"Mike vado!"urlò.

"No,ti accompagno"dissi prendendo al volo le chiavi della macchina. Chiusi la porta a chiave,e seguì Luke che stava già fuori dal palazzo. Pioveva. Ah,bella la pioggia. Potevi sfogarti con lei,urlarle contro,tanto lo avrebbe cancellato. Avevo cancellato anche il dolore dalla mia mente,come l'acqua quando scrivi sulla sabbia. É una cosa che si vede solo quando piove. Quando quei ricordi risalgono a galla,e ti fanno ricordare quelle cicatrici sui polsi,che non andranno mai via. Che potrai coprire con dei bracciali,ma non potrai farle scomparire dalla tua pelle. Ognuna di loro aveva un significato,come ad esempio la prima. Era un taglio verticale abbastanza profondo,ricordo ancora quel giorno. Ero seduto vicino al letto,e pensavo a Stasch che mi aveva strattonato e picchiato avanti a quei due fraudo tizi,che ridevano. Quello era un puro esempio di sadismo,ma io ero più sull'altro versante. Preferivo fare del male a me stesso,che vedere qualcuno soffrire il mio dolore.

"Piove,vieni qui!"gli urlai e lui tornò da me,mettendosi sotto la pensilina.

"Cazzo,é proprio il miglior modo per iniziare la giornata"brontolò,ed io ridacchiai vedendo la sua reazione negativa.

"Tranquillo,é solo pioggia. "dissi sbuffando,e guardando la macchina.

"Aspettami qui,ora vengo!"dissi correndo verso la vettura,che si trovava poco distante da me. Entrai di corsa ed imprecai,vedendo i vetri appannati.

Accessi la macchina,e mi avvicinai al ragazzo,che tremava e si lamentava ,a causa della pioggia. Aprì la porta e lui salì chiudendola di corsa,e scuotendo i capelli bagnati.

"Ma non era a Londra che pioveva sempre?"sbuffó sistemandosi allo specchietto.

"Perché ti fai bello,tu sei solo mio"dissi sporgendomi in avanti,e stampandogli un piccolo bacio sull'angolo della bocca.

"Mi sistemo solo,non voglio fare brutta figura. É il mio primo giorno,voglio essere visto come un ragazzo studioso"disse accendendo il telefono,e sbirciando le varie chiamate,ed i vari messaggi ricevuti.

"Mio padre ci cerca"rise guardando il numero.

"Oh,davvero?. Mia madre non mi ha proprio cercato"dissi sentendo il rimorso,per aver pianto il fatto di non averla salutata.

"Forse perché ha accettato la nostra omosessualità,e ci vuole far vivere in pace"ipotizzò facendomi notare il lato 'positivo' della situazione.

"Hai ragione,dopotutto..."dissi.

Le strade erano affollate,e Luke sembrava iper ansioso. Aspettava da tanto di cominciare la scuola,e ora doveva rifarsi una nuova vita. Non ero l'unico che aveva resettato le proprie abitudini.

Arrivammo fuori il grande istituto,che ospitava anche le medie. Lo guardai e lui sembrò insicuro.

"Qualcosa non va?"

"e se iniziassi domani con te?"mi chiese. Lo abbracciai cercando di rassicurarlo.

"Piccolo,pensa che io sia lì,affianco a te. Poi tu sei coraggioso,mica sei una femminuccia?"

Mi baciò mordendo il mio labbro inferiore,e succhiandolo.

"Amore,vai oppure fai tardi"dissi facendolo uscire. Mi salutò,e finché non entrò nella scuola,riamsi lì a guardarlo da lontano. Era inutile,quel ragazzo poteva essere sexy in tutte le situazioni,anche quando era insicuro e incerto.

«Puoi andare,sto in classe. Guarda la terza finestra del secondo piano» mi arrivò un messaggio da parte sua,e lo vidi sulla finestra sorridere.

"Ti amo"mimai,e lui mi mandò un bacio prima di entrare.

Andai in un super mercato,per comprare qualcosa da mangiare per noi e Bat Man. Comprai delle schifezze,e qualcosa di sano.

Pagai e uscì di fretta,andando al comune per chiedere delle informazioni per il matrimonio.

"No,in Francia non sono legali i matrimoni gay. Ultimamente abbiamo pubblicato le statistiche,e sono un poco di più i contrari"mi informò la segretaria.

"Ah,e mi sa dire qualche altro modo per sposarci?. Un altra soluzione.."dissi sperando in una risposta positiva,dalla signora.

"Beh,in via legale no. Ma potreste fare il patto di sangue."disse digitando qualcosa sul computer.

Ne avevo già sentito parlare,ma sapevo si facesse solo tra amnti e cose del genere...Però se avrebbe avuto un significato io l'avrei fatto.

"Grazie"dissi uscendo.

-

Mi misi a pulire casa,con Bat che mi gironzolava tra i piedi. Mettevo delle foto mie e di Luke sui mobili,per personalizzare un po' l'ambiente. Guardai in un punto della casa,dove il muro sembrava in rilievo.

Vidi sotto il piede del mobile,una chiave con un fiocco blu e la sfilai. Toccai la parete,fino a raggiungere quel punto. Aprì lo sportello,e vi trovai dentro un block notes azzurro,rovinato dalla polvere. Marianne Du Monte,c'era quel nome sopra. Aprì il piccolo libro,e iniziai a leggere la prima pagina.

"09/05/1991

Caro Diario,
Sembra che i miei genitori mi vogliano davvero cacciare di casa. Ho provato a spiegargli di me e Trina,ma non vogliono caprilo. Dicono che quelle cose devo avvenire tra uomini e donne,e che se io continuo a frequentarla mi caccieranno di casa,oppure mi toglieranno il loro cognome perché dicono che sono una vergogna. Io non voglio lasciarla,ma non voglio perdere la mia famiglia,devo tutto a loro. Non so scegliere,aiutami."

Sfogliai le pagine,e arrivai all'ultima pagina,che sembrava abbastanza drammatica.

"11/03/1994

Caro Diario,
Avevi ragione,io sono un errore. La mia famiglia mi odia,Trina dice che la famiglia é un principio importante,e mi ha lasciato perché si pentiva del fatto che non piaceva ai miei. Sono sola,e ora ho in mano una bottiglia intera di sonniferi. La verità é che scrivere,pensare forse vivere,e sognare fa male. Ho sbagliato,dal primo giorno. Addio,grazie per avermi sopportata

Marianne"

Lei era morta,per dare retta al suo amore. Ma lei l'ha usata,gli ha fatto prima fare delle scelte che lei non voleva e poi la voleva riggettare alla sua famiglia. E se Luke lo facesse?. E se avessimo fatto troppo presto?.

Avevo dei dubbi che mi divoravano,ma ero sicuro che se avevamo fatto quella scelta,c'era stato un motivo. Mi dispiaceva per Marienne ma io non potevo farci nulla,io amavo quel ragazzo e non avrei dato ragione a quei due. Perché ogni cosa doveva complicarsi? Okay,la vita non poteva essere tutta rose e fiori,ma nenache spine e chiodi. Perché se prima c'erano petali e non c'era alcun difetto,ora c'erano spine ed il mio sangue infetto.

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Sorry,allora nell'altro capitolo non mi sono ancora scusata,per il ritardo che ho avuto nell'aggiornare. La storia sta diventando abbastanza complicata,ed io ho troppe idee. Troppe idee confuse. Tipo vorrei provare a finirla,ma no...non posso,perché mi sono affezionata,perché senza questa storia non potrei più sorridere o ridere per i vostri commenti. Guardate che é difficile,per una persona sola trovare uno spazio di felicità,e lo so che ora vi sto deprimendo,ma davvero mi sento di dovervi un grazie immenso. Vorrei solo dirvi,che in questo capitolo c'é una piccola parte di me,e mi dispiace di averla aggiunta,perché non ci'azzecca un cazzo,ma volevo farlo. Perché forse mi rivedo in Michael,il Michael di questa storia. Perché forse Luke per me,e quella persona di troppo importante,che continuerà ad ignorarmi per sempre,e perché forse qui la rendo più felice della mia vita. Mi scuso per gli errori che faccio,e che continuo a fare,e perché adesso vi sto solo trattenendo. Scusate,e penso che questo sia un ultimo spazio autrice,perché io non sono un autrice,sono solo la vostra cara amica,che potrebbe tenervi compagnia quando siete sole. Scusate ancora.
(piccolo sfogo)
Ps-Grazie per tutto,al prossimo capitolo
ily.
-Rosaxx. (Hopexx).

Afraid | MukeWhere stories live. Discover now