||Defenceless|| Minsung+Hyunl...

By alisssssssssa

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Lee Minho, spalleggiato dal suo tirapiedi Hyunjin, è uno dei criminali più pericolosi della Corea del sud. Ji... More

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✨NUOVA HYUNLIX✨
✨SEQUEL✨

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By alisssssssssa

"Vuoi mangiare qualche altra cosa?" Chiese Hyunjin a Felix sedendosi vicino al lettino dell'ospedale dopo aver posato il vassoio sul ripiano vicino al letto.
Il biondo scosse la testa sorridendo.
"Non c'è bisogno che tu stia sempre qui Hyunjinnie, puoi andare a fare le tue cose io sto bene" disse piano.
"Sono stato qui tutto il tempo in cui non eri cosciente, stare qualche altro giorno non mi ucciderà" rispose abbastanza neutrale.
Felix gli sorrise.
"È vero che sapevi di essere sulla lista?" Chiese il corvino di colpo.
Il biondo distolse lo sguardo e poi annuì piano.
"Perché non mi hai detto niente? Non ti avrei mai..."
"Hyunjin, tranquillo sto bene. Non ve l'ho detto perché vi sareste preoccupati e non mi avreste fatto fare più niente ed inoltre... credevo che se li avessi incontrati avrei potuto capire qualcosa"
"E non è stato così?" Chiese Hyunjin
Felix si appoggiò al suo petto "so di conoscerlo quello che sicuro era il capo tra i due, ma non so chi sia... ho riconosciuto la voce, ma non so a chi appartenga"
Hyunjin annuì deglutendo.
"Hyunjinnie?" Lo chiamò sul suo petto
"Mh?"
"È vero quello che mi hai scritto per messaggio?"
Hyunjin si era quasi dimenticato di quel messaggio, sgranò gli occhi.
"Che vuoi dire?"
"Tu... provi veramente qualcosa per me?" Chiese senza guardandolo, stringendo nel suo piccolo pugno un lembo della felpa nera del gangster.
A Hyunjin venne quasi da ridere e sentendolo Felix si staccò da lui.
"Ehi non ridevo per quello che pensi tu" si corresse subito, ma Felix ancora non lo guardava.
Hyunjin gli prese il mento con le dita per fare in modo che i loro sguardi si incrociassero.
"Fai finta che non ti abbia chiesto niente" disse piano Felix.
Hyunjin sospirò senza lasciare la presa sul suo mento.
Si avvicinò posandogli un bacio dolce sulle labbra.
"Non ridevo di te, ridevo di me perché sono completamente pazzo di te" disse un po' imbarazzato, non aveva mai detto qualcosa del genere a nessuno e si sentì del tutto allo scoperto senza alcun tipo di protezione, nessuna armatura, nessun muro. Solo i suoi sentimenti.
Felix socchiuse la bocca stupito da quello che aveva appena sentito.
"V-veramente?"
"Non farmelo ripetere perché è imbarazzante"
Felix fece un sorriso solare, che illuminò tutta la camera.
A Hyunjin era mancato così tanto vederlo sorridere. Lo strinse a se in un abbraccio.
"Non ho mai provato nulla per nessuno, ero solo spaventato da questo... giuro che migliorerò e imparerò il modo giusto di tenere a te" disse piano al suo orecchio, come se avesse paura di dirle veramente quelle parole che pensava da tempo.
Felix arrossì nascondendo la testa nel petto muscoloso di Hyunjin e sfregandoci la fronte contro.
"Non c'è un modo giusto Hyunjin. Non sei male a prenderti cura delle persone, è proprio quello che fai con me e fai un lavoro fantastico" disse
"Ma ti ho lasciato solo, proprio quando non avrei dovuto"
"Ormai è passato, non fa niente"
"Davvero lo pensi quello che hai detto prima?" Chiese il moro.
Felix finalmente uscì dal petto del maggiore per guardarlo negli occhi.
"Ogni sillaba"
"Eee" distolse lo sguardo imbarazzato "io a te piaccio almeno un po'?" Chiese senza guardarlo.
Felix si ritrovò a sorridere vedendolo così insicuro.
"Se non mi piacessi... farei cose così?" Disse posando le labbra su quelle del moro prendendogli il viso tra le mani.
"Sei molto affettuoso con tutti" borbottò allontanandosi un po' ed incrociando le braccia.
Felix rise leggermente. "Però non bacio nessuno sulle labbra"
"Vedi di continuare a non farlo" continuò a borbottare.
"La persona che mi piace ha appena detto che prova le stesse cose, nonostante io pensavo fosse impossibile..." si avvicinò nuovamente portandogli le mani dietro al collo "perché mai dovrei baciare altre persone?" Disse mordendosi il labbro per la felicità.
Hyunjin gli accarezzò le guance sentendo il proprio battito cardiaco diventare sempre meno stabile.
"Perché pensavi fosse impossibile?" Chiese "non vedi come non riesco a essere con te come con gli altri?"
"All'inizio si, poi però mi sono chiesto se..." s'interruppe non sapendo come dire quello che pensava.
"Non fare giri di parole principessa" gli disse Hyunjin impaziente.
"Mi chiedevo se con ogni persona che portavi a letto eri così e che quindi forse ero diventato un po' come un animaletto, quando poi te ne sei andato, pensavo ti fossi stufato di me."
Per Hyunjin sentire quelle parole fu come una pugnalata al petto, con una mano che girava completamente il coltello più volte per fargli più male.
Stava per replicare quando una mano delicata bussò alla porta.
Felix si allontanò un po' da Hyunjin imbarazzato per quello che aveva appena detto e si voltò verso l'entrata della stanza.

"Seungminnie!" Disse euforico.
Il medico entrò dalla porta con un piccolo sorriso.
Hyunjin strinse i pugni per essere stato interrotto nel bel mezzo di un discorso importante.
"Ehi mi avevano detto che ti eri svegliato e sono venuto prima che ho potuto" disse mettendosi vicino al lettino.
Felix provò ad alzarsi.
"Fermo" lo rimproverò Seungmin
"Scusa" disse con un sorriso Felix
"Ho parlato con i medici che ti seguono e a quanto pare presto ti dimetteranno"
Felix annuì sorridendo.
"Sono felice tu stia bene stupido, quando esci da qui ti do un occhiata io" disse scompigliandogli i capelli "ti fanno ancora male?" Chiese guardando il petto coperto dalla tonica dell'ospedale.
"Si stanno rimarginando... io non le ho ancora viste bene" ammise il biondo abbassando lo sguardo e sorridendo "ho un po' paura facciano impressione" disse senza alzare gli occhi.
Hyunjin gli prese la mano stringendola dolcemente.
"L'importante è che tu sia vivo Lix, il resto è secondario" disse Seungmin appoggiandosi al lettino.
"Suppongo tua abbia ragione" disse il biondo con un flebile sorriso.
"Seungminnieeee!" Urlò Jeongin entrando nella stanza "ehi Lix" disse poi avvicinandosi al lettino.
Dopo di lui entrarono anche tutti gli altri componenti della squadra.
-ma è una festa?- pensò Hyunjin roteando gli occhi.

"Ehi ragazzi! Capo!" Salutò Felix
"Lix" gli sorrise Jisung.
Changbin guardò la mano di Hyunjin su quella di Felix e sospirò.
"Stai meglio?" Chiese il fotografo.
Felix annuì sorridendo "Si.Grazie Binnie"
Changbin gli sorrise dolcemente, poi guardò Hyunjin che aveva già lo sguardo su di lui.
-bene ora puoi andartene- pensò Hyunjin, ma il fotografo non andò via, bensì si avvicinò a Felix per abbracciarlo.
Il moro si contenne da morire per non tirargli un pugno nel naso.
"Io ora devo tornare a lavoro" disse Seungmin salutando tutti.
"Ciao Minnie! Ci vediamo presto" lo salutò Felix.
"Spero di no" disse lui camminando verso il corridoio e alzando una mano a mo di saluto.
"È sempre adorabile" farfugliò Jeongin.

