DEEP INSIDE || J.JK βœ“ (Traduz...

By TOMYBELOVEDV_

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[COMPLETATA] ❝ Voglio toccare le parti di te che nessun'altro ha toccato. Voglio possedere quel pezzo di te c... More

Γ— Dominante Γ—
! IMPORTANTE !
Capitolo 1 | In ginocchio
Capitolo 2 | Rovente
Capitolo 3 | Solo io posso toccarti
Capitolo 4 | Vieni per me
Capitolo 5 | Starboy
Capitolo 6 | A porte chiuse
Capitolo 7 | In basso per te
Capitolo 8 | Sotto al tavolo
Capitolo 9 | Notte piccante
Capitolo 10 | Senza mai smettere
Capitolo 11 | Solo mia
Capitolo 12 | Dominami
Capitolo 13 | Segreto indicibile
Capitolo 14 | Proteggimi
Capitolo 15 | Dimmi belle bugie
Capitolo 16 | Tieniti a me
Capitolo 17 | Perdonami
Capitolo 18 | L'amore non Γ¨ una scelta
Capitolo 19 | Perderti
Capitolo 20 | Possessivo
Capitolo 21 | Parole che feriscono
Capitolo 22 | Controllami
Capitolo 24 | Senza te
Capitolo 25 | Lasciami
Capitolo 26 | Non come te
Capitolo 27 | Appetitoso
Capitolo 28 | Infiammato
Capitolo 29 | Comportarsi in modo curioso
Capitolo 30 | Amore senza fine
- Ringraziamenti.
100k letture ❀️‍πŸ”₯

Capitolo 23 | Perderti

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By TOMYBELOVEDV_



Mentre traducevo è partita questa canzone e l'ho trovata piuttosto adatta ai pensieri e allo stato d'animo di Jungkook, se volete ascoltatela. <3

Vi consiglio di farla partire non appena vedete questo simbolo 🎶

"Dov'è quel bastardo?!"

"J-Jungkook ti prego-"

"Jungkook ascoltami," Jaemin marcia accanto a me arrivando alle mie spalle e mi interrompe, non pensando minimamente a quanto possa essere pericoloso. "Esci da casa mia cazzo!" la sua mascella si stringe e una volta arrivato al mio livello, si trattiene, dal momento che Jaemin è troppo vicino a me per potergli fare qualcosa di male.

"Ascoltami, ti prego! Ti sto implorando!" Jaemin si mette in ginocchio accanto a me, chiedendo a Jungkook di farlo parlare. Tuttavia, non funzionerà. "Aeri. Vai in camera da letto."

Scuoto il capo mentre lo guardo, sfidando l'uomo che in questo momento non dovrei contraddire. "So cosa hai intenzione di fare Jungkook...non posso lasciarti da solo con lui." avanzo per raggiungerlo e avvolgo le braccia attorno al suo corpo ma lui le afferra e le scaccia. Non l'ha mai fatto. "Tu adesso vai in camera Aeri. Non farmelo ripetere un'altra volta."

"Jaemin per favore, vattene."  mi volto verso di lui e gli parlo, assicurandomi che possa ascoltarmi. Lui mi guarda per alcuni secondi e si rialza, allontanandosi con gli occhi di Jungkook puntati addosso. "Cazzo ti ucc-"

"No!" alzo la voce e mi posiziono di fronte a lui per spingerlo indietro mentre la mia angoscia prende il sopravvento e lascia scoppiare i miei sentimenti. "Smettila di ferire sempre le persone perchè ti incazzi e diventi geloso! Perchè non puoi lasciarlo parl-"

"Smettila di essere così fottutamente ingenua!" mi urla addosso e i suoi occhi occhi intimidatori penetrano i miei mentre usa un tono di voce mai usato per rivolgersi a me. La profondità di esso manda brividi attraverso tutta la schiena e mi prende alla sprovvista. "Quando la finirai di credere a questo figlio di puttana?! Dopo tutte le cose che ti ha fatto perchè sei così fottutamente stupida e continui a parlargli come se non avesse fatto niente?! Vuoi tornare da lui?! Così state insieme e lo vedi mentre sono a lavoro e ti fai scopare proprio come avrà fatto oggi mentre non c'ero?!"

