Fingiamo, ti prego

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Ho il cuore così grande,
ci starebbe il nome tuo per esteso,
ma lascio spazio alle altre
e lo lascio sottinteso;
tanto, lo sai, mi treman le gambe
già solo se ti penso.

Per aggrapparmi, pochi appigli,
ma, per appendermi, tante travi.
Non ho i soldi per andare ai Navigli,
quindi, ti prego, fingiamo che sian gondole i rami
che danzano sul Po;
tanto la tua immaginazione tutto può:
addirittura, fingi di non pensarmi nemmeno un po'.

Fingiamo, ti prego, le travi siano spiragli
di luce tra l'una e l'altra chioma;
fingiamo, ti prego, di non pensarci
l'un l'altro, pur se non funziona.

Fingiamo le lacrime che cadon a peso morto
sian paracadutisti coraggiosi che si buttan di sotto;
che, in fin dei conti, il coraggio serve
per farsi veder pianger dagli altri;
per pianger davanti a quest'acqua verde
che affascinerebbe pure quelli distratti.


Di gettoWhere stories live. Discover now