Secondo quanto gli aveva detto Ephriam, Taehyung era spossato, aveva usato molta forza per salvarli e portarli in quel luogo, ora stava riposando sul comodo letto nella stanza principale. Dopo il suo crollo e la paranoia iniziale che aveva dissipato tutti all'interno della casa, nessuno aveva più parlato.
-Non si è ancora svegliato? -chiese preoccupato SeokJin dopo essere entrato nella stanza senza fare alcun rumore.
-No, non si è nemmeno mosso- sospirò Jungkook.
SeokJin si sedette accanto a lui, dopo quello strano giorno e la notte di combattimento aveva bisogno di una pausa proprio come tutti gli altri. Jimin era rimasto quello più colpito, non voleva nemmeno parlare con Yoongi.
-Dovresti andare a riposare, non ti sei fermato, mi prenderò cura io di Taehyung
Jungkook fece una smorfia, si sentiva esausto, ma allo stesso tempo non voleva separarsi dal rosso, se quello che aveva detto Ephriam si fosse rivelato vero, il traditore avrebbe cercato di ferirlo e lui doveva proteggerlo.
-Dubiti di me?- chiese SeokJin ferito.
-No, sai che non lo faccio, è solo che non voglio lasciarlo. Sono angosciato se non sono al suo fianco e tutti sono di umore delicato ultimamente
-Hai ragione, anche se sapevamo che il traditore poteva essere tra noi, i fatti ci hanno colto di sorpresa, non voglio pensare male di nessuno, Kookie non voglio proprio farlo
Aveva capito, nel breve tempo della sua permanenza in casa, che quei figli degli Dei erano brave persone, non voleva pensare che qualcuno dentro fosse stato un bugiardo.
-Yugyeom si occupa anche di BamBam, è una cosa di voi fratelli?
Jungkook sorrise -Molti credono che come figli di Ares siamo gusci senza cuore, ma la verità è che nostra madre ci ha fornito buoni sentimenti. Amiamo con intensità la guerra senza misurarne le conseguenze, ma sappiamo anche amare
-Pensi che innamorarti ti porterà a lottare?
-Sì, anche se credo di non essere l'unico- disse e poi lo fissò -Se Namjoon fosse il traditore? Lo ameresti ancora come fai adesso?
Il maggiore analizzò le parole senza trovare una risposta concreta, la cosa giusta da fare sarebbe stata dire di no, ma sapeva che sarebbe stato solo mentire a se stesso.
-Vado a bere qualcosa
Jungkook si alzò lasciando SeokJin pensare alla sua domande. La casa era circondata da un silenzio mortale. Andava a passo lento, erano le tre del mattino e non voleva disturbare nessuno, sapeva che Jimin e Yoongi erano ancora nella foresta, non voleva pensare male ma probabilmente stavano facendo cose di cui poi si sarebbero probabilmente pentiti.
Stava per raggiungere la cucina quando sentì qualcuno parlare.
-Se non lo fai, tutti sapranno di te e ti odieranno
Il sussurro proveniva dalla persona che meno se lo aspettava, ma con chi stava parlando? Entrò per scoprirlo, ma la piccola Sana quando l'ha visto scappò.
-Va tutto bene?
-Sì Jungkookie- Hoseok sorrise con quella singolare felicità -Per quanto tempo pensi che saremo in giro?
-Non lo so, hai qualcosa di importante da fare?
Lui sospirò e mise la tazza sul tavolo -Devo vedere qualcuno, ma immagino che dobbiamo aspettare, può essere pericoloso
-Perché Sana era sveglia?- chiese cautamente -Pensavo stesse dormendo...
-Stava dormendo, è solo che si è svegliata quando Jin si è alzato e voleva aspettare che Jimin e Yoongi tornassero, ma l'ho convinta ad andare a dormire
Annuì senza essere convinto di ciò che stava ascoltando.
-Beh- si alzò dalla sedia e sospirò -È stata una lunga giornata, riposati Jungkook
-Anche tu Hoseok
Prese il bicchiere d'acqua per schiarire la mente, quella mattina avrebbe parlato con Sana, la ragazza era sembrata spaventata e voleva assicurarsi che stesse bene.
-Come sta Taehyung?
Si voltò verso la porta e vide Jimin con gli occhi gonfi.
-Non si è svegliato
Jimin sospirò- Fammi sapere se hai bisogno di qualcosa
Prima di andarsene lo fermò mettendogli una mano sulla spalla sinistra, Jimin lo guardò in attesa.
-Prenditi cura di Sana- disse semplicemente, ma c'era quasi una supplica nel suo discorso.
-Perché? Qualcosa non va?- ha risposto in modo protettivo
-No, fallo e basta, deve essere spaventata
Jimin annuì e lasciò la cucina. Jungkook salì le scale velocemente e andò nella stanza di Taehyung, fu sorpreso di vederlo sveglio. Il moro lo guardò con affetto.
-Beh, vi lascio ragazzi, riposatevi
SeokJin uscì dalla stanza stanco, Namjoon lo intercettò sulle scale e lo trascinò nella sua stanza, perdendosi tra baci e abbracci.
-Come ti senti TaeTae? Penso che faresti meglio a continuare a dormire
Stava per coprirlo con le coperte, ma Taehyung gli prese le mani fermandolo e gli lanciò uno sguardo che non riuscì a decifrare.
-Jungkook, posso prendermi cura di me stesso, non è qualcosa che non abbia mai fatto prima
Al moro tornarono in mente le parole che Ephriam aveva detto prima che svenisse il maggiore, vedendolo così ora provava qualcosa di più simile al dolore e all'angoscia, non voleva più lasciarlo, capiva perché il rosso era così riservato ed evitava un contatto diretto con gli altri.
-Posso dormire con te?- chiese tristemente.
Taehyung lasciò andare le sue mani e lo guardò seriamente -Non voglio che tu lo faccia solo per quello che hai sentito, sono cresciuto senza niente Jungkook e il minimo che voglio in questo momento è la tua pietà
Questo gli aveva fatto male, così gli impedì di voltarsi e gli prese le guance -Non so di cosa cazzo stai parlando, mi dispiace per te ma io non ti lascio, non posso capire quello che provi, ma ci proverò comunque
-Smettila lasciami solo, hai sentito, non sono altro che un bambino nato dall'odio, I miei genitori si odiano e sono l'unica cosa che ricorda a loro quel terribile incidente...
Jungkook salì sul letto e si mise a cavalcioni su di lui, Taehyung sorpreso posò subito le mani sulla vita di Jungkook. Quest'ultimo si unì a lui in un necessario abbraccio.
-Non so cosa stai pensando Taehyung, ma a differenza di quello che pensi io non sono qui per pietà, sono qui perché voglio davvero esserci, perché io ti amo, non puoi ignorare ciò che che provo per te
Taehyung respirò il dolce profumo della sua pelle, lasciando un leggero bacio sulla clavicola sinistra del più piccolo.
-Ti farò del male Jungkook, sono pericoloso, finché la morte non vorrà annientarmi porterò solo sfortuna nella tua vita
Il corvino lo guardò e gli accarezzò i capelli color fuoco, e senza curarsene affatto chiuse la distanza tra loro e baciò le sue morbide labbra, Taehyung a quel contatto sospirò e seguì il lento movimento che quel ragazzo gli dava, sentirono un'esplosione di lussuria, rafforzarono le loro prese, Taehyung imprigionò l'anca di Jungkook mentre gli accarezzava leggermente i capelli.
-Qualunque cosa tu dica non mi separerò mai da te- disse il corvino fissandolo con occhi pieni di amore e passione.
Taehyung cambiò posizione mettendosi sopra Jungkook e riunendo di nuovo le loro bocche in un bacio voracemente appassionato.
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l'amore è infinito, non ha una forma, possono essere gesti, sguardi, carezze, gentilezze, piccole attenzioni, sospiri, baci, abbracci. l'amore non ha un nome, non può essere deciso, arriva quando meno te lo aspetti, puoi perderlo, trovarlo, può nascere dal nulla o essere destino, è quello che ci mantiene in vita, che ci rende vivi
non siete sole/i ricordatevelo, un abbraccio
(©credit: seavante on youtube)
ai prossimi capitoli, a tutti quelli stanno leggendo e leggeranno, un sincero grazie
(oggi sono molto sentimentale >.<)