"La tua prima volta?" chiese il corvino mordendosi il labbro, non voleva immaginarsi Felix con nessun altro, ma voleva sapere ogni dettaglio della sua vita.
Il biondo gli prese la mano ed iniziò a giocare con le sue lunghe dita.
"È stata con una ragazza, stavo cercando di capire quale fosse il mio orientamento sessuale e anche lei non era del tutto certa gli piacessero i ragazzi o le ragazze, quindi lo abbiamo fatto"
"E?" Chiese fissandolo
"Ne siamo usciti entrambi bisex... ci siamo frequentati per un po' dopo, ma eravamo più amici che altro"
"E la tua prima volta con un ragazzo?"
"Era un ragazzo dell'accademia, si chiamava Harry ed era inglese"
"Devo sterminare tutti gli Harry inglesi" borbottò offeso.
Felix rise posandogli un bacio sul petto nudo "sai quanti Harry inglesi ci sono?"
"Chi se ne fotte... ti piaceva questo mangia porridge?"
Felix si mise con la pancia in giù continuando a giocare con le mani dell'altro, soffermandosi sul elastico, che ormai occupava un posto fisso sul polso del più grande e ci pensò su.
"Più che altro era attrazione fisica"
"Mh..."
Felix rise "non mi piaceva come mi piaci tu" disse posando le labbra su quelle del moro, il quale lo strinse, facendo scontrare i loro petti.
"La tua prima volta invece?" Chiese Felix
Hyunjin si irrigidì, ma solo per mezzo secondo, poi alzò le spalle "neanche me la ricordo, non mi interessano le persone che ci sono state prima di te. Molte non sapevo neanche come si chiamassero."
"Non voglio essere cattivo e non pensare che io non mi fidi di te, ma tu hai mai..."
"Si principessa, mi sono fatto molti controlli e non ho niente, non ci tenevo a morire per qualche malattia di qualche coglione"
Felix gli sorrise.
"Ti da fastidio che sia stato con così tante persone?" Chiese il moro.
"Non mi fa piacere, però... noi non ci conoscevamo e io non so come sia stata la tua vita prima di incontrarti, quindi non posso avere diritto di parola" disse tranquillamente.
Hyunjin rimase sorpreso da quelle parole, per lui non era cosi. Non importa quanto tempo prima fosse stato, avrebbe voluto uccidere chiunque avesse toccato quel corpo perfetto che stringeva in quel momento tra le mani.
"Quando hai capito di provare qualcosa per me?" Chiese Felix poggiandosi al suo petto mentre Hyunjin passava delicatamente i polpastrelli su e giù sul suo braccio.
"Provavo da tempo dei sentimenti per te, probabilmente dai primi momenti che abbiamo passato insieme, me ne sono reso veramente conto quando eri al bar solo con quel ragazzo ed li ho accettati pienamente solo quando ho avuto paura che tu morissi"
"Allora è servito a qualcosa!" Ridacchiò il biondo.
Hyunjin lo strinse ancora di più "non dirlo neanche per scherzo" disse serio "non voglio pensare a come sarebbe potuta andare"
"Non pensarci" gli sorrise Felix lasciandogli un bacio sul petto.
"Tu invece? Quando hai capito di provare qualcosa per me?" Disse per pensare ad altro.
"Non lo so" disse Felix alzando lo sguardo su Hyunjin "penso sia stata una cosa graduale, nel senso ti trovavo attraente fin da subito, e poi con il tempo ho iniziato a tenere a te sempre di più"
Hyunjin annuì continuando ad accarezzare il proprio ragazzo.
"Ora mi alzo e ti preparo la cena più buona del mondo" disse Hyunjin.
"Però possiamo stare così un altro po' per favore?" Chiese Felix facendo il broncio.
Hyunjin gli baciò il broncio trovandolo adorabile e gli mordicchiò il labbro inferiore che sporgeva facendolo ridere.
