Reverse || Carlos Sainz Jr

Від sugar9403

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⚠️MOMENTANEAMENTE SOSPESE⚠️ La Formula Uno è la massima categoria che ogni pilota sogna, ma se fosse completa... Більше

Prologo: The Game Of Chairs
Chapter Two: Déjà Vu

Chapter One: Maranello

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Від sugar9403

🎧 This is Me - Demi Lovato
& Joe Jonas

To dream about a life where you're the shining star. Even though it seems like it's too far away I have to believe in myself, it's the only way. This is real, This is me I'm exactly where I'm supposed to be, now Gonna let the light shine on me Now I've found who I am There's no way to hold it in No more hiding who I want to be This is me

28 Agosto 2017
📍Maranello, Scuderia Ferrari

"Cercavo un amico, ho trovato un fratello. Lui fiero di me, io fiera di averlo."

<<Sei davvero sicura? Sai che dopo non puoi tornare indietro>> chiese Susanne dopo aver parcheggiato l'auto nel primo posto libero trovato, voltandosi verso il posto del passeggero occupato da Queenie, che si stava sistemando i capelli tramite lo specchietto posto sopra il sedile di lei

<<Assolutamente si!>> esclamò la ragazza al suo fianco, uscendo dalla macchina e calandosi gli occhiali da sole sul viso sia per proteggersi dal sole che quel giorno pareva voler rendere ancora più meravigliosa la giornata sia per fare un ingresso in grande stile, tipico di lei.

Dopo alcuni passi, la bionda si fermò. Davanti a lei, s'innalzava la sede della più prestigiosa scuderia di Formula Uno. Queenie era un mix di emozioni: ansia, perché da li a poco avrebbe firmato il suo primo contratto con la Ferrari. Adrenalina, perché un nuovo capitolo della sua vita avrebbe avuto inizio, determinazione, perché avrebbe fatto di tutto per riportare la sua scuderia del cuore ai vertici

<<Andiamo!>> disse Queenie richiamando la sua manager e iniziando a camminare verso l'entrata dell'enorme struttura.

Le due ragazze, appena varcarono la porta principale rimasero stupite dalla grandezza dell'edificio. L'interno era molto semplice con grandi vetrate che prendevano due quarti della stanza. Queenie osservava tutto nei minimi dettagli, apprezzando molto il tris di colori utilizzati.
Susanne si avvicinò alla scrivania, posta proprio davanti all'entrata dove una ragazza sulla trentina completamente vestita di rosso sistemava alcune scartoffie.

<< Buongiorno! Sono Susanne Janssen, lei è Queenie - >> Susanne non riuscì a finire la frase che la ragazza parlò

<< Queenie Bendsnyeder, attuale pilota della Sauber, vi stavamo aspettando! - annunciò entusiasta la ragazza bionda - Io sono Astrid, accomodatevi pure. Vado ad avvisare del vostro arrivo>> continuò lasciando perdere i fogli che aveva in mano e inoltrandosi nel lungo corridoio.

<< Beh dai - iniziò Susanne voltandosi verso l'amica - ti conosce anche Astrid, è un buon inizio no? >> domando la castana accennando un sorriso per smorzare la tensione.

Erano anni che lei e Queenie si conoscevano, le loro madri erano e sono tutt'ora migliori amiche, tanto che vivono a pochi isolati l'un dall'altra in un piccolo paesino dell'Olanda. Si erano conosciute all'università, all'inizio si odiavano ma si sa, le migliori amicizie iniziano proprio cosi. Althea la mamma di Queenie era una studentessa di meccanica mentre Clarisse, la mamma di Susanne era una studentessa di medicina, a causa di uno sbaglio della segreteria del dormitorio erano finite nella stessa stanza nonostante fossero di due facoltà diverse. Nonostante i primi mesi di convivenza si rivelarono un incubo, a causa dei caratteri completamente differenti delle due ragazze, con il passare dei mesi diventarono amiche fino a quando non si sposarono e andarono a convivere l'una accanto a l'altra.

Le due figlie erano cresciute come sorelle. Queenie era cresciuta con la passione, trasmessa dalla mamma per le macchine da corsa, con il sogno di correre in Formula Uno. Fin da piccola era una bambina curiosa, che amava correre e non stava mai ferma. Susanne invece, era l'opposto, fin da piccola era maniaca dell'ordine e dei numeri. Amava talmente tanto la matematica che mentre i suoi compagni studiavano le tabelline lei era già a studiare gli argomenti dell'anno dopo. Un giorno Queenie, dopo aver firmato il suo primo contratto con una scuderia, chiese a Susanne se era disposta a farle da manager nella sua avventura nel motomondiale, e nonostante la fatica di studiare durante i gran premi per laurearsi il prima possibile e Con il massimo dei voti in Economia e Marketing aveva accettato, finendo per amare anche lei quel mondo pazzo e imprevedibile che era la Formula Uno.

