1 Capitolo Capitolo ( In Aeroporto)

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Il volo del American Arlains proveniente da Chicago sarebbe atterrato tra un'ora presso l'aeroporto Jkf di New York.
Tra i tanti passeggeri Candy Ardlay bellissima ragazza di circa venticinque anni, biondi capelli ricci, due occhi verdi smeraldo, un visino delicato con un nasino a patata con sopra delle affezionate lentiggini, era la caratteristica della sua bellezza.
Labbra sottili e sensuali appena con un velo di rossetto.
Era la figlia adottiva del ricco industriale William Albert Ardlay di Chicago.
Nonostante tutti i suoi beni i suoi comfort amava lavorare tanto da decidere che avrebbe vissuto per qualche anno a New York per specializzarsi presso New York Presbyterian Hospital come professione di medico chirurgo.
Sentì il bisogno di recarsi in bagno.
L' unico posto in prima fila era occupato da un giovane dai lunghi capelli neri che gli uscivano dal berretto, una sciarpa di lana copriva la sua bocca tra i capelli si intravedono due occhi azzurri e profondi,come l'oceano. Grandi come zaffiri da sfiorare ma nello stesso tempo malinconici e sofferenti, sembrava che piangesse, Candy riusciva ad intravedere lacrime, ma forse era solo la sua immaginazione.
Una volta uscita dal bagno il giovane sollevò lentamente il suo berretto e con uno sguardo penetrante e con voce spavalda <<hello tutte lentiggini!!>> e si sistemò il berretto.
Candy lo guardò con aria schifata non disse nulla fece une delle sue tante linguacce e se ne tornò al suo posto.

Aveva visto quel volto già da qualche parte era un viso del tutto famigliare ma dove?
E poi perché si copriva con sciarpa e berretto??
Mille domande inerpicava la sua mente.
Si diede una sola risposta
"Grande Antipatico"
Fino alla fine del viaggio continuava a masticare il suo  chewing gum a pensare a quei occhi così tristi.

Si diede una sola risposta"Grande Antipatico"Fino alla fine del viaggio continuava a masticare il suo  chewing gum a pensare a quei occhi così tristi

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Terence Granchester

Finalmente davanti al nastro trasportatore presa a ricuperare il suo pesante trolley.
Eccolo stava arrivando il suo bellissimo portabagagli bianco e rosso firmato Samsonite lo afferrò con una presa leggera; peccato che avesse dimenticato quando fosse pesante gli fece male fino a farle perdere l'equilibrio e a cadere.
Era rimasta seduta a terra insieme al suo trolley, davanti a lei il giovane dagli occhi tristi<<ehi attenta altrimenti ti cadono tutte le tue lentiggini>> fece una buffa risata intanto la sollevava con molta delicatezza da terra.
I loro sguardi erano intensi e profondi i loro occhi brillavano come zaffiri e smeraldi.
Candy iniziò ad agitarsi provava una strana sensazione aveva quasi le farfalle allo stomaco tornò in sé e gridò contro il giovane<< Di un po' bello!! Sei forse geloso delle mie lentiggini??
<<Cosa ?? Io geloso?? Ma stai scherzando??>>rispose il ragazzo è di nuovo la bizzarra risata.
Candy si accorse che la sua mano stringeva ancora quella del ragazzo la tolse immediatamente e con insistenza le chiese<< eh tu perché piangevi ??>>
<<Piangere Io ???ma stai scherzando lentiggini?? Continuava il ragazzo sempre ridendo.
Candy si sentiva presa in giro le urlò <<Sei un grandissimo maleducato cafone>>
Sentiva un grande scompiglio nel suo corpo gli dava proprio i nervi quel ragazzo così strafottente,si sentiva vibrare era il suo cellulare nella tasca del suo capotto, lo estrasse e vide sul display, era un messaggio della sua amica Patty, lei e il suo fidanzato Stear la stavano aspettando fuori l'aeroporto.
Il viso di Candy cambiò velocemente espressione, pieno di luce e con un grande sorriso stampato sulle labbra, raccolse velocemente il suo trolley e iniziò a correre velocemente verso la prima uscita.
Il giovane dai lunghi capelli neri era rimasto folgorato dalla sua bellezza continuava ad osservarla, tentò di seguirla con lo sguardo, vide che per la fretta la giovane bionda perse il suo foulard verde smeraldo come i suoi occhi.
Tentò di  inseguirla ma era troppo tardi era sparita in quella fitta nebbia scesa nella bellissima città di New York.
Continuò a fissare quel foulard se lo avvolse al collo sotto la sciarpa, il suo profumo era così dolce e delicato, uscì dall'aeroporto cercando il primo taxi che lo avrebbe condotto verso casa, aveva ancora nella sua mente quel buffo viso con le sue lentiggini e quei profondi occhi verdi smeraldo.

Continuò a fissare quel foulard se lo avvolse al collo sotto la sciarpa, il suo profumo era così dolce e delicato, uscì dall'aeroporto cercando il primo taxi che lo avrebbe condotto verso casa, aveva ancora nella sua mente quel buffo viso con le s...

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Dove ho usato immagini dell'artista artista Fan art credito dell'autore.

Zaffiri e SmeraldiWhere stories live. Discover now