1.Rosso

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A volte la mia insensibilità si manifesta e mi dispiace perché quando ci siamo incontrati, non ho potuto fare a meno di sentire i tuoi occhi e dovevo solo sapere di che colore fossero.

Harry si trovava in piedi nel mezzo della galleria d'arte che stava frequentando da un po' di tempo ormai. Teneva la testa bassa, gli occhi rivolti verso il pavimento a causa della luminosità delle luci intorno a lui.

Il suo dottore quando aveva tredici anni gli disse, che sebbene potesse vedere solo ombre, luci e colori, non era male considerando che l'alternativa sarebbe stata essere completamente cieco. Gli fu detto che dall'età di venticinque anni, avrebbe potuto vedere soltanto mentre dormiva ( finché non avrebbe dimenticato tutto quello che aveva visto). Non gli importava molto perché le luci che vedeva erano sempre così accecanti.

Finiva sempre per dover mettersi addosso i suoi occhiali scuri ma in quello specifico giorno decise di non portare a termine la cosa.

Il suo bastone bianco era piegato e infilato nella tasca del suo maglione, con le dita della mano destra che lo stringevano, mentre la mano sinistra sfiorava le spalle delle persone intorno a lui, anche se il braccio del suo amico era agganciato al suo collo così da non guidarsi da solo in quel grande posto.

Non se l'era sentita di dire a Niall di lasciarlo andare. Così gli permise di guidarlo in giro per la galleria d'arte. Niall era stato un po' sensibile nei suoi confronti ultimamente e Harry aveva deciso che più tardi quella sera avrebbe dovuto farlo sedere e chiedergli il perché di questo suo comportamento.

Non voleva che Niall sprecasse il suo tempo accompagnandolo a casa e portandolo fino alla porta. Voleva che se ne andasse non appena fosse uscito dall'auto, perché