei seni per poi palparli di poco
'Luke smettila' questa situazione inizia a non piacermi e sento di nuovo quella sensazione orribile, sto per vomitare
'Per non parlare del tuo culo, cazzo Madre Natura è stata proprio gentile con te' Luke ignora le mie parole spostando di nuovo le sue mani sul mio sedere e palpando anche quello
'Luke smettila, ti tiro una ginocchiata nelle palle'
'Non ne hai il coraggio' a non ne ho il coraggio
'Tu dici' non gli lascio il tempo di rispondere che gli arriva una ginocchiata sulle palle da parte mia
'Cazzo che male' Luke si accascia per terra
'Fottiti Hemmings' corsi in bagno per vomitare
FLASHBACK
Stavo camminando per le strade di Milano quando sento qualcuno prendermi per il polso non ebbi nemmeno il tempo di aprire bocca che fu subito tappata da una mano ruvida grande, subito dopo mi bloccò al muro tenendo i miei polsi con forza, farebbe di sicuro meno male se non ci fossero quei tagli fatti poco fa
'Non urlare altrimenti sarai ancora di più nei guai' restai immobile e soprattutto non aprii bocca
'brava bambina ,ora ci divertiamo' che schifo, sono altamente fregata
'mmhhh bel culo. Dimmi bambina quanti anni hai?' le sue mani viscide scendono fino al mio sedere e mi viene da vomitare
quind-quindici anni'
'bambina non ti devi preoccupare, però per avere solo quindici anni hai un fisico' il suo viso si avvicina di più al mio,inizia a baciarmi il collo lasciando la mia pelle molto umida, non era per niente piacevole ma era palese
'lasciami'
'per niente bambina, il gioco è appena iniziato' vorrei fare qualcosa tipo tirargli un calcio nelle parti basse e dopo svariati volte che ci provo c'è la faccio, non era molto forte perchè poco dopo si rialza, ma fu abbastanza forte da poter avere il tempo di liberarmi dalla sua presa.
FINE FLASHBECK
Mi avvia verso Stan che ho sentito dire che ha sempre della roba forte alle feste
'Stan hai della roba?'
'Bimba come sta?'
'sisi sto alla grande, ora dammi quello che voglio'
'e cosa vuoi?' Stan fa un sorriso malizioso e io mi chiedo che cazzo di problemi abbia
'droga cazzo. Voglio della cazzo di droga' dissi esausta
'ha preferenze bimba?'
'no'
'allora ecco a te della morfia sono 100. I soldi che mi devi dare sono 100' coglione l'avevo capito e comunque cazzo
'mi stai pigliando per il culo? è troppo'
'be se vuoi facciamo 50 con però un lavoretto ben fatto' disse portandosi la mano sul cavallo dei pantaloni
'Col cazzo. Tieni sti cazzo di soldi' gli porgo i soldi e gli strappo da quelle viscide mani la morfia, mi allontano di poco e quando vedo Stan occupato a parlare con i suoi amici mi avvicinai a lui con molta calma cercando soprattutto di non farmi vedere, quando fui abbastanza vicina gli presi il portafoglio che si trovava nella tasca e presi i miei 100 dollari, perchè col cazzo che glie li do, me ne stavo per andare quando però trovo anche dell'erba, perciò decido di prenderla
Fottiti Stan.
'Asia sono riuscita a prenderla' dissi appena la vedo
'grande' Asia prende una delle pastiglie, subito dopo ne prendo una pure io,iniziamo a ballare quando un'oca del cazzo si mette ad urlare
'giochiamo a obbligo o verità' minchia ancora con sto gioco, ci giocavo io a 14 anni quando non sapevo che cavolo fare
'è un gioco da ragazzini con ormoni a mille, ed è anche stupido' risposi
' non avrai mica paura?'
'io non ho paura di nulla'
'bene allora inizia te obbligo o verità' ormai le persone erano davvero poche dato che si era fatto davvero tardi
'obbligo' ovviamente
'bacia la persona che trovi più attraente di questa stanza' sono tutti attraenti ma la maggior parte di quelle sono fidanzati perciò vado sulla prima persona che mi capita' ovvero Ashton, mi avvia verso di lui, mi abbassai fino al suo viso e poso le mie labbra sulle suo soffici, il bacio inizia causto ma poi Ash mi chiede l'accesso picchiettando con la lingua sul mio labbro, glie lo lasciai fare e le nostre lingue iniziano a scontrarsi, sentivo gli occhi di tutti puntati addosso ma soprattutto quelli di Luke, il piccolo bambino è geloso
'okey può bastare' Luke ci interrompe e io mi andai a sedere al mio posto
'Luke dato che hai parlato, obbligo o verità?' Jessica continua a fare l'oca
'obbligo' risponde Luke non togliendomi gli occhi di dosso e pure io
'sembrerà banale ma dovrai stare 15 minuti dentro a una stanza con la persona che vuoi' forse Jessica pensa che Luke sceglierà lei ma no, lui sceglierà me perché è letteralmente ossessionato da me
'Cloe' ecco infatti, lascio uno sbuffo ma subito dopo sulle mie labbra compare un sorriso per la faccia scioccata di Jessica. Io e Luke ci avviamo verso una stanza e quando arriviamo Stan ci chiude a chiave
'perché hai scelto proprio me?' domandai
'perché si. Tu perché non sei stata sincera con l'obbligo di prima?
