† Since we were 18 † -Larry S...

By itsyourgirlMM

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《Mossi leggermente le labbra per intensificare il bacio, Louis mi leccò il labbro e quasi come se fosse autom... More

•Capitolo 1•
•Capitolo 2•
•Capitolo 3•
•Capitolo 4•
•Capitolo 5•
•Capitolo 6•
•Capitolo 7•
•Capitolo 8•
•Capitolo 9•
•Capitolo 10•
•Capitolo 11•
•Capitolo 12•
•Capitolo 13•
•Capitolo 14•
•Capitolo 15•
•Capitolo 16•
•Capitolo 17•
•Capitolo 18•
•Capitolo 19•
•Capitolo 20•
•Capitolo 21•
•Capitolo 23•
•Capitolo 24•
•Capitolo 25•
•Capitolo 26•
•Capitolo 27•
•Capitolo 28•
•Capitolo 29•
•Capitolo 30•
•Capitolo 31•
•Capitolo 32•
•Capitolo 33•
•Capitolo 34•
•Capitolo 35•
•Capitolo 36•
•Capitolo 37•
•Capitolo 38•
•Capitolo 39•
•Capitolo 40•
•Epilogo•
•Ringraziamenti e novità•
•Epilogo II•
•Epilogo III•
Avviso!
• Spin-off: Cosa è successo ad Eleanor?•
Avviso

•Capitolo 22•

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By itsyourgirlMM

Mi svegliai avvertendo un forte senso di freddo, mi stiracchiai e mi guardai intorno notando che Louis non ci fosse. Grandioso.

Mi diedi una rinfrescata facendomi la doccia e pensando a dove quel ragazzo potesse essersi cacciato così presto ancora una volta.

Uscii dalla doccia passando l'asciugamano tra i miei capelli, cercando di asciugarli e dar loro un senso senza risultati perché continuavano ad essere ricci e indisciplinati, ma non importava.

Spalancai la porta e mossi i piedi fuori il bagno e notai un biglietto di Louis spiacciato alla testiera del letto con la... colla? E diceva così:

"Buongiorno donzella! Sei bellissimo quando dormi e non mi andava di svegliarti, ma sono andato da un mio amico, dovevamo ripetere per un esame e intendevo avvisarti. Ci vediamo dopo le lezioni in camera.

-L"

Sorrisi involontariamente e quasi saltellavo per tutta la stanza per la gioia. Louis aveva detto che ero bello, Louis mi aveva dato una spiegazione sul perché non ci fosse, Louis mi aveva promesso che ci saremmo rivisti dopo le lezioni. Tutto questo senza urlarci contro, litigare, e soprattutto come se lo facessimo da sempre.

Ovviamente ci dovevamo solo vedere in camera e mai al di fuori, ma comunque forse poteva funzionare.

Mi chiedevo perchè non potessimo stare insieme alla luce del sole mentre infilavo i pantaloni e la maglietta. Cercai le scarpe e le infilai alla stessa velocità per poi uscire dalla stanza diretto alla mensa.

Scesi le scale sentendole scricchiolare sotto i miei piedi ad ogni passo, poi la porta della mensa fu nella mia visuale e mi diressi verso quest'ultima con disinvoltura. Mi sento proprio bene oggi.

Un paio di occhi scuri subito incontrarono i miei, perché mi ci scontrai praticamente contro.

"Harry!", esclamò Zayn.

"Ciao bro. Come va?", chiesi sorridendo al moro che si passò le dita tra i capelli.

"Bene. A te come va?", il suo sorriso stanco, impastato ancora al sonno.

"Bene. Liam dov'è?", domandai chiedendomi il motivo dell'assenza di quel ragazzo che era stato così dolce con me. Avrei davvero dovuto ringraziarlo per bene.

"Non viene a fare colazione oggi, ha la febbre.", mi svelò.

"Oh.", dissi io, mi fece segno di sederci in una parte della panca e lo feci volentieri. Ben presto arrivò anche Niall. Finii in fretta la colazione per poi andare in classe ed ascoltare le lezioni.

***

Dopo le lezioni ero completamente sfinito. Completamente. Quasi sembravo ubriaco mentre raggiungevo la mia camera.

Girai pigramente la chiave nella serratura e aprii la porta e senza un minuto per realizzare ciò che stesse succedendo ero contro la porta e il corpo di Lou era pressato contro il mio.

"Mi sei mancato.", disse dolcemente e mi baciò provocando un sonoro schiocco dovuto alle nostre labbra incontratesi.

"Anche tu.", il mio respiro era diventato irregolare, lo stesso per il mio battito cardiaco. Lui mi sorrise e mi prese la mano camminando all'indietro verso il letto. Trovando la sua meta, mi scaraventó letteralmente su di esso e si mise su di me. Questo sorrisino che hai, questo profumo, quando mi abituerò a tutto questo? Quando smetterà di farmi impazzire come se fosse la prima volta?

Sentivo il suo cuore battere all'impazzata contro la mia gabbia toracica, i nostri respiri ebbero un attimo per infrangersi per poi diventare uno solo, annullò le distanze e mi baciò poi rotolò al mio fianco e mi fece cenno di sedermi sotto le coperte con lui e accese il televisore.

Stemmo così per qualche ora, io e lui, lui ed io. Cos'era il Paradiso in confronto a quello? Esisteva davvero qualcosa di meglio?

Quando si fecero le sei del pomeriggio dovetti interrompere quella favola, sfortunatamente.

"Lou dovrei studiare un pochino di psicologia.", mormorai contro il suo petto, pensando ai miei appunti e al mio sogno di andare a New York. Lui mi strinse ancora più forte a sè, al posto di lasciarmi andare.

"Lou, davvero.", feci con voce lamentosa. Non volevo prendere un'insufficienza in una delle materie che più preferivo.

"Andiamo! Se per una volta tu saltassi la scuola domani?", mi esortò, andando in modo rilassante su e giù per la mia colonna vertebrale da sopra la mia maglietta con un dito e provocandomi dei brividi pazzeschi.

"Lou non posso.", alzai lo sguardo verso i suoi occhi, lui sembrava triste e imbronciato.

"Studio qui in camera, accanto a te.", curvai le labbra in un sorriso e lo fece anche lui pigramente, annuendo.

Sorrisi felice per averlo convinto senza farlo rammaricare e mi avvicinai dandogli un bacio sulle labbra. Lo amavo davvero tanto, mi ammaliava come una falena per la luce.

Mi alzai dal letto ma lui mi prese il polso e mi riattirò a sè, mi diede un bacio molto più approfondito e poi mi lasciò andare tutto stordito e arrossito. Louis, Louis, Louis.

Mi avvicinai alla borsa e presi il libro di psicologia, sedendomi alla scrivania e iniziando a leggere l'argomento per domani: l'assuefazione dalla droga.

Era un argomento che in sostanza già conoscevo: il fatto che se si inizia con le droghe o si viene aiutati o si smette; infatti i drogati avevano bisogno di un aiuto massiccio e a volte non c'era nemmeno via d'uscita.

Un quarto d'ora dopo avevo già assimilato l'argomento ma continuai a rileggerlo per imprimerlo bene nella mia mente finchè non sentii qualcuno massaggiarmi le spalle.

Ecco, qual era il rimedio alla droga chiamata "Louis Tomlinson"? E essendone ormai assuefatto, cosa avrei dovuto fare?

"Non ti stanchi a studiare così tanto?" mormorò al mio orecchio e piacevoli brividi si estesero in tutto il mio corpo.

"Sì, ma vorrei ottenere risultati concreti." la mia voce quasi suonava come un gemito mente lui continuava a massaggiarmi la schiena in modo rilassante. Cazzo è un'attrazione magnetica.

"Mh..." mugolò lui "Io vorrei avere risultati concreti nel convincerti che domani staresti meglio con me che in uno scomodo banco."

Mi girai verso di lui, mi sciolsi guardando quelle brillanti gemme di topazio azzurro ma cercai di mantenere il mio punto senza farmi ipnotizzare troppo.

"Lou, prima mi fai finire e prima passerò dell'altro tempo con te." conclusi, lui si voltò sbuffando e buttandosi malamente sul letto. Ridacchiai e continuai a studiare per una buona mezz'ora e poi chiusi il libro.

"Ho finito." annunciai.

"Era ora!" quasi urlò, mi stesi sul letto e lui mi abbracciò dandomi un bacio sulla fronte.

"Domani andrai benissimo in psicologia." mi disse, incominciò ad accarezzare la mia schiena su e giù.

"Lo spero.", sussurrai. Lui mi guardò intensamente con quei suoi occhi talmente freddi che sembravano cubetti di ghiaccio speciali, che al posto di sciogliersi avevano il superpotere di far sciogliere te. Le sue labbra erano strette in una linea dura, e continuava a guardarmi con serietà.

"Sei preoccupato per domani?" Incominciò ad accarezzare i miei ricci mentre lo disse, e mi guardava seriamente preoccupato. Se non l'avessi guardato negli occhi, avrei giurato che mi stesse prendendo in giro, perché non era mai stato così comprensivo.

"No, non sono preoccupato per domani. È solo che è una delle mie materie preferite e vorrei dare il massimo." Gli sorrisi pigramente e lui mi regalò un sorriso più ampio per il quale quasi non svenivo, e annuì comprensivo.

