"Non era chi dici che fosse! Era un brav'uomo che faceva del bene in questo mondo."

Quindi Louis gli rilanciò le sue stesse parole: "Ogni moneta ha due facce."

Harry corse fuori dalla porta. Non riuscì ad ascoltare un'altra parola e sfrecciò lungo il corridoio buio nella sua camera da letto. La camera da letto di James.

Si avvicinò alla finestra e colse il suo riflesso sul vetro, i suoi riccioli scuri, i suoi occhi verdi, la sua mascella squadrata e il suo bel naso aristocratico.

Era veramente figlio di suo padre.

Suo padre, che aveva donato migliaia di sterline alla ricerca medica e agli ospedali in tutto il Paese. Suo padre, che non solo aveva donato a quegli ospedali ma li aveva visitati regolarmente e aveva supervisionato le cure dei pazienti.

Abbassò lo sguardo. Quello era il punto in cui l'assassino aveva usato le pagine strappate della rivista medica per incendiare le tende.

La rivista medica.

I ricordi si animavano attorno a lui come le forme in movimento di una miscela chimica.

La prima cosa che gli era venuta in mente, quando aveva visto il Vol. 8 del Bulletin de l'Académie Imperiale de Médecine nella tana di volpe di Louis, era stata che aveva già letto la rivista: a casa sua.

Successivamente, quando aveva scoperto l'innocenza di Louis e aveva sfogliato le pagine intatte della rivista, aveva letto un articolo che descriveva nel dettaglio i sintomi della malattia del fratello. L'articolo si concludeva con dei dati riguardanti il contagio. Gli scienziati non erano stati in grado di determinare se la malattia fosse contagiosa o meno. La ricerca era stata inconcludente.

Durante la loro visita a Nostra Signora del Perpetuo Soccorso, un uomo con la malattia di James era stato ammesso al sanatorio e il personale lo aveva trattato come se fosse contagioso. Louis aveva insistito che non lo fosse.

Il Duca di Warwick e il Duca di Somerset erano giunti a conclusioni diverse sulla malattia di James? Suo padre avrebbe potuto uccidere James - e la sua famiglia per errore - per paura del contagio?

Harry pensò alla sua infanzia. Era in perfetta salute ma la paura di suo padre per la malattia lo aveva tenuto prigioniero. Il Duca aveva potuto rinchiudere il suo unico figlio ma non era riuscito a rinchiudere il mondo intero...

Tornò nella camera da letto di Louis. Non entrò. Invece, si rivolse all'anziana infermiera che sedeva su una sedia quasi sonnecchiando mentre rammendava un calzino in attesa di essere chiamata.

"Veglia su di lui. Mi sto ritirando per la notte," disse, anche se l'alba era alle porte.

Si alzò in piedi. "Certo, vostra grazia. Va tutto bene?"

No. Non poteva affrontare Louis sapendo il torto fattogli da suo padre. Non sapeva se avrebbe mai potuto guardare di nuovo Louis in faccia.

***

La scoperta di Harry nell'agenda, era stata un sogno? Il pavimento spoglio era ora coperto dal lussuoso tappeto e l'agenda non era in vista.

Nemmeno Harry c'era.

L'infermiera tirò indietro le tende per far entrare il sole. Il corpo di Louis appariva grottesco alla luce del giorno. Non riconosceva la propria carne cucita. Non era più se stesso ma il mostro di Frankenstein.

L'infermiera gli preparò una tintura per il dolore. L'agenda era appoggiata accanto alle fiale sul comodino.

Quindi non era stato un sogno. Harry sapeva.

Victorian Boy || Italian translation || Larry Stylinson ||Where stories live. Discover now