Ancora una volta, mia madre non è a casa. Sono rimasta da sola a marcire nella merda che è la mia vita. Tara mi odia e per quanto ci provi, mi evita. Tutte le chiamate non hanno ricevuto risposta o ha fatto direttamente partire la segreteria telefonica e tutti i miei messaggi sono stati ignorati.
Ho anche provato a mandarle un messaggio su Instagram, visto che so che lo controlla almeno un centinaio di volte al giorno, ma comunque non mi parla.
Hunter mi ha detto di darle un po' di tempo, pensa che questo sia qualcosa che prima o poi riuscirà a superare, ma io non sono così ottimista.
Mi odierà per sempre.
Ho provato a leggere e rileggere il mio libro di storia, più e più volte, ma continuo a tornare sulla stessa frase.
Chiudo il libro sbuffando e sento una piccola risatina provenire dalla porta.
Hunter è appoggiato allo stipite della porta, in giacca di pelle e jeans, bello da morire e sorridente. "Lo studio va bene?"
"Alla grande, cazzo." rispondo con una smorfia. Odio studiare, anche se i miei voti direbbero il contrario. È un male necessario se voglio diplomarmi e andare alla New York University.
Hunter si sposta lentamente dal suo posto vicino alla porta e si siede sul bordo del letto. Mi accarezza delicatamente il braccio, confortandomi in qualche modo. "Sembri stressata. Stai bene?"
No.
Non sto bene.
Sembra che tutto il mio mondo si stia sgretolando e non posso fare nulla per sistemare le cose.
Non mi rendo nemmeno conto di avere le lacrime che mi scendono lungo le guance fin quando Hunter non mi attira tra le sue forti braccia. Strofino il naso nel suo petto e mi lascio crollare a pezzi tra le braccia dell'uomo che amo.
Le lacrime continuano a scendere mentre Hunter mi calma, accarezzandomi i capelli e baciandomi la testa. Mi rendo conto che questo è esattamente ciò di cui avevo bisogno.
Solo lasciarmi andare e piangere.
"Tara tornerà alla fine, Em, te lo prometto." dice in tono rassicurante ed io tiro su con il naso nella sua maglietta.
Il fatto è che non si tratta solo di Tara.
Mio padre è malato e mia madre non è mai a casa. Non so dove vada o con chi, ma sicuramente non è qui con me, come dovrebbe.
Mi asciugo gli occhi con il dorso delle mani e mi siedo più dritta per sistemarmi.
Hunter mi rivolge un sorriso e caloroso e incoraggiante. "Andrà tutto bene" dice e per quanto io voglia credergli, la mia mente non riesce a vedere nulla che sta migliorando.
La mia voce è gracchiante quando rispondo, cerco di sembrare il più normale possibile ma tutto mi sta appesantendo e mi sento così giù di morale. Mi chiedo se riuscirò mai a riprendermi da tutto questo.
"Ne dubito"
"Certo che lo farà" mi abbraccia di nuovo e faccio uscire un sospiro tremante.
"Tara mi odia e mio padre-" mi fermo a metà frase realizzando di non aver mai detto ad Hunter di mio padre.
"E tuo padre?" chiede Hunter e voglio davvero qualcuno con cui condividere i miei problemi, ma non voglio caricarlo di tutta la merda che riguarda la mia vita. "Ti amo Emily. Puoi parlare con me...di qualsiasi cosa."
Annuisco sapendo che è sincero, mi fido di lui e penso che se ne parlassi forse mi farebbe sentire meglio.
Sono pessimista ma vale la pena tentare qualsiasi cosa.
"Mio padre ha la demenza." non lo guardo in faccia quando lo dico perché non potrei sopportare di vedere la pietà sui suoi bei lineamenti. "Mia madre ha detto che è iniziata qualche mese fa. Solo piccole cose. Sbalzi d'umore, perdita di appetito, confusione su alcune cose."
Lo sento fare un respiro profondo accanto a me e la sua mano si abbassa per tenere la mia, incoraggiandomi a continuare. "La sera in cui mia madre ci ha beccati, non erano neppure andati al ristorante. Mio padre stava guidando e si è innervosito perché non sapeva dove fosse. Mia madre lo ha portato direttamente in ospedale."
"Cos'hanno detto?"
"Ha fatto alcuni esami, gli hanno chiesto quando è nato, il suo nome, piccole cose che avrebbe dovuto sapere e ha risposto. Hanno fatto una tac al cervello e cose del genere e hanno detto a mia madre che la sua condizione era legata allo stress e che aveva bisogno di riposare. Negli ultimi mesi è peggiorato progressivamente. La settimana scorsa mi ha chiesto sette volte in cinque minuti se ero felice di diplomarmi. Mia madre lo ha trovato svenuto nell'acqua gelida della vasca poi e quando si è svegliato non ricordava nemmeno chi fosse. Ha deciso subito di riportarlo in ospedale e gli hanno diagnosticato una demenza al quarto stadio."
