CAPITOLO 2. La scelta sbagliata.

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Draco's pov.

"Gr...Granger..." balbettai, gli occhi spalancati fissati in quelli della piccola, lucidi mentre lei rideva della mia espressione alquanto buffa.

"Rose, vieni dalla mamma" continuava quest'altra.

"Granger..."

Alzai la voce per richiamare la sua attenzione, ma lei non mi degnò di uno sguardo, continuando a chiamare la bambina che ora mi aveva avvolto le braccine calde attorno al collo e mi stringeva così forte da soffocarmi.

Sorrisi contro i suoi capelli biondi, e poi la separai da me, scompigliandogli la chioma con la mano.

Lei rise e corse via dalla madre.

Mi alzai, ancora sconvolto e mi voltai per chiedere spiegazioni alla Mezzosangue..... che però gia se n'era andata.

Uscii in fretta e furia dal Ministero e raggiunsi Malfoy Manor, dove Scorpius mi aspettava nella sala dei giochi con la baby-sitter, Andromeda. (1)

"Scorpius" chiamai aprendo la porta, e subito una chioma platino fece capolino dalla sala per corrermi incontro.

"Papà" sussurrò sulla mia camicia bianca, abbracciandomi come poco prima aveva fatto Rose, la bimba con i miei stessi occhi.

Scompigliai anche i suoi capelli e lo guardai bene. Trovavo ovunque delle somiglianze con la bimba, e questo mi faceva impazzire, così decisi di distrarmi.

"Come va, piccolo?"

Lui rise e corse da Andromeda.

'Sta bene', pensai e dopo aver salutato la baby sitter mi chiusi in camera a riflettere.

Mi buttai sul letto, cercando di non guardare il quadro con la foto di Astoria, la donna che era morta dando alla luce mio figlio, la donna che non ho mai amato e mai lo avrei fatto, la donna che mi odiava.

Lo sguardo, ovviamente, mi tradì, finendo dritto negli occhi del quadro. Stufo marcio, mi alzai e lo tolsi dalla parete, buttandolo a terra e distruggendolo con un Reducto.

Tenevo ad Astoria per il solo fatto che era la madre di mio figlio, anche se lui non l'aveva mai conosciuta e chiamava "mamma" Andromeda. Era ora, forse, di dimenticarla.

Mi spogliai e andai nel bagno privato della mia camera, aprendo l'acqua calda e riempiendo la vasca. Mi sedetti sul bordo in attesa che si riempisse, e poi mi immersi completamente, affondando con la testa e sentendo finalmente caldo dopo il gelo invernale di Londra.

Riempii la vasca di schiuma e rimasi a mollo, rilassandomi, ma non poi così tanto.

Mentre mi convincevo a dimenticare per un attimo tutto, ecco che l'immagine di Rose mi apparve davanri gli occhi, e non potei impedirmi di pensare.

Mi tornò in mente, all'improvviso, quella notte di fuoco, a Hogwarts. Era l'ultimo anno, e i nostri rapporti erano migliorati, tanto che per un mese eravamo stati anche insieme piu o meno. Litigavamo spesso, quasi quanto facevamo con Astoria, ma poi tutto finiva con un sorriso o con un bacio. Era la nostra routine.

E poi c'era stata quella sera di Natale, e la festa di Zabini. (2)

Mi ero portato la Granger in camera ed avevamo passato la notte insieme.

Era andata avanti per qualche settimana, e poi era finita tutt'altro che pacificamente. Avevamo ripreso ad insultarci e a ignorarci.

E poi mi era ricomparsa davanti, due anni dopo circa, con una bimba di un anno forse in braccio, e aveva detto "Guarda cosa mi hai fatto".

A New Life | DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora