Let Me Get Lost In You [TaeKo...

By Hananami77

1.1M 62.5K 99.5K

''«Taehyung non può sposare il figlio di Jeon. Ho sentito troppe cose poco rassicuranti sul suo conto, non po... More

Personaggi+Introduzione
[1]
[2]
[3]
[4]
[5]
[6]
[7]
[8]
[9]
[10]
[11]
[12]
[13]
[14]
[15]
[16]
[17]
[18]
[19]
[20]
[21]
[22]
[23]
[24]
[25]
[26]
[27]
[28]
[29]
[30]
[31]
[32]
[33]
[34]
[35]
[36]
[37]
[38]
[39]
[40]
[41]
[42]
[43]
[44]
[45]
[46]
[47]
[48]
[49]
[50]
[51]
[52]
[53]
[54]
[55]
[56]
[57]
[58]
[59]
[60]
#Special: [Biscotti in incognito]
[61]
[62]
[63]
[64]
[65]
[66]
[67]
[68]
[69]
[70]
[71]
[72]
[73]
[74]
[75]
[76]
[77]
[78]
[79]
[80]
[81]
[82]
[83]
[84]
[85]
[86]
[87]
~Epilogo~
LMGLIY - FAQ

[Special 3#] Buon compleanno, hyung!

6.4K 517 499
By Hananami77

Jungkook, 12 anni



Il sonoro splat che seguì il suo fallimentare tentativo di ricoprire il dolce con della glassa al cioccolato lo portò a guardare con dubbio la sua piccola opera d'arte, ed arricciò profondamente le labbra con fare dubbioso.

Kookie... In v-verità n-non s-sembra venuta p-proprio b-b-— 

Jungkook aggrottò le sopracciglia ed il suo cruccio si amplificò all'insistente balbettio che, prepotente, gli impedì di terminare la frase e lo bloccò su quella parola che proprio non voleva saperne di essere pronunciata. 

Kookie alzò le sopracciglia e piegò la testa con fare confuso, tendendo poi le manine verso di lui in modo che il suo Junkoo si chinasse fino ad abbassarsi alla sua altezza. Infatti, Jungkook si acquattò sulle ginocchia e sentì le piccole mani paffute di Kookie posarsi sulle sue guance per stringerle appena, fissandolo con occhi grandi e seriosi. 

Junkoo! Ripetiamo i-insieme, disse quindi, determinato, 'be-ne'—'b-bee-nee' scandì Kookie, stirando le labbra con fare quasi comico. 

Jungkook lo guardò perplesso, arcuando un sopracciglio. M-Ma balbetti a-anche tu. obiettò con voce appena impastata a causa della smorfia del suo viso -ancora stretto tra le manine di Kookie. Quest'ultimo sbuffò, arricciò il naso e gonfiò le guance, scrollando le spalle senza importarsene davvero. 

N-Non ha importanza! Kookie r-riesce a d-dirlo, e se c-ci riesce Kookie, a-allora ci riesce a-anche Junkoo! s'impunto il più piccolo, R-Ripeti c-con me, Junkoo. 'Be-ne' ripeté allora, senza alcun tentennamento. 

Jungkook roteò gli occhi ma increspò le sopracciglia e Kookie gli pizzicò una guancia, incitandolo con lo sguardo a provare. 

Be-ne. scandì lentamente, sorprendendo sé stesso per esserci riuscito. Batté le palpebre, colpito, ed un piccolo sorriso spuntò sul suo volto. 

B-bene! Non s-sembra v-venuta proprio b-bene! completò infine, prendendo a ridacchiare sonoramente al gioire festoso di Kookie che era così felice di aver aiutato Junkoo da non prestare attenzione al significato della frase. Iniziò a saltellare sul posto, gettandogli poi le braccia al collo per abbracciarlo forte. 

Jungkook ricambiò l'abbraccio con un sorriso largo e luminoso ad alleggerirgli i tratti infantili del volto, anche se era altamente dubbioso circa quanto ci fosse da esultare per ciò che stavano combinando da tutta la sera. 

