Capitolo 1

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(T/n)'s P. O. V.

E anche oggi è una giornata molto normale a Glory Bell, la solita routine.

Come tutti i giorni facciamo: colazione, i test, abbiamo del tempo libero all'esterno, ma una cosa è diversa oggi un bambino lascerà questo posto.

Ormai è sera e il bambino è appena uscito con la maestra,  Shiko il ragazzo più grande ha chiamato me e un'altra ragazza.

Shiko inizia a dire: " ragazze ascoltare quello che sto per dirvi non è uno scherzo, questo posto non è quello che pensate, è... una fattoria e noi siamo il bestiame, il tutto è organizzato da dei demoni... so che può essere difficile da comprendere, però credetemi, stanotte tutti noi ragazzi dagli undici anni in su ce ne andremo voi spargete la notizia nelle fattorie in cui andrete." Detto questo io e la ragazza ci guardiamo negli occhi ma non diciamo nulla.

Questa è... una fattoria non posso crederci, la maestra è così dolce con noi non può essere.

Dopo due minuti Shiko ci dice di portare tutti fuori perché lui ha un conto in sospeso.

Appena siamo usciti tutti fuori vediamo Shiko e i ragazzi correre nella foresta mentre che la casa va in fiamme, cosa ne sarà di noi? Shiko non farebbe questo se non per una buona ragione, non avrebbe mai fatto del male nemmeno ad una mosca giusto? Ormai sono troppo confusa, la casa che si è rivelata una fattoria è in fiamme. È pur sempre il posto dove sono cresciuta.

Sono passati dieci minuti e vedo la maestra in lontananza, sta correndo, noi siamo qui tutti in lacrime, non sappiamo che fare siamo molto spaventati.

La mamma si avvicina, e dice: " dove sono i ragazzi più grandi?" Io mi avvicino facendomi forza e parlo: " non lo sappiamo... non sono usciti fuori" la maestra dice: "almeno voi state bene?" Io rispondo: " nessuno di noi è ferito, però la casa in cui siamo cresciuti è in fiamme, ora cosa faremo?" Detto questo la maestra ci guarda e dice: "domani andrete tutti quanti in un altro orfanotrofio."

Detto questo ci mettiamo tutti vicini e tentiamo di dormire.

Il giorno dopo

È l'alba ci siamo appena svegliati, la maestra ci ha detto che entreremo dentro dei camion o qualcosa del genere, proprio secondo i piani di Shiko io e la ragazza andiamo in due orfanotrofi diversi.

Siamo appena entrati nel camion e la maestra inizia a dire: "ragazzi non guardate mai fuori dal furgone" noi diciamo tutti insieme: "va bene" detto questo la maestra chiude la tendina.

Ormai siamo in viaggio da un po' i bambini più piccoli stanno dormendo, sono troppo curiosa chi sa cosa si trova al di fuori del camion, apro un po' la tenda per poi vedere dei demoni, chiudo subito la tendina senza fare rumore, spero che non sentito nulla.

Devo fare in modo che i bambini non sappiano nulla devo fare finta di nulla, per loro.

Poco dopo

Stiamo finalmente scendendo dal camion, ad aspettarci c'è una mamma da quello che ho capito, se non sbaglio mamma Isabella.

Ora che ci penso: questi orfanotrofi hanno delle stanze contate e sono sempre piene allora come hanno fatto ad accettare ben dieci bambini? Spero che non sia morto nessuno per colpa nostra, non me lo posso permettere e non posso perdonare se è davvero così.

Entriamo dentro e noto molti bambini che ci aspettano, appena ci vedono ci salutano con abbracci, io non li abbraccio non perché sono senza cuore, però che bisogno c'è di fare ciò appena si conosce qualcuno? Non ha nessun beneficio.

Dopo pochi istanti mi avvicino alla mamma: "mamma Isabella scusami se ti disturbo ma potrei sapere dove si trova la mia stanza?" La mamma si abbassa alla mia altezza e dice: "ma certo, ora Norman ti ci porterà" detto questo mi fa un sorriso.

Si avvicina un ragazzo all'incirca della mia età, ha: i capelli bianchi come la neve e occhi azzurri molto belli, è un peccato che dovrà essere mangiato da dei demoni.

Si ferma e parla: "sei tu (T/n)?" Io rispondo: "si sono io tu devi essere Norman" lui risponde: "si sono io, ora ti faccio fare un giro di questo posto e poi ti faccio vedere la stanza" io rispondo: " va bene, grazie" lui mi sorride.

Iniziamo il giro della casa ma ad un certo punto si avvicina un ragazzo, lui e Norman iniziano a parlare alla fine scopro il suo nome Ray.

Dopo una piccola chiacchierata decidiamo di continuare il giro, appena è finito mi porta nella stanza e scopro di condividerla con lui e Ray.

Yandere Norman x reader x yandere RayOù les histoires vivent. Découvrez maintenant