Capitolo 2

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Alle otto sono di nuovo lì, con le pistole finte e con un piano in testa, non ci dovevano essere errori, oppure il nostro sogno di catturare il criminale più pericoloso della Corea sarebbe svanito.

Vedo Taehyung correre verso di me con un coltello in mano, lui è conosciuto per la sua bravura e velocità con i coltelli. Sento che grida "Scappa e non ti fare prendere, c'è la polizia" devo restare ancora nella parte, così inizio a correre, l'unica cosa che non capisco è che lui mi avrebbe dovuto uccidere, perché se mi prendevano potevo cedere e dargli delle informazioni su d lui... Così è morto un nostro ex compagno, il criminale gli ha sparato per paura che potesse dare informazioni su di lui. Perché non lo ha fatto?

Continuo a correre, finché mi sento prendere per i fianchi e trascinare in un vicolo, la mia bocca è stata tappata da una mano, cerco di ribellarmi ma il mio assalitore mi ha immobilizzato, la polizia passa e lui mi lascia andare. Era Taehyung, sono ancora più confuso.

Non mi aveva ucciso e mi ha salvato dalla polizia, perché se fossi stato un criminale, sarei andato in prigione.

Taehyung stava controllando da che parte era andata la polizia, ed io lo stavo fissando sempre pensando al perché mi aveva salvato. 

Appena si girò gli chiesi "Perché mi hai salvato?" Lui mi guardò scocciato, poi rispose un po' irritato "Nonostante sia un criminale eccezionale, ci sono stato in prigione, non è una bella esperienza e non voglio che ci vadano altre persone, anche perché io sono un criminale solo perché devo sopravvivere, penso anche te, sei vestito con degli stracci, comunque vorrei la mia roba" Sono sorpreso da quella risposta, mi sembra molto gentile e buono.

Sempre confusa gli dico "Sei stato gentile..."

Lui mi risponde "Se era un grazie, prego, se era una cosa tipo -oddio sei stato gentile- Bè ANCHE NOI CRIMINALI ABBIAMO UN CUORE!"

Sinceramente ero spaventato, comunque gli diedi le pistole, lui non le controllò nemmeno e se ne andò. Mi ero praticamente dimenticato del piano, ma avrei avuto altre occasioni, ero il suo commerciante.

Arrivai a casa, raccontai l'accaduto alla mia squadra, che oltretutto erano anche i miei migliori amici. Loro furono sorpresi quanto me, poi squillò il telefono, Taehyung mi stava chiamando, così i ragazzi collegarono la chiamata alla macchina centrale, così che tutto quello che veniva detto venisse registrato e potesse essare analizzato.

"pronto?"

"PRONTO? PRONTO NIENTE, TI SEI APPROFITTATO DELLA SITUAZIONE PER DARMI ARMI FINTE, TI CONVIENE TORNARE SUBITO IN QUEL VICOLO E SUBITO, SE NON VUOI CHE IO VENGA Lì E STAVOLTA LA VITA NON TE LA SALVO!"

Poi riagganciò, mi preparai , stavolta mi dovettero dare armi vere, poi Jimin mi disse "Prendi quel bastardo" Gli feci cenno di sì, poi me ne andai. 

Avevo paura, avevo comunque fatto arrabbiare il criminale più pericolo del mondo. 


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