Il loro hyung non voleva si mettessero ai fornelli, né tantomeno voleva che se ne andassero in giro per il palazzo da soli, ma...

Quello che stava per arrivare non era un giorno qualunque.

Passato il momento euforico, Jungkook tornò a porre l'attenzione su ciò che stava facendo prima di incepparsi sulla parola, sospirando profondamente. Kookie, è b-bruttissima. N-non s-sembra neanche tanto b-buona. commentò nuovamente, osservando con dubbio crescente la glassa al cioccolato continuare a colare drammaticamente dai bordi del dolce, ricadendo grossolanamente in rivoli non troppo liquidi ma che, sotto consiglio e direttive di Kookie, avevano fuso insieme. 

O meglio, ciò che avevano cercato di fondere insieme. 

Aveva brutalmente rubato del pan di spagna che aveva cucinato quella mattina il cuoco, lo aveva tagliato stando attendo a non affettarsi un dito e lo aveva ordinatamente impilato; solamente che qualcosa non sembrava essere andato proprio come si aspettavano. 

Gli strati di pan di spagna non erano poi così tanto regolari; angoli spigolosi sembravano sbucare qui e là, un po' di briciole si erano annidate lungo i bordi del piatto, la crema pasticcera -preparata con le sue mani e senza l'aiuto di nessun adulto- era di un bel colore, ma nonostante avesse provato a stenderla con spatola, aveva inspiegabilmente iniziato a strabordare via via che il dolce veniva composto, scivolando velocemente fino ad annidarsi alla base in piccole montagnette giallo paglierino.

Visto l'imprevisto che né lui né Kookie avevano pronosticato, quest'ultimo aveva quindi suggerito di coprire il tutto con un'abbondante colata di cioccolato fuso, spingendo Jungkook ad andare alla ricerca del cioccolato da sciogliere. Si era quindi adoperato per adempiere al suo dovere di pasticcere improvvisato ed aveva fatto quanto gli era stato suggerito ma...forse non lo avevano lasciato sciogliere abbastanza, perché non era riuscito a ricoprire bene nemmeno la metà del dolce.

Fece un passo indietro e piegò il capo di lato, arricciando appena le labbra mentre si portava due dita sotto il mento con fare pensieroso. 

Studiò per lungo tempo la sua opera di pasticceria non proprio perfetta e gonfiò le guance, indispettito.

Kookie, è b-bruttissima! Hyung c-ci farà s-solamente una r-r-—ramanzina. riuscì a tirare fuori Jungkook, dandosi un colpetto sulla tempia per essersi inceppato, ancora, su una parola durante il discorso. 

Kookie parve esitare per qualche istante, quindi storse appena il muso e si accovacciò per terra, abbracciandosi le gambe con le piccole braccia; posò il mento sulle ginocchia ed assunse un'espressione corrucciata e pensierosa, guardandosi intorno alla ricerca di ispirazione. 

M-Ma sei s-sicuro di a-aver seguito t-tutte le mie i-indicazioni? commentò poco dopo, dubbioso.

Jungkook fece un verso stizzito e lo guardò di sbieco. C-certo che sì! I-io non avrei a-aggiunto anche il c-c-—cioccolato! esclamò, voltandosi poi verso l'orologio. 

Mancavano meno di dieci minuti e ancora non aveva terminato, per cui si guardò intorno e si apprestò ad afferrare la sacca da pasticciere piena di panna montata stringendola tra le mani, annuendo tra sé con fare sicuro. 

Sì, ce la poteva fare. Magari la panna avrebbe coperto il danno facendo diventare la torta più diventare bella ed invitante -come i dessert che venivano serviti a cena, ad esempio. 

Le sopracciglia si arcuarono per la concentrazione, le labbra si strinsero e gli occhi assottigliarono mentre, con accortezza, scriveva sulla base della torta un augurio per il suo hyung. 

Era il suo compleanno, dopotutto, ed anche se JK gli aveva ripetuto all'infinito che non voleva festeggiarlo perché non gli piaceva ricordare il giorno della sua nascita, Jungkook e Kookie avevano tutta l'intenzione di rendere l'occasione speciale. Lo volevano vedere sorridere e mangiare tanta torta, volevano fare qualcosa per renderlo felice perché lui rendeva felice tutti e, spesso, si dimenticava di essere felice sé stesso. 

E Jungkook lo sapeva. 

Junkoo! H-Hai f-fatto?! esclamò impaziente Kookie, saltellando da un piede all'altro perché mancava così poco alla festa! 

Per la sorpresa, la presa di Jungkook si strinse all'improvviso ed uno squittio acuto rimbalzò tra le pareti della cucina; ad occhi spalancati, guardò lo strano sbuffo striato che, sprezzante del suo impegno, era andato a deturpare ciò che era stato scritto ed aveva rovinato la sua decorazione.

Si è r-rovinata! esclamò, nel panico, Kookie! N-non devi urlare a-all'improvviso! si lamentò Jungkook, mettendo il broncio.

Kookie emise un verso indignato ed assunse un'espressione offesa; un broncio perfino più profondo di quello di Jungkook gli fece sporgere le labbra e lo portò ad abbassare gli occhi sui suoi piedini. Ne mosse uno disegnando con la punta della scarpina un semicerchio e guardò l'erbetta fresca di rugiada piegarsi appena al suo passaggio.

Kookie era s-solo tanto c-contento. A-antipatico! mugugnò, arricciando il naso. 

T-tu lo sei d-di più! Jungkook sospirò e afferrò con accortezza il piatto su cui la pericolante torta svettava in tutta la sua stortezza, camminando lentamente verso dove avevano deciso di allestire la piccola festa e stando attento a non inciampare nei propri piedi perché non poteva permettere che andasse tutto a monte per la sua goffaggine, eh. 

Adesso è tutto p-pronto, Kookie! Ci s-siamo q-q-—q-quasi! esclamò poco dopo con palese contentezza, dimentico del loro battibecco perché finalmente era quasi arrivato il momento!

Sorrise largamente verso il nulla e posò con attenzione la torta, coprendola in modo che non si rovinasse e si guardò intorno. Certo, se qualcuno di concreto lo avesse potuto aiutare, sarebbe sicuramente riuscito a creare un dolce più bello, e magari fare anche qualcosa di più di quella piccola festa tra loro. 

In realtà, a parte Kookie e JK, non aveva tanti amici. 

Anzi, a dire il vero, non aveva nessun amico. 

Non sapeva perché non volessero avere a che fare con lui ma, a quanto sembrava, il suo balbettio non dava fastidio solamente al re -e non era nemmeno troppo bravo nel fare amicizia. Kookie era molto più bravo di lui in quello; quelle volte in cui si ritrovava a giocare con qualcuno era solo grazie a quest'ultimo e non perché lui fosse riuscito a parlargli. 

Però poi tutti andavano via, e ritornava di nuovo ad essere solo.  

Scacciò i pensieri tristi e dopo aver preparato per bene il tutto, sorrise ancora una volta verso sé stesso, battendo le mani dalla contentezza.

Andò velocemente nella stanza del suo fratellone e non ci volle molto perché iniziasse a sentire quella familiare sensazione di stordimento, quello che gli faceva percepire i suoni ovattati, quello che gli rendeva la vista sempre più sfuocata per, infine, esserne inglobato ed assorbito.

Le palpebre presero a battere velocemente e gli occhi si mossero per schiarire la vista; i suoni tornarono al loro posto e l'ambiente familiare lo lasciò per qualche attimo interdetto. Si passò una mano tra i capelli per portarseli all'indietro e scosse leggermente la testa. 

«Ma che diamine ci faceva qui...aish, quel ragazzino mi farò uscire di testa.» mugugnò a mezza voce JK, notando che fosse nella sua stanza e seduto davanti al tavolino basso su cui svettavano alcuni fogli -gli stessi che aveva lasciato l'ultima volta che era tornato. 

Tuttavia, un qualcosa attirò la sua attenzione ed allungò una mano verso il bigliettino ripiegato e delicatamente posato su uno dei suoi disegni. Lo studiò per qualche istante, non stupendosi che Jungkook gli avesse lasciato qualche nota scritta.

Soprattutto i primi tempi, quando la comunicazione tra loro era estremamente complicata, Jungkook gliene lasciava a bizzeffe -ed alcuni erano ancora conservati nel cassetto insieme ai disegni di Kookie.

"Kookie ha fatto dei pasticci nella sua stanza, ho provato a rimediare ma non ci sono riuscito. Scusaci, hyung!" 

JK scosse la testa con un mezzo sorriso e prese un profondo sospiro, grugnendo; fece una smorfia di dolore alla fitta partitagli dalla schiena ed irradiatasi lungo tutte le spalle ed un dubbio gli balenò nella mente. Si issò e alzò le maniche della camicina indossata da Jungkook, guardando con disappunto -ma senza sorpresa- le macchie bluastre che gli coloravano i polsi e gli avambracci; lasciò scivolare il pollice lungo l'impronta e sibilò all'ipersensibilità, schioccando la lingua sul palato. 

Si appuntò di passarsi l'unguento non appena ne avrebbe avuto il tempo, quindi si coprì nuovamente le braccia e mosse circolarmente il collo. 

Sapete che non potrete sempre cavarvela lasciandomi dei bigliettini con tanto di cuoricini sui bordi, vero? commentò con fare fintamente scocciato, che però non nascondeva il sorriso bonario e palese che gli stirava le labbra ogni volta che quei due piccoletti facevano qualcosa che lui doveva sistemare. 

Si affacciò da dietro la porta e si accertò che non ci fosse nessuno, andando a passo svelto verso la stanza da Kookie in cui si chiuse a chiave; prevenire, in quel palazzo, era molto meglio che curare, lo sapeva per esperienza. 

Strizzò gli occhi e si concentrò sul presente, portandosi due dita a pizzicare il ponte del naso perché, come ogni volta, era fin troppo semplice dissociarsi con il suo biscottino preferito -soprattutto vedendo i giocattoli e le coperte colorate. 

Il letto di Kookie era posto al centro della camera ampia e spaziosa; su questo, una serie infinita di cuscini dalle forme più varie creavano una pila ordinata e colorata che occupava, letteralmente, l'intero materasso; sui comodini facevano sfoggio di sé gli origami che lui e Jungkook gli avevano regalato in occasione del loro primo incontro mentre, di fronte al letto, una serie di fogli erano sparsi sul pavimento e attorniati da pastelli e colori a cera. Alcuni peluche erano posati sulle poltrone e JK sorrise appena nel vederli perché anche lui avrebbe voluto regalargliene uno. 

Lo avrebbe già fatto da molto tempo se solo il re non lo avesse sempre zittito con "ne hai fin troppi, Jungkook. Non ne farò arrivare altri" che lo aveva scocciato oltremodo ma che lo avevano convinto a non insistere.

Quello smidollato del re non meritava nemmeno le sue insistenze, solo tanti schiaffi. 

Scosse la testa e, stavolta, la confusione regnò sovrana nel suo animo perché...c'era un altro biglietto per lui, minuziosamente ripiegato e posato sul letto di Kookie...?

«Ma che sta succedendo...?» sussurrò tra sé, avanzando con cautela.

"Il pasticcio è avvenuto sul balconcino!" 

«Sul balconcino? Mi prendete fottutamente in giro?» ripeté, afferrando una delle coperte per potersela posare sulle spalle; il tutto, però, chiedendosi cosa avesse spinto Kookie ad andare in balcone con quel freddo. 

O cosa avesse spinto Jungkook a non dirgli chiaramente cosa fosse successo ma a lasciargli quegli indizi vaghi ed incongruenti che lo stavano portando a vagare in giro senza sapere cosa aspettarsi. 

Se vi prendo, giuro che v— 

Lo sbuffo scocciato si perse non appena, aperta la grande finestra ed affacciatosi per guardarsi in giro con fare circospetto, i suoi occhi non si fermarono sul carrello che, solitamente, veniva utilizzato dalla servitù per portargli la colazione -ma che adesso era posto a ridosso della lunga balconata. A fargli da sfondo, il manto limpido della sera punteggiato da luminose stelle ed il bubolare di qualche gufo lontano.

