Sono anni che ti aspetto... s...

By aurora_inwonderland

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Se avete seguito la prima parte della storia sapete che Paola e Fabrizio si sono lasciati mentre Ermal e Iren... More

Sono anni che ti aspetto... seconda parte
Trama
Quando il mondo ti crolla addosso
Incubi
Una sorpresa fallita
Un buon consigliere
Non posso pensare di passare un altro giorno senza di te al mio fianco
Love boat
Nuovi traguardi
Hai conquistato la famiglia
Ti sei imbucata alle prove!
Buon compleanno!
Roma Palalottomatica
Prove di famiglia
Forum Assago
Catania
Influenza
Il bello di litigare è fare pace
Intanto cadremo in tentazione
Gelosia
La complicità
Finalmente Brescia
Ammirandoti
Sorprese!
Sei una splendida persona
Discussioni
Fine tour
Feste pre natalizie
Natale
Bilanci di fine anno
Desideri di fine anno
Famiglia e momenti di coppia
Viste e rassicurazioni
Cena di famiglia
Rinnovo e festeggiamenti
Fisioterapista e feste di compleanno
Prove di famiglia
Non ce lo vedo Fabrizio con il tutù
San Valentino
Notizie inaspettate
Una luce diversa
Poesia dell'amore ritrovato
Desiderio
Complicità
Festa del papà
Il senso di ogni cosa
Il panico che provoca l'ipocondria
Serenità e complicità
La complicità
Compleanno
Discussioni
Diretta
Dirette speciali
Anniversario
Annunci
Giornate speciali
Mare
Corredino
Compleanni
Benvenuto a un pianto che commuove
Festa a sorpresa
Primo compleanno da mamma
Incontri inaspettati
Feste di Natale
Vita in tour
Epilogo

Ufficio e compleanno

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By aurora_inwonderland

#Paola POV

Il tour di Fab è andato alla grande, dopo due mesi in giro per l'Italia abbiamo appena finito, ora lavoro dall'ufficio mentre lui è a casa con Jacopo, in questi primi giorni di relax ha deciso di fare il papà a tempo pieno anche con Libero e Anita accompagnandoli a scuola e alle loro attività extra scolastiche.

- Ciao Paola! -

- Elena! - e le sorrido, direi che dopo la cena a casa nostra ha decisamente smesso di provarci con Fabrizio e la cosa mi fa stare notevolmente più tranquilla. - Come stai? - le domando mentre ci concediamo un caffè insieme.

- Tutto bene e te? -

- Bene anche io, è un po' strano rientrare in ufficio dopo così tanto tempo. -

- Io pensavo che avresti sfruttato tutta la maternità invece hai seguito il tour di Fabrizio. - mi dice divertita.

- Volevo sorprenderlo e direi che ci sono riuscita. - e le sorrido. - E' stato un tour fantastico. - aggiungo poi.

- Ho visto. - mi dice lei mentre finisce il caffè.

- Davvero? -

- Certo, ho seguito il vostro lavoro. - mi dice mentre prendiamo l'ascensore per raggiungere i nostri uffici.

- Grazie. - e le sorrido.

- Ora che progetti avete? - mi domanda curiosa.

- In che senso? -

- Tu e Fabrizio. -

- Beh io ora lavoro da qui, seguo gli eventi su Roma come sai. Lui in questi giorni si sta dedicando ai bambini, vuole passare molto tempo con Libero e Anita poi penso che riprenderà il lavoro. - e alzo le spalle.- Non so niente nello specifico perchè lui ama sempre sorprendermi. -

- Ottimo. - e mi sorride.

Saluto Elena ed entro in ufficio, fisso la mia scrivania, eccetto qualche giorno prima della partenza per il tour e non ci venivo da parecchio tempo. Accendo il computer e mi metto al lavoro come mio solito tra mail e telefonate.

Il mio telefono segnala una notifica e sorrido quando vedo che è Fabrizio che mi ha mandato una foto di lui e Jacopo al parco. < Non prendete freddo... > rispondo io.

- Cosa ti fa sorridere tanto? - salto in aria quando sento la voce del capo.

- Fernando! - e mi porto la mano al petto.

Lui scoppia a ridere. - Scusa ma mi diverto troppo. - e si avvicina guardando il mio telefono. - I tuoi uomini. -

- Eh si, sono al parco. Fab sta facendo il papà a tempo pieno. - gli dico. - Poi va a prendere a scuola Anita e Libero e li porta a danza e calcio. -

- Che bravo papà! -

- Siamo stati fuori parecchio e lui vuole recuperare il tempo perso. - gli spiego. - Tu come stai? - gli domando.

- Bene, sono felice di rivederti al lavoro e volevo farti i complimenti per come hai seguito tutto il tour. -

- Grazie. - e gli sorrido.

- Anche con un bambino al seguito è sempre stato tutto perfettamente preciso e curato. -

- Mi fa piacere. - e gli sorrido.

Discutiamo su alcune nuove date che dovrò seguire qui a Roma e io mi segno ovviamente tutto.

- Buon lavoro. -

- Grazie. - e saluto il capo.

Quindi inizio a mettermi al lavoro, tra qualche giorno avrò un concerto da seguire qui al Palalottomatica e spero di essere pronta.

- Sono a casa! - annuncio aprendo la porta.

- Ciao! - sento urlare dalla cucina e poco dopo Anita e Libero corrono nella mia direzione. - Ehi piccoli. - e li abbraccio. - Dove sta papà? - domando io.

- Sta finendo di fare il bagnetto a Jacopo. - mi spiega Libero.

- E io sento un profumino. - dico divertita.

- Arrosto e patate. - risponde Fabrizio che compare con Jacopo già in pigiama.

- Amore di mamma. - e lo prendo in braccio.

- Bello che non me calcoli. - e ride.

- Scemo! - e mi avvicino baciandolo. - Sei un casalingo provetto. - lo prendo in giro poi.

- Ve? -

- Certo. - e ridacchio.

Ci mettiamo tutti insieme a tavola. - Sei bravissimo. - gli dico io appoggiando la testa alla sua spalla.

- Grazie, come è andata al lavoro? -

- Bene, tra un paio di giorni devo seguire un concerto al Palalottomatica. - dico io.

- Davvero? -

- Si, è passato Ferdinando a farmi la comunicazione. - gli spiego mentre i bambini hanno chiesto di poter andare a giocare e Jacopo sembra che stia per crollare.

Ha sei mesi nostro figlio e sta crescendo veramente in fretta. - Addirittura? -

- Eh si, invece la tua giornata come è andata? - gli chiedo curiosa.

- Bene, fa strano essere a casa con Jacopo e anche con Anita e Libero, ho avuto la giornata a dir poco piena. - mi spiega. - Spero de esse all'altezza del ruolo. -

- Fab sei uno splendido padre fatti meno paranoie. -

- E' che de danza non ce capisco molto. - si giustifica mentre si gratta la nuca imbarazzato.

Scoppio a ridere. - Nemmeno io in tutta sincerità. -

- Con gli allenamenti de Libero va decisamente meglio. - mi informa.

- Perfetto. - e gli sorrido. - Vado a mettere a nanna Jacopo e faccio la doccia. -

- Va bene. - e lui invece intanto si occupa di Anita e Libero.

Ci troviamo poi in salotto sul divano. - Stanca? -

- Neanche tanto, tu invece mi sembra di si. - e ridacchio.

- Che te ridi? - mi domanda bloccandomi i polsi e iniziando a farmi il solletico, ormai è così e ci divertiamo un sacco.

- Mi sei mancato! - dico mentre recupero il fiato.

- Pure tu. - e mi bacia. - Ho pensato de lavora al film. -

- Davvero? -

- Si, ho trovato il produttore. -

- E' stupendo! - affermo io entusiasta.

- I prossimi giorni lascio Jacopo dai miei o dai tuoi e inizio il lavoro. -

- Mi sembra tutto perfetto. - e gli sorrido.

- Pure a me. -

Restiamo a guardare un po' di tv e poi andiamo a dormire consapevoli che avremo una mattinata intensa tra risveglio, colazione e portare i bambini puntuali a scuola.


E' il compleanno di Fabrizio ma purtroppo oggi devo lavorare comunque.

- Auguri amore mio! - sussurro al suo orecchio svegliandolo con tanto di pancake che ho preparato.

- Grazie! - e mi sorride, parliamo a bassa voce perchè stanotte Jacopo ha dormito con noi nel lettone e quindi non voglio assolutamente svegliarlo.

- Prego. - e gli porgo il piattino e lui spegne la candelina che ci ho messo sopra, io scatto anche una foto sorridendogli visto che mi stava guardando a dir poco malissimo.

- Devi proprio andare al lavoro? - mi chiede lui mettendo il broncio come un bambino.

Ridacchio divertita. - Mi sa di sì, però ho preso il pomeriggio libero. - gli rivelo.

- E che programmi hai? - mi chiede.

- Abbiamo il pranzo con i tuoi no? - domando io.

- Ce stanno pure i tuoi se per questo ma pensavo che avessi organizzato pure altro. -

- Mah chi lo sa. - e rido.

- Misteriosa. - e mi bacia il collo.

- Eh ormai ti devi accontentare che io sia così. -

- Accontentare dici? - domanda lui. - Tu sei molto de più de quel che me merito. -

- Non lo dire nemmeno per scherzo. - e lo bacio. - Ora mangia e ci vediamo al ristorante ok? - gli chiedo io mentre mi alzo per andare a prepararmi per il lavoro.

- Ok. - e non lo vedo totalmente convinto ma oggi ho deciso di rapirlo e andremo a fare un giro noi due da soli in un posto che ho scoperto in questi mesi e che mi piace un sacco.

Mi trucco di fronte allo specchio e poco dopo compare alle mie spalle Fabrizio che inizia a baciarmi il collo.

- Dai! - lo riprendo io. - Mi sto truccando. -

- Ma sei troppo bella. -

- Quindi giustamente devo mettermi il rimmel nell'occhio? - domando guardandolo male.

- Forse. - e ride.

- Dai non fare il geloso. -

- Devo fa il geloso perchè tu sei la donna mia. -

- Allora renditi conto che io dovrei chiuderti in casa o farti andare in giro con un sacco della spazzatura addosso. - gli dico diretta mentre mi spruzzo il mio profumo preferito che poi è lo stesso che usa anche Fabrizio.

- Perchè mai? - mi chiede.

- Mah vediamo. - e fingo di pensarci. - Perchè le tue fan fanno qualsiasi tipo di commento su di te? - gli chiedo. - E io sono gelosa. -

Lui scoppia a ridere. - E' bella la gelosia! - mi dice baciandomi.

- Giusto. - e torno in camera per iniziare a vestirmi.

Saluto sia Fab che Jacopo ed esco di casa, salgo in auto e vado in ufficio, anche il problema guida ormai è superato e devo ovviamente tutto a Fabrizio.

Finito il lavoro vado al ristorante dove trovo tutti per il compleanno di Fabrizio. - Ohi ce l'hai fatta! - mi dice mamma quando mi vede entrare.

- C'era un incidente. - mi lamento io. - Scusate del ritardo. - aggiungo poi.

- Tranquilla. - e mi siedo vicino a Fabrizio.

Iniziamo a pranzare e devo dire che è un bellissimo momento. - Allora come ti senti? - chiedo a Fabrizio.

- Bene non me sento invecchiato. - e ridacchia. - Ho pure una bella notizia da darve. -

Tutti mi fissano. - Non guardate me! - e alzo le mani in segno di resa.

- No, è una cosa che non sa nemmeno lei. - specifica Fabrizio. - Abbiamo finito le riprese del film e uscirà presto. -

- E' una bellissima notizia amore. - e lo bacio fregandomene del fatto che siamo a tavola con le nostre famiglie al completo e anche la presenza della sua ex.

- Grazie. - e mi sorride.

- Sai già quando uscirà? - domando curiosa.

- Sto aspettando conferme ovviamente ve voglio tutti alla prima. -

Sorrido e annuisco. - Possiamo venire anche noi papà? - domanda Libero.

