"No Min, è molto meglio il tiramisù"
"Ma che vai dicendo? La torta alle mele è paradisiaca"
Hyunjin iniziò a sentire di nuovo quello che aveva intorno, nonostante ciò ci vollero almeno dieci minuti perché fosse in grado di aprire gli occhi.
"Allora facciamoli entrambi e chiediamo a Dorota qual'è migliore!"
"Ma li dipende anche dalle abilità del cuoco, vincerei ad occhi chiusi" si vantò Minho.
-Ma di che stronzate parlano?-
Si lamentò mentalmente Hyunjin, riuscendo poi ad aprire gli occhi.
"Oddio Hyunjin si è svegliato" disse Jisung felice.
"Da quanto non dormivi? Hai dormito per quasi quarantotto ore, i medici si erano preoccupati" disse Minho.
"Dov'è lui? Come sta?" Chiese Hyunjin.
Jisung sorrise "perché non ti giri?"
Hyunjin voltò la testa di scatto, trovando nel lettino vicino a se il biondo, ancora intubato.
Aveva un colorito leggermente più scuro e Hyunjin si ritrovò a sorridere.
Fece per alzarsi, ma arrivò un'infermiera fermandolo.
"Deve stare fermo per un altro po' anche lei" lo rimproverò poi andò via.
Hyunjin si alzò comunque, mettendosi vicino a Felix.
"Se ti si riaprono i punti non voglio sapere nulla" borbottò Jisung.
"Come sta?" Chiese il moro,
"Tra poco lo trasferiscono in una stanza singola, non sappiamo ancora quando si sveglierà , ma dopo il trapianto, i suoi valori si sono stabilizzati e stanno migliorando" gli spiegò Jisung.
Hyunjin accarezzò la guancia del biondo, stando attento a non toccare la maschera che gli cingeva il viso per respirare.
"Devo scrivere agli altri che almeno Hyunjin è sveglio" disse Jisung.
In quel momento sentirono dei passi che correvano nei corridoi dell'ospedale.
Questione di qualche secondo e alla porta della stanza comparse appoggiandosi con il fiato corto Jeongin, seguito da Changbin.
"Innie?" Chiese Jisung confuso.
"Jis ce l'ho..." disse ansimando forte "ce l'ho fatta ho la lista completa"
Jisung e Minho si alzarono e Jisung li raggiunse con una cartelletta con dei fogli in mano.
"Innie sei fantastico" lo abbracciò il più grande "come hai fatto?"
Jeongin spiegò di aver dovuto contattare uno degli hacker più ricercati della Corea del sud, promettendogli in cambio del suo aiuto di non denunciarlo e di procurargli un passaporto falso per trasferirisi.
"So che non è molto etico, ma era l'unico che avrebbe potuto darmi delle dritte... e così è stato, mi ha fatto capire cosa acevo sbagliato in queste settimane e poi..." prese i fogli neri da dentro la cartelletta.
Hyunjin si avvicinò per guardare meglio.
"Ci sono tutti i nomi e vicino la loro colpa, e le persone morte sono state sbarrate"
Una parte del foglio attirò l'attenzione dei ragazzi raggruppati in cerchio.
"Il nome di Minho è stato sottolineato due volte" commentò Changbin.
"Come le volte che hanno provato ad ucciderlo" disse Jisung prendendo la mano del suo ragazzo.
"Lee Felix..." disse Changbin.
Hyunjin strinse i pugni "troppo vicino alla verità..." disse a denti stretti.
"Chiunque sia deve conoscerlo, in generale Lix non espone le sue teorie alle persone" riflettè Jisung.
"Probabilmente" concordò Minho
"Jeongin, contatta i nomi ancora senza segni sulla lista, tutti anche gli assassini"
Il più piccolo del gruppo annuì "vedi chi è disposto a farsi aiutare dagli agenti e per chi non lo è, avvisali di non stare soli"
Jeongin annuì nuovamente, si avvicinò al letto di Felix e lo osservò per un po' insieme al fotografo.
"Svegliati Lix" disse più piccolo.
Poi guardò gli altri prima di correre via dalla porta, seguito da Changbin.
"Devono arrivare gli aggiornamenti perché Kai era ancora vivo quando ha parlato con Lix"
"No guarda pensavo gli avesse parlato da morto con qualche seduta spiritica" alzò gli occhi Minho ricevendo una gomitata nello stomaco da Jisung.
"Innanzitutto sei completamente insensibile, quel ragazzo non era cattivo e poi intendevo dire che non credo sappiano che ci ha consegnato la lista o avrebbero fatto in modo di non farvi vedere il resto"
Minho ci pensò su "si probabilmente si"
Hyunjin venne rimproverato da un'infermiera che era venuta a portargli da mangiare perché era in piedi.
Minho si fece scappare una risata e il corvino lo guardò fulminandolo con lo sguardo.
"Noi andiamo a dare da mangiare a Kkami e poi passiamo in stazione, torniamo sta sera" lo avvertì Jisung.
Hyunjin annuì.
I due uscirono dalla stanza e Hyunjin si girò di lato sdraiandosi ed osservando la figura di Felix.
-Principessa, mi hai reso un fottuto idiota-
-
-
La stanza in cui avevano trasferito Felix era abbastanza grande, le pareti erano sul celeste e i tulipani bianchi che Jisung comprava tutti i giorni ci stavano a pennello.
"Riuscirà a respirare con tutti questi cosi?" Chiese Minho mentre Jisung metteva in un vaso l'ennesimo tulipano bianco.
"Ha quella cosa in faccia per quello no?" Sbottò il poliziotto.
Era passata una settimana dall'intervento e il biondo non si era ancora svegliato, i suoi valori erano stabili ed il suo incarnato era tornato normale, ma non aveva ancora aperto gli occhi.
Ogni giorno un'infermiera veniva a ripulirgli le ferite che si stavano rimarginando e Hyunjin non lo lasciava neanche in quel momento.
Si chiese se sarebbe dovuto andare avanti così per sempre, e se non si fosse più svegliato?
Il moro cercava di non pensarci, anche perché, forse un po' stupidamente, si sentiva pronto a restare con lui in quella camera per tutto il tempo che gli restava da vivere.
Avevano trovato ogni singola persona di quella lista e in un modo o nell'altro li avevano avvisati.
Tutti speravano di riuscire a prevenire un altro disastro e altre morti.
Nonostante non avessero ancora capito chi c'era dietro quella storia, si sentivano un passo in avanti e leggermente meno con il fiato sul collo.
"Quanto sei suscettibile Hannie" si lamentò il castano.
Jisung sospirò, poi si girò verso il corvino "Hyunjin noi andiamo a prendere da mangiare, tu cosa vuoi?"
"È uguale" disse come tutte le volte che Jisung gli poneva questa domanda.
"Sai se fossi carino l'1% di come sei con Lix anche con gli altri probabilmente avresti già vinto un nobel" lo stuzzicò il poliziotto.
"Anche quando l'ha praticamente ignorato per giorni?" Incrociò le braccia Minho.
"Non avete nient'altro di cui parlare?" Disse freddo Hyunjin.
Minho alzò gli occhi al cielo e i due fidanzati uscirono dalla camera d'ospedale.
Hyunjin si sedette sulla sedia vicino a Felix, come era solito fare quando erano solo loro due.
Sospirò prendendogli la mano.
Gli mancavano così tanto le sue piccole mani che gli sistemavano i capelli o che lo accarezzavano dolcemente.
Non riusciva a credere di essere stato così stupido da lasciarle andate.
Osservava il suo petto alzarsi e abbassarsi normalmente ed il rumore che indicava i suoi battiti cardiaci ormai era il suo migliore amico.
Con quella maschera enorme sul viso, non riusciva neanche a vedere le lentiggini del biondo. Le aveva osservate così tante volte mentre dormiva che sapeva esattamente la forma e la posizione di ognuna di quelle macchioline. Le ripercorreva sempre nella sua mentre, per paura di dimenticarsele.
Poi tornò a guardare la sua manina tra le sue e l'accarezzò piano.
"Non le lascerò più te lo prometto" disse piano
"C-cosa?" Chiese una voce flebile, ma roca allo stesso tempo.
Hyunjin pensò di essersela immaginata, quando gli occhi di Felix iniziarono ad aprirsi e chiudersi un paio di volte.
Hyunjin spalancò gli occhi e restò pietrificato cercando di capire se fosse tutto un sogno o meno.
Felix non capendo ancora molto di quello che lo circondava provò a mettersi seduto, provando in forte dolore su tutto il petto.
Si lamentò strizzando gli occhi.
"F-fai piano principessa" disse il corvino ancora sotto shock, gli portò una mano dietro alla schiena per aiutarlo.
Felix dopo ancora qualche attimo di smarrimento si concentrò sul ragazzo vicino a lui.
"Hyunjinnie?" Disse con voce ancora intorpidita.
Hyunjin non riuscì a non trattenere un sorriso bellissimo ed entrambi sentirono il rumore dei battiti di Felix aumentare leggermente.
"Buongiorno Principessa" disse prima di portarlo al suo petto stringendolo il giusto per non fargli male.
"H-Hyunjinnie..." Felix sentì le lacrime spingere per uscire.
"Non piangere principessa..." gli baciò gli occhi.
Felix si portò le mani sul viso togliendosi la maschera ed iniziando a tossire un paio di volte.
I ricordi continuavano ad affiorare nella sua mente ed istintivamente portò una mano sotto la maglietta.
"Ahi" si lamentò per il dolore dei tagli che si stavano rimarginando. "Sono arrivati in tempo" disse asciugandosi gli occhi con i palmi.
"Per fortuna si" Hyunjin prese il viso di Felix tra le mani, per assicurarsi che fosse vero e che non stesse sognando.
"Tu non ce l'avevi con me?" Chiese dolcemente il biondo.
"Scusami" disse semplicemente il moro, portando le labbra su quelle di Felix.
Quest'ultimo si scanzò facendo morire dentro Hyunjin.
"Da quanto tempo sono così? Il mio alito sarà come quello dei morti" disse un po' in imbarazzo.
"Quasi tre settimane e sinceramente del tuo alito non me ne fotte un cazzo" disse prima unire le loro labbra in un bacio dolce e lento.
Felix socchiuse gli occhi godendosi la sensazione inebriante delle loro bocche che si scoprivano di nuovo dopo troppo tempo.
Quando si staccarono Felix portò le braccia dietro al collo di Hyunjin ed appoggiò la fronte alla sua.
"Sono veramente stato qui un mese?" Chiese.
"Non hai idea di quanto fossi preoccupato per te" disse accarezzandolo con tutta la dolcezza di cui era capace, dovette contenersi per non fare scendere qualche lacrima.
"Eri preoccupato per me?" Chiese confuso Felix.
Hyunjin ridacchiò "da morire" i battiti di Felix erano sempre più veloci ed i suoni per la stanza erano sempre più rapidi e brevi.
Hyunjin sorrise e Felix si portò le mani sul viso imbarazzato.
Hyunjin stava per dire qualcosa, ma venne interrotto dalla voce stridula di Jisung alla soglia della porta.
"FELIX!" Urlò con tutte le sue forze.
"Capo!" Gli sorrise calorosamente il biondo.
Jisung gli saltò letteralmente al collo piangendo "sei uno stupido, mi hai fatto morire di paura. Stupido stupido stupido... tu sapevi di essere nella lista vero? E non ci hai detto niente... stupido"
"Capo fammi respirare... sono ancora rincoglionito" ammise Felix portandosi le dita alle tempie "si lo sapevo"
Jisung si staccò da lui "se non fossi già messo male ti picchierei"
Felix ridacchiò.
"Felice che tu sia di nuovo tra noi biondino" lo salutò con un sorriso Minho.
"Minho!" Lo salutò sorridendo il biondo.
"Menomale che Hyunjin ti ha donato un rene... o non sarebbe andata così probabilmente" disse Jisung
"Hyunjin ha cosa?" Chiese sgranando gli occhi e girandosi verso il corvino.
Quest'ultimo abbassò lo sguardo.
"È vero Hyyunjinne?" Chiese Felix sull'orlo delle lacrime.
Lui fece spallucce.
"N-non c'era un'altra scelta? Cioè... donare un rene non è una cosa da niente..." disse sentendosi in colpa.
"Abbiamo chiamato i tuoi ma..." disse Jisung.
"Ah... non fa niente, ho capito" lo interruppe capendo quello che voleva dire "spero solo che loro stiano bene" fece un piccolo sorriso, poi si girò nuovamente verso Hyunjin.
"Grazie per avermi salvato la vita" disse portandogli le braccia al collo, incurante del dolore dei tagli che tiravano.
Hyunjin ricambiò la stretta portandogli delicatamente le mani sulla schiena.
Non riuscì a non sorridere.
"L'ho fatto perché volevo, non sentirti in colpa" gli sussurrò.
"Dovevi vedere come ha cacciato tua madre Lix è stato epico" rise Jisung
"Hai cacciato mia madre?" Ridacchiò il biondo con lo sguardo ancora su Hyunjin.
"Si bhe..."
"Lei aveva iniziato a dire le sue solite stronzate sulla normalità, sminuendoti e tutto e lui l'ha letteralmente fatta rincoglionire" continuò ridendo Jisung.
"Vado ad avvisare un medico che sei sveglio biondino" disse Minho uscendo dalla stanza.
Felix annuì, poi mise il broncio "uffa volevo assistere" disse per poi poggiarsi al petto di Hyunjin che mise una mano sulla sua testa.
Il moro non riusciva ancora a credere che Il più piccolo fosse lì, sveglio tra le sue braccia.
"Lix tieni il tuo telefono, lo hanno trovato quella sera" disse porgendoglielo.
"Puoi metterlo in carica capo per favore?" Chiese il biondo e Jisung annuì sorridendo.
"Avete fatto progressi? Li avete presi?" Chiese poi.
"Lix ti sei svegliato ora, dopo ne parliamo di queste cose va bene?"
"Non li avete presi" capì il ragazzo sul lettino.
"Per favore non pensarci ora" borbottò Jisung.
Felix annuì ancora sul petto di Hyunjin che gli accarezzava i capelli piano.
"Capo" disse ad un tratto.
"Mh?"
"Grazie per i tulipani bianchi" disse osservandosi intorno.
Jisung sorrise "grazie per essere vivo"
In quel momento un dottore ed un infermiera entrarono dalla porta seguiti da Minho.
"Finalmente ti sei svegliato!" Disse euforico il medico "fatti visitare ora, dovreste uscire tutti"
Hyunjin si morse l'interno della guancia per niente contento di quella frase.
Felix se ne accorse.
"Sto bene Hyunjinnie, ci vediamo tra poco" gli sorrise.
Il corvino gli passò una mano tra i capelli per poi accarezzargli la guancia ed allontanarsi da lui controvoglia.
I tre ragazzi uscirono dalla camera e tutti sorridevano come degli ebeti.
"Devo scrivere a Changbin e Innie" disse Jisung prendendo il telefono. "Dovrei scrivere ai suoi?" Chiese indeciso.
"No" disse Minho.
"Si" invece disse Hyunjin "fagli sapere che lui è sveglio sta bene ed è fantastico, indipendentemente dai genitori di merda che si è trovato" disse per poi allontanarsi da loro e andare ad appoggiarsi il muro.
"È proprio cotto" ridacchiò Minho.
"Lo spero" disse piano Jisung "perché Felix ci tiene veramente"
Minho gli prese la mano e Jisung gli sorrise, Felix era sveglio e stavano tutti bene.
Questo in quel momento era tutto quello che volevano e di cui avevano bisogno.
-
Eeeeeeee.
Lix è svegliooo.
Finalmente.
Comunque come state?
Spero bene.
Io mi sto rincoglionendo con tutta questa situazione.
Comuuuuunque
-8
Bye
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