‧͙⁺˚*・༓☾ Gli Immortali III (U...

بواسطة Zerosenpaii

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ততততত "Puoi portare un uomo via dalla sua realtà,ma non puoi portare la sua realtà via da un uomo" "E questo... المزيد

Prologo.
Primo Frammento.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Secondo frammento.
10.
11.
12.
13.
14.
Terzo Frammento.
15.
16.
17.
18.
Ultimo.
Non-graziamenti.

9.

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بواسطة Zerosenpaii

"Dieci"

La sala del ricevimento era enorme,il gusto delle decorazioni perfettamente in linea con la sposa ormai loro cara amica. Il pavimento era fatto di parquet,i muri erano color crema e i tavoli circolari erano ricoperti da tovaglie lunghe e svolazzanti color panna,colorati da una mise dai colori dei frutti di bosco; i centrotavola erano dei vasi contenenti fiori variopinti - difficile dire se fossero veri oppure di plastica guadando da lontano - e sembrava che le tavolate fossero divise a seconda della prevalenza dei fiori che vi si trovavano sopra. 

Quando il gruppo composto da Dazai,Chuuya,Saffo,Walter e Mabel arrivò,la sala era tuttavia quasi vuota, ad eccezione per quelli che sembravano essere parenti o amici di vecchia data; tutti quanti di età non molto lontana da quella del gruppetto, ad eccezione delle damigelle che erano poco più che bambine,vestite tutte con abiti dalla fantasia raffigurante girasoli. 
Saffo si guardò immediatamente intorno alla ricerca del buffet,ma con sua grande delusione il lungo tavolo sul fondo della stanza, al di là della pista da ballo,era completamente vuoto ad ecccezione di alcune bottiglie d'acqua. 
<<É inutile che ti affretti>>le borbottò Chuuya intuendo le sue intenzioni <<non sei mai stata ad un matrimonio? Ci vogliono ore dopo la cerimonia per mettere qualcosa sotto i denti>>
Quell'affermazione sembrò spezzare il cuore alla greca, che emise qualcosa simile ad un singhiozzo. 
Dopo la corsa che il Doppio nero aveva fatto per arrivare alla chiesa in cima alla montagna,tutto ciò a cui agognava Dazai adesso era soltanto un posto dove sedersi,gli facevano tremendamente male i piedi. 
<<Cerchiamo il nostro tavolo,basta leggere sui segnaposti>> propose,sorridendo,e tutti furono d'accordo.

Mabel tirò un'occhiata alla finestra prima di muoversi: nonostante si trovassero in montagna,dove il clima da aspettarsi non era certamente tropicale,si preannunciava una vera e propria tempesta. 
"Tanto meglio" pensò "almeno Marguerite sarà costretta ad arrivare in fretta" 

I segnaposti, come ci si aspettava, avevano nomi di fiori a seconda della varietà del centrotavola. 
<<Chuuya,Marguerite avrà sicuramente scelto il girasole nano per il tuo tavolo>> lo schernì Dazai beccandosi un'occhiataccia, e alla faccia scocciata del partner non riuscì a non scoppiare a ridere attirando leggermente l'attenzione. 
<<Ti faccio vedere io come ti ritrovi senza gambo..>> borbottò in risposta mentre armeggiava coi fogliettini sui vari tavoli cercando il suo nome.
A quel punto se avesse avuto davvero il girasole sarebbe stato il colmo.
Saffo e Mabel si erano avvicinate al tavolo affianco, e la greca aveva lanciato un'esclamazione una volta riconosciuti i nomi dei suoi amici.
<<Eccoci,eccoci!>> fece segno con la mano agli altri perchè la raggiungessero <<tavolo... piccoli indiani...?>>
Lei non ci fece caso,ma a pronunciare quelle parole Mabel sbiancò.
<<Da quando i piccoli indiani sono fiori?>> Walter si grattò la testa con confusione dopo essersi allentato ulteriormente la cravatta. 
<<Magari è una cosa speciale per noi,non credete? Come la canzoncina nella macchi->>
Le parole di Saffo furono interrotte da un tremendo boato.
Un tuono e poi una luce accecante che sembrò sbattere sulle finestre di vetro della sala,la quale immediatamente calò nel buio più assoluto,mentre intorno a loro si levavano brusii confusi.