"Lix volevo dirti una cosa" disse Jisung mettendosi vicino al letto.
"Mh?"
"Io e Minho ci allontaniamo dalla città per un paio di giorni, per cercare sua madre"
"E il caso?" Chiese Felix
"Per ora non abbiamo novità e tutte le persone sulla lista sono in osservazione continua, quindi non è un problema, inoltre se Hyunjin resta con te non mi sento neanche in colpa a lasciarti qui"
Felix guardò Hyunjin.
"Sarei rimasto in ogni caso" disse freddo.
Felix gli sorrise.
"Solo che prima di partire ho bisogno che tu faccia un paio di cose Hyun" intervenne Minho.
"Non c'è problema, le posso fare anche qui" diss il moro.
"Hyunjin se hai da fare puoi..." provò a dire Felix
"Cosa non ti è chiaro? Resterò con te punto e basta" borbottò Hyunjin incrociando le braccia e portando il corpo indietro sulla sedia.
"Dio come fai a sopportarlo" si lamentò Changbin.
Felix sorrise e prese la mano di Hyunjin che era ancora sulla sua e la strinse tra le sue. Hyunjin stava uccidendo con lo sguardo il fotografo, fino a quando non sentì il tocco delicato delle mani dell'altro.
Si girò verso il biondo che gli sorrideva e non potè fare a meno di sorridere a sua volta.

"MA CHE CARINIII" urlò Jeongin.
"Hai una concezione di 'carino' particolarmente" si lamentò Changbin girando gli occhi.
"A me e ad Hannie non hai mai detto che siamo carini!" Disse offeso Minho.
Jeongin gli fece la linguaccia.
"Moccioso sai a chi hai appena fatto la linguaccia?" Ridacchiò il castano divertito.
Jeongin fece di nuovo la linguaccia mettendo i pollici alle tempie e muovendo le mani facendo ridere tutti.
"Ma come ti permetti pargoletto?!" Rise Minho che prese un tulipano da un vaso e glielo tirò addosso.
"Ehi!! Donne e Jeongin non si toccano neanche con un fiore!" Disse Jisung tra le risate.
Felix guardò Hyunjin sopra di se e poi i suoi amici che ridevano e ringraziò il cielo per essere ancora vivo e poter assistere a quella scena.

Jisung si fece serio d'un tratto "ah Felix, non voglio che tu faccia niente per il caso"
"Perché? No dai capo!" Si lamentò.
"Come perché? Sei quasi morto e in più sei in malattia" disse come se fosse ovvio.
"Però..."
"Non c'è un però, i nostri uomini osserveranno chiunque sia vicino alle persone sulla lista e se qualcuno prova a fargli qualcosa, noi non dobbiamo fare nulla. Non ho intenzione di seppellirti hai capito?"
Felix abbassò lo sguardo, poi annuì
"Giura su quanto ami L che non farai assolutamente niente"
Felix incrociò le braccia, facendosi male per i tagli. Strizzò gli occhi e Hyunjin se me accorse.
"Tutto a posto?" Chiese.
Felix sollevo piano le braccia e Hyunjin lo sistemò meglio sui cuscini.
"Giuralo" ripetè Jisung
"Non farò niente" assicurò il biondo.
"Tienilo d'occhio" disse a Hyunjin, il quale fece un cenno con il capo.

Dopo un'oretta circa i ragazzi se ne andarono, lasciando Hyunjin e Felix di nuovo soli, fino a quando come ogni giorno l'infermiera arrivava per disinfettarli i tagli quasi del tutto cicatrizzati.
Ogni volta Felix chiedeva a Hyunjin di uscire in quel momento ed il moro non ne capiva la ragione, ma faceva come il poliziotto gli chiedeva.
Uscii dalla stanza prendendo il pc che gli aveva lasciato Minho per trovare informazioni su sua madre e si sedette fuori aspettando di poter rientrate.
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Prima di partire senza una vera meta precisa, Jisung aveva detto a Minho di dover andare a casa sua per prendere e sistemare delle cose.
Dopo cinque mesi Jisung aprì la porta di casa sua e sorrise istintivamente.
Minho si osservava intorno carpendo più lati possibili che ancora non conosceva di Jisung, guardò una foto di quando Felix e lui erano con l'uniforme dell' accademia, entrambi sorridevano a trentadue denti e avevano un braccio intorno alle spalle dell'altro.
C'era una foto di Jisung da piccolo, avrà avuto un 5/6 anni e sua nonna che lo teneva in braccio in un luogo pieno di persone.
Minho sorrise guardandola.
Jisung se ne accorse e lo raggiunse.
"Era il mio compleanno e i miei non c'erano perché erano a lavoro e nonna decise di farmi una sorpresa e mi portò al luna park. Ero felicissimo perché non ci ero mai andato"
Minho guardò il suo ragazzo guardandolo dolcemente.
"Che c'è?" Chiese Jisung un po' imbarazzato.
"Sei fantastico" disse sorridendo.
Jisung sentì le guance scaldarsi.
"A-andiamo" disse andando verso il corridoio seguito da Minho che ridacchiava.

Jisung aprì tutte le porte e le finestre per far prendere un po' d'aria alla casa.
Per ultima lasciarono la camera di Jisung.
"Ehm dovresti aspettarmi in salotto" disse evasivo Jisung
"Eh? perché?" Chiese Minho accigliandosi.
"Dai Min, vai" provò a spingerlo via, ma Minho non si mosse ed entrò in camera spalancando gli occhi.

Sopra la scrivania della camera di Jisung si trovava una mappa con delle spille rosse e dei fili dello stesso colore che li univano che segnavano gli avvistamenti di Minho e ai lati era completamente ricoperto di sue foto in un sacco di occasioni nelle quali gli era capitato di uscire, sia solo che con Hyunjin o altri.
Sulla cartina vi erano anche dei post-it dove c'erano scritte delle frasi come 'Ultimo avvistamento venerdì 15  alle 18.35 a sud di Seul' oppure 'ogni martedì ristorante tailandese al centro' 'sabato caffè per le 8"

Jisung si mise in mezzo tra il proprio ragazzo e la scrivania.
"Dai finiscila di guardare" alzò le mani per provare a non fargli vedere altro.
"Ecco di che parlava Felix" disse divertito il castano.
"Min!"
"Oddio ma in questa foto sono bellissimo"
"Min!!!"
"Hannie, perché questo post-it con la faccina arrabbiata?" Chiese curioso.
Jisung si girò per capite e vide il post-it rosa con una faccina arrabbiata e sorrise.
"Ti ricordi per caso quando ci siamo visti in quella discoteca? Tu stavi facendo i tuoi affari, anche se non ho mai capito quali e io ti seguivo.
Bhe quella volta ti ho visto mentre ballavi con una ragazza ed eravate mooooolto vicini del tipo che vi stavate strusciando addosso ed io mi ero innervosito borbottando qualcosa come 'ma questo lavora così?' E me ne sono andato furioso.
Quindi per quello la faccina" ammise.
Ci pensò e sembrava un secolo prima.
"Aaaah" disse ricordando la serata "sei un idiota"
"Cosa? Perché?" Si accigliò il poliziotto
"Innanzitutto mi sorprende che nonostante ti abbia dato fastidio non ti sia venuto il pensiero in quella testolina che potevi avere una grande cotta per me e poi..." strinse la vita del più piccolo "e poi potrei averlo fatto per farti ingelosire" disse ridacchiando
"Minho!" Quasi urlò Jisung
"Che c'è? Ha funzionato a quanto sembra" continuò a ridere. Poi tornò con lo sguardo sulla parete.
"Devo dire tutto molto accurato" Ridacchiò
"Dai smettila di guardare" gli diede un colpetto sulla spalla Jisung.
"Ho una voglia matta di fare una cosa... proprio qui..."
"Eh? Cosa?"  Si accigliò il poliziotto non capendo.
Minho si morse forte il labbro e sollevò Jisung per le cosce facendolo sedere sulla  scrivania e posizionandosi in mezzo alle sue gambe.
"Ah..." iniziò a realizzare il più piccolo per poi ansimare quando Minho portò le proprie mani alla linea della vita dei pantaloni mettendo i pollici dentro il tessuto e facendo dei piccoli cerchi con i polpastrelli.
Jisung strinse le mani dietro il collo del più grande e le loro bocche diventarono una sola, in un bacio frenetico e disordinato che li lasciò senza fiato.
Minho passo a baciare il collo del più piccolo facendolo gemere quando arrivò nel punto tra la spalla ed il collo.

Le mani di Minho scesero portando con se anche i pantaloni ed i boxer di Jisung per poi sbarazzarsi dei suoi.
Jisung passò la mano sotto la maglietta di Minho e la alzò leggermente per posare qualche bacio sui suoi addominali scolpiti.
Quando Finì, il castano gli divaricò le gambe accarezzandogli le cosce e massaggiandole con delicatezza facendolo tremare sotto il suo tocco.
Riportò le labbra su quelle del minore entrando con due dita ed iniziando subito a muoverle velocemente, facendolo gemere tra le sue labbra.
Minho sollevò il bacino di Jisung per poi infilare in terzo dito e girarle completamente facendo portare la testa indietro a Jisung  mentre gemeva.
"Quando eri... in camera tua a che pensavi?" Disse con voce roca il castano.
"A te... io pensavo sempre a te" ammise tra i gemiti.
Minho sorrise mordendosi il labbro "risposta corretta" disse prima di sostituire le dita con il suo membro, facendo poggiare la schiena di Jisung sulla scrivania e tenendolo dalle gambe.
La testa del minore trovò un appoggio sulla mappa dietro di loro e Minho iniziò a muoversi con un ritmo costante e veloce.
Il fatto che il poliziotto avesse quella sorta di ossessione mei suoi confronti lo eccitava da morire e farlo, proprio lì era soddisfacente oltre ogni aspettativa.
Si morse le labbra osservandolo mentre ansimava e lo guardava con quello sguardo profondo che lo faceva impazzire.
"Sei così bello Hannie" disse prima di raggiungere la prostata e fare inarcare la schiena a Jisung.
Minho la colpì più volte, baciando il basso ventre sudato di Jisung per poi passarci la lingua.
Portò una mano al membro del più giovane stuzzicando soprattutto la punta fino a quando non si riverso nella sua mano.
Qualche altra spinta e anche Minho venne dentro Jisung gemendo forte.
Non appena uscì da lui, il poliziotto lo strinse a se in un abbraccio.
Minho lo sollevò per poi portarlo sul letto senza smettere di stringerlo.
"Pensavo fosse più sporca casa tua, sono cinque mesi che manchi" disse sorridendo mentre recuperava il fiato con la fronte appoggiata a quella di Jisung.
"Una cameriera viene una volta a settimana... stupido" disse prima di poggiarsi al petto del maggiore.
"Non è che sbuca ora? O magari è sotto il letto?"
"Zitto e abbracciami. Oggi è giovedì e lei viene mercoledì" disse poggiando la guancia sugli addominali di Minho che gli facevano da cuscino.
"Mi hai portato qui di giovedì di proposito?" Chiese il gangster sorridendo.
"Può darsi" disse accarezzando con la guancia il petto, ancora coperto dalla maglietta, di Minho.
Quest'ultimo lo strinse in un abbraccio dandogli un bacio sui capelli per poi sorridere e guardare nuovamente la parete delle sue foto.

-
SALVE
come va?
Spero bene

Solo per mettervi ansia
-7

Vi sta piacendo la storia per ora?

Nulla alla prossima
bye
🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸

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