CAPITOLO IV

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Ero molto insicuro su se darle questo biglietto tuttavia, mi ricordai quando la mia ex mi disse: “Ami me o ami te stesso che ama me?”
Mi ritrovai sperduto nel caos e mi ci vollero giorni per prendere una decisione.
Alla fine pensai che in fondo lo volevo fare a fine di bene e che non sapendo, potevo provare per imparare eventualmente da un errore.
Mi ricordai alcune frasi, che citerò molto approssimativamente, poiché non le ricordo esattamente
“Non vedo l’ora di fare il mio prossimo errore”
“Vivere chiusi nel proprio guscio, non è vivere. Vivere è rischiare, essere coraggiosi” (Bushido)
“Un’azione fatta a fin di bene, ma che fa del male, è morale” (Immanuel Kant)

Ciò che volevo fare era dare a lei una luce per migliorare la sua vita, per darle qualcosa che splendesse nella sua anima, nel suo cielo, per sempre, anche se non la riconoscerà subito, o mai, almeno ci avrò provato.
Non vi è assolutamente nulla di male, e no, non sto amando me stesso che ama lei, ma sto amando lei e me, sto amando l’umanità, sto creando stelle nel cielo per me e per te, per tutti noi che ne abbiamo bisogno.

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