Capitolo 1 - L'amore vince su tutto

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Nella vita non si finisce mai di correre, ci sarà sempre un altro ostacolo da superare

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Nella vita non si finisce mai di correre, ci sarà sempre un altro ostacolo da superare. E proprio quando pensi finalmente di avercela fatta, e di aver preso la decisione giusta, devi essere pronta a ripartire.
Sergio, cosa ti hanno fatto? Non riesco a crederci... ci siamo visti solo poche ore fa... non posso e non voglio pensare che sia stata l'ultima volta.
"Stai tremando..." mi dice Claudio. "Ho freddo." Non ci pensa un attimo: si toglie la giacca e me la mette sulle spalle. "Ma così avrai freddo tu..." "me la caverò." Mi sorride e mi dà un bacio sulla fronte. Appoggio la testa sul suo petto e lo abbraccio nella speranza di trasmettergli un po' del mio calore.
Amore mio... se penso che stavo per perderti per sempre... ma come ho fatto a non capire che mi stavi dicendo addio? Quelle parole così strane che mi hai detto e il modo in cui mi guardavi e mi stringevi mentre ballavamo... era tutto così chiaro, ma io non ho capito. Ho capito tutto solo quando ho letto la tua lettera e ho visto quell'anello meraviglioso sulla mia scrivania. Ho capito che ti amo da morire e che non posso vivere senza di te, e se non fossi arrivata in tempo ti avrei raggiunto ovunque tu fossi andato. Sarei andata anche in capo al mondo, pur di riportarti da me.
"Siamo arrivati" mi sussurra e scendiamo dal taxi che ci ha condotti in ospedale.
Ci dirigiamo in rianimazione. In sala d'attesa ci sono Calligaris e Visone - visibilmente affranti - e Martina e Daniela, strette l'una accanto all'altra. Sono distrutte. Non appena vedono arrivare me e Claudio si staccano e ci corrono incontro. Martina mi stringe forte e Daniela fa lo stesso con Claudio. Mi si spezza il cuore a vederle così...
"Ho tanta paura..." mi sussurra Martina. " Lo so..." le dico sforzandomi di non piangere "Ma vedrai che andrà tutto bene... tuo padre è un uomo forte e ti ama più di qualsiasi altra cosa al mondo. Lotterà con tutto se stesso per non lasciarti, per non lasciarvi."
"Che novità ci sono?" chiede Claudio a Daniela.
"È in sala operatoria" risponde lei con la voce rotta dal pianto "ci hanno detto che le sue condizioni sono gravi. Claudio se dovessi perderlo io... non so cosa farei..." singhiozza. "Non succederà, vedrai... andrà tutto bene" cerca di rassicurarla Claudio.
Vediamo il medico uscire dalla sala operatoria e ci avviciniamo per avere notizie. "Leonardo!" esclama Claudio andandogli incontro. "Amico mio!" esclama lui a sua volta "Sono contento di vederti anche se in una circostanza così poco felice..." "Sono qui per Sergio Einardi. Come sta?" gli domanda Claudio. Martina si stacca da me e si stringe di nuovo alla madre.
"L'intervento è ancora in corso. Il dottor Einardi presenta tre ferite da arma da fuoco. Due proiettili l'hanno colpito di striscio, uno sul fianco destro e uno sulla spalla sinistra. Il terzo invece si è fermato a pochi centimetri dal cuore, causando una grave emorragia interna." "Ma ce la farà, vero?" chiede Daniela con voce tremula. "Le prossime ore saranno decisive, signora. Ma faremo tutto il possibile per salvarlo."
"E l'agente di scorta che era insieme al dottor Einardi come sta?" chiede Visone. "Purtroppo non abbiamo potuto fare nulla, quando è arrivato qui era già morto. Adesso scusate, ma devo tornare dentro." risponde Leonardo.
"Grazie Leo" gli dice Claudio e lui annuisce.
"Leo è uno dei migliori chirurghi in circolazione, Sergio è in ottime mani" ci dice poi cercando di tranquillizzarci.
