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I

Pov Ken

Don't stop me now, I'm having such a good time
I'm having a ball
Don't stop me now
If you wanna have a good time, just give me a call
Don't stop me now ('cause I'm having a good time)
Don't stop me now (yes, I'm havin' a good time)
I don't want to stop at all

Mi giro nel mio letto, faccio uscire il braccio dal mio bel piumone caldo e spengo quella fottuta sveglia che ogni santa mattina mi ricorda che devo alzarmi dal letto e andare in università per poi proseguire la mia solita vita insignificante.
Rimetto il braccio sotto il piumone e mi rigiro dall'altra parte.

Pov Georgette

Mi alzo dal letto facendo uno sbadiglio enorme, mai fatto prima. Esco dalla mia camera con ancora addosso il pigiama da orsacchiotto. Arrivo in cucina, prendo la mia solita tazza con le mucche dalla lavastoviglie, verso un po' di latte e metto nel microonde. Mentre aspetto che finisca il tempo, arriva Federico.

"Oi", mi dice

"Ehi", gli rispondo, prendendo la tazza dal microonde

Io e Fede siamo sempre i più mattinieri. D'altronde siamo quelli che devono andare per primi in università. Con noi viene anche Ken, che però si sveglia sempre all'ultimo in questo periodo. Da quando Hardin si è dovuto trasferire a Firenze per andare in università, è sempre giù di morale, svogliato, quasi depresso oserei dire.

"Oggi tocca a te svegliarlo", mi dice Fede. Da quando abbiamo re-iniziato ad andare ad un orario normale in uni facevamo a turno per andare a svegliarlo. Oggi tocca a me.

"Va bene", dico io, sorseggiando l'ultima goccia di latte dalla tazza e mettendola nel lavandino.

Mi alzo e vado verso la camera di Ken.

"Ken", dico, entrando. Lui non lascia mai la porta chiusa a chiave, perché lo sa solo lui. Non una risposta

"Ken!", dico più forte. Lui mugugna qualcosa muovendosi un po' a casaccio nel letto.

Decido di prendere il suo telefono appoggiato sul comodino. 159753. Si sblocca. Vado nella musica e metto la prima canzone che mi capita sott'occhio al massimo e gliel'avvicino all'orecchio.

"OK VA BENE MI ALZO!", urla lui, buttando all'indietro le coperte.

"Buongiorno", mi dice, guardandomi e con fare più calmo.

"Buongiorno", gli rispondo, dandogli una pacca sulla schiena

"Ore?"

"6:45. Hai un quarto d'ora per prepararti. Su su!", gli dico. Si alza di scatto e va in bagno a lavarsi.

Lo so, penserete "mamma mia che risveglio brusco che gli fate", ma d'altronde quando le maniere buone non servono, come abbiamo provato in precedenza, si passa alle forti. Ormai ci eravamo abituati e diciamo che tutti gli altri in casa ormai si svegliavano con le urla di un Ken appena sveglio.

Pov Ken

"Dov'è la mia tazza?", chiedo a Fede quando arrivo in cucina, aprendo uno dei tanti sportelli.

"È in lavastoviglie scemo!", dice lui ridendo.

"Vero! - dico io mettendomi una mano in fronte - mi dimentico sempre"

"Beh allora? Pronti?", dice Georgette, arrivando già imbacuccata con giubbotto, sciarpa e cappellino. Saremo anche a settembre ma in montagna ha già nevicato e quindi ha portato una marea di aria fredda qui in pianura che io mi sono già messo il piumone sul letto.

Mi guarda dalla testa ai piedi. Ok si, mi ero dato una sciacquata dopo essermi alzato dal letto, ma mi ero rimesso il pigiama e in quel momento stavo inzuppando un loacker nel mio bel latte caldo nella mia solita tazza di Winnie The Pooh. Un po' da bambino lo so, ma da piccolo ho scassato talmente tanto ai miei per prendermela che non me ne voglio più staccare.

"Beh Ken ti vuoi cambiare o vuoi farti vedere in università così?", mi chiede

Io faccio una smorfia.

"Non provare a stare anche oggi a casa eh! - dice lei guardandomi infuriata - Dai forza e coraggio che oggi è una bellissima giornata e c'è un bellissimo sole!". Si avvicina e mi tira via la mia tazza da sotto il naso.

"Ok va bene mamma mia! - dico mettendo in bocca il biscotto che stavo inzuppando fino a poco prima - datemi cinque minuti e arrivo. Iniziate pure a scendere"

Mi alzo e vado in camera mia. Apro l'armadio e decido di indossare dei jeans neri un poco strappati, una maglietta bianca che infilo dentro ai jeans, una felpona blu con dei puntini bianchi qua e là e infine una giacchettina nera con la scritta "NASA" in alto a destra.

"Oddio miracolo! Ken che esce di casa per andare all'università!", sento dire da una voce femminile, mentre esco dalla camera.

Mi giro e vedo Chloé appoggiata sullo stipite della sua porta. La guardo e roteo gli occhi per poi girarmi e uscire di casa.

"Dai un po' di brio che la vita è bella!", sento dirle

"Puff - faccio io scendendo le scale - solo per lei che vive insieme al suo ragazzo"

(not) so farWhere stories live. Discover now