"E come faccio a cucinare da qui?"
"Puoi fare una cosa veloce... fa lo stesso" lo strinse con braccia e gambe in modo da non farlo alzare "basta che stai un altro po' con me qui"
A Hyunjin si scaldò il cuore e sorrise.
"Va bene, ma mettiamoci sotto le coperte almeno, così non prendi freddo. Sei ancora debole" disse mettendoli entrambi sotto le lenzuola.
Continuarono a parlare e a scherzare stretti l'uno all'altro fino a quando Felix non si addormentò sul petto di Hyunjin, il quale lo seguì poco dopo.
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"Ci siamo quasi" disse Minho guidando verso la camera che avevano affittato per quei giorni.
Non voleva dare nell'occhio, non sapeva se fosse veramente sua madre a essere lì o qualcuno che avrebbe potuto considerare un potenziale nemico.
Parcheggiò davanti alla porta in questione, guardandosi un po' intorno, non era mai stato a Busan e tutto quello che riusciva a intravedere erano palazzi, ma in fin dei conti aveva scelto un quartiere poco conosciuto e lontano dal centro della città
Le chiavi, come aveva detto il proprietario a Jeongin erano nella cassetta delle lettere.
La camera era piccolina e aveva tutto all'interno, bagno, cucina, il letto e una piccola poltrona.
"Mi spiace non sia lussuosa Hannie"
Jisung gli sorrise poggiando la borsa a terra e raggiungendo il proprio ragazzo baciandolo lentamente "La vacanza la faremo un'altra volta, ora dobbiamo solo essere discreti e cercare tua madre o chiunque usi il suo nome" gli diede un altro bacio.
"Ti amo Hannie" disse il castano sorridendo, mentre pensava a quanto fosse fortunato ad averlo vicino.
Jisung gli sorrise dolcemente.
"Anche io" poi si voltò prendendo il proprio telefono "dico a Innie che siamo arrivati"
Minho annuì "vado a farmi una doccia, poi andiamo"
Jisung annuì a sua volta e il castano si diresse verso il piccolo bagno.
Jisung invece cercò su internet qualcosa su quella città, visto che anche lui non vi era mai stato.
Il negozio dove era stata usata la carta di credito a nome della madre di Minho era nel distretto di Nambo, il villaggio culturale della città, che si trovava vicino ad una montagna con un altro afflusso turistico.
"Hannie?" Richiamò la sua attenzione Minho con un asciugamano alla vita mentre si asciugava i capelli con un altro asciugamano.
Jisung si girò verso di lui schiudendo le labbra, trovandosi ad analizzare il petto ancora gocciolante del maggiore.
Deglitii distogliendo lo sguardo riportandolo sui fogli.
"H-ho cercato dove dobbiamo andare"
"Ah si?" Disse con un sorriso divertito
"S-si... mettiti qualcosa di comodo, p-perché è praticamente sulle montagne" disse provando a non guardare il castano, il quale si posizionò dietro al poliziotto stringendolo con le braccia.
"M-Minho... ti sei appena fatto la doccia... e-e io sono sporco" disse per poi mordersi il labbro.
"Dici davvero?" Disse divertito mentre iniziava a posargli dei baci bagnati sul collo.
"M-Minho... do-dobbiamo trovare tua madre" disse poco convinto il poliziotto con voce tremolante.
"Bhe..." lo fece girare con la sedia verso di se, facendo in modo che Jisung si trovasse proprio davanti a quel ben di Dio degli addominali di Minho, leccandosi le labbra senza neanche accorgersene "Ha aspettato per più di vent'anni, può aspettare ancora un po'" disse baciando Jisung con passione, il quale portò le mani al petto del maggiore, accarezzando e stringendolo la pelle a sua disposizione.
Quando i due si staccarono, le labbra di Jisung ricaddero ai capezzoli del più grande,il quale abbassò i pantaloni ed i boxer al poliziotto, mettendosi poi in ginocchio ed inglobando il membro nella propria bocca, massaggiandolo con la lingua ed iniziando a succhiare, prima piano, poi sempre di più.
Jisung strinse le mani ai braccioli della sedia, portando la testa indecisa mentre gemeva.
"Porca puttana... Min" ansimò con forza il poliziotto.
Minho iniziò a massaggiare con le mani la parte del membro che ogni volta usciva dalle sue labbra, facendo tremare Jisung per il piacere.
Dopo qualche minuto Jisung si morse forte le labbra venendo dentro la bocca di Minho, il quale bevve tutto per poi sorridergli in modo malizioso e salire sul suo corpo per baciarlo, mettendogli le mani sulla nuca.
"Devi lavarti vero?" Chiese mordendosi le labbra eccitato.
Jisung annuì, non riuscendo a parlare.
"Bene" sorrise con le labbra tra i denti "ti lavo io" disse prendendo Jisung a mo di sposa e portandolo in bagno, mentre il minore era ancora frastornato dall'orgasmo che aveva appena avuto.
Varcata la porta del bagno, Minho lasciò che Jisung rimettesse le gambe per terra.
"M-Min... forse non dovremmo perdere tempo..." disse il poliziotto con voce tremolante.
"Sei così bello Hannie..." si avvicinò a lui togliendogli la maglietta velocemente per poi posargli le mani sui fianchi magri.
Jisung sussultò al contatto, non poteva farne a meno, ogni volta che Minho lo toccava era come la prima e la sua pelle bollente reagiva subito al tocco delicato dell'altro.
"Ho una voglia incredibile di te" disse il maggiore mentre portava le labbra sul collo di Jisung che subito cominciò ad ansimare.
Quando si riprese, si girò ed aprì l'acqua della vasca e ridacchiò "ti piace farlo mentre facciamo il bagno?"
Minho sorrise malizioso ed accarezzò da dietro il corpo del più piccolo, il quale si sporse verso di lui.
Il castano morse il lobo dell'orecchio di Jisung e poi sussurrò "essere dentro il tuo corpo mentre siamo entrambi bagnati e i nostri corpi scivolano lentamente l'uno contro l'altro in modo più fluido grazie all'acqua..." Lo disse in modo seducente, provocando a Jisung una sensazione incredibilmente forte al basso ventre "A te non piace Hannie?" Chiese girandolo nuovamente verso di se.
Jisung sentì seccarsi la bocca, il cervello cominciava a spegnersi ad ogni bacio del maggiore.
"Mh?" Insistette il castano, portando le mani all'interno coscia.
"M-mi piace" disse piano.
Minho sorrise per poi sollevare Jisung dalle cosce e portarlo dentro l'acqua calda, la quale aumentò il calore dei loro corpi già in fiamme.
Il poliziotto si trovò a cavalcioni sul maggiore, che gli accarezzava le gambe dalle caviglie fino ai fianchi, piano, perché sapeva che il minore amava quei tocchi così flebili.
"Ti amo Hannie" disse sul suo collo mentre gli lasciava dei baci calorosi e bagnati.
"A-Anche io" sussurrò portando si collo indietro.
"Vorresti fare a cambio?" Chiese Minho
Jisung spalancò gli occhi.
"Eh?" Chiese allontanandosi un po' per guardare il castano in viso.
"Ti va di stare sopra sta volta?" Disse deciso.
Jisung aveva ancora gli occhi sgranati
"C-cosa? C-come? D-davvero?"
Minho ridacchiò accarezzandogli la guancia.
"Mi piacerebbe provarci, ma se non ti va o non ti senti pronto..."
"No... ce... si... ma io..."
"Hannie stai tranquillo" continuò a ridere il castano.
Jisung fece un respiro profondo, diede un bacio a Minho chiudendo gli occhi e poi si rilasso.
Aprì gli occhi "mi piacerebbe, ma non so se sono capace" ammise
"Non è così difficile, posso dirti quello che devi fare"
"Non rovinerà le cose?" Chiese il poliziotto portando le mani dietro il collo del maggiore.
"Io dico che sarà bellissimo" lo rassicurò.
"E se non ti piace?"
"Hannie... perché non la finisci di farti paranoie e non entri dentro di me?"
Jisung diventò paonazzo.
"Eehm..." si allontanò ancora per guardare meglio il corpo scultoreo di Minho "da dove inizio? Dovrei..."
"Si Hannie devi prepararmi" disse tranquillo per calmare anche il proprio ragazzo.
"O-okay..." deglutii il minore.
"Hannie non essere così nervoso okay? Ti amo tanto e sei fantastico"
Jisung guardò il suo ragazzo che gli sorrideva e si sciolse abbracciandolo forte.
La mano di Jisung, piano andò verso l'entrata di Minho, facendo entrare un dito. Il castano si morse il labbro.
"Okay ora muovilo in qualsiasi modo che possa allargare lo spazio"
Jisung lo fece, osservando le espressioni facciali di Minho, in modo da capire quali punti gli portassero più piacere.
"P-puoi mettere il secondo" disse gemendo leggermente.
Jisung lo fece, percorrendo con le dita le parti che aveva capito essere i punti più sensibili del maggiore, sta volta non aspettò che gli fosse detto ed infilò il terzo dito, facendo portare al castano la testa indietro, mentre le sue mani ricaddero sulle spalle del minore.
"Cazzo si..." gemette il più grande, andando incontro alle dita di Jisung, il quale a vedere l'altro che provava piacere per merito suo, si eccitò immensamente e dovette mordersi il labbro forte quasi a farlo sanguinare.
"H-Hannie ti prego sbrigati..." disse tra i gemiti.
Jisung sorrise poggiando le sue labbra su quelle del castano, poi gli allargò le gambe, in modo da posizionarsi comodamente in mezzo.
Guardò il maggiore, negli occhi, poi entrò dentro di lui lentamente, così lentamente che Minho sentì ogni millimetro del membro di Jisung farsi strada dentro di lui.
"Cazzo... muoviti ti prego" disse immerso nel piacere. Jisung seguì l'ordine ed iniziò a muoversi, prima piano e poi, una volta trovato il ritmo giusto prosegui con quello.
Il maggiore portò completamente la testa indietro, appoggiandola al bordo della vasca, mentre una delle sue mani ne prese una di Jisung portandola sul suo membro, il quale non esitò un attimo per muoverla veloce, procurando dei suoni rochi provenienti dalle labbra del castano.
Jisung percorse con i baci il petto di Minho, il quale gli stringeva forte la schiena, fino a quando non vennero contemporaneamente, ansimando il nome dell'altro.
Restarono alcuni minuti zitti per riprendere fiato, poi Minho alzò la testa.
"Sei stato incredibile" gli disse avvicinandolo di baciandolo con passione.
Jisung sorrise nel bacio, ricambiando la stretta del maggiore.
"Ora però laviamoci veramente..." disse staccandosi dalle labbra dolci di Minho. Non appena disse quelle parole però lo baciò nuovamente.
"Ti bacerei tutto il tempo" ammise il minore.
Minho sorrise "nessuno dice che mentre ci laviamo non puoi baciarmi" mormorò prendendo il labbro inferiore di Jisung con gli incisivi.
"Effettivamente non sta scritto da nessuna parte" gli sorrise, prendendo lo shampoo con la mano, ma continuando il loro bacio.
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Nulla per ricordarvelo.
Capitolo un po' di passaggio
Mmmh doppio aggiornamento??🤔
Comunque non so perché ma nella mia testa è molto più difficile accettare Jisung top che Felix top, ho faticato per fargli fare a cambio con Min😂
Ciao gente.
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