Ma cosa...sussurrò tra sé JK, andando verso il carrello con il cuore stranamente palpitante e le guance bollenti -e sicuramente tinte di una tenera colorazione rosea a lui ampiamente sconosciuta. L'eco dei suoi passi fu l'unico suono che riuscì a distinguere in quella quiete notturna, scandita solamente dal battere incessante del suo cuore.

Lo sentiva pompare così velocemente da sembrare volesse spiccare il volo. 

Assottigliò la vista e la presa sulla coperta si strinse; posata su un'alzatina e coperta da una cloche in vetro, vi era quella che JK interpretò essere una torta. Di fianco a questa, un barattolo chiuso conteneva le lucciole che egli stesso, la sera precedente, aveva acchiappato per dare la possibilità a Jungkook di vederle -dato che quest'ultimo, non essendo praticamente mai presente la sera, aveva espresso il desiderio di ammirarle. 

Svolazzavano nel contenitore con dolcezza, cullando il tumulto interiore di JK che, con mano stranamente poco ferma, aveva afferrato la cloche per sollevarla e sbirciare cosa racchiudesse. Il suono lontano del campanile che indicava lo scoccare della mezzanotte non intaccò la sua concentrazione ma, al contrario, contribuì ad alimentare lo strano sentimento che gli inumidiva gli occhi. 

Ed era quel sentimento che, amorevole e caldo come un abbraccio affettuoso, gli si irradiava nel petto senza che potesse fare qualcosa per cambiarlo -senza volere fare nulla per cambiarlo. 

Era una...torta di compleanno. 

Per lui.

Anche se pendeva pericolosamente verso sinistra, anche se la glassa era colata sul vassoio ed in parte era abbondata in rivoli lungo i bordi della stessa, nonostante le decorazioni in panna montata fossero state maldestramente disposte tutt'intorno alla base per creare tanti piccoli e simpatici ciuffetti, allargò gli occhi alla vista della scritta quasi illeggibile e che stava lentamente per scivolare via. 

"Buon compleanno, hyung! Ti vogliamo bene, J e K" 

Gli occhi di JK pizzicarono più insistentemente in modo familiare ma completamente nuovo mentre un sorriso che non aveva realizzato gli stava ammorbidendo l'espressione.

Cooky, biscotto! esclamò, guardandosi intorno alla ricerca dei due. Sapeva per esperienza che, quando sparivano insieme, non era ma un qualcosa di buono perché ne combinavano sempre una delle loro. 

Ma, nell'attesa che i suoi piccoletti si facessero vivi, afferrò la forchettina posta su un piccolo tovagliolino ripiegato e ne prese un piccolo pezzo, portandolo alla bocca senza neanche pensarci. Arricciò il naso al gusto amaro del cioccolato fondente ma non ne fece menzione, godendosi invece il gusto nettamente più dolce e zuccherino della crema misto a quello più latteo e delicato della panna. 

Chiuse un attimo gli occhi perché...

Non seppe nemmeno lui perché, ma era certo che l'unica cosa che volesse fare era stringere i suoi piccoletti e soffocarli in un abbraccio stretto -l'unico che avesse mai ricevuto, tra l'altro.  Non erano necessarie le parole, non era necessario fare menzione di quanto avrebbe donato la vita per loro, non aveva nemmeno importanza della sua schiena dolorante o dei lividi sui suoi polsi, perché bastavano gesti come quello a rendere tutto ciò che gli succedeva giusto e sopportabile. 

Ne tagliò una fetta e, per consumarla, si sedette per terra con gli occhi rivolti verso l'alto, la coperta ancora sulle spalle ed il cielo ricolmo di stelle a fargli compagnia. 

Le avrebbe regalate a Jungkook e Kookie, se solo gli fosse stato possibile. Avrebbe voluto chiuderle in un barattolo e regalare loro un pezzo di cielo in cui specchiarsi e da cui trarre lo stesso conforto che ne traeva lui o, semplicemente, avrebbe voluto avere la capacità di stargli vicino.

