POV Emily:
Non parlo con Hunter da due giorni. è stato incredibilmente difficile evitarlo considerando che ho passato la maggior parte del mio weekend a casa di Tara a confortarla.
Fortunatamente, la fortuna era dalla mia parte e ogni volta che ero lì, Hunter sembrava essere uscito. Probabilmente era con la sua fottuta fidanzata meravigliosa, magrissima e perfetta.
Solo il pensiero mi fa accapponare la pelle.
Ho ricevuto alcuni messaggi e chiamate, ma li ho ignorati, ho lasciato la segreteria e ho eliminato i messaggi. Non voglio essere disturbata per sentire altre bugie.
La cosa pazzesca è che stavo davvero iniziando a credere che ci tenesse a me. E non solo come scopamico.
Stupidamente incominciava a piacermi. Mi piace davvero lui.
Sono solo contenta di averlo scoperto prima che la cosa diventasse troppo seria o che commettessi l'errore di innamorarmi di lui.
Tara sta meglio, ma oggi dobbiamo entrambe affrontare i nostri problemi a testa alta. Oggi è lunedì, il che significa che c'è scuola.
Le ho chiesto se voleva saltarla, ma era irremovibile. Non avrebbe mai lasciato che Nick Sawyer la rovinasse. Invidio il suo coraggio. È così agguerrita.
Uno strato in più di fondotinta e del blush ed esce di casa. Saliamo in macchina e le stringo la mano, mostrandole che sono qui, sono con lei tutto il tempo. Lei risponde con un sorriso sincero.
Quando arriviamo a scuola tutto sembra normale. Non so perché dovrebbe sembrare diverso, ma sicuramente dovrebbe. Tara sta per trovarsi faccia a faccia con il suo ex che ha tentato di violentarla e che l'ha colpita, mentre io sto per trovarmi faccia a faccia con lo stronzo, bugiardo e traditore dell'allenatore di football della scuola.
Entriamo a scuola mano nella mano, un sorriso forzato da parte di entrambe. Di solito ci separiamo e andiamo ognuna al proprio armadietto, ma non c'è possibilità che oggi la lasci da sola, a meno che non sia strettamente necessario.
Non passa molto tempo prima che la gente inizi a salutarla per il corridoio, dopotutto è una ragazza popolare. Alcune ragazze la salutano e riceve alcuni ammiccamenti da parte di alcuni ragazzi, che accetta con un sorriso.
È così fottutamente forte, non so nemmeno come riesca a rimanere lucida, figuriamoci a trovare il coraggio di venire a scuola e affrontare tutti, soprattutto lui.
Prego Dio che Hunter non lo incontri prima di noi perché non penso sarebbe in grado di controllarsi e non finirebbe bene per nessuno.
Fortunatamente la prima lezione di Tara è uguale alla mia e dopo aver preso i suoi libri dal suo armadietto, ci dirigiamo verso il mio.
Quando giriamo l'angolo sono sorpresa di vedere Devon appoggiato al muro, proprio accanto al mio armadietto. Ci saluta con il suo splendido sorriso.
"Ciao" si allontana dal muro e si raddrizza. "Spero che tu ti senta meglio" mi dice e io annuisco con un piccolo sorriso.
"Sì, ti ringrazio."
Tara mi ha raccontato la storia di venerdì sera e, secondo lei, l'unica ragione per cui Nick non è riuscito a finire quello che ha iniziato è perché Devon è intervenuto e l'ha salvata prendendo a pugni il bastardo.
"Ho pensato che voi due oggi non sareste state lontane l'una dall'altra, quindi ho pensato di prendere due piccioni con una fava e vedere come stavate entrambe."
Devon mi è sempre piaciuto, mi è sempre stato simpatico, anche se fino ad un mese fa non abbiamo quasi mai parlato. Ora è in piedi di fronte a me come un supereroe senza mantello.
Ma è esattamente questo. Ha salvato Tara venerdì, ed ora eccolo qui a vedere se sta bene.
"Stai bene?" le chiede timidamente grattandosi goffamente la nuca. Ovviamente non vuole spettegolare riguardo la cosa ma è bello vedere che gli importa abbastanza da chiedere.
"Sto bene. Grazie ancora Devon." Tara risponde. "Seriamente, non so cosa avrei fatto se tu-" si interrompe quando le lacrime iniziano di nuovo a riempirle gli occhi e le prendo la mano. Si asciuga delicatamente gli occhi con la mano libera e gli sorride. "Grazie."
"Non devi ringraziarmi, sono solo contento che tu stia bene." La abbraccia dolcemente con un braccio. "E se mai avrai bisogno che lo prenda a calci in culo, devi solo dirmelo. Te lo prometto, quello stronzo non sarà mai più vicino di tre metri da te."
Sorrido per la sua sincerità. "Lo apprezziamo, grazie Devon."
Sorride di rimando e noto quanto sia sexy oggi. "È meglio che vada in classe. Ci vediamo più tardi" ci fa un cenno prima di lasciarci.
Mentre inizio a cercare nel mio armadietto, sento di nuovo la sua voce. "Emily" mi volto verso di lui e sembra leggermente imbarazzato, non credo di averlo mai visto così prima. "Sto ancora aspettando quel ballo che mi era stato promesso."
Sorrido da un orecchio all'altro perché non mi aspettavo che lo dicesse. In più, è carino da morire quando è così agitato. E per concludere, Devon Manning mi ha appena detto che vuole ballare con me.
"Forse al ballo di fine anno"
"O alla festa di compleanno di Em?" suggerisce Tara con un sorriso trionfante.
Fino ad ora non sapevo di fare una festa. Odio le feste. Tara lo sa, ma userà qualsiasi scusa per fare da Cupido.
"Sembra un buon piano" Devon mi fa l'occhiolino e mi manda un sorriso ampio e sfacciato prima di dirigersi verso la classe.
Prendo i libri dal mio armadietto e avvolgo Tara con il braccio mentre la trascino con me. "Ho intenzione di ucciderti."
Tara ride accanto a me "Ti amo anche io, tette mosce."
* * *
(11:17) Hunter:
Perché mi stai ignorando?
Come se lo stronzo avesse bisogno di una spiegazione. Non posso credere alla sua faccia tosta. O si sente davvero in colpa per aver mentito o sta cercando di dare la colpa a me. Ad ogni modo, è nel torto.
Continuo a leggere le dozzine di messaggi che mi ha mandato oggi.
(11:29) Hunter:
Lasciami spiegare. Per favore.
(14:03) Hunter:
Em, per favore parlami.
(14:44) Hunter:
Possiamo vederci a casa e parlare?
(15:22) Hunter:
Non mi arrenderò finché non mi darai la possibilità di spiegare, quindi probabilmente dovresti semplicemente rispondermi.
Getto il telefono sul letto sbuffando. Non voglio parlare con lui. Non voglio stargli vicino se devo essere onesta, ma so come è fatto.
È una testa di cazzo testarda e continuerà a darmi fastidio fino a quando non potrà dire la sua.
Prendo le mie Vans e le metto sotto ai jeans attillati e la canotta bianca. Afferro la mia giacca, corro giù per le scale lasciando il telefono in camera.
Tara ed io abbiamo programmato di andare a vedere un film, è bello perché è passato molto tempo dall'ultima volta che abbiamo passato del tempo tra di noi. O è sempre stata impegnata con Nick o io con Hunter. Ora non abbiamo questi problemi, e possiamo passare di nuovo del tempo insieme.
L'intera giornata è trascorsa in un attimo ed entrambe siamo riuscite ad evitare quello che volevamo.
Arrivo a piedi a casa di Tara, è solo a pochi passi dalla mia, ma completamente diversa da tutte quelle del vicinato.
Entro senza bussare, è qualcosa che faccio da quando siamo bambine, ma me ne pento immediatamente.
Hunter è qui.
E non è solo.
"Emily" dice Hunter sembrando sorpreso di vedermi. Sono seduti al tavolo da pranzo con un caffè davanti entrambi.
Esamino velocemente Candice, è fottutamente perfetta in ogni senso. Non c'è modo che io possa competere con lei.
"Che ci fai qui?" chiede Hunter.
Mi stringo le braccia attorno al corpo, come una piccola stronza insicura e mi schiarisco la gola. "Ehm...vado al cinema con Tara. Dov'è?"
"È andata al negozio con mia madre per comprare da mangiare. Non dovrebbero metterci molto, puoi sederti e aspettare se vuoi" si offre indicando una delle sedie attorno al tavolo.
È fottutamente serio?
Come se potessi sedermi qui con il mio ex scopamico e la sua ragazza a fingere che sia tutto a posto.
Non cerco nemmeno di nascondere l'incredulità sul mio viso. "No, grazie."
Esco proprio come sono appena entrata e rimango lì fuori. Fa abbastanza freddo ma preferirei morire di polmonite piuttosto che stare dentro.
Rimango in piedi ancora per qualche minuto a ballare sul posto nel tentativo di scaldarmi. I miei piedi si muovono avanti e indietro e mi avvolgo sempre di più nella giacca.
Sento la porta aprirsi dietro di me e maledico il fatto di essere uscita da casa mia così presto.
So che è Hunter dall'odore della sua acqua di colonia. "Dovresti tornare dentro Em, qui fuori si gela."
Lo ignoro completamente, fingendo che non sia nemmeno lì. Non c'è alcuna possibilità che io rientri in quella casa finché Tara non sarà a casa.
Quando non ottiene una risposta sento il suo braccio muoversi davanti a me, mi sta tendendo qualcosa e delle fottute farfalle traditrici mi svolazzano nello stomaco.
"Almeno prendi questa." Sono riluttante, ma mi sto anche congelando le tette, quindi la prendo. Non l'ho mai guardato in faccia, ma so che probabilmente sta sorridendo per la sua piccola vittoria.
Sento la porta chiudersi e solo allora mi volto.
Un altro brivido mi corre lungo la schiena e guardo il capo d'abbigliamento che ho in mano.
È la sua felpa. Quella felpa.