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Con le mani che tremano dall'ansia, inserisco le chiavi nella toppa ed entro nell'appartamento; le voci provenienti dalla tv mi fanno capire che Patrick sta giocando a Fifa, tipico di quando deve scaricare la tensione. E non lo biasimo, ha scoperto del test di gravidanza senza che fossi io a dirglielo e senza essere stato messo al corrente di un mio ipotetico dubbio. Dopo essermi tolta velocemente il cappotto e le scarpe, lo raggiungo in soggiorno e, sedendomi accanto a lui, lo saluto, lasciandogli un bacio sulla guancia.

«Fra due minuti ci sono, ho quasi finito; mi sono messo a giocare perché dovevo far passare il tempo in qualche modo.»

«Ne approfitto per mettermi qualcosa di comodo, ci metto poco.» Lo vedo annuire con la testa, senza spostare lo sguardo dalla tv; mi alzo dal divano e mi dirigo in camera da letto. Il tempo di sostituire i jeans con i pantaloni della tuta e sono pronta a raggiungere il mio ragazzo per affrontare questa discussione.

Una volta tornata in soggiorno, prendo nuovamente posto al suo fianco, mentre è intento a spegnere la tv; da come evita di incrociare il mio sguardo, capisco che è davvero incazzato per averlo scoperto così e non potevo di certo aspettarmi il contrario. Nessuno dei due sembra aver intenzione di parlare per primo e il silenzio che si crea in questo momento è fortemente carico di tensione, che potrebbe essere tagliata con un coltello. Sono io quella che ha sbagliato e sono consapevole che dovrei essere io la prima a parlare, ma qualcosa che non so definire mi frena. O meglio, mi frena il non saper quanto sia realmente incazzato con me e, di conseguenza, la paura di quello che potrebbe succedere durante e dopo questa discussione.

«Voglio che tu sappia che non mi sono messo a frugare nella tua borsa, ma giocando a palla con Brian, ho dosato male la forza e la palla, finendo contro la tua borsa, l'ha fatta cadere, svelando così quello che hai nascosto. Non parto assolutamente con il piede di guerra, vorrei solo capire perché me l'hai nascosto.» Il primo a rompere il silenzio è Patrick e, sinceramente, non mi aspettavo proprio che iniziasse lui a parlare; ma, se lo conosco abbastanza, so che da questo momento in poi non mi interromperà, se non per farmi domande.

«Lo sai anche tu che a me non può dare fastidio perché non ti devo nascondere nulla; e ammetto che sentirsi dire adesso una cosa del genere può sembrare un controsenso e che se fossi al tuo posto sarei incazzata nera. Non so bene neanch'io cosa dirti, perché potranno sembrare solo delle scuse che non reggono.»

«Ti chiedo solo la verità, non mi sembra di pretendere tanto.» Mi interrompe, guardandomi negli occhi per la prima volta da quando sono rientrata in casa; è uno di quegli sguardi che riserva a chi, in quel momento, l'ha fatto incazzare e, sapendo che è tutta colpa mia, inizio ad avere semore più paura di quello che succederà una volta finita la discussione.

«Pensavo di poter gestire lo stress da sola, pensavo di non avere bisogno di nessuno, tanto meno di te; non perché non volessi il tuo aiuto, ma perché non volevo caricarti con altre preoccupazioni, visto che da quando è arrivato il nuovo attaccante ti vedo un po' giù. Non volevo essere un peso per te, ma ora che ci penso credo di aver peggiorato la situazione proprio perché non ti ho detto nulla; tu volevi solo aiutarmi e io ti ho allontanato. Senza contare il fatto che ti ho trascurato in questo ultimo periodo, arrivando a nasconderti una cosa del genere. Ora che ci ripenso mi farei del male da sola, non so neanch'io come abbia potuto pensare di nasconderti una cosa del genere.»

«Ma resta il fatto che me l'hai tenuto nascosto; e l'hai fatto perché non vuoi un figlio con me? Oppure perché, magari, non è mio.» Dal tono sento che si sta innervosendo e ne ho la conferma quando si alza dal divano, iniziando a camminare avanti e indietro per il soggiorno; e so che l'allusione a un altro tradimento deriva solo dalla sua incazzatura perché è consapevole che una volta mi è servita come lezione. Non lo ammetterà mai davanti a me e fingerà di non essere incazzato, ma è innegabile che questo mio comportamento l'ha fatto incazzare, oltre averlo fatto preoccupare.

Con uno sguardo|| Patrick CutroneOù les histoires vivent. Découvrez maintenant