- Certo. - e vedo Fabrizio commosso ma ogni anno che passa sia Libero che Anita sono sempre più coinvolti da lui e dal suo lavoro e questa è una cosa veramente bellissima e io ne sono felice, so che è lo stesso per lui. Aveva sempre paura di essere un pessimo padre, aveva paura che non capissero il suo lavoro mentre ora è tutto diverso.

- Adesso voglio vedere che cosa ti inventi per il desiderio da esprimere. - lo punzecchio visto che è il momento della torta.

- Qualcosa me invento. - mi dice. - Non finisco mai de sogna e de avere cose che voglio realizzare. -

- Io amo questa tua ambizione. - gli dico mentre lo seguo con Jacopo in braccio a me.

Chiediamo al cameriere alcune foto di gruppo poi ci pensano Giada e Romina a scattare quelle di noi con i bambini.

- Già mi immagino le fan. - dice Giada mentre ci sediamo.

- Che? -

- Alcune pensano che siamo tornati insieme per la copertina del singolo e perchè siamo sempre tutti insieme. -

Rido. - Lasciale dire. -

- Non voglio crearti fastidi. - mi dice lei.

- Nessun fastidio. - e le sorrido. - Siamo una grande famiglia ma a quanto pare non lo capiscono, penso che non per tutti sia una cosa facile da accettare. -

- Può essere. - e mi sorride.

Finita la torta faccio un cenno ai miei genitori e a quelli di Fabrizio che annuiscono. - Andiamo! - e porgo la mano a Fabrizio.

- Dove? - mi chiede.

- Sorpresa! - e ridacchio.

- Va bene. - ovviamente non fa storie seguendomi verso l'auto.

Guido io mentre lui osserva. - Ma sai dove stai andando? - mi chiede lui mentre guarda fuori dal finestrino.

- Certo. - e gli sorrido. - Fidati di me! -

- Mi fido di te altrimenti non sarei qui e non staresti guidando la macchina mia. -

- Forse ti preoccupi più della macchina che del resto. - lo punzecchio io per distrarlo.

- Certo. - e ride.

Scuoto la testa mentre raggiungiamo il lago di Nemi dove passeremo il pomeriggio e ceneremo da soli al lume di candela.

- Come lo hai scoperto? -

- Ricerche in rete, vedendo le foto mi sono innamorata e ho deciso di portarti qui. -

- E' stupendo. - e ci sediamo in riva al lago.

- Speravo che ti piacesse. - e appoggio la testa alla sua spalla. - Volevo stare un po' da soli. -

- Splendida idea. - e mi sorride.

- Devo anche pensare a cosa indossare per la prima del tuo film. -

- E io sai che altro dovrei fa? -

- No, cosa? - gli chiedo curiosa.

- Dovrò inizia a lavora a della musica ora. -

- Vero, ma sai che nessuno ti mette fretta. - lo rassicuro io.

- Grazie. - e mi bacia.

Restiamo in spiaggia fino a quando il sole tramonta e poi andiamo a cena noi due da soli. - Una cenetta al lume di candela. -

- Forse non l'abbiamo mai fatta. -

- Si avevo acceso le candele anche lo scorso anno. -

- Vero. - e ride. - Non me manca niente, pure il compleanno in pandemia. - e ride di nuovo.

- Sono esperienze. - gli faccio notare io.

- Certo che ne abbiamo vissute di cose. -

- In quasi due anni di relazione e in due anni che ci conosciamo direi che abbiamo avuto i nostri alti e bassi. -

- A proposito. -

- Di alti e bassi? - domando.

- No, de due anni de relazione che vuoi fa? - mi chiede.

- Manca ancora un mese quindi non lo so. - e ridacchio. - Perchè? -

- Perchè c'ho qualche idea quindi organizzo. -

- Ti lascio carta bianca. - dico io mentre assaggio il primo che ci hanno portato poco fa.

- Ottimo. - e sorride divertito.

- Vuoi darmi qualche anticipazione? -

- Ovviamente no. - mi dice diretto e già sapevo che sarebbe stata questa la risposta ma ci ho provato comunque.

- Lo sapevo, ormai ti conosco. - e lo fisso.

