Bucky (2) One Shot

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Chi poteva venire spontaneamente in quella casa?
Scrutò la figura che era inginocchiata sull'erba rimanendo un attimo interdetto per chi si trovò, non aspettandoselo minimamente: si trattava di una ragazza.

Stava raccogliendo i fiori scegliendoli con cura, guardandosi intorno come se avesse paura che qualcuno improvvisamente potesse venire per farle del male.

Il Soldato fissò la ragazza dalla carnagione bianca raccogliere uno a uno i fiori scegliendo sempre quelli di quella tonalità blu, mentre quel leggero venticello le portava i lunghi capelli mogani davanti il viso, provocandole fastidio.
Guardó di nuovo dietro di sé stringendo possessivamente quei fiori e la gonna del vestito che portava, non poteva esserne sicuro, ma da quel modo di fare intuì che avesse... paura.

Cosa poteva spaventarla? Perché stava raccogliendo i fiori in un posto del genere?

Si sporse ancora di più, lasciandosi guidare solo da quelle domande che si stavano sussenguendo senza un freno.

La ragazza però improvvisamente si girò verso la finestra con gli occhi sgranati e per un attimo, forse, i loro occhi si sarebbero potuti incontrare, se lui repentinamente non si fosse subito nascosto.

L'uomo rimase sconvolto dall'essere stato sentito, non era mai successo.
Subito si nascose, avendo quasi la sensazione che lei potesse vedere attraverso quei muri di pietra per scrurarlo.

Ma com'era potuto succedere?
Come aveva fatto a sentire la sua presenza?

Tornò a guardare con la coda dell'occhio il giardino che affacciava dalla finestra, ma di lei non c'era più nessuna traccia.

Era sparita del nulla....

Chi diavolo era?

Sarebbe tornata adesso?

Come ti chiami?
Hai un posto dove andare?
Me lo puoi dire?
Ti ho vista nascosta in questo giardino

Il Soldato era convinto di averla spaventata quel giorno, che lei dopo essere scappata via e non sarebbe più tornata.
Infondo se avesse dovuto temere qualcuno, quel qualcuno sarebbe stato di certo lui.

Invece passarono cinque giorni e puntualmente all'alba lei tornava a raccogliere quegli incantevoli fiori blu appena sbocciati, che sembravano aspettare il suo arrivo per poi sorridere in direzione della finestra, prima di sparire per la sua strada.
Aveva cercato di ignorarla i primi due giorni, ma poi come se qualcosa di magnetico lo attirasse, non riusciva a distogliere lo sguardo dalla sua figura.

Possibile che quel sorriso fosse rivolto a lui? Perché mai avrebbe dovuto?

Lui non era altro che una macchina fatta per uccidere, il mietitore di anime, colui che veniva a punirti e non si faceva scrupoli a farlo... Lei invece sembrava come un angelo, qualcuno che non avrebbe potuto fare del male a nessuno.

Quella mattina era tornata di nuovo per prendere i fiori e per la prima volta, il Soldato si soffermò sulle sue mani bianche con cui stringeva i fiori: dovevano essere molto piccole, ma i suoi occhi grigi tempesta riuscirono come a percepire che quelle mani erano anche maltrattate e piene di dolore, un dolore che lei però sopportava e ingoiava... Chi mai poteva farglielo provare?

Eppure poteva quasi percepire la morbidezza delle sue mani con cui stringeva i fiori... Sentiva qualcosa...
Una punta di desiderio nel volerlo percepire con la sua pelle, accurarsi che fosse vero.

E so
Che tutto il tuo calore è genuino
Voglio afferrare
La tua mano che sta raccogliendo il fiore blu

•Immagina Marvel•Where stories live. Discover now