Mi aggrappo alle mie maniche, scioccata dalla sua reazione e dalle sue parole. L'intera casa affonda in un silenzio insopportabile, il nodo alla gola fa male e genera un flusso di lacrime nei miei occhi. Entrambi ci guardiamo senza fare niente, senza sapere cosa dire o se addirittura tutto questo è la realtà o solo un incubo.

Le mie mani tremanti perdono la presa e senza volerlo le lacrime scappano dai miei occhi. Nessuna parola fuoriesce dalla mia bocca e perciò mi allontano, lasciando la stanza e dirigendomi al piano superiore.

Una volta sola scoppio a piangere, c'è solo Koya con me mentre entro in camera e siamo solo noi due. Piango a dirotto e tiro fuori la mia valigia, lanciandola sul letto e raccatto tutti i miei vestiti, pronta a riempirla.

Si è spinto troppo oltre, non aveva mai usato quel tipo di parole con me nemmeno quando mi ero arrabbiata con lui. Non posso credere che abbia scagliato la propria ira contro di me così.

Mi sfilo il maglione che non mi appartiene e lo scaglio sul letto, ne indosso invece uno dei miei insieme ad un paio di leggins. Raccolgo tutto ciò che è di mia proprietà qui dentro e infilo tutto in valigia.

Non riesco a smettere di piangere, mi ha veramente ferita in quel momento, urlandomi contro quelle parole cattive. Fisicamente il mio cuore soffre. E mentre sono completamente immersa nel dolore, sposto gli occhi per un secondo e noto Koya che cerca in tutti i modi di salire sul letto fin troppo alto per lui. Lo prendo in braccio per posizionarlo sul lenzuolo ma non appena è tra le mie braccia mi lecca il viso, ed è una cosa che non mi piace per niente. Dal momento che conosco il motivo per il quale lo sta facendo, mi limito a sorridere tra il dolore e continuo a tenerlo con me.

So che sta cercando di consolarmi e questo è perfino più travolgente per me. Sono piuttosto sicura che ultimamente è stressato per colpa mia. Singhiozzo come una merda ridicola e mi metto a sedere sul materasso, abbracciando il mio cucciolo e sentendolo lì per me.

"Piccolo mio..." dico debolmente a voce tremante, le lacrime mi rigano il viso e mio cuore batte talmente forte da farmi male. Premo un bacio sulla sua testolina e lo tengo stretto a me mentre infilo il resto dei miei vestiti dentro alla valigia. Grazie a Dio lui è qui con me, altrimenti non sarei stata in grado di vivere fino ad ora.

Non ci metto molto tempo dal momento che voglio andarmene da questa casa, e anche se la mia roba è sistemata a casaccio, cerco di chiudere il mio bagaglio al meglio e lo metto giù, a terrra, facendo lo stesso con il mio cucciolo ed entrambi usciamo fuori dalla stanza.

Non importa quanto sia difficile per me; afferro il manico della valigia e la trascino giù per le scale. Jungkook mi vede e si alza dal divano. "Che stai facendo Aeri?"

Non dico più niente. Aspetto che Koya finisca di percorrere gli ultimi scalini, consapevole che per lui è complicato per via delle zampine corte. "Aeri, entrambi sappiamo che non è una cosa seria, piccola-" la sua mano che mi tocca il braccio vola via alla mia reazione improvvisa, non amandolo su di me in questo momento.

"Sono troppo stupida per capire quindi non parlarmi più. Non voglio che sprechi il tuo tempo." pronuncio con voce tremante, che a stento riesco a mantenere stabile e mi avvio verso la porta d'entrata mentre vengo seguita da Jungkook e dal mio cucciolo. "Aeri, finiscila." impugna la mia valigia bloccando le rotelle e posizionandola di fronte al mio corpo per poi sovrastarmi con la sua altezza. "Lo sai che non intendevo quello che ho detto Aeri, ti prego...rimani...mi dispiace per le parole che ho usato piccola, ma non andartene...non dicevo sul serio...non sarei capace di gestire niente, senza di te-"

"Stai sprecando il tuo tempo con la stupida e ingenua puttana che sono." lo guardo dritto negli occhi; i miei, ricolmi di lacrime e i suoi, lucidi. "Hai parlato di me come se fossi una puttana solo perchè passo il tempo con il mio migliore amico...Mi hai ferita come non mai, Jungkook..." tiro su con il naso e mi infilo le scarpe, in modo da uscire di casa senza cappotto o giacca con Koya al seguito e raggiungo la mia auto.

Lo lascio sui sedili posteriori, la mia valigia accanto a me. E senza neanche allacciarmi la cintura avvio l'auto e mi immetto sulla strada in direzione di casa mia. Quella che non vedo da parecchio tempo.

...

8 pm.

JUNGKOOK POV

🎶 I miei occhi fissano lo schermo del telefono in attesa di una risposta. Lo capovolgo, in maniera da averlo sopra il lenzuolo e grido incessantemente nel mio letto. Sono passate sette ore e mi sento morire, niente può farmi smettere di piangere a dirotto. Non sono mai stato separato da lei per una motivazione simile e adesso che sta succedendo, mi rendo conto di quanto sono senza speranza senza di lei. Il vuoto che mi ha provocato dopo essersene andata è impossibile da tollerare.

Non smetto di riprodurre la scena; la vista del suo corpo tremante proprio di fronte a me e le lacrime che le ho causato per lo spavento e per il dolore. Mi tortura.

Un improvviso dolore al petto mi costringe a mettermi seduto velocemente e una mano scatta su di esso. Il battito cardiaco è totalmente irregolare e ad ogni colpo percepisco un dolore lancinante colpirmi il busto. Cerco di calmarmi mentre ogni battito mi toglie via il respiro.

Qualcosa non va, non so perchè mi sento così ma ho l'impressione che stia succedendo qualcosa ad Aeri. Ho bisogno di vederla. Afferro il cellulare, esco dalla mia stanza di tutta fretta e raggiungo le scale per poi scendere.

Senza nessun tipo di avvertimento, vengo sopraffatto da una seconda fitta di dolore, il petto fa male e mi costringe a reggermi su qualcosa alla mia portata. Sono sul punto di svenire, ho le vertigini e questa volta il mio cuore non rallenta i battiti, facendomi attraversare una vera agonia mentre mi lascio andare.

Tutto intorno a me diventa sfocato. Non ho nemmeno il tempo di realizzare cosa mi sta succedendo che i miei occhi si chiudono e il mio corpo collassa sul pavimento.

-Il giorno dopo -

7 am.

"Grazie signore...sì, lo farò." alcune parole risuonano attraverso la stanza trascinandomi fuori dal mio stato di incoscienza. I miei occhi si schiudono flebilmente, lasciando passare la luce. Perchè diavolo mi sembra tutto così sconosciuto?

Combatto contro la mia condizione per avere una vista migliore della stanza. La mia testa si volta di lato con parecchia difficoltà data l'alta debolezza che percepisco su tutto il corpo. Poso gli occhi sull'unica persona presente e piano piano mi rendo conto che il mio viso è coperto da una maschera. Una maschera per l'ossigeno.

Cosa diavolo è successo?

"Jungkook?" l'ultima persona che volevo vedere accanto a me si avvicina al mio letto d'ospedale e i suoi occhi su di me mi fanno distogliere lo sguardo. Ho bisogno di vedere Aeri urgentemente, non questo coglione.