Il suo abbraccio era così calmante, dolce... Era come se le nostre anime si stessero abbracciando allo stesso modo... Lo sentivo così vicino e avrei passato tutta la vita in quell'abbraccio. Cavolo, mi è andato in pappa il cervello.

"È ora di cena.", disse controllando l'orologio. "Ti inviterei a cenare con me ma non possiamo farci vedere insieme.", sussurrò, i suoi occhi si fecero vuoti e il suo labbro venne catturato dai suoi denti.

"Oh. Tranquillo non fa niente.", abbassai lo sguardo. Lui mise l'indice sotto il mio mento, forzandomi ad incontrare il suo sguardo color Paradiso di nuovo.

"Ci vediamo subito dopo cena qui. Non vorrei stare da nessun altra parte se non qui, accanto a te.", mi baciò tenendo il mio viso tra le mani. Dio quello che mi aveva detto suonava meglio di qualsiasi canzone, melodia o serenata.

"A dopo." mormorai, lui sorrise e lo feci anch'io e lo seguii con lo sguardo finchè non uscì dalla porta.

Sospirai rumorosamente guardando il soffitto, mi presi due minuti per realizzare cosa fosse davvero successo oggi. Louis mi voleva accanto a lui, Louis mi desiderava quanto io desideravo lui. Era stata la giornata migliore di tutta la mia vita, sorrisi al pensiero. Negli ultimi tempi ogni giorno sembra la giornata migliore della mia vita.

Dopo un po' decisi che anche a me spettava di mettere qualcosa sotto i denti, perciò infilai le scarpe e chiusi la porta alle mie spalle, facendo girare un paio di volte le chiavi nella serratura.

Scesi le scale ed entrai nella mensa e subito vidi Niall sbracciarsi per indicarmi un posto accanto a lui. Sorrisi e mi avvicinai a lui, cenando con quest'ultimo e il suo compagno di stanza, Josh. Era un ragazzo davvero molto simpatico, solo che molte volte durante la serata era capitato che mentre lui parlava il mio sguardo finiva dall'altra parte della mensa, per fissare un certo ragazzo che era seduto insieme ai suoi compagni della squadra di football di cui era il capitano.

"Amico, mi stai ascoltando?" mi chiese Josh aventemi beccato a fissare Louis dopo la millesima volta.

"Scusami Josh, dov'eri rimasto?" dissi e così il simpatico ragazzo finì il suo racconto. Dopo di esso salutai lui e Niall e mi diressi verso la mia camera.

Quando fui quasi arrivato, mi sentii prendere il polso da qualcuno in modo che mi girassi per incontrare gli occhi blu di questo qualcuno.

"Hey." mi disse con un tono che fece scoppiare il mio cuore tanto dal battere.

"Hey, Lou. Com'è andata la tua cena?" gli chiesi, camminando davanti a lui per non fargli notare il mio rossore sulle guance.

"Uhm, abbastanza bene, ma c'era un certo ragazzo di nome Harry che mi fissava in continuazione." sbuffò fintamente seccato, sentii le mie guance andare ancora più a fuoco.

"Coosa?!" la mia voce era più alta almeno di due ottave. Risi nervosamente "Ti piacerebbe."

"Sei carino quando neghi l'evidenza." disse raggiungendomi e aprendo la porta con le sue chiavi.

Che figura... Però almeno adesso aveva un esempio pratico di come mi invadesse i pensieri di continuo.

Senza dire cose di molta importanza ci mettemmo a dormire, le sue braccia a cingere i miei fianchi e per me non c'era niente di meglio.

Nel buio vidi due paia di occhi così fortemente azzurri da poter illuminare il mondo. Passai del tempo a fissarli inebetito, erano così belli. Poi gli occhi incominciarono a parlare.

"Harry... Harry..." dicevano.

Stavo incominciando a spaventarmi.

"Harry... HARRY!"

"Harry!" disse Louis quando mi svegliai urlando, e cercava di aiutarmi a calmare.

"Harry, diamine! Mi hai fatto preoccupare!" mi abbracciò di scatto e mi diede un bacio lungo sulle labbra. Quale miglior modo per svegliarsi?

Mi accorsi solo in quel momento che era a cavalcioni su di me, era come se in generale riprendessi solo in quel momento a respirare in realtà.

"Solo un brutto sogno." mormorai sospirando, poi mi accorsi che la luce che veniva dalla finestra chiusa era ancora quella lunare.

"Che ore sono?" chiesi a Louis.

"Le tre di notte." disse rotolando al mio fianco, mi accorsi che era vestito come tutti i giorni e non con il pigiama. Che diavolo...?