Prese un'altra forchettata del dolce e l'amaro del cacao lo fece tossicchiare; non era né il dolce più buono che avesse mai mangiato né la torta più bella che avesse mai visto ma, ai suoi personalissimi occhi, era ciò che di più speciale e meraviglioso fosse mai stato creato. A farla era stato Jungkook con l'aiuto di Kookie, non poteva essere diversamente. 

Era sicuro che il biscottino della famiglia ci avesse messo lo zampino, e gli venne da ridere al pensiero di un Jungkook costretto a seguire le direttive del biscotto.

Junkoo! Hyung s-sta mangiando! trillò improvvisamente Kookie, tirando Jungkook per la mano perché, mannaggia, era troppo lento!

Jungkook allargò gli occhi e strinse la presa sulla manina dell'altro, accelerando il passo mentre JK li guardava da lontano con espressione seria e braccia conserta.  

«Hyung! C-com'era la torta?» trillò nuovamente Kookie, sorridendogli ampiamente mentre sventolava la mano a mo' di saluto con fare veloce ed emozionato. Jungkook, dietro di lui, sentì le guance scaldarsi e arrestò il passo, fermandosi a qualche metro di distanza con ancora la mano di Kookie stretta tra le sue. 

Gli occhi azzurri di JK vagarono sui due per lunghi attimi in cui si godette il mutare delle espressioni dei suoi piccoletti; gli occhi di entrambi si allargarono e Kookie assunse via via un'espressione sempre più confusa e perplessa. 

Si voltò verso Jungkook con le sopracciglia alzate e gli tirò la mano, obbligandolo a chinarsi per potergli sussurrare all'orecchio "F-Forse non gli è p-piaciuta?" che fece deglutire sonoramente Jungkook. 

Che avessero azzardato un po' troppo nel volergli necessariamente festeggiare il compleanno?

Che JK si fosse arrabbiato con loro?

«Chi di voi ha fatto la torta?» chiese JK con voce inflessibile, guardandoli alternativamente. Kookie corse dietro Jungkook e gli artigliò i lati della camicia, sporgendosi di lato per guardare il suo hyung con sguardo interdetto e confuso. 

Perché sembrava arrabbiato? Non avevano fatto nessuna monelleria!

«T-Tutti e d-d-—», Jungkook arcuò profondamente le sopracciglia e Kookie lo abbracciò da dietro, strizzandolo appena, «D-due.» riuscì a dire infine, abbassando gli occhi sulle sue mani. 

Giocherellava nervosamente con le dita, intrecciandole di tanto in tanto mentre Kookie continuava a rimanersene per metà nascosto dietro di lui ma troppo curioso per non dare una sbirciata.

«N-non era b-buona, f-forse?», mugugnò Kookie, arricciando le labbra, ritrovando improvvisamente il suo vigore, «Junkoo s-si è i-impegnato! Non essere m-monello e d-digli grazie! E a-ammetti anche c-che era b-buonissima!» si impuntò poi, offeso che il suo hyung non avesse nemmeno ringraziato Junkoo per il suo impegno. 

Era da veri cattivoni farlo, e lui non voleva che Jché fosse cattivone con Junkoo, perché Jché era solo un po' cattivone. 

Ma mai con loro. 

Gli angoli delle labbra di JK si tesero e si issarono, l'espressione seria ed imperscrutabile si andò sciogliendo fino a dissolversi e rivelare il sorriso incontenibile che accompagnava i suoi passi lenti e volti ad azzerare la distanza che li separava. Allungò una mano verso Jungkook e gli scompigliò affettuosamente i capelli, ridacchiando allo sguardo confuso e speranzoso di Jungkook che, incoraggiato dal gesto, rialzò gli occhi su di lui. 

JK gli stava sorridendo così tanto che gli occhi azzurri e limpidi si erano socchiusi ed un rossore diffuso comparve sulle guance dapprima paonazze di Jungkook.

«No, la torta non era buona», commentò infine, guardando con divertimento Kookie emettere un verso stizzito -già pronto a fargli la ramanzina- «Era davvero squisita, la migliore che io abbia mai mangiato.» precisò con orgoglio. 

Le guance di Jungkook divennero della stessa colorazione delle fragole, le labbra gli si schiusero e negli occhi grandi e splendenti una miriade di galassie gioiose sembrarono riprendere a brillare. Le labbra, dapprima tenute schiuse, si trasformarono in un sorriso luminoso e gigante, tanto da fargli sollevare gli zigomi e spingere Kookie a riemergere dal suo nascondiglio per squittire entusiasta e corrergli incontro.  

«E-era squista?! Junkoo, hyung h-ha detto che e-era squi—», si interruppe perché...qual era il termine che aveva usato hyung? Non lo sapeva ma gli era piaciuta, per questo scrollò le spalle e scoppiò in una risata allegra e spensierata, voltandosi verso Jungkook, «I-insomma, era b-buona! C-ce l'abbiamo f-fatta!» trillò poi, saltellando da una parte all'altra. 

JK annuì con fare convinto e rise rocamente della contentezza dei due, ma poi la sua espressione tornò seria e alzò un sopracciglio. 

«Vi siete dimenticati una cosa, però», asserì con fare solenne, tanto che Kookie cessò si esultare e Jungkook di balbettare parole incomprensibili circa quanto fosse felice che la sorpresa lo avesse fatto sorridere, «La più importante.» continuò JK, osservando con divertimento i due piccoletti di casa scambiarsi uno sguardo confuso. 

Si acquattò posandosi un ginocchio e spalancò le braccia, «L'abbraccio di buon compleanno.» disse poi JK, ridendo sonoramente ma rischiando di perdere l'equilibrio per la foga con cui Jungkook e Kookie gli si fiondarono addosso. 

Kookie gli gettò le braccia al collo mentre Jungkook avvolse le braccia attorno al suo busto, posandogli il capo sulla spalla. Le bracci di JK si strinsero attorno a loro e li abbracciò forte, stringendoli a sé come se avesse paura di perderli.

«Siete stati bravissimi, avete fatto un ottimo lavoro.» si complimentò, dando un bacio sul capo a Kookie e affondando il naso nella piccola spalla di Jungkook. 

«Hyung è f-felice?» sussurrò Kookie al suo orecchio con fare emozionato. 

JK annuì velocemente e li strinse ancora di più.

«Buon c-compleanno, h-hyung!» gli disse Jungkook, contento di poter essere abbracciato in quel modo così tanto affettuoso. 

E se fino a quel momento JK non aveva mai considerato la sua nascita come un qualcosa da festeggiare, si dovette ricredere. Fu un passaggio naturale farlo perché era solo grazie alla sua nascita se era in grado di assaporare attimi come quello che, il suo cuore, soleva chiamare felicità. 












✁✁✁✁✁✁

NDA: Sorpresa sorpresa ♡

Anche se è un capitolo cortissimo (sono solo 3755 parole), ci tenevo comunque tantissimo a "regalarvi" un qualcosa per farmi perdonare dalle sofferenze degli ultimi capitoli e portarvi un po' di felicità. 

Progetto ambizioso il mio, ma spero vi abbia strappato un sorriso e alleggerito -di poco- la giornata e di rendere meno ardua l'attesa del prossimo capitolo^^

A martedì ♡


Continue Reading

You'll Also Like

62.6K 3.2K 13
[completa] ❝ ti obbligo a baciare taehyung. ❞ @sannieung completed on 2022. #1 vkook 16.04.22
160K 10.5K 48
«𝐍𝐨𝐧 𝐡𝐨 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐥𝐞 𝐟𝐨𝐫𝐳𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐯𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐟𝐚𝐫𝐬𝐚. 𝐅𝐢𝐧𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐫𝐞...
253K 14.8K 58
[STORIA COMPLETA] [IN REVISIONE] «Ti voglio dentro di me... dentro il mio cuore.» SPIN OF: I CHOOSE YOU
53.8K 2.1K 31
Where... Blanca e Matias hanno un trascorso insieme. Tre anni non possono essere cancellati nel nulla, eppure loro sembrano capaci di farlo. Una vaca...