"È grave? Possono curarla?" chiede Hunter con tono calmo. Sono contenta di aver condiviso questo con lui, voglio condividere tutto con lui.
"È un po' grave, ma non la peggiore. Sa ancora chi sono ma dimentica piccole conversazioni avute con me. È troppo progredito per dargli qualche trattamento, ci hanno dato circa sei mesi prima che dimentichi i nostri nomi e chi siamo per lui. Non si ricorderà nemmeno che sono sua figlia." La mia gola si stringe e ingoio l'enorme nodo che si è formato. Ho pianto molte lacrime questi giorni, non credo di poterlo fare più.
"Mi dispiace così tanto Em" Hunter dice baciandomi la fronte. Un piccolo sorriso si forma sul mio viso e lo abbraccio, sapendo che qualunque cosa accada la supererò con l'aiuto di Hunter. "Dov'è tua madre?"
Lascio uscire uno sbuffo frustrato. "Onestamente, non ne ho la più pallida idea. Continua a scomparire per giorni e giorni. Non credo nemmeno che le importi di quello che sta passando mio padre. O io."
"Certo che le importa"
"Allora, il minimo che potrebbe fare è comportarsi come se le importasse. Ho ricevuto un messaggio circa un'ora fa in cui diceva che non sarà di nuovo a casa stasera."
"Quindi sei da sola?" mi chiede mentre mi alzo e prendo una maglietta vecchia dalla sedia vicina, mi asciugo la faccia e inspiro profondamente.
Quando torno indietro, Hunter si è tolto le scarpe e la giacca e si è sistemato comodamente sul mio letto. "Cosa stai facendo?"
"Mi preparo per andare a letto" mi sorride. "Non ti lascio stare qui da sola, specialmente quando sei così arrabbiata."
Il mio cuore batte al pensiero di quanto sia gentile e premuroso. Amo davvero, davvero tanto quest'uomo. "Ti amo." gli sorrido mentre lo raggiungo sul letto. "Grazie."
"È un piacere" risponde. "Inoltre non c'è elettricità nel mio appartamento fino a domani mattina, quindi restare qui mi tiene lontano da Tara almeno stasera."
"Ti ha parlato?"
"No e non me l'aspetto, almeno per un altro anno o due." scherza mentre io mi infilo nell'incavo del suo braccio. "Lo supererà, non può essere arrabbiata con noi per sempre."
"Forse non con te, sei suo fratello." lo correggo. Hunter è la sua famiglia, non importa quanto lo voglia, non potrebbe mai tagliare i legami con lui. "Io? Sono solo una ragazza che era sua amica. Ne ha tante, dubito che le mancherò."
"Le mancheresti più di quanto pensi." Hunter cerca di rassicurarmi e ancora una volta sono dubbiosa. "Dai, vestiti per andare a letto. Penso che tu abbia bisogno di una bella coccola per tirarti su il morale" aggiunge mentre tira fuori i libri di testo dal mio letto. Cadono a terra con un tonfo.
"Penso che uno o due orgasmi potrebbero tirarmi su il morale di più." dico con un sorriso sfacciato, sapendo che sa che sto scherzando.
Non sono dell'umore giusto per il sesso in questo momento.
"Beh, non è da te essere una piccola puttanella"
La mia bocca si spalanca e cerco di sembrare il più offesa possibile ma fallisco miseramente e rido, pienamente consapevole che sta solo scherzando con me. "Stronzo."
"Mi ami." dice Hunter mentre salto sul letto e mi sdraio accanto a lui.
"Sì" rispondo, strofinando il mio viso contro il suo collo. Odora di sudore, fumo e vaniglia tutto in uno. È una combinazione inebriante e sexy. Ha un odore molto virile.
"Riposa un po' Em e se sei fortunata ti preparerò la colazione domattina."
Solo il pensiero mi rende felice. Mi rendo conto che anche se abbiamo passato ore ed ore avvolti l'uno nelle braccia dell'altro, infinite ore a parlare e fare dell'incredibile sesso, non abbiamo mai passato la notte insieme. Il pensiero è spaventoso ed emozionante allo stesso tempo.
"Buonanotte Hunter." dico, i miei occhi si chiudono subito.
Sento le morbide labbra di Hunter baciarmi i capelli e sorrido. "Buonanotte Squirt."