"Vuoi andartene?" domandai, lui mi guardò e sorrise e volevo poter calmarmi a quel sorriso ma, no, cosa diavolo stava succedendo? Succede sempre qualcosa, cazzo.

"In realtà ti volevo svegliare per andare in un posto. Di notte non ci vedrà nessuno, no? Avanti vestiti." mi invogliò, ma ancora lo guardavo scettico.

"Sbrigati." disse lanciandomi la maglietta in faccia e iniziando ad uscire fuori dalla porta. Sorrisi e mi vestii più in fretta di quanto avessi mai fatto.

Quando uscii dalla porta vestito, Louis mi prese la mano e insieme uscimmo dal cancello della scuola. Okay, forse non potevamo ma nessuno ci avrebbe beccati. Quando uscire se non quando nessuno ci vedeva? Che dolce è stato a pensarci.

"Dove stiamo andando?" dissi impaziente, chiudendo la portiera della sua auto.

"È una sorpresa." le sue labbra diventarono un sorrisino compiaciuto e io sbuffai.

"Dovrei saperlo. Se mi stai portando in un boschetto abbandonato per stuprarmi? O magari per uccidermi e nascondere il mio corpo così che gli animali possano mangiarmi? Sono anche le tre di notte nessuno ci sentirebbe."

"Mi dispiace deluderti, ma no, anche se l'idea di stuprarti non sembra male effettivamente." ridacchiò, io mi girai verso di lui con occhi sbarrati e accorgendosene alzò gli occhi al cielo.

"Harry stavo scherzando per l'amor del cielo!" disse e io tirai un sospiro di sollievo ridendo.

Seguii il profilo del paesaggio che si mostrava dal finestrino della macchina ma Louis si fermò nel bel mezzo del nulla il che mi lasciò confuso. Ora finirai in uno di quei programmi di omicidi che vanno in onda la sera.

Mi aprì la portiera e mi aiutò a scendere. Camminammo per un po' in un prato verdissimo e morbidissimo, Louis andava spedito e quello era l'unico motivo per il quale ancora speravo che sapeva dove stesse andando.

Si fermò di punto in bianco e si stese sul prato, facendomi cenno di stendermi accanto a lui, e così feci. I nostri corpi stesi formavano una specie di "V" al contario, le nostre teste a toccarsi e le nostre mani intrecciate erano gli unici contatti fisici che avevamo instaurato.

"Wow... quante stelle ci sono stasera." sussurrai.

"Sì, stasera si vedono perfettamente. Soprattutto a quest'ora. Perciò siamo qui." mormorò di rimando. La sua vocina stanca era così bella.

"Ci sono così tante stelle ma quella è la più bella.", la indicai, in modo che lui potesse capire a quale stella mi stessi riferendo.

"È la più luminosa." aggiunsi.

Louis si prese qualche secondo, poi mi rispose: "Quella stella è come te."

"Che intendi?" risposi confuso, forse era un complimento ma non lo avevo capito del tutto. Ammettilo che vuoi solo sentirtelo dire!

"Nel senso che ci possono essere così tante persone, ma tu sei quella più bella, quella più luminosa." mi spiegò, accarezzando il dorso della mia mano con il pollice.

Aveva appena detto quello? Me lo ero sognato? A chi dovevo chiedere di darmi un pizzicotto per vedere se effettivamente fossi nel mondo dei sogni?

"Oh, grazie, ma comunque non sono niente di che." ammisi in imbarazzo.

Mi spaventai quando inaspettatamente rotolò sopra di me, tenendo il suo peso con le braccia.

"Niente di che? Harry, potresti illuminare l'intero mondo con un sorriso, sei la persona più bella sia dentro che fuori che io conosca. Come fai a dire che non sei niente di che? Prima di conoscerti ero un eterosessuale abbastanza convinto, lo sai?"

Ridacchiai per l'ultima cosa che mi aveva detto, il mio cuore stava per uscire dal petto e se fosse successo lo avrei dato a quel ragazzo che in quel momento era su di me, tanto gli apparteneva già. Cavolo, mi ha davvero trascinato nella sua pazzia.

Allungai una mano fino a raggiungere la sua guancia che accarezzai dolcemente, il che lo fece sorridere e mi baciò, tornando steso accanto a me.

"Louis posso dirti una cosa?" sussurrai incerto.

"Certo, Haz." rispose.

Lo stavo facendo. Lo stavo davvero per fare.
Forse l'unica cosa che stavo per fare era rovinare tutto, ma non mi importava. Io dovevo farlo.

"Ti amo." gli dissi.

Salve! Come va?
Scusate il ritardo ma sono molto impegnata.
Come reagirà Louis alla confessione di Harry secondo voi?
All the love,
-M

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