Capitolo 1.

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Ero già sul treno mentre aspettavo Ron ed Harry, il loro ritardo era sempre così maledettamente irritante che, quando si sedettero accanto a me, li rimproverai come mi era solito fare. Molte volte riuscivano a prendere il treno per un pelo, non si organizzavano mai le loro valige prima e si svegliavano tardi.

<<Dai Hermione non iniziare, hai tutto l'anno scolastico per rimproverarci.>>

Parlò Ron, prima di prendersi un bel giornale arrotolato in piena fronte. Harry,invece, si limitò a ridere al mio gesto anche se non risparmiai nemmeno lui.

<<Non mi avete scritto quest'estate, mi aspettavo un gufo ed invece niente... quest'anno ve la vedrete da soli con i compiti allora!>>

Risi incrociando le braccia e alzando leggermente la testa, i miei capelli cadevano delicati sulle mie spalle e il mio golfino blu aderiva perfettamente al mio corpo. Sentivo il profumo di mia madre addosso,era dovuto evidentemente dal fatto che prima di partire mi aveva abbracciata così forte da stritolarmi; mi piaceva il suo profumo, mi faceva sentire meno la sua mancanza. Portavo sempre con me una boccetta e quando avevo bisogno di conforto, facevo scendere qualche gocciolina sul mio collo, in modo da rallegrarmi un po'.

<<In realtà si, sei tu che non hai mai risposto alle nostre lettere.>>disse Harry un po' confuso.

Mossi il capo non capendo e rimasi ad ascoltare i miei amici, che fine avranno mai fatto le loro lettere? Strano a dirsi, ma non mi era mai capitato di non ricevere lettere da loro.

<<Sono contenta allora che mi avete pensata, sapete ho studiato molto e penso che per me gli esami saranno una passeggiata!>>

Assunsi un sorriso al quanto soddisfatto.

<<I tuoi esami sono sempre una passeggiata Hermione, solo io ed Harry abbiamo sempre problemi.. e ancora problemi...>>

Risi ancora prima che la nostra conversazione fu interrotta, la porta della nostra cabina venne bruscamente aperta da una persona che avrei preferito non vedere in quel momento, dato che prima di salire sul treno mi aveva fatto uno sgambetto.

<<Buon anno scolastico perdenti.>>

Malfoy.

Mi sollevai velocemente dal mio posto e chiusi la porta spingendo appena Draco; la mia reazione gli aveva procurato una risata di gusto, tanto che non mi risparmiai dal tirar fuori la mia bacchetta.

La mano di Harry scivolò sulla mia facendomi sedere come prima.

<<Non ne vale la pena, ormai siamo abituati al suo comportamento.>>

Sospirai profondamente dopo la frase di Harry e riposi la bacchetta.

<<Stavo per trasformarlo in un colabrodo, non so se riuscirò più a contenermi con lui, è al quanto seccante.>>

Da quando ho conosciuto Draco non mi è mai stato simpatico, mi ha sempre presa in giro per il mio essere... mezzosangue, e appartenere alla casa dei Grifondoro lo divertiva molto. E' un dato di fatto che le nostre due casate non hanno mai trovato un compromesso per non scontrarsi tra loro, ma non c'è mai stato verso per provare a collaborare. Hanno le loro idee, contano sempre e solo le loro idee e non riescono ad aprirsi con gli altri.. ma a parer mio non ci hanno mai provato, se ne stanno li da soli e tra di loro si capiscono alla perfezione.

Chissà come sarebbe stato trovarmi nei Serpeverde, Draco avrebbe comunque provato a mettersi in discussione con me?

Certevolte me ne faccio parecchie di queste domande, domande che non hanno ne capo e ne coda.

Il tragitto fino a scuola, per il resto, fu molto tranquillo.
Con i ragazzi parlammo del più e del meno di cosa magari ci aspettava o delle nuove avventure che avremmo passato insieme. Se c'è una cosa che mi piace fare con loro è parlare, anche se risulta particolarmente complicato a delle volte, non mi apro più di tanto emolte cose preferisco tenermele per me.

Arrivati a Hogsmeade scendemmo dal treno, avevamo già indossato le nostre divise ed eravamo pronti per la solita cerimonia di apertura. Era bello tornare a respirare quell'aria piovosa e quasi rassicurante che solo Hogwarts riusciva a rendere tale.

I primi anni, quando pioveva, uscivo sempre a leggere qualche libro sotto un portico dove il silenzio regnava; mi piaceva davvero tanto passare le mie ore libere li sotto, fin quando mi ritrovai a non essere più la sola ad andarci. Dopo di me anche Draco era sempre solito isolarsi da quelle zone, lo sorpresi steso su un'arcata a leggere l'anno scorso, era così assorto nel suo libro di cui non ho mai capito il titolo, che mi faceva pensare a dei tratti in comune con i miei.

La sua figura, anche se insopportabile, mi è sempre sembrata molto profonda. Si faceva spalleggiare continuamente dai suoi amici e trovarlo li solo mi stupiva, mi affascinava addirittura.

<<Hermione sbrigati!>>

Fui richiamata dalla voce di Ron, la carrozza stava aspettando che salissi per partire. Una volta dentro sollevai la tendina per guardare all'esterno, la pioggia s'infrangeva sul vetro e il ticchettio mi rilassò fin quando non giungemmo al castello.

One Last TimeWhere stories live. Discover now