'Luce oltre i miei occhi' di mrs_pan13

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In generale molto spesso abbiamo notato una certa insicurezza con virgole e incisi, che diverse volte risultano incompleti. Ti riportiamo alcuni esempi differenti:

Terminato, spostai con molta delicatezza il cavalletto sui cui posi, poi il quadro ad asciugare —> su cui posai, poi, il quadro ad asciugare.

Avesse bisogno di lei per la scuola e per la danza e, che, quindi non avrebbe potuto... —> per la danza e che, quindi, non avrebbe potuto

Ci infilammo in una piccola calla e, i rumori dapprima molto forti si attutirono, in compenso... —> Ci infilammo in una piccola calla e i rumori, dapprima molto forti, si attutirono. In compenso...

Ma le sorprese, a quanto pare non avevano ancora raggiunto una conclusione —> attenzione, qui la virgola non va messa perché separi il soggetto da suo predicato, a meno che tu non voglia rendere "a quanto pare" un inciso.

Clara aveva scelto un posticino, nei pressi della pista da ballo, ma comunque isolato. —> la prima virgola non ci va, perché in questo caso hai reso un inciso "nei pressi della pista da ballo", che invece è un'informazione fondamentale in questo periodo.

mi tolsi le scarpe, quasi, tutte piene di sabbia, e mi sedetti —> scarpe, quasi tutte piene di sabbia, e mi[...] Anche qui, non c'è bisogno di rendere "quasi" un inciso.

Questi sono solo alcuni esempi, abbiamo preso i casi più evidenti ma, dacché simili disattenzioni sono comuni, dovrebbe bastare una rilettura dell'intera storia per sistemarle!

- Verbi. Attenzione ai verbi, perché a volte passi al presente quando l'azione è avvenuta in passato, o viceversa, quindi a volte è difficile capire se una certa azione viene ripetuta anche nel presente della nostra lettura o è un'azione che non avviene più.

La narrazione è perlopiù al passato remoto, ma spesso troviamo il protagonista raccontare al presente fatti accaduti per poi passare nuovamente al passato senza qualcosa che giustifichi questo cambio. Eccone un esempio:

[...] fu nel secondo tempo che inizia(iniziai) ad avere dei peggioramenti.
Parità, inizio secondo tempo, parte la prima azione, mi butto nella mischia, qualcosa non va. Inizio a respirare male[...]

non mi ero ancora abituato a sentire parlare una dodicenne di chemio, trapianto, così facilmente, forse non mi abituerò mai —> a parte la costruzione errata della frase, il futuro nel passato si costruisce con il condizionale passato, mentre qui è usato il futuro semplice dell'indicativo, che di solito va a braccetto con il presente.

Spesso ciò accade anche quando il ragazzo si fa delle domande:

"Cosa è la realtà per me? Come la vedo io la realtà? Come la voglio realizzare?" In questo caso pensiamo sia meglio metterle in corsivo per distinguerli come pensieri, altrimenti questo cambio di tempo nella narrazione al passato risulta un errore.

Delle volte, invece, non è molto chiaro quando esprimi fatti antecedenti alla narrazione, che seguendo la giusta consecutio temporum andrebbero al trapassato prossimo:

Il nostro legame era unico, ci conoscemmo per caso —> ci eravamo conosciuti

la vita mi appare diversa. Ho deciso che l'esistenza mi aveva concesso —> appariva/Avevo deciso.

Ho versato molte lacrime, rotto molte ossa, ma nulla mio padre non si smuoveva —> virgole a parte, scegliendo l'uso del passato prossimo per fatti passati, si dovrebbe adottare una narrazione al presente. Ma la narrazione è al passato, pertanto questa parte (e una gran fetta del capitolo) andrebbe al trapassato: Avevo versato/non si era smosso.

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