Felix si svegliò solo sul letto.
Le lenzuola erano state cambiate e lui era lavato e aveva dei vestiti di Hyunjin addosso.
"Non mi sono accorto di nulla" disse a se stesso.
C'era un profumo incredibile provenire dal piano di sotto.
Provò ad alzarsi, ma un dolore enorme lo pervase.
Deglutì appoggiandosi al muro, provò a fare un altro passo, ma cadde per terra perché le gambe gli erano completamente cedute.
Hyunjin venne allarmato dal rumore e lo raggiunse in camera, trovandolo per terra, mentre provava ad alzarsi.
Si leccò le labbra e si abbassò prendendolo in braccio come un bambino.
"Scusa, è colpa mia" disse mentre scendeva le scale.
"È tutto okay" Felix gli baciò il collo.
Avevano sempre fatto sesso estremo, però mai come quella notte.
"Che ore sono?" Chiese stropicciandosi gli occhi.
Hyunjin lo poggiò sul divano, dandogli un bacio dolce.
"Sono le 14 e 40 circa" poi si allontanò.
"Dove vai?" Chiese il biondo un po' con tono di supplica.
"A finire di prepararti la colazione" lo baciò di nuovo "torno subito"
Dopo qualche minuto, il corvino tornò con due piatti pieni zeppi di pancakes con la nutella.
Felix sorrise come un bambino, sistemandosi meglio sul divano.
Hyunjin gli porse una pillola e un succo d'arancia appena spremuto.
"Prendi questa, starai meglio"
Felix lo fece e si strinse al suo petto.
"Non sentirti in colpa per favore" sussurrò contro il suo petto.
Hyunjin sospirò.
"Sei pieno di lividi, il tuo labbro è rotto e non riesci a camminare... sono un cazzo di mostro"
"Però sono stato da Dio sta notte Jinnie" gli accarezzò le mani "mi serve solo un po' di riposo" ridacchiò.
Hyunjin prese un pancake ricoperto di cioccolato e glielo portò alla bocca.
"Mangia principessa" gli baciò i capelli.
Felix diede un morso, come un bambino, sporcandosi il muso.
Hyunjin sorrise intenerito.
Felix prese un pancake e lo portò alla bocca del moro, il quale si lasciò imboccare, con gli occhi in quelli del biondo, per poi leccare il cioccolato dalle labbra dell'altro.
"Non posso ridurti così" disse strofinando la testa contro quella del più piccolo.
"Il mio corpo si abituerà" gli sorrise.
"Io non ti capisco... non ci riesco..." si accigliò il maggiore.
"Fammi sempre quello che ti senti di farmi e mi renderai felice" disse semplicemente "ieri alla fine ero esausto, te l'ho detto e tu sei andato piano, stando attento a non farmi del male"
"Ma..."
"Ma niente Jinnie, finiscila, non è colpa tua se il mio corpo fa schifo in resistenza" si lamentò mostrando le braccine.
"Ma se sei splendido cazzo, mi ecciti anche in pigiama" lo strinse a se.
Felix si mise sulle sue gambe sforzandosi un po'.
"Mi abbracci?" Chiese dolcemente.
Hyunjin lo strinse da dietro "tu come stai Hyunjinnie?" Gli chiese prendendo un pancake e dividendolo a metà, per darne un pezzo all'altro.
"Bene principessa" gli accarezzò i fianchi "non devi preoccuparti troppo, ora sto bene... grazie a te" gli baciò il collo.
"Vuoi andare al cimitero?" Chiese.
"Non oggi" sorrise il moro "oggi sono tutto per te. Ti faccio da cameriera" rise.
Felix accese la tv e misero un programma che piaceva a entrambi.
"Ti fa tanto male?" Chiese dopo un po' massaggiandogli le natiche, per poi farlo sdraiare sulle sue cosce, iniziando a fargli un massaggio alle gambe.
Felix si lasciò cullare dal tocco dolce di Hyunjin su di se.
Il biondo fece per mordersi il labbro, ma Hyunjin glielo impedii allungandosi e poggiando le labbra sulle sue.
"Si sta ancora rimarginando il taglio, mordi le mie" disse baciandolo.
Felix era quasi commosso da quella dolcezza e il suo stomaco era in subbuglio.
"Hyunjin" disse guardandolo.
"Mh?"
"Ti amo" gli baciò le labbra in modo dolce.
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"Ehi Lix buongiorno" lo salutò Jeongin "Oh Hyunjin, ci sei anche tu" salutò il moro, che gli fece un cenno col capo.
"Come mai è qui, di nuovo?" Borbottò Changbin.
"Binnie vorrei la smettessi di essere così con Hyunjin" disse il biondo senza guardarlo, prendendo dei fascicoli.
"È con me perché dopo, in pausa pranzo dobbiamo andare in un posto"
Hyunjin sorrise calorosamente, quando Felix lo difendeva, si sentiva amato e compreso.
"Sarà, comunque non è molto sicuro lo sai vero?"
"E tu lo sai che sono io il capo di questo posto?" Disse tranquillo "se io voglio che stia qui ci sta" disse sedendosi sulla propria scrivania.
Lo guardavano tutti sbigottiti.
"Non l'ho mai visto così" sussurrò Lisa.
"Io invece ho un fastidioso dejavu" roteò gli occhi il fotografo con il cuore in mille pezzi, per l'ennesima volta.
"Lix, Zayn vuole che tu lo chiami" disse Jeongin.
Il biondo annuì e prese il telefono.
"Lisa firma tu questi per favore" le passò i documenti mentre componeva il numero.
"Jinnie siediti" gli sorrise.
Poi si alzò.
Quando parlava al telefono gli piaceva camminare, lo rilassava.
"Metti in viva voce" lo spronò Lisa.
Felix senza problemi lo fece.
"Felix buongiorno" rispose Zayn.
"Hey Zay tutto bene? Come mai mi hai cercato?" Chiese il biondo cercando dei fascicoli dell'anno del caso di Hyunjin dagli scaffali, anche se sicuramente in stazione non avevano molto.
"Volevo chiederti, visto che conosci il dottor Kim Seungmin, se volevi che la tua squadra si occupasse dei casi dei corpi del obitorio"
"I corpi? Non era uno?" Chiese stranito.
"Ne hanno trovato un altro sta mattina, è una donna"
"Ah" Felix si immobilizzò "va bene Zayn, conta su di noi, dopo passo in centrale a prendere i fascicoli con i dettagli"
"Perfetto Lix, sapevo di poter contare su di te"
Il biondo riattaccò e sospirò guardando il moro seduto al tavolo.
"Hyunjinnie ti dispiace se..."
"Tranquillo, ci andremo un'altra volta" sorrise.
Non voleva ammetterlo, ma andare a cercare sua sorella gli metteva molta ansia, quindi rimandare non lo infastidiva.
Felix sorrise.
"Ci andiamo il prima possibile okay? Verrò con te e andrà tutto bene" gli sorrise avvicinandosi a lui.
Gli altri nella stanza li guardavano senza capirci nulla, ma non fecero domande.
Tutti sapevano che Felix e Hyunjin avevano un loro universo in cui era impossibile per chiunque entrare.
"Bhe, chiamo Seungminnie, voi preparatevi, andiamo tutti all'obitorio" poi guardò il corvino "vuoi venire anche tu? Il tuo parere mi piacerebbe" sorrise.
"Va bene principessa, se vuoi verrò anche io"
La squadra si mosse in due macchine.
Hyunjin, Felix e Jeongin e nell'altra Changbin e Lisa.
"Forse non dovevo venire" disse piano Jeongin.
"Innie, abbiamo bisogno anche di te, anzi soprattutto di te" si corresse il biondo guidando.
"E se dovessi di nuovo sentirmi male? Sono un poliziotto, non dovrebbe succedere" guardò fuori con la mano sotto il mento.
"Innie" lo chiamò serio "vuoi provare a chiedere a Seung se conosce uno psicologo? Qualcuno con cui parlare? Magari sfogarti potrebbe aiutarti"
Jeongin era insieme alla squadra che aveva ritrovato Felix in fin di vita, circondato dal proprio sangue e con i propri organi interni in vista.
Era normale essere traumatizzati.
"Posso farlo?" Chiese il rosso.
"Certo Innie, vedrai che risolverai questo problema, che poi in realtà..."
Felix si ricordò che una volta Seungmin gli disse che prima della laurea in medicina ne aveva presa una in psicologia, ma preferì non dirlo a Jeongin per non mettergli ansia.
Felix notava come il rosso osservava il medico, avevano bisogno di vedersela tra di loro per capirsi.
"Poi in realtà cosa?"
"No niente, sono sicuro che lo supererai"
Il biondo parcheggiò.
"Sembri in ansia" notò Hyunjin guardando il proprio ragazzo.
"È vero" concordò Jeongin.
Il biondo si morse il labbro.
"Non lo so, ho una sensazione strana"
Scese dalla macchina senza aspettare nessuna risposta.
Hyunjin e Jeongin si guardarono straniti, poi decisero di uscire anche loro.
Felix si era già incamminato, lasciando i due indietro.
Hyunjin pensò fosse strano.
"Non ti ha aspettato" disse piano il rosso.
Hyunjin lo guardò, allora non era strano solo per lui.
Entrarono e raggiunsero l'obitorio.
"La donna non è di queste parti, non è stata una scelta casuale credo" spiegò Seung. "Intendo, non è normale che il corpo sia stato ritrovato in zona"
Felix annuì, con quella sensazione orrenda che qualcosa non andasse che lo tormentava.
Prese i guanti in lattice e spostò il telo.
Spalancò gli occhi e le gambe iniziarono a tremare.
"Felix..." fu Changbin a parlare.
Jeongin si coprì la bocca con le mani.
Hyunjin si fece in avanti e quello che vide fu Felix completamente distrutto davanti all'immagine della propria madre senza vita.
"Principessa" gli mise una mano sulla spalla.
"Vado un secondo fuori" disse semplicemente, girandosi ed iniziando a camminare.
Hyunjin lo seguì in silenzio, a debita distanza, analizzando i movimenti che faceva.
Felix arrivò sul tetto del palazzo e si mise dietro un muro, abbassandosi, con le ginocchia piegate al petto, con le braccia che gli cingevano la testa.
Il moro piano si avvicinò, sedendosi per terra vicino a lui.
Non sapeva che dire, era sempre Felix a tirargli su il morale, e lui in quel momento non aveva la più pallida idea di quello che avrebbe potuto dire o fare per farlo smettere di piangere.
Si morse il labbro e gli prese una spalla, spingendolo verso il proprio corpo.
Felix si lasciò completamente cadere per terra, con il viso sul corpo del maggiore.
Il suo corpo tremava e i suoi singhiozzi non facevano altro che farlo sussultare.
Hyunjin se lo sistemò meglio tra le gambe, accarezzandolo e lasciandogli dei piccoli baci sulla testa e sulla fronte, spostandogli i capelli.
Rimasero zitti per almeno una ventina di minuti prima che a rompere il silenzio fu proprio il biondo.
"N-non avevamo mai avuto un bel rapporto, ma era mia madre" pianse stringendosi al petto del moro, che lo strinse ancora di più a se.
"Lo so" disse piano.
Tenne per se quei pensieri cattivi come 'quella donna non ti meritava' o 'forse è stato il karma' perché si rendeva conto fosse orrendo da pensare, inoltre vedere Felix in quelle condizioni era straziante.
Lo aveva visto in pezzi solo dopo che era stato dimesso dall'ospedale, ma questa volta, non sapeva davvero che fare per lui.
Forse solo una cosa...
"Vado a vedere il corpo, troverò chi è staro te lo prometto" disse al suo orecchio.
"Aspetta cinque minuti. V-vengo anche io" singhiozzò
"Piccolo..."
"No davvero, ne ho bisogno" disse prima di alzare lo sguardo su Hyunjin che già lo guardava.
Si girò mettendosi a cavalcioni sul moro che lo accolse subito, stringendogli le cosce.
Il biondo gli strinse le braccia al collo, dando vita a un bacio intenso e bagnato.
Hyunjin era a sua completa disposizione, seguendo ogni suo movimento.
Felix si sporse verso il corpo del maggiore con il bacino, per sentire l'intimità del moro contro di se.
Voleva Hyunjin, voleva smettere di pensare, ma non poteva permetterselo.
Ricominciò a piangere.
Hyunjin gli poggiò le mani sulle guance.
"Ci sono io con te" gli sussurrò all'orecchio.
Gli asciugò le lacrime con le labbra, poi lo sollevò in modo da vederlo in viso per bene.
"Lo sai che il mio corpo sarà tuo appena ne avrai bisogno, ma so che adesso vuoi sapere cosa è successo a tua madre"
"Però... non so se ce la faccio" ammise.
"Io so che puoi. Sei così forte sotto quel corpicino" gli sorrise dolcemente.
"Avrei voluto presentartela meglio" si morse il labbro "lei ti avrebbe insultato perché per lei eri maleducato e poi avrebbe insultato me per essere innamorato di un uomo"
Felix accarezzò sotto la felpa di Hyunjin il piccolo segno che l'operazione per donargli un rene gli aveva lasciato.
"Le avrei detto che mi hai salvato la vita, ma non ce l'avrei avuta con lei. Perché era fatta così"
"Le avrei fatto capire che io l'ho fatto perché sei solo tu a tenermi in vita" gli diede corda Hyunjin.
Felix lo guardò, lasciandogli un bacio lento.
Fece un respiro profondo.
"Andiamo" si alzò con gli occhi ancora un po' rossi.
Hyunjin gli strinse la mano e lo guardò fiero.
Il suo ragazzo era davvero forte.
Gli accarezzò la piccola manina con il pollice.
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Bene
Prima vera svolta della storia.
Vi sta piacendo?
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