1. Rischiamo di annegare nella Valle della Morte

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(siete pronti per il ritorno in grande stile della nostra Allison?)

Mi infilo silenziosamente nella doccia del motel. La manopola dell'acqua è già girata al minimo del calore, la alzo di qualche grado prima di accenderla, il sole non è ancora sorto quindi non fa così tanto caldo.

Lascio che l'acqua fredda mi scivoli addosso, come se potesse portare via tutte le preoccupazioni. È l'ennesima missione che segue un qualsiasi tipo di presentimento sui Dodici, nulla di nuovo negli ultimi due mesi comunque.

Eppure mi sento una corda tesa ogni volta. Andy ci ha lasciato un compito importante, e tutte le volte sembriamo avvicinarci a qualcosa, per poi ritrovarci con nulla fra le mani.

Chiudo gli occhi, voltando la testa verso l'alto, l'acqua fredda picchietta sul mio viso come pioggia, faccio scorrere le dita tra i capelli, cercando di sciogliere qualche nodo, sono cresciuti quasi fino al fondo schiena, io sono sempre troppo occuppata per tagliarli.

Dopo essermi rinfrescata scivolo fuori dalla piccola doccia, avvolgendomi in un asciugamano, mentre con un altro più piccolo cerco di raccogliere i miei ricci e asciugarli un poco.

Esco dal bagno e rimango sorpresa dal trovare Veronica già pronta, seduta su uno dei due letti della camera che condividiamo.

"Non pensavo fossi già sveglia" aggrotto le sopracciglia, a quanto pare sono rimasta in quella doccia più di quello che pensavo "Ho sbagliato l'orario per caso?"

Scuote la testa, i capelli rossi sono raccolti in una treccia. "No no, sono io, non riuscivo a dormire" spiega, facendo scorrere distrattamente una mano sul lenzuolo bianco.

Annuisco, andando verso il mio zaino e prendendo i vestiti con una mano. "Prepariamoci a fare le turiste allora" dico, rientrando nel bagno per vestirmi, dall'altro lato della porta mi arriva sommessa la voce di Ver.

"Non sono sicura che funzionerà"

Abbi un po' di fede rispondo con la mente mentre mi infilo gli shorts di jeans Sembreremo un gruppetto di ragazzi in gita nella Death Valley.

Indosso anche la canotta bianca, legandomi in vita una camicia di flanella scozzese verde ed esco dal bagno. Ora la rossa sta camminando su e giù per la stanza, la maglia blu acceso lunga e infilata sul davanti dei pantaloncini bianchi.

Mi avvicino e le poso delicatamente le mani sopra i gomiti. "Ehi, andrà tutto bene" cerco di rassicurarla "Questa potrebbe essere la pista giusta"

"Oppure l'ennesima soffiata che non porta a nulla" lei scuote la testa debolmente "Mi sento come se lo stessi deludendo, insomma, due mesi interi di ricerche e siamo ancora al punto di partenza, ora il nostro Quartiere è pieno di persone che contano su di noi, abbiamo un accordo con la Compagnia della Luna - com'era anche ovvio - eppure non abbiamo cavato fuori nulla"

Sospiro, non posso dire di non pensare almeno in parte lo stesso, ma mi sforzo ogni giorno di essere positiva. "Forse perché tengono tutte queste informazioni a livelli di segretezza altissimi, e questo mi preoccupa, non posso negarlo" le dico grave "Ma sai bene anche tu che dobbiamo continuare a provare"

Lei fa un movimento con la testa, che sembra una via di mezzo tra l'annuire e lo scuotere, poi solleva l'orologio da polso digitale per controllare l'orario. L'Alleanza ci ha fornito questi orologi speciali che praticamente fungono da cellulari, con un po' meno di opzioni - in breve ora, chiamate, messaggi, funzioni vitali, registratore e minicamera - dato che non hanno ritenuto opportuno lasciarci portare i nostri sempre con noi, quando qualcuno potrebbe tracciarci in ogni momento.

Io automaticamente controllo il mio, visualizzo un messaggio sul piccolo schermo. "Peter è pronto" informo Veronica "Allora non siamo le uniche ad essere in ansia"

The Gift : TwelveWhere stories live. Discover now