Dopo alcuni minuti, passati a commentare un video di gattini trovato sulla home di Instagram della bionda, Astrid tornò con un grande sorriso stampato in faccia

<< Prego da questa parte>> esclamò alzando il braccio destro invitando le due ragazze ad alzarsi dal divano in pelle rossa su cui erano sedute, a seguirla per quei lunghi corridoi che presto Queenie avrebbe percorso come se fosse a casa. Perché lei ne era convinta. Era convinta che la Ferrari sarebbe stata casa sua per i prossimi anni, aveva un progetto a lungo termine con loro, voleva vincere per loro e con loro. Voleva onorare il nome di tutte le persone che lavoravano per quella grande famiglia. Voleva riportare il cavallino al vertice, dove doveva stare!

Queenie era incredula, osservava tutto in ogni minimo dettaglio per non dimenticare niente di ciò che la circondava. I muri erano pieni di quadri raffiguranti il team, i piloti e le monoposto che avevano fatto la storia del Cavallino. 
In pochi minuti le tre ragazze si ritrovarono davanti a una porta in vetro di colore rosso che non lasciava intravedere niente, all'interno di quella stanza non c'era niente meno che il Team Principal della Ferrari, tra pochi minuti Queenie avrebbe avuto il suo primo contratto con la rossa fra le mani.
Astrid bussò alla porta e dopo aver udito il consueto "avanti" si intrufolò dentro annunciando l'arrivo della pilota numero ventisette. La ragazza bionda, sentendosi presa in causa, fece un passo avanti. 

Varcata quella porta Queenie si sentì mandare la terra sotto ai piedi. Davanti a lei non c'era altro che Michael Schumacher, il Team Principal e Gilles Villeneuve, il presidente della Ferrari.

<<Prego, accomodatevi!>> esclamò gentilmente il Team Principal facendo un cenno con la mano

Le due ragazze si sedettero davanti ai due uomini, a separarli c'era solo una scrivania dove erano appoggiati alcuni fogli contenenti il contratto di Queenie

<< É un piacere averti qui>> proferì il presidente sorridendo alla pilota

<< Anche per me>> rispose la ragazza sistemandosi meglio sulla sedia per contenere il suo entusiasmo. Fin da piccola le era stato insegnato che durante i briefing e colloqui doveva mantenere la calma e rimanere impassibile.

<< Odio quando le persone girano troppo intorno ai discorsi, quindi sarò diretto - iniziò Michael unendo le mani davanti a lui - Sei stata scelta per affiancare Allison il prossimo anno. Sappiamo che questo è solo il tuo primo anno in Formula Uno ma sin da subito abbiamo visto il tuo talento e la tua voglia di vincere, per questo vogliamo proporti un contratto con la Ferrari per i prossimi due anni, sperando però che la nostra sia una collaborazione a lungo tempo>>

<< Siamo anche a conoscenza della tua passione per la Ferrari - iniziò Gilles ridendo - Diciamo che le tue frecciatine non sono passate inosservate >> proseguì guardando la ragazza come per dire "ti abbiamo beccata".

All'udire quelle parole Queenie arrossì e per mascherare il suo imbarazzo scoppiò a ridere, una risata liberatoria da tutta l'ansia che stava provando in quel momento. Il numero ventisette in effetti era solita lanciare qualche frecciatina a chiunque le capitasse a tiro, e molte volte, durante le categorie minori e in quei pochi mesi che era nella massima categoria durante le interviste aveva espresso apertamente il suo amore per la rossa.

<<Diciamo che mi piace mettere in chiaro le cose>> rispose Queenie dopo essersi ripresa tirando fuori uno dei suoi tratti distintivi: la sfacciataggine.

Dopo aver conservato ancora un po' Michael allunga i due fascicoli di fogli posti davanti a lui alle due ragazze che iniziarono a leggere il contratto parola per parola.

<<Vorrei chiedere alcuni chiarimenti su alcuni punti>> proferì Susanne dopo alcuni minuti, togliendosi gli occhiali che usava per leggere

Mentre la castana esponeva i suoi dubbi sul contratto ai due uomini davanti a lei, Queenie fissava una frase al paragrafo tre di pagina dieci, e nella sua testa un campanellino di allarme si accese

<<Scusatemi - disse Queenie dopo che Susanne finì di parlare - Nel paragrafo tre a pagina dieci c'è scritto che il preparatore atletico viene fornito dalla società - la pilota prese una pausa - Io avrei già il mio che mi segue da anni è un problema se mi seguirà lui? Il nostro è come un pacchetto unico, o tutti o nessuno>>

Dopo le parole di Queenie, Michael e Gilles si guardarono decidendo cosa fare

<<Per noi non ci sono problemi - iniziò il Team Principal - Possiamo sapere il nome?>> domandò

<<Charles Leclerc>> rispose Queenie orgogliosa facendo il nome del suo migliore amico

<<Mettiamo per scritto quanto detto oppure andiamo a fiducia?>> domando Susanne dopo alcuni attimi, guardando i due uomini davanti a lei con astio.

Odiava quando le cose non venivano fatte nel modo giusto, soprattutto se si parlava di contratti, aveva sempre paura che se le cose non risultassero scritte le persone potevano cambiare idea e non rispettare quanto detto in sede di colloquio. Nella vita di tutti i giorni non era una persona che non si fidava anzi, cercava sempre di dare un chance a tutti ma non quando si parlava di lavoro, lì era la persona più diffidente al mondo.

<<Mettiamolo per scritto, almeno questo Charles è sicuro di entrare nel nostro team senza problemi - rispose Gilles alzandosi dalla sedia - Susanne, se vuole seguirmi andiamo dal notaio a scrivere questo punto nel nuovo contratto, nel frattempo, se Queenie vuole Michael le può mostrare la nostra fabbrica>>

<<Mi piacerebbe molto!>> esclamò la bionda entusiasta guardando Gilles

Michael si alzò dalla sua postazione e facendo un cenno a Queenie, che si alzò a sua volta, raggiunsero la porta per uscire dall'ufficio e dirigersi all'esplorazione della fabbrica.

Dopo aver visitato il reparto stradale e aver visto la progettazione dei vari motori, dei telai, della scocca e della carrozzeria, arrivarono finalmente al reparto corse, dove Queenie si sentì finalmente a casa con tutto quel rosso a dipingere le pareti. Fin da subito, le persone all'interno della fabbrica, che stavano lavorando la salutarono calorosamente da veri Italiani, come diceva Queenie. Il famoso hashtag Essere Ferrari per lei non era solo usato dai tifosi per sostenere la scuderia, era uno stile di vita. Michael, via via che passavano dei vari reparti per far prendere un po' di confidenza alla ragazza presentava i vari ingegneri a Queenie spiegandoli il loro ruolo durante il Gran Premio. 

Finito il giro turistico Michael riportò Queenie nella sala d'attesa dove la sua manager l'aspettava.

<<Grazie mille per tutto, ci vediamo a Monza >> disse Queenie rivolta verso il team principal e porgendoli la mano in segno di saluto

<<Grazie a te - iniziò Michael ricambiandole la stretta - Venerdì potrai finalmente provare l'amore dei nostri tifosi per i nostri piloti>> continuò facendole l'occhiolino, per poi stringere la mano a Susanne. 

Dopo aver salutato il team principal, le due ragazze andarono verso l'uscita pronte per tornare in hotel e comunicare il grande avvenimento a Charles, che nel frattempo stava morendo dall'ansia. 

<<Secondo te cosa avrà voluto dire con quella frase?>> domandò la bionda guardando l'uomo camminare verso il suo ufficio

<<Non lo so - rispose la castana guardandolo a sua volta - Ma credo che questo sia tuo>> disse aprendo la sua borsa e tirando fuori il contratto che porse all'amica

Queenie, incredula, prese il contratto che la castana le stava porgendo e lo guardò. Tutti i suoi sforzi e i suoi sacrifici erano serviti a qualcosa, adesso era ufficialmente un pilota della Scuderia Ferrari. Contemplando ancora il contratto tra le sue mani, Queenie non si accorse della persona che stava entrando dalla porta principale, andando così a sbatterci contro.

<<Guarda dove metti i piedi ragazzina>> disse una voce con un forte accento spagnolo dando una spallata alla pilota addentrandosi all'interno della fabbrica

<<E te impara a portare rispetto, eikel*>> rispose Queenie girandosi verso il ragazzo che si girò a sua volta, e dopo averla squadrata dalla testa ai piedi riprese il suo cammino.

"Queenie Bendsnyeder eh, interessante" pensò il ragazzo entrando all'interno dell'ufficio di Michael 

Salite nell'Alfa Romeo Stelvio di Queenie, Susanne girò la chiave e mise in moto la macchina pronte per  festeggiare con una bottiglia di Champagne. Il viaggio verso l'hotel durò due ore, dove le ragazze si parlarono a stento. A volte la bionda aveva bisogno dei suoi spazi, di riflettere ed essere lasciata sola, e Susanne sapeva riconoscere quando ne aveva bisogno, per quello mise in sottofondo una playlist, la preferita di Queenie così da avere un po' di compagnia per il viaggio e per far pensare la sua amica. 

<<Quando arriviamo in hotel voglio fare uno scherzo a Charles - disse la pilota numero ventisette, girandosi verso la castana e rompendo il silenzio che si era creato all'interno della macchina - Reggimi il gioco per favore>> continuò voltando nuovamente la testa verso il finestrino

Dopo circa due ore di viaggio, le due ragazze arrivano a destinazione, e una volta prese le chiavi dalla reception  si diressero verso la camera di Queenie dove ad aspettarle c'era Charles, steso sul letto della pilota a giocare con la Nintendo Switch a Mario Kart. 

<<Siete arrivate finalmente>> urlò il ragazzo scendendo dal letto e rischiando di rompersi l'osso del collo con le sue stesse scarpe lasciate sparse sul pavimento

<<Si>> rispose Queenie togliendosi gli occhiali da sole e appoggiandoli sul mobile posto accanto alla porta 

<<Com'è andata?>> insistette Charles, rivolgendosi alla castana dato che la sua migliore amica non sembrava minimamente calcolarlo 

<<Siediti, devo dirti una cosa>> gli rispose finalmente Queenie girandosi verso il monegasco 

Charles, si mise a sedere sul letto, ascoltando l'ordine dell'amica. Era agitato, la voce della ragazza gli aveva messo addosso un'angoscia enorme, e se lui e Queenie dopo anni avrebbero dovuto lasciarsi? Chi avrebbe sopportato la ragazza prima dei Gran Premi? Chi l'avrebbe rimproverata per mangiare troppa cioccolata e poi finire per guardare qualche serie tv abbracciati sul divano? Con chi avrebbe scherzato, pianto e gioito per ogni avvenimento della sua vita?

Queenie non parlava, e Charles aveva paura.

<<Allora?>> chiese nuovamente il monegasco in procinto di una crisi isterica

<<Mi dispiace così tanto>> disse Queenie abbassando la testa e facendo quasi ridere Susanne che per non far rovinare lo scherzo all'amica si girò dando le spalle a Charles 

<<Io ho provato a far cambiare il contratto, ma loro insistevano così tanto>> continuò la bionda portandosi le mani a coprirsi la faccia

<<E okay Nie, davvero - iniziò il monegasco alzandosi e avvicinandosi per abbracciarla - Ti verrò a sostenere ogni volta che potrò, e non mi perderò per nessun motivo ogni tua gara>> 

<<Non ce ne sarà bisogno - gli ripose Queenie facendolo intristire - Perchè mi seguirai anche in questa nuova avventura. Ce l'abbiamo fatta Charles!>> disse saltandogli in collo abbracciandolo e facendoli cadere sul letto

<<Ce l'abbiamo fatta?>> ripetè il monegasco, incredulo, stringendo la sua migliore amica tra le braccia e godendosi quel momento mentre Susanne li guardava appoggiata dallo stripite della porta con un sorriso sulle labbra. Fin da piccoli, sognavano la rossa e adesso dopo anni di lavoro e di pianti erano finalmente giunti alla realizzazione di uno dei loro tanti sogni. 

Charles e Queenie avevano un rapporto straordinario, una di quelle amicizie dove puoi sempre contare l'uno sull'altro, una di quelle amicizie dove se cade uno cade anche l'altro ma che troveranno il modo di rialzarsi insieme. Una di quelle amicizie dove sai tutto dell'altro e ami ogni singolo difetto, una di quelle amicizie dove non importa a che ora ti presenti a casa dell'altro, ci sarà sempre un posto apparecchiato per te a tavola, o una tazza di latte caldo ad aspettarti alle tre di notte, perchè Charles e Queenie sono così tremendamente imperfetti ma allo stesso tempo così perfetti a modo loro. 

Susanne a volte li invidiava, si sentiva così fuori posto quando era con loro, quasi come se non fosse alla loro altezza. Li vedeva che si capivano con uno sguardo per loro non c'era bisogno di parlare, li vedeva allenarsi tutti i giorni insieme, supportarsi per arrivare alla vetta, al loro traguardo, diventare Campioni del Mondo, perchè  si, se la ragazza avrebbe raggiunto la vetta tanto ambita e sognata, doveva tutto al monegasco. 

E mentre Charles baciava la fronte di Queenie, che rideva, dopo avergli detto qualcosa Susanne giunse ad una conclusione: Charles e Quennie erano veramente una cosa sola.

*eikel= idiota, cretino

Buonasera a tutti popolo di Wattpad!

Finalmente è uscito il primo vero capitolo di questa nuova storia.
Queenie ha firmato con la Ferrari, realizzando uno dei suoi sogni, riuscirà ad vincere il titolo insieme al nostro Carletto?

Ma cosa più importante, cosa ne pensate di questo Team Principal e del Presidente della nostra rossa?

Fatemi sapere se vi è piaciuto e al prossimo capitolo con un personaggio speciale 👀❤

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