- Stasera quindi Jacopo sta dai nonni? - mi chiede curioso.

- Ebbene si, siamo soli soletti. - e sorrido. - Non ci succedeva da un po'. -

- Vero. - e mi sorride.

Finita la cena siamo pronti a tornare a casa ma stavolta lascio guidare lui. - Nei prossimi giorni hai dei concerti da seguire vero? -

- Si. - lui si ricorda sempre tutto, mi stupisce perchè generalmente gli uomini non sono molto attenti a queste cose, tendono a dimenticare ciò che gli dici dopo poco. Penso che Fabrizio potrebbe persino ricordarsi cosa indossavo quando ci siamo conosciuti e al pensiero rido divertita.

- Che cosa te diverte? -

- Ti ricordi cosa indossavo quando ci siamo conosciuti? - gli domando.

- Mmmh. - e ci pensa. - Me sembra che c'avevi jeans, stivali alti e maglioncino bianco. -

Resto a bocca aperta.

- Chiudi che entrano le mosche. - e ride.

- Tu per forza sei alieno, ti ricordi veramente tutto. - gli dico.

- E tu? -

- Allora avevi i jeans strappati, gli anfibi e la camicia di jeans e sopra il giubbotto. -

- Pure tu te ricordi. -

- Ma per noi donne è normale e poi avevi la camicia di jeans difficile dimenticare perchè con quella camicia la mia sanità mentale vacilla. -

Lui ride. - Le confessioni belle. - mi punzecchia divertito.

- Come se non lo sapessi. -

- Beh me sembra che ormai te sei abituata a vederme in certe vesti. -

- Si, diciamo che mi imbarazzo meno. - dico io. - Ma comunque hai sempre effetto su di me. -

- Buono a sapersi. - dice mentre la strada scorre scorrevole, c'è poca gente in giro e tra poco saremo a casa.

- Dai ti serve sentirtelo dire? - gli chiedo io mentre lo fisso ma proprio adoro vederlo guidare.

- Forse. -

- Voi uomini e il vostro ego. - gli dico io.

- Non è questione de ego, non per me, è che io invecchio sempre de più mente tu sei sempre in crescita. -

- Ma che cazzo dici? - domando infervorandomi. - Tu invecchi? Ti prego dimmi che non ti guardi allo specchio perchè altrimenti non mi capacito di queste tue parole. -

- E che dovrei vede? -

- Avrai forse qualche ruga in più e qualche capello bianco in più ma questo non ti toglie niente anzi ti da ancora più di fascino. - gli dico. - Poi lo sai benissimo che hai il corpo di un ventenne. -

- Addirittura? -

- Fab i ventenni manco le scarpe ti possono allacciare, sei sexy e io non smetterò mai di volerti. - aggiungo e adoro essere io a rassicurarlo, mi rendo sempre più conto che gli uomini sembrano così sicuri di se ma sanno essere anche terribilmente fragili e insicuri motivo per cui noi donne dobbiamo ascoltarli e capirli, siamo il loro rifugio e porto sicuro e io voglio esserlo per sempre per lui. - Se hai bisogno io ti rassicurerò ogni giorno, sono la tua donna e sarò sempre qui ad ascoltarti e sono e sempre sarò il tuo porto sicuro. -

- Grazie. - afferma mentre apre la porta di casa e io penso che non ci sia niente di meglio che dimostrarci il nostro amore e così appena chiude la porta inizio a baciarlo con tutta la passione e l'amore di cui sono capace, trascorriamo la nottata tra le lenzuola ad amarci ma ora lo vedo nuovamente sicuro di sè e soprattutto del nostro amore. 


* Buongiorno, eccomi con il penultimo capitolo di questa storia, che ne dite? Paola torna al lavoro mentre Fabrizio decide di dedicarsi un po' alla famiglia e decide di scrivere un film. E dopo un breve salto temporale in cui mentre festeggiano il suo compleanno annuncia di aver finito di girare il film che ha scritto. Che ne dite? Che finale vi aspettate? Fatemi sapere nei commenti. Come sempre grazie mille a chi legge, vota e commenta. Al prossimo aggiornamento! * 

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