Capitolo 2

109 29 42
                                    

Prendemmo in affitto un ombrellone e due lettini sdraio in seconda fila dal mare che tanto mi attirava. La spiaggia era molto affollata, non si riusciva quasi a respirare, dall'alto probabilmente sembrava una matassa di colori indistinti che formavano un dipinto astratto. Nell'angolo di destra c'era un grande bar e ristorante per tutti i bagnati, dove più tardi saremmo andate a mangiare. Avevamo deciso ancora prima di partire che per la mia prima prova di nuoto saremmo andate in un tratto di spiaggia deserto, ma solo dopo aver pranzato, quindi avevamo ancora un po di tempo per divertirci sulla terra ferma. Giocammo a pallavolo nel campo di beach volley presente sulla spiaggia, anche se in due risultava un po difficile. Poi costruimmo un castello di sabbia degno di vincere una gara al più bello e spettacolare, decorato con conchiglie e rametti trovati sul bagnasciuga.

Dopo tutto questo si era fatto mezzogiorno e, prima di andare a pranzo, decisimo di metterci una buona dose di crema solare per evitare scottature o irritazioni, poi ci diressimo verso il ristorante. Ordinammo dei panini, noi due non eravamo delle ragazze esattamente fissate con la dieta, e nel frattempo parlammo molto, perché noi non finivano mai gli argomenti di cui chiacchierare. Mangiamo molto in fretta il nostro pranzo e poi tornammo al nostro ombrellone per fare un riposino in tanto che digerivamo quello che avevamo mangiato.

Io provai a dormire almeno un oretta ma non ci riuscì, quindi presi uno dei miei adorati libri e mi misi a leggere, cosa che io adoravo fare, infatti a casa avevo una stanza che fungeva da biblioteca. Alle tre e mezza decisi di svegliare Lizzy, che al contrario mio dormiva come un sasso, e ci misimo in cammino per quella spiaggia di cui tanto lei aveva parlato.

Il panorama sul tragitto era davvero bellissimo, il verde delle piante da una parte e l'azzurro cristallino dell'acqua del mare dall'altra creavano uno spettacolo magnifico. Dopo mezz'ora di cammino arrivano in questa baia deserta, perfetta per imparare a nuotare senza che nessuno potesse vedere, quindi ideale per questa situazione. Ci tolsimo i vestiti e rimanemmo con i costumi che ci eravamo già messe a casa. Il mio era di un tessuto liscio fuzia decorato con le perline, quello di Lizzy era uguale solo che era di colore bianco. Quando venne il momento di entrare in acqua, ci fu una frazione di secondo in cui per l'agitazione pensai che non ce l'avrei fatta, ma mi ricordai che quella poteva essere la mia unica opportunità e quindi decisi di buttarmi...

Non appena entrata in acqua sentii uno strano formicolio alle gambe, ma pensai che fosse normale e dovuto all'acqua e quindi avanzai ancora..

Il momento in cui mi resi conto del cambiamento che stava avvenendo al mio corpo fu quando l'acqua mi arrivava poco sopra l'ombelico. Sotto lo sguardo incredulo e spaventato della mia migliore amica, mi osservai le gambe. Erano blu! Per spiegarmi meglio, le mie gambe avevano preso delle sfumature che andavano dal verde al blu, dal marrone al grigio, come se qualcuno le avesse ripetutamente prese a botte e ora stessero uscendo gli ematomi.

Pensai che fosse meglio tornare a riva, ma quando provai a muovere un passo, le mie gambe diventarono molli e cedettero sotto il mio peso, lasciandomi cadere nell'acqua, per fortuna bassa.

I miei piedi erano come impantanati nella sabbia e non riuscivo più a muoverli, alle gambe avevo dei formicolii che ormai erano diventate delle vere e proprie scosse di elettricità ed ero certa che stesse succedendo qualcosa.

Restai in questo stato per almeno un minuto, ma poi avvenne qualcosa... Con un ultimo guizzo, le mie gambe sparirono e al loro posto comparve una coda da sirena!

La mia migliore amica a questo punto non riuscì più a sopportare le forti emozioni del momento e svenne, ma io non ci feci molto caso, anche perché non avevo la minima idea di come uscire dall'acqua per aiutarla. Decisi invece di osservare la mia coda per capire se questa situazione era reale o meno. Era una bellissima coda di colore verde acqua lucente con delle sfumature di blu e azzurro. Al tatto era a tratti squamosa e a tratti abbastanza liscia.

Dopo un momento in cui ero ancora in uno stato di incredulità, notai che Lizzy stava rinvenedo. Quando lei riuscii ad alzarsi in piedi e a comprendere la situazione, si mise stranamente a ridere a crepapelle. Passò qualche minuto poi lei riuscì a smettere e si spiegò:<< tu sei una sirena, ecco perché i tuoi genitori ti tenevano lontana dall'acqua e ti lasciavano fare solo la doccia. Se la tua vera natura si è rivelata solo adesso ci sarà un motivo, magari il tuo popolo marino ha bisogno di te per una guerra o qualcosa del genere!!>>. Dopo aver ascoltato queste parole quella che mi misi a ridere sono io, ma quando compresi che potevano essere vere smisi, e dissi:<< non lo so perché il mio potere si sia svelato proprio adesso, ma le cose certe sono due: la prima che dobbiamo capire il modo di farmi uscire dall'acqua e farmi sparire la coda per tornare a casa, la seconda che devo dirlo ai miei genitori, loro sicuramente sanno qualcosa di più>>. Detto questo mi buttai in acqua, e con mia sorpresa scoprii che sapevo nuotare! La mia migliore amica vedendo questo disse, con un nota di sarcasmo nella prima frase: << brava sai nuotare come tutte le sirene esistenti a questo mondo! Comunque, per il primo problema secondo me basta solo trascinati sulla sabbia asciutta e la coda sparirà immediatamente. Per il fatto di parlare con i tuoi genitori sono d'accordo con te, sicuramente se loro ti hanno proibito di fare il bagno per tutta la vita sapevano questo segreto, e sapranno darti qualche informazione in più >>.

La tecnica della sabbia asciutta funzionò, Lizzy mi trascinò dove avevamo lasciato i salviettoni per asciugarsi, e la mia coda scomparve come per magia, lasciandomi sorprendentemente e completamente asciutta.

Ci affrettammo ad andare a riprendere l'autobus e per tutto il viaggio nessuna delle due spiaccicò parola, eravamo troppo emozionate e piene di domande per parlare!

Arrivate a casa lasciai subito un messaggio ai miei genitori dove dicevo di tornare a casa il prima possibile, in modo da farli preoccupare e tornare più velocemente. Poi ci sistemammo e ci sedemmo a guardare un film, d'altronde non avevamo niente da fare...

la sirena segreta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora