#1

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T/N = tuo nome
T/C = tuo cognome
L/C = lunghezza capelli
C/C = colore capelli
C/O = colore occhi
N/B = nome bullo
A/B = amico bullo

T/N's pov:
Finalmente un'altra giornata di scuola finita, sto scendendo le scale per arrivare all'uscita di scuola. Come sempre ci sono i soliti stronzi che mi picchiano, ho accelerato il passo per non farmi notare. Speriamo che non mi vedano.
N/B: <Hey stronzetta dove vai così di fretta?>
A/B: <Già, dove stai andando?>
Merda, li devo ignorare e andare verso casa.
Qualcuno mi spinge e mi fa cadere a terra, porca puttana non ce la faccio più a vivere questa vita.
<Cosa cazzo volete da me?!> gli iniziai a urlare contro e a insultarli.
N/B: <Farti capire che al mondo ci sono degli errori che vanno eliminati, come te>
A/B e un altro mi bloccarono per le braccia mentre N/B mi prendeva a calci nello stomaco. Iniziai a sputare sangue, continuavo a insultarli e cercavo di non piangere. Non volevo dargli la soddisfazione di vincere, quindi ho provato a liberarmi le braccia dalla loro presa. Hanno smesso di picchiarmi, strano oggi mi hanno picchiata di meno.
<Perché vi siete fermati stronzi? Che c'è vi sentite in colpa?> continuo a stuzzicarli, devono pagare per ciò che mi fanno.
Prof: <Hey voi tre che state facendo! Lasciatela stare!> per fortuna la prof li ha fermati.
N/B: <Alle 6:30 nel solito posto, non fare tardi> mi bisbigliò queste parole prima di andarsene via.
Prof: <Signorina T/C sta bene?> come cazzo posso stare bene?!
<Si sto bene> mi giro e me ne vado ancora sanguinante.
L'inferno non è ancora finito, ora devo sopportare mio padre.
Per non pensare al dolore mi metto le cuffie e ascolto la mia canzone preferita.
Dopo dieci minuti arrivo a casa, sempre che si possa chiamare così. Più che una casa è un campo di concentramento.
Bussò alla porta, mi apre mia madre con lividi sul viso.
Mamma: <Ciao amore com'è andata la scuola?>
<Sai già com'è andata, non me lo devi nemmeno chiedere> le rispondo fredda.
Mamma: <Tesoro stai sanguinando! Che ti hanno fatto?>
<LE SOLITE COSE MAMMA! LE SOLITE COSE!> sono corsa in camera mia e mi sono chiusa dentro. Mi sono sdraiata sul letto con la faccia nel cuscino e ho iniziato a piangere e a urlare.
Mamma: <T/N posso entrare?> non ho risposto, non riuscivo a parlare.
Lei entrò in camera e io sono andata verso di lei per abbracciarla.
<S-scusa m-m-mamma non volevo u-urlare>
Mamma: <Tranquilla amore, lo so che la tua vita è complicata. Ma non andrà sempre tutto bene, però ti prego, promettimi che vivrai la vita al meglio> l'ho abbracciata ancora più forte.
<Te lo p-prometto mamma> so già che mi scorderò queste parole.
Mamma: <Tra poco arriverà tuo padre, cercherò di proteggerti> stavo per dirle 'ti voglio bene' ma purtroppo mi sono fermata. Mio padre ha appena chiuso la porta di casa.
Papà: <Dove sei troia! Sono incazzato, vieni qua mi devo sfogare!> che padre di merda.
Mamma: <A-arrivo!> il sorriso che aveva sul volto è scomparso in un secondo.
Mamma: <Chiuditi a chiave in camera e non uscire>
<Mamma chiuditi anche tu qui>
Mamma: <Mi dispiace, devo andare>

Dopo un paio di ore ho finito di fare i compiti, sentivo ancora mia madre urlare. Volevo uccidere quello stronzo di padre. Sono le 6:10 e mi devo preparare. Forse sarà l'ultima volta che uscirò da questa casa e anche l'ultima volta che vedrò mia madre. Mi sono messa dei pantaloncini e una maglietta a maniche corte. Ero pronta per la tortura. Sono andata all'ingresso di casa e sono uscita di nascosto.
Sono arrivata al punto di incontro, hanno subito iniziato a picchiarmi senza pietà. Sono dei mostri che meritano di morire.
N/B: <Che c'è? Stai piangendo? Aw che dolce sta aspettando che la mammina la salvi! Ahahah> volevo picchiarlo ma mi sono subito fermata quando ho visto che avevano dei coltelli. Merda. Hanno iniziato a farmi tagli abbastanza profondi sulle braccia e sulle gambe. Mi hanno buttata a terra così tant'è volte che le mie ginocchia sanguinavano molto, come le mie mani. Mi hanno fatto anche qualche taglio sul viso, che pezzi di merda.
A/B: <N/B quando la uccidiamo?> mi vogliono uccidere?!
N/B: <Beh io direi adesso> mi sono alzata nonostante le ferite e ho cominciato a correre verso il bosco. Quel bosco dicevano fosse maledetto e che chiunque fosse entrato non è mai uscito vivo. Correvo non molto veloce, loro però erano abbastanza distanti da me. Forse avevano paura di questo bosco? Sono inciampata e sono caduta a terra, non riuscivo a muovermi perché sanguinavo molto.
Mi sono seduta per terra e aspettavo che loro arrivassero per uccidermi.
Ho sentito dei passi di qualcuno dietro di me, mi sono girata di scatto e ho visto un ragazzo con due asce in mano. Ha iniziato ad avere dei tic e sembrava che mi volesse uccidere.

Toby's pov:
Ho sentito qualcuno correre nel bosco, ma non andava molto veloce. Mi sono avvicinato a quella persona, era una ragazzina ma non ne sono certo dato che è girata di spalle. Si è girata di scatto e questo ha causato in me rabbia. Ho iniziato ad avere dei tic, mi sono avvicinato a lei per ucciderla. Mentre mi avvicinavo ho notato che aveva tagli e lividi sul viso, ginocchia e mani insanguinate. Stava piangendo, probabilmente per il dolore.
T/N: <TI PREGO UCCIDIMI! UCCIDIMI PRIMA CHE LO FACCIANO LORO!> sono rimasto pietrificato, nessuna mia vittima mi ha mai chiesto di essere uccisa! Mi sono girato per vedere chi erano 'loro' e ho visto tre ragazzini in lontananza. Avevano dei coltelli sporchi di sangue in mano, evidentemente sono stati loro a farle del male. Sono subito andato verso di loro, li ho uccisi tutti e tre.

T/N's pov:
Quel ragazzo mi guardava stupito, è andata da loro e li ha uccisi con le sue asce. Solo dopo mi sono accorta che stava tornando da me. Merda devo andarmene! Sono stata una stupida a dirgli di uccidermi! Sto cercando di alzarmi, mi fa male tutto. Merda si sta avvicinando!
Si! Sono riuscita ad alzarmi! Ora devo solo correre lontana da lui. Sto correndo, o meglio sto cercando di correre. Sto zoppicando, non ce la farò. Mi sono girata per vedere quanto sta vicino a me, corre molto veloce. Appena mi sono voltata davanti ho sentito qualcuno sbattermi all'albero. Mi ha bloccata, la sua ascia mi sta sfiorando il collo. Non so che cosa lo sta fermando dall'uccidermi, sembra che prova pietà per me.
Toby: <Che ci fai qui ragazzina> ha abbassato l'ascia.
<I-io stavo s-scappando> sto ancora piangendo per il dolore.
Toby: <Non ti hanno mai detto che è pericoloso questo bosco?>
<S-si ma->
Toby: <Perché hai tutte quelle ferite?>
<Perché ti interessa?> forse non dovevo dirgli questa frase.
Toby: <Senti ragazzina, se non vuoi che ti uccidi allora rispondi alla mia domanda!>
<Sono stata picchiata porca puttana! Non ti sembra più che ovvio?!> ho urlato abbastanza forte da farmi sentire dall'altra parte del bosco.
Toby: <Scusami, lo faccio per te>
Ho sentito un dolore molto forte alla testa, ho sentito che qualcuno prendermi in braccio a mo' di sposa.
Poi buio.

***Sualveeeeeeee come va la vita? A me una merda. :)
Cosa ha fatto Toby secondo voi?
Un bacioneeee!!! *se ne va via swishando i capelli*
***

Ticci Toby x Reader   [COMPLETATA]Where stories live. Discover now