"Dov'è lei?" pronuncio debolmente e i miei occhi si richiudono mentre tutto quello che chiedo è di poter vedere colei che amo. L'angoscia continua a pervadermi e sono in grado di sentire il mio cuore che batte attraverso la macchinetta accanto a me. "Sta bene...e so che non mi vuoi qui ma è stata lei a chiedermi di stare qui con te."

I miei occhi scattano in direzione di Jaemin non appena sento cosa dice. Sollevo una mano sul mio viso con una debolezza che non avevo mai percepito in corpo e rimuovo la mascherina. "Dov'è lei?"

"Senti...non ti agitare," tenta di tenermi calmo, finendo per fare peggio di quanto pianificato. "E' qui anche lei ma sta bene."

Il mio cuore manca di un battito immaginando la mia piccola su un letto d'ospedale e preoccupandomi per lei e per cosa è potuto succederle. E' tutta colpa mia, ancora una volta.

"Devo vederla," mi raddrizzo senza preoccuparmi di tutti i fili attaccati al mio corpo e del dolore che ne deriva. Ad ogni modo lui mi rimette a letto. "No, Jungkook...non è una buona idea. Lei ha bisogno di tempo."

"Perchè...? Cos'è successo?" parlo a malapena, trovando difficile da morire anche solo pronunciare una parola. "Non so come diavolo sia possibile ma...entrambi avete avuto un attacco o comunque la perdita di conoscenza quasi allo stesso momento. Non sappiamo esattamente cosa è successo ma mentre tu sei solo svenuto, Aeri ha avuto di peggio..."

"Che cosa?" i miei occhi scattano su di lui e il mio cuore si spezza al pensiero di qualcosa di tanto orribile. "Quando l'ho trovata a casa sua il suo corpo era paralizzato. Non riusciva nemmeno ad aprire le mani da quanto erano strette e chiuse. Il medico ha detto che è stato provocato dalla tetania e...mi ricordo che lei ha già avuto un attacco d'ansia che le ha causato la stessa cosa tanto tempo fa. Il suo cuore accelera facilmente e quando va in panico e piange troppo, succede questo."

Un momento... ricordo un dolore lancinante attraverso tutto il corpo proprio prima di svenire. Può essere successo anche a lei nello stesso momento...? No...non è possibile.

"La prima cosa che ha pronunciato appena sveglia è stato il tuo nome..." indietreggia, il suo tono di voce cambia. "Tuttavia è parecchio ferita..."

"Ho bisogno di vederla...adesso." un dolore travolgente mi trascina giù e il mio battito cardiaco accelera sempre di più al pensiero di lei troppo lontana da me. "Mi ha detto cosa è successo tra voi due ma...lo giuro su Dio, Jungkook, lei ti ama e non ti tradirebbe mai. Non avrei mai fatto sesso con lei e anche se l'ho baciata, in quel momento non stavo pensando lucidamente ed ero arrabbiato con te..."

"Esci da qui...non ti voglio nella mia stanza..." non lo guardo nemmeno in faccia e non mi asciugo le lacrime, lascio che mi scorrano sul viso. Mi rimetto la mascherina e penso alla mia piccola. "Jungkook...tu non vuoi perderla quindi smettila di comportarti così. Ti ama più di qualsiasi altra cosa e l'unica cosa che stai facendo per colpa della tua possessività e gelosia, è ferirla. Tu lo sai il motivo per il quale hai perso le tue ex ed entrambi sappiamo che non vuoi perdere Aeri."

"Stai zitto..." le mie emozioni prendono il controllo di me causando altre lacrime e facendomi odiare la verità sputata dalla sua bocca disgustosa. Lui sospira alla mia reazione e si mette seduto sulla sedia accanto al mio letto. "Hai veramente intenzione di trattarmi così per il resto della v-"

"Esci da qui, cazzo." lo fulmino con gli occhi e mi abbasso la mascherina mentre la rabbia mi fa ribollire il sangue. "Non ti perdonerò mai per le cose che hai fatto ad Aeri, quindi sparisci dalla mia fottuta vista o chiamo l'infermiera per farti trascinare fuori dalla mia stanza."

Finalmente le mie parole dure lo fanno reagire come voglio io; i suoi occhi sono inchiodati al pavimento dal momento che devo averlo spaventato. Non importa cosa gli provocheranno le mie parole, non me ne frega più un cazzo, d'ora in poi lui non è più niente per me.

Non appena si richiude la porta alle spalle, mi rimetto la mascherina voltandomi di lato. Le lacrime non cessano ma aumentano, adesso che sono da solo. Dato che mi ha raccontato cosa è successo ad Aeri non riesco a smettere di pensare al dolore che deve aver provato per colpa mia e del mio comportamento tossico. Non avrei mai dovuto gridarle addosso in quel modo, o almeno non avrei dovuto usare quel tipo di parole. Sono orribile.

Percependo che la quantità di acqua che sgorga dai miei occhi sta diventando troppa, mi abbasso la mascherina asciugandomi le lacrime per poi cercare dei fazzoletti, ne afferro un paio e soffio il naso gocciolante.

Necessito dei suoi abbracci e dei suoi tocchi, ho bisogno di sentire la sua voce e di vedere che i suoi lineamenti trasudano solamente felicità. Non posso dimenticare il dolore e la paura disegnati sul suo volto per colpa mia. Non lo scorderò mai e tutto questo mi sta torturando la mente.

"Dannazione..."  piagnucolo e guardo fuori dalla finestra. La pioggia la colpisce insieme a un po' di sole che mi riscalda, non appena lo vedo. Non importa quanto io sia distrutto dall'interno; sono grato e sollevato di sapere che adesso non è sola. E' la cosa più importante per me.

Tuttavia sento come se non necessitassi di stare qui, non voglio. Ascolto me stesso e mi stacco tutte le iniezioni collegate al corpo e poi faccio lo stesso con la mascherina. Una volta fatto, uso tutta la forza che possiedo ed esco fuori dal letto reggendomi al bordo, mettendomi poi in piedi.

Per colpa delle mie ginocchia deboli rischio di collassare; gemo e mi dirigo verso il tavolo dove ci sono i miei vestiti. Li afferro e mi tolgo quelli che ho addosso per poi cambiarmi. Una volta che mi sento a mio agio in essi, recupero il cellulare ed esco da qui per poi cercare un'infermiera o qualcuno che possa aiutarmi.

Nella possbilità di poterli disturbare mentre lavorano decido di rivolgermi alla reception ed immediatamente chiedo,"Signorina...potrei sapere in che stanza si trova Han Aeri?"

"Han Aeri?" controlla i suoi documenti, facendomi venire l'ansia per via della sua lentezza. "Si trova nella stanza 122," la riposta abbandona le sue labbra, io la ringrazio e mi dirigo velocemente verso la stanza.

Riesco a percepire il cuore uscirmi dal petto al solo pensiero di vederla dopo quello che è successo. Mi aspetto che sia imbarazzante ma non mi importa, voglio solo vederla.

I miei occhi passano in rassegna i diversi numeri e non appena sono vicino, raggiungo la porta e busso, non sicuro che lei voglia vedermi ancora. Vedermi in questo momento potrebbe stressarla ma non ne sono sicuro.

La porta si apre senza nessuno che parla e miei occhi ricadono su un uomo che conosco bene prima di fiondarsi sull'unico letto all'interno di quella stanza. Yohan non c'è più ma lei è lì e sento di non vederla da anni. "Aeri-" il mio corpo viene bloccato dalla mano dell'uomo; quest'ultimo mi fissa e poi controlla la mia ragazza, colei che voglio vedere e sentire accanto a me. "Non vuole vederti adesso..."

Tengo lo sguardo incollato su Aeri, non credendo che quelle parole possano provenire da lei. Lei distoglie gli occhi da me con un'espressione ricolma di dolore e gioca con le proprie dita, comportandosi come se io non fossi lì.

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