'tesoro hai ragione' lascai un'attimo di pausa
'dovevo baciare Lou' continuai prendendolo in giro
'Allora perché fai sesso con me?'
'Te l'ho detto, tu sei il mio giocattolo, mentre Ash è un mio amico'
'Ed è meglio il giocattolo o l'amico?'
'L'amico'
'non la penserai più così, ti farò cambiare idea'
'vai convinto' continuiamo a guardarci, a quanto pare Luke non ha intenzione di abbassare lo sguardo come solito fare
'sono più che convinto'
'l'importante è crederci' Luke si avvicina velocemente a me, mi blocca contro al muro per poi mettersi subito davanti a me e tenere le braccia ai lati della mia testa, io mi abbassai per poi spostarmi a desta e uscire dalla sua presa
'pensavo che voless-'
'no Hemmings' lo bloccai, lui ovviamente si avvicina a me e iniziando a baciarmi e a succhiare il collo,
'se vuoi che continui di il mio nome'
'continua Hemmings'
'ho detto di dire il mio nome non il mio cognome' ma vaffanculo
'fottimi Luke'
'con piacere'
Luke mi prende dalle cosce e mi appoggiò nel letto che per fortuna era nella camera, iniziò a baciarmi il collo per poi bloccarsi e poggiare le sue labbra carnose sulle mie, come al solito Luke crea un bacio dolce e calmo ma io lo faccio diventare appassionale e rude, le sue mani scivolano verso i miei fianchi per togliermi il top, io gli sbottono la camicia a quadri che indossa per poi buttarla a terra insieme al mio top, Luke mi tolse velocemente anche il reggiseno, i pantaloncini e gli slip subito dopo le mie mani vagano per il suo busto fino ad arrivare ai skinny jeans neri, glie li sbottono e glie li tolgo mentre lui mi precede togliendosi subito dopo i boxer
'vedo che abbiamo fretta'
'sta zitta piccola' disse per poi entrare in me con una spinta decisa, come al solito iniziò con spinte piane per poi andare sempre più veloce, trattenni i gemiti mentre Luke se ne fotteva altamente
'cazzo Hemmings fai più piano che sembri una cazzo di ragazzina al suo primo orgasmo'
'scusa piccola è che sei davvero... wow' pochi secondi dopo Luke si svuota dentro di me
'Luke certo che vieni subito'
'stai zitta' quanto odio quando mi dicono di stare zitta
'senti Luke stai zitta lo vai a dire a quella troia della tua amica sottona' sbottai
'chi è l'amica sottona?'
'jessica'
'e sei gelosa di lei?'
'no, è una puttana, mi da solo fastidio il fatto che mi insulti per il mio cazzo di corpo quando dovrebbe guardarsi a un cazzo di specchio'
'io intendevo gelosa del fatto che gli piaccio'
'Hemmings forse non hai capito che non me ne fotte davvero un cazzo di chi ti sta sotto o di chi ti piace' il viso di Luke diventa un pò triste ma siccome non mi frega un cazzo prendo i vestiti e inizio a vestirmi
'coglione vestiti se non vuoi farti vedere nudo' dissi vedendolo ancora nel letto nudo, lui in tutta risposta sbuffò e iniziò a vestirsi, gli ultimi 2 minuti li passiamo a farci i cazzi nostri, o almeno io mi faccio i cazzi miei mentre Luke mi fissa, ci aprirono alla porta e io uscii subito
'dimmi che non è successo nulla, sono solo 4 mesi che vi conoscete'
'Vi anche fosse non me lo ricorderei sono fatta' dissi uscendo da quella casa.
Mi avviai a casa mia a piedi, appena arrivata salii in camera mia e mi buttai a peso morto sul letto, mi addormentai quasi subito. La mattina dopo ovviamente mi svegliai all'ora di pranzo e mentre mi facevo la doccia qualcuno suonò al campanello
'dio ma perché deve succedere ogni volta che faccio la doccia' già Vittoria è ancora a casa di Niall. Mi avvolsi un'asciugamano intorno al mio corpo e mi avviai verso la porta quando aprii la porta mi vidi Luke davanti con una busta del mc e io mi chiedo chi cazzo sia quel coglione che lascia aperto il portone del palazzo.
'posso entrare?'
'no'
'be entro lo stesso' Luke entra come se fosse casa sua va verso la cucina e appoggia il sacchetto nel tavolo
'ti ho portato da mangiare'
'ho già mangiato' col cazzo che mangio quello schifo, mi farebbe prendere peso
'strano non vedo i piatti sporchi nel lavandi'
'forse li ho già lavati' dissi ovvio
'be del cibo in più non ti farà male'
'sbaglio o ti ho già riferito che ogni volta che mangio qualcosa che non sia frutta o verdura mi ficco due dita in gola?'
'no piccola me lo ricordo alla perfezione, ma se vuoi dimagrire non sarà cosi la dieta che devi eseguire'
'e quale sarebbe la dieta che dovrei eseguire?'
' mangiare frutta e verdure ma anche carboidrati, carne, pesce'
'Luke penso che in quei panini di merda non ci sia qualcosa di sano'
'lo so piccola ma permettiti avvolte uno sgarro'
'smettila di chiamarmi piccola'
'solo se mangi questo, ti ho preso il tuo preferito'
'e tu che cazzo sai qual è il mio panino preferito?'
'ho chiesto a Vittoria, Cloe io voglio solo capirti e aiutarti' be non dovresti gli direi ma stetti zitta e iniziai a mangiare quello che mi ha portato.