Chuuya fu il primo a scattare sull'attenti. 
Naturalmente era solo un blackout,ma anni di esperienza insegnano qualcosa.
<<Che succede?>> si sentì mormorare dalle ragazze sedute al tavolo accanto, o almeno probabilmente dato che non si vedeva a un palmo dal naso. 
Saffo non fece tante storie,ma sussultò quando sentì una piccola mano fredda afferrarle il braccio scoperto.
<<Non muoverti!>> sibilò Mabel,come nascondendosi dietro la ragazza. Le parve addirittura di percepire che tremasse. 
<<Hai paura del buio?>> ridacchiò.
<<Tu non muoverti e basta finchè non si riaccende la luce>>
Il suo tono era quello di chi cerca di contenere la paura, ma ci riesce a stento.
Alla fine la greca si arrese,annuendo leggermente. 
Dazai mise le mani nelle tasche alla ricerca di qualcosa.
<<Non avete un accendino,una torcia... tipo quella del cellulare?>> domandò.
Immediatamente tutti frugarono nelle tasche e qualcuno porse al bendato accendini o pile portatili,ma fu completamente inutile dato che proprio in quel momento le luci si riaccesero, e il suono di una porta che si apriva fece girare tutti verso l'ingresso.
Quello che pareva essere il fotografo aveva aperto le due porte d'ingresso fermandole con un blocchetto di legno e si era schiarito la voce,una folla di invitati probabilmente rimasti fuori a fumare o a chiacchierare ne approfittò per infilarsi all'interno e sedersi ai propri posti. 
Anche il gruppo prese posto,e quando ci fu qualcosa di simile al silenzio,il fotografò parlò.

<<Signore e signori,evviva le spose!>>
Il DJ,al piano superiore,fece partire una musica allegra e le spose entrarono quasi saltellando,sorridendo mano nella mano e con un bouquet di fiori di colore diverso nell'altra. 
Lo scroscio degli applausi e dei fischi continuò fin quando queste non raggiunsero il centro della stanza e la musica cessò, Marguerite prese un microfono e ci picchiettò sopra un paio di volte pe controllare funzionasse.
<<Prova,prova! Si,funziona,ottimo>> sorrise,lanciando un'occhiata innamorata a quella che ora era sua moglie <<non so bene cosa dire.. questo è un giorno speciale.. e sono davvero felice di poterlo condividere con tutti voi!>> ci fu un altro giro di applausi <<che dire? Mangiate,bevete e divertitevi! Che questa giornata non abbia mai fine!>> 
Saffo fischiò e mentre le ragazze del tavolo affianco,le stesse che sembravano spaventate durante il blackout,urlarono i loro auguri alle spose. 
Nello stesso istante dalle porte d'ingresso fecero capolino i camerieri con le portate su piatti d'argento da poggiare sul tavolo del buffet, e Saffo per poco non tirò un grido pure lei a quella vista. Chuuya scosse la testa sospirando,ormai questi due erano proprio amici per la pelle. 
<<Cosa pensate ci sarà da mangiare? Roba tipica? Roba di montagna? Freddo o caldo non importa!>> squittì la greca.
<<Perchè non andiamo a vedere?>> le propose Dazai. 

Mentre la musica si abbassava ad un livello di accompagnamento del pasto,Chuuya si guardò di scatto alle spalle,sentendosi osservato. 
Mabel sembrò cogliere quel movimento.
<<Che succede?>> domandò nervosamente.
Il rosso scrollò le spalle.
<<Nulla,è tanto che non partecipo ad un evento del genere..>> squadrò l'irlandese dalla testa ai piedi, ma non parlò di nuovo fin quando Saffo e Dazai non si furono allontanati nella direzione del banchetto <<tu sembri piuttosto nervosa da quando siamo saliti in macchina. Hai paura dei matrimoni per caso?>>
La bionda ridacchiò tentando di mascherare il nervosismo,anche se  non le riuscì tanto bene. In ogni caso,non rispose. 

L'ambiente si stava animando di allegria tipica delle feste,prima che potessero accorgersene Marguerite si era avvicinata al loro tavolo con un sorriso, Chuuya notò che si era cambiata d'abito e adesso ne aveva uno arancione addosso, svolazzante e principesco.  
<<Buonasera!>> esclamò, e i tre che non si erano fiondati sul cibo si alzarono per farle gli auguri singolarmente. La donna si soffermò quando fu il turno di Chuuya,prendendogli gentilmente le mani con gli occhi che quasi brillavano. 
<<Ti stai divertendo?>>
Il rosso distolse leggermente lo sguardo cercando di bloccare il numerosi flashback di tutto le volte che ci aveva provato con lei fino quasi a proporle di sposarlo. 
<<Tantissimo>> rispose tuttavia sforzando un sorriso che venne più una smorfia.
Lei sembrò soddisfatta e si guardò intorno. 
<<Dove sono Osamu e Saffo?>> chiese. 
In effetti ci stavano mettendo un bel po' a quel buffet.
<<Scommetto che li butteranno fuori per aver mangiato troppo>> ridacchiò Mabel,tornando caratterialmente al suo personaggio.
<<Ma certo che->>
Marguerite non fece in tempo a finire la frase che dall'altro lato della stanza si udì la voce inconfondibile di Saffo,acuta e squillante,e apparentemente irritata.

In piedi davanti ad un piatto di gamberoni grigliati dove ne era rimasto solo uno,l'agognatissimo duello che si stava svolgendo vedeva come sfidanti Dazai e Saffo contro un ragazzo alto e grosso come un armadio con affianco quella che pareva essere la sua ragazza, che si guardavano in cagnesco pronti a saltarsi addosso per sbranarsi. 
<<C'eravamo prima noi!>> ringhiò la greca.
Gli invitati iniziarono a girarsi nella loro direzione.
<<Ma avete una vaga idea di tutto quello che avete nel piatto?!>> squittì l'altra,il ragazzo incrociò minacciosamente le braccia ma questo non parve intimorire il moro che invece sorrideva silenziosamente. 
Chuuya si sbattè la mano in faccia desiderando di sparire o sprofondare nella terra.
<<Dovremmo...>> sospirò l'irlandese,che però non accennava ad alzarsi dal suo posto. 
Walter scrollò le spalle, facendo  un gesto di disinteresse con la mano. 
Mentre Chuuya pensava ad una soluzione,con uno strattone si sentì trascinare da una mano sottile dalle unghie affilate fino al centro della sala, e dopo aver fatto cenno al DJ nella sala di abbassare la musica,la sposa afferrò repentinamente il microfono sul tavolo con la velocità di risoluzione dei problemi che solo una donna il giorno del suo matrimonio potrebbe avere. 
Il rosso,nel frattempo,si domandava che fine avrebbe fatto quel giorno e se ne sarebbe mai uscito vivo. 
<<Un po' di attenzione prego!>> 
Nuovamente,la sala cadde nel silenzio e gli sguardi si puntarono sui due soggetti al centro. 
Da effetto desiderato,anche i quattro litiganti misero in pausa la loro lite per prestare attenzione all'annuncio. 

Marguerite mise una mano intorno alla spalla del ragazzo di poco più basso,parlando vicino al microfono. 
<<E adesso un paio di parole da un mio carissimo amico che spero possiate conoscere nel corso della serata,Chuuya Nakahara!>>
Prima che potesse accorgersene, il suddetto aveva il microfono in mano. 
Sbiancò.
Avrebbero potuto dirgli che doveva combattere al momento e non sarebbe stato così tanto nel panico. 
Dazai,dal canto suo,a guado in quel momento si stava pisciando sotto dalle risate,o meglio a cercare di trattenerle. 
Dopo un istante che sembrò eterno, il ragazzo si ricordò che effettivamente avrebbe dovuto dire qualcosa. Tossicchiò,battè due dita sul microfono. 
<<Buonasera->>
Dalla platea di alzò un coro di <<buonasera>>
Dazai stava diventando blu per la mancanza di ossigeno. 
<<Come ha detto Marge,io sono Chuuya,piacere di conoscervi.. ehm.. sono suo amico,caro amico,da non moltissimo come voi credo.. ma comunque ci tengo molto a lei. Avevo anche una co- lasciamo perdere questa parte>>
Silenzio tombale.
Si grattò la testa prendendo un respiro profondo.
<<Oggi siamo qui per celebrare l'unione di Grace e Marge,due splendide donne che coronano il loro sogno d'amore e si preparano per la loro vita insieme>> si girò verso le due,che sorrisero <<..e la vita dopo il matrimonio è bellissima,non che io sappia cosa sia,sul serio- però vivere con una persona,ogni giorno,vedendo tutti i suoi pregi e i suoi difetti,tutte le stronzate che fa,o tutte le cose belle che fa e tu non sai se dovresti essere tremendamente incazzato o apprezzare ciò che hai>>
Adesso era sceso il silenzio tombale,tutti erano concentrati sul discorso.
<<Perciò a loro auguro il meglio,perchè questo sia per loro sia un traguardo che un nuovo inizio.. e le invidio. Davvero,le invidio tantissimo,perchè io credo siano tre anni che più che un traguardo aspetto per lo meno un punto fisso,e ogni volta che mi sembra di stare per metterlo qualcosa me lo porta via e io devo ricominciare tutto da capo>> il suo sguardo cadde su Dazai,il quale non rideva più ma lo guardava fisso negli occhi con un leggero sorriso. 
Preso un respiro profondo si girò verso la sposa.
<<Per questo.. Marge.. nel caso io.. ecco. Tu mi daresti la tua benedizione..?>>
Gli invitati si guardarono negli occhi con aria confusa,ma alla sposa bastarono un paio di secondi per afferrare e battere le mani con gli occhi che brillavano. 
<<Certamente! Hai la nostra benedizione!>>

I sei o sette passi che lo separavano dal suo partner gli parvero i più lunghi da percorrere di tutta la sua vita,ma certamente valevano l'espressione di Dazai,a metà fra il confuso e il panico più totale,quando vide il rosso inginocchiarsi davanti a lui con una scatolina di velluto blu contenente un anello in mano.
<<Devo dirlo perforza..? Insomma,non si capisce.. ?>> balbettò,il viso in fiamme. 
Marge urlò un "dillo" dal tavolo,sporgendosi per vedere bene la scena manco fosse il finale di una fiction.
Con tutto il coraggio che in ventitè anni di vita mai si ricordava di aver mostrato,Chuuya pronunciò la fatidica frase. 
<<Vuoi sposarmi,Dazai..?>>

Si sentì un click,un debole flash li investì.
Il fotografo,in piedi appoggiato alla parete della stanza,abbassò la macchina fotografica con un sorriso compiaciuto. 
Saffo era rimasta letteralmente a bocca aperta,Mabel scuoteva la manica di Walter violentemente. 
Dazai era completamente pietrificato. 
Allarme,allarme,ripeto,non è un esercitazione. 
Dovette ritrovare tutto il contegno che un generale della Mafia possa mai avere per annuire con un leggero sorriso emozionato. 

Ma il suo "si" fu soffocato da un suono più forte. 

Un urlo femminile, il rumore di sedie trascinate e di vetri rotti. Poi un tonfo.
Proprio al tavolo affianco a quello dei piccoli indiani,una ragazza giaceva riversa sul pavimento col volto leggermente violaceo,tipico delle persone che soffocano. 
Appena se ne resero conto,anche gli altri invitati scattarono in piedi avvicinandosi a lei e scuotendola, il caos si fece largamente piede fra la folla mentre l'espressione delle due spose mostrava segni di panico crescente. 

Dazai prese Chuuya per il polso velocemente,misurando la stanza a grandi passi per avvicinarsi alla scena. La ragazza era chiaramente morta.
La prima cosa che il moro guardò fu il suo bicchiere,dentro al quale era evidente un piccolo pezzettino di carta che non sembrava essersi bagnato molto. 
<<Chuu,prendilo tu che hai i guanti>>
Gli chiese,il rosso obbedì ritrovando la sua professionalità.

<<Credo di sapere cosa ci sia scritto sopra..>> borbottò il moro,mentre anche gli altri tre membri del gruppo si facevano largo.
Una musichetta,nel frattempo,a volume molto basso faceva da sottofondo a ciò che accadeva.

 "Ten little Indian boys went out to dine;

One choked his little self and then there were nine... "

Chuuya rimase a fissare la scritta sul biglietto, fatta con inchiostro rosso. 

"10"


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