"Non è giusto..." mormora Visone con gli occhi lucidi  "quel ragazzo aveva tutta la vita davanti. Si era sposato da poco e proprio oggi mi aveva raccontato che sua moglie aspetta un bambino... non è giusto, non è giusto" continua a dire scuotendo la testa e coprendosi il viso con le mani. Mi avvicino a lui e lo abbraccio. "Mi dispiace tanto..." gli dico.
"ADESSO BASTA!" tuona Calligaris, facendoci girare tutti. "Sono stufo di restarmene qui a non fare nulla! Domani chiederò al medico di farmi uscire, quei bastardi devono pagare per tutto questo!" dice urlando e se ne va.
Vado a sedermi, sfinita. Claudio si avvicina subito e si siede accanto a me. Sento una lacrima solcarmi il viso e poi le sue dita che me l'asciugano. "Come si può essere capaci di fare così tanto male?" gli chiedo. "Non lo so..." risponde stringendomi forte.
"Alice!" mi volto, sentendo pronunciare il mio nome. "Lara!" esclamo e mi alzo per raggiungerla "che ci fai qui?" "Ho saputo di Einardi e sono venuta a vedere come sta." Guarda me e Claudio con un'espressione mista a felicità e sollievo, come se sapesse tutto... ma no Alice, cosa vai a pensare! Come potrebbe... "È in sala operatoria, ma la situazione è seria. Non sappiamo ancora se ce la farà." "Mi dispiace tanto, spero davvero che ce la faccia. Comunque sono venuta qui anche per darti qualcosa che ti appartiene" mi dice sottovoce aprendo la sua pochette ed estraendo la lettera e la scatolina con l'anello che mi aveva lasciato Claudio. Le prendo, guardandola sbigottita. "Io e Marco eravamo venuti a cercarti durante la festa per salutarti prima di partire ma non riuscivamo a trovarti, così sono andata a cercarti anche nella nostra stanza, ho visto queste cose sulla tua scrivania e le ho prese per evitare che potesse vederle anche qualcun'altro." "L'hai letta?" le chiedo indicando la lettera "beh, era lì, aperta... comunque non ne sono rimasta affatto sorpresa, sospettavo già che tra te e il nostro affascinante capo ci fosse qualcosa! La vera sorpresa è stato vedere Claudio Conforti fare dei gesti d'amore così belli... non credevo ne fosse capace! Quando tornerò dovrai raccontarmi tutto!"
"Sì ok, però Lara ti prego... non devi dirlo a nessuno!!"
"Ma certo Alice! Non ti farei mai una cosa del genere!" mi rassicura "Adesso però devo andare, Marco mi sta aspettando. Mi raccomando, avvisami non appena saprai qualcos'altro su Einardi!"
Annuisco e l'abbraccio. "Grazie" "Di niente" dice facendomi l'occhiolino. "Fate buon viaggio e chiamatemi, ogni tanto!" "Promesso!" mi dice dandomi un bacio sulla guancia. Poi saluta Claudio e se ne va.
Torno a sedermi accanto a lui e appoggio la testa sulla sua spalla. Passano altre due ore prima che Leonardo esca dalla sala operatoria e ci dia altre notizie. "Allora?" chiede subito Claudio.
"L'intervento è tecnicamente riuscito, siamo riusciti ad estrarre tutti e tre i proiettili, ma a causa dell'emorragia che si è creata a livello pericardico il dottor Einardi è andato in arresto e abbiamo rischiato di perderlo. Adesso è in coma..."
"Ma si sveglierà, no?" chiede Daniela in lacrime.
"Come ho detto prima, le prossime ore saranno decisive. Più tempo passerà, più le possibilità che si svegli scarseggeranno. Adesso tutto quello che possiamo fare è pregare e sperare." afferma Leonardo, costernato.
"Grazie di cuore Leo, per tutto." dice Claudio. Poi si avvicina a me. "Andiamo a casa adesso, sei esausta..." mi sussurra accarezzandomi il viso. Annuisco.
Ci dirigiamo fuori dall'ospedale e Claudio chiama subito un taxi. Ha ragione lui, sono davvero esausta. La festa, la corsa in aeroporto e poi tutte queste ore in attesa di notizie...
Per fortuna il taxi non tarda ad arrivare e in breve tempo arriviamo a casa di Claudio.
Appena entriamo in casa, mi tolgo subito le scarpe, restando a piedi nudi, e mi siedo sul divano. Prendo la scatolina rossa di velluto e la apro, ammirandone il contenuto.

Claudio si avvicina e si slaccia il papillon e i primi tre bottoni della sua camicia

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Claudio si avvicina e si slaccia il papillon e i primi tre bottoni della sua camicia. Mi fissa per un istante, per poi sedersi accanto a me.
"È bellissimo."
Mi sorride. "È degno di te."
"Che significa?" gli chiedo.
"Beh... mi sembra abbastanza chiaro, no?"
"Lo sarebbe se non stessimo parlando di Claudio Conforti, l'uomo in assoluto più allergico alla parola <<matrimonio>> che abbia mai incontrato!" replico.
"È vero, Claudio Conforti... prima di Alice Allevi non voleva neanche sentir parlare di certe cose. Ma poi sei arrivata tu e hai sconvolto la mia vita. Prima d'incontrarti io credevo che per essere felici bastasse avere una bella carriera, una certa stabilità economica e soprattutto non avere legami di alcun genere, ma ora... io sono davvero felice solo quando ci sei tu con me."
Mi rivolge uno sguardo così pieno d'amore che mi fa battere forte il cuore. "Ma allora... perchè stavi partendo?"
Sospira profondamente. "Stamattina, quando ti ho chiamata, ero sotto casa tua. Ero venuto per darti quello - dice spostando lo sguardo sulla scatolina aperta tra le mie mani - e per chiederti di venire in America con me, ma tu mi hai detto che il filo rosso che ci univa si è spezzato e poi ho visto il reporter che apparecchiava la tavola, allora ho pensato che..." "hai pensato che ti stessi lasciando perchè volevo tornare insieme ad Arthur." Annuisce. "Così ho deciso di partire da solo, senza di te. Ma non potevo andarmene senza prima dirti addio..." gli si spezza la voce su quest'ultima parola "...e l'ho fatto, a modo mio. Ho ballato con te perchè volevo stringerti tra le braccia un'ultima volta. Ma per fortuna non è andata così... sei venuta a riprendermi..." mi dice sfiorandomi i capelli con le dita.
"Non ho mai pensato di lasciarti" affermo. "Stavo solo cercando di dirti che.." mi mette un dito sulle labbra "non ha più importanza adesso, Alice. Siamo insieme ed è questa la cosa più importante."
Mi accarezza il viso dolcemente. Appoggio la testa sul palmo della sua mano e chiudo gli occhi, lasciandogli dei baci e respirando il suo profumo. Soltanto adesso realizzo quanto mi fosse mancato...
Si alza e s'inginocchia davanti a me, accarezzandomi le gambe. "Io ti amo e voglio passare tutta la mia vita con te."
Stringe le mie mani e sospira profondamente. Il cuore mi batte sempre più forte. "Alice Allevi... Sacrofano" ridiamo entrambi "mi vuoi... sposare?"
"Sì, certo che sì!!!" rispondo, ridendo e piangendo di gioia. Anche i suoi occhi diventano lucidi. Prende l'anello e lo infila nel mio anulare sinistro, per poi baciare la mia mano.
Mi prende anche l'altra mano e si alza, invitandomi a fare lo stesso. Mi tira a sè e mi bacia, ed è il bacio più bello che ci siamo mai dati. Un bacio ricco d'amore e di passione, ma soprattutto un bacio consapevole del fatto che sarà per sempre.
Perchè adesso non ho più dubbi: noi non potremmo essere più diversi, ma siamo fatti per stare insieme. Io sono nata per te e tu sei nato per me. E qualunque cosa ci riserverà il futuro, noi l'affronteremo e vinceremo perchè L'AMORE VINCE SU TUTTO.
Mi prende in braccio e fa una giravolta su se stesso. Ci guardiamo negli occhi per un istante lunghissimo, godendo pienamente della felicità che entrambi proviamo.
Mi bacia di nuovo e mi conduce in camera da letto.
Facciamo l'amore tutta la notte, come non abbiamo fatto mai, dando sfogo a tutta la disperazione e la paura di esserci persi e assaporando il piacere di esserci ritrovati.

"Come ho potuto pensare di vivere senza di te

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"Come ho potuto pensare di vivere senza di te..." mi sussurra ansimando. "Shhh... adesso siamo insieme ed è questo l'importante, no?" Annuisce sorridendomi e baciandomi dolcemente "ma non farmi mai più una cosa del genere" gli dico. Mi guarda in quel modo tutto suo e poi mi dà un bacio che ha tutto il sapore di una promessa. E lo è.

FINE PRIMO CAPITOLO

Alice e Claudio - Un nuovo inizioΌπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα