Dedicata a alex_bianchi
Spero ti piaccia💞
📍Monza, Italia
Oggi il sole splende in quel di Monza e ovviamente me ne sono resa conto perché Daniel non fa mai quello che dico e puntualmente si dimentica di abbassare le tapparelle della portafinestra che abbiamo in camera e che da sul balcone.
Essendo oggi giornata di gare, anche meglio che io sia ipersensibile alla luce solare, di certo non sono un pilota e non posso fare quello che mi pare e piace, devo invece essere scattante presto la mattina per il meeting che ogni santo weekend di gara Andreas e Zak vogliono fare con tutto lo staff del team.
Purtroppo io ne faccio parte e avere la sveglia presto non è di certo una delle cose che preferisco del mio lavoro.
La cosa che invece di certo amo è lavorare con Daniel. Lavoro con lui dai tempi in cui correva in Toro Rosso e a quanto pare la mia compagnia gli è piaciuta talmente tanto che oltre a portarmi sempre con lui quando cambia team, si è anche innamorato di me e io di lui.
Prevedibile, direte, ma che ci volete fare...non si può di certo resistere a così tanta bellezza, come direbbe lui parlando ovviamente di se stesso.
Oggi è anche un giorno molto importante: la gara la sentiamo particolarmente tutti in questo team dato che Daniel partirà secondo e Lando terzo.
Vediamo tutti chiaramente delle buone chance di podio e chi lo sa, magari anche di una vittoria.
Daniel se la meriterebbe tanto, dopo tutto quello che gli fanno passare in questo team è anche fin troppo bravo a dire sempre sì e non ribellarsi mai.
Quante volte l'ho fatto io per lui! Ma sono solo una di quelle ragazze che da dieci anni porta il caffè a tutto il team, pensate che mi diano retta? Ecco, appunto...no.
Prima di uscire prendo le mie cose e lascio un bacio a stampo sulle labbra di Daniel, il quale sta ancora dormendo.
Gli spetterà una giornata davvero dura, si deve godere il più possibile questi momenti di relax.
-Sempre qui tutta sola?-
Lando mi si avvicina nel momento in cui, dopo il meeting, mi sono seduta ad un tavolino nella hospitality in attesa di Daniel e Michael.
-A quanto pare...voi piloti non siete tenuti ad essere sempre presenti...-
-Neanche a lasciare la propria ragazza sempre sola però...-
Ok Lando ha ragione. Mi dispiace quando sono sempre sola? Ok si, ovvio che sia così, ma non voglio sembrare una di quelle ragazze che non sa stare senza il proprio ragazzo. E poi entrambi siamo qui per lavorare e non per fare gli innamorati.
-Sarai contenta che il tuo principe azzurro partirà secondo in gara oggi.-
Annuisco assente cercando di capire se quantomeno Daniel si sia svegliato, mi abbia mandato un messaggio o qualcosa di simile, ma nulla di nulla.
Ovvio che sono contenta, ma non riesco ad essere del tutto tranquilla.
Daniel non guida una Mercedes o una Red Bull; quelle monoposto sono fatte apposta per non rompersi mai, da quello che sembra, e hanno a disposizione molto più soldi di noi.
Ho questa costante paura che dieci metri prima del traguardo la monoposto di Daniel smetta di obbedire e non sarebbe la prima volta...
-Non essere preoccupata, mal che vada ci sono sempre io che posso raddrizzare il weekend.-
Lando non è una persona cattiva, ho imparato a conoscerlo e a non farmelo stare antipatico, ma odio letteralmente il modo in cui trattano lui; un modo completamente diverso da quello che riservano a Daniel.
Lando è giovane, è il pupillo del team e ora che Daniel sta avendo la sua possibilità, devo stringere i pugni e farmi del male con le unghie conficcate nella carne per non tirargli un ceffone.
È ovvio che lui voglia vincere, ma non pensa che possa essere così anche per Daniel?
-Aria dalla mia ragazza, bimbo!-
Finalmente alle mie orecchie arriva quella voce profonda che fino a quel momento mi era tanto mancata.
Daniel si avvicina e fa segno a Lando di andarsene, nonostante non stesse facendo nulla di così strano se non tentare di farmi un po' compagnia.
-Che c'è? Faccio quello che tu non fai.-
Daniel serra la mascella.
È già nervoso di suo, Lando lo sa, io lo so, Michael lo sa; l'ultima cosa di cui ha bisogno è che gli venga ricordato che non può sempre stare con la sua ragazza.
Comunque sia, Lando se ne va, non tanto perché ha capito la situazione, più perché Michael di nascosto gli ha fatto segno di levarsi, solo ed esclusivamente per il suo bene.
Daniel si avvicina a me, si abbassa all'altezza del mio orecchio e mi sussurra delle parole innocue, ma che lui sa trasformare in qualcosa di davvero sexy.
-Vado a fare un massaggio...pranziamo insieme prima della gara, vero?-
Annuisco e Daniel mi lascia un bacio sulla fronte, per poi dileguarsi e sparire dietro una porta seguito da Michael.
E cosa mi resta da fare, se non fare un giro per il box e portare il caffè a chi ne voglia un sorso?
La gara è stata qualcosa di assurdo.
Ho tenuto la mano alla PR di Lando per tutto il tempo e ho tentato di trattenere le lacrime finché ho potuto, ma nel momento in cui Daniel ha tagliato il traguardo per primo non ce l'ho più fatta.
Ho pianto come una disperata, sembrava che mi fosse appena morto il gatto da quanto ero fuori di me; ma quelle erano lacrime di gioia, non potevano essere altro.
-Daniel ce l'hai fatta! Sono così fiera di te! Non puoi capire quanto ti ammiro in questo momento!-
Mi avevano lasciato comunicare con lui poco dopo la sua impresa e non me ne importava nulla se si stava festeggiando anche per Lando: per me in quel momento esisteva solo Daniel.
Prima di salire sul podio, Daniel chiede un minuto per stare da solo e realizzare cosa è appena successo, ma so bene che sarà anche con Michael e Blake e solo per questo mi azzardo a raggiungerli.
Proprio in quel momento però, mi squilla il cellulare e con mia grandissima gioia rispondo alla videochiamata che i genitori di Daniel mi stanno proponendo.
Non so come abbiano fatto, in Australia è molto tardi, ma hanno sicuramente resistito per vedere il loro bambino trionfare.
Irrompo senza neanche bussare nella stanzetta di Daniel non facendo troppo caso al fatto che i tre uomini sono riuniti in un cerchio strettissimo e stanno confabulando qualcosa.
Non appena mi vedono, Daniel nasconde qualcosa dietro la schiena nel tentativo di non farsi beccare e la passa a Michael; solo a quel punto si può dedicare a me.
-Daniel, c'è la mamma al telefono.-
Ancora con il naso un po' tappato, passo il mio cellulare a Daniel, il quale scoppia in un pianto liberatorio mentre sente sua madre fiera di lui.
Nel frattempo io mi sono appartata vicino a Michael e con tutta la nonchalance che possiedo tento di interrogarlo.
-Michael...che hai dietro la schiena?-
Negli occhi di Michael leggo il panico.
Lo vedo un po' agitato e che piano si avvicina a Blake.
Non stanno seriamente giocando con me.
-Io? Dietro la schiena? Nulla...-
-Fammi vedere che hai dietro la schiena!-
Lo supplico principalmente, perché voglio anche io essere messa al corrente di quello che sta succedendo. Odio non avere tutto sotto controllo.
Michael alza le mani e fa una giravolta su se stesso.
Come se non sapessi che ora è Blake ad avere quella cosa che si stanno passando da più di dieci minuti.
Quando Daniel viene annunciato per salire sul gradino più alto del podio, io sono ai piedi di esso insieme a tutto il team che ancora piango e faccio video e foto.
Per me è così surreale che domani mattina penserò che sarà stato solo un sogno.
Consegnano il trofeo, tutti tolgono il cappello per l'inno nazionale australiano e inglese; dopodiché io pensavo che si sarebbero dilungati nei festeggiamenti, ma con mio grande stupore vedo nuovamente lo speaker che si avvicina a Daniel e gli passa il microfono.
-Avanti Alex, vieni su con noi!-
Cioè io? È serio?
Dietro di me sia Blake che Michael mi spingono verso le scale che portano al podio rialzato e in quel momento si fa chiaro tutto: stanno decisamente tramando qualcosa.
Un po' imbarazzata e un po' perplessa, raggiungo i tre piloti premiati, fino a che sono al cospetto di Daniel, il quale scende dal gradino più alto del podio e mi si piazza davanti prendendomi le mani.
-Daniel, che sta succedendo? Sai che non mi piace...-
Mi interrompo per il semplice fatto che Daniel mi fa cenno di zittirmi.
Lascia andare le mie mani, apre la zip della sua tuta e prende qualcosa ti talmente piccolo che si nasconde perfettamente nelle sue mani enormi.
Non parla subito, ma quando lo fa sento nella sua voce dell'emozione e vedo nei suoi occhi il velo di lacrime che si sta formando.
-Ok...ehm... ho pensato a lungo quando dirtelo e soprattutto come dirtelo. Volevo che fosse speciale, ma nessun momento lo era mai e poi questo...sai che l'ho fatto solo per te, perché ogni sera quando rientro ti vedo così frustrata nel vedere me giù di morale. Io sto male, ma non voglio che anche tu stia male per me. Quindi...insomma...-
Daniel si interrompe per schiarirsi la voce e asciugarsi qualche lacrima.
Ma che sta succedendo? Sono dieci anni che lo conosco e penso di non averlo mai visto piangere così.
-Sono dieci anni che mi porti il caffè ogni mattina prima di una sessione in pista...-
Beh ok così sembro una schiava più che la sua ragazza.
Daniel però attende qualche secondo prima di continuare e in quei secondi lo vedo inginocchiarsi e aprire ciò che aveva nascosto nella mano, ovviamente con annesso boato da parte di ogni persona che sta guardando la scena.
-Vuoi continuare a farlo?-
Apprezzo l'originalità, ma come proposta di matrimonio fa veramente pietà.
Ma non per questo non dirò sì, è ovvio che io dica si e che voglia sposarmi con lui.
Annuisco con un sorriso a trentadue denti e a quel punto vedo Daniel visibilmente più rilassato; si alza e mi sistema l'anello al dito per poi abbracciarmi.
Immediatamente i festeggiamenti iniziano e ogni singola goccia di champagne finisce su me e Daniel, nonostante un goccio rimanga per la sua famosissima shoey, che per l'occasione sono costretta a fare anche io.
Una volta che tutto si è calmato, Daniel e io ci sediamo sul gradino del podio con il trofeo tra di noi.
È stata una giornata magica e piena di emozioni e il diamante enorme che mi ritrovo al dito è stato un di più che non mi sarei mai aspettata.
A dirla tutta non mi sarei mai neanche aspettata che lui fosse così plateale nel farmi una proposta così importante e intima.
-Daniel...perché scegliere me?-
La domanda mi viene spontanea e lui quasi ride per l'ovvietà.
-Perché ti amo. Perché tu sei tu e non hai mai avuto problemi ad accettare certe cose che succedevano nella tua vita. Ti ho sempre chiesto che la nostra relazione non fosse troppo di dominio pubblico e tu l'hai semplicemente accettato...poche altre avrebbero fatto così.-
Ha ragione, ha sempre ragione.
Io lo assecondo sempre, ma perché penso che in una coppia sia giusto così: lui ha le sue convinzioni e io devo rispettarle così come io ho le mie.
Dal canto suo Daniel mi sopporta fin troppo con tutti i miei sbalzi d'umore e le mie sfuriate e fare quello che lui mi chiede senza stare a questionare troppo mi sembra semplicemente giusto così.
Perché se lui mi ama, io lo amo almeno il doppio.
E amo lui, la sua vita, i suoi amici e la sua famiglia.
Perché è così che dovrebbe essere, ormai è diventato una parte di me dalla quale non riuscirò mai a staccarmi.
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Eccone un'altra! Quanto siete fiere? Oggi ho avuto l'ultimo esame della sessione e mi sembrava giusto concludere così il mio primo anno di università che con i suoi alti e bassi è stato magico.
Vi avevo promesso che mi sarei messa sotto a scrivere e lo sto facendo, promesso.
Abbiate un pochino di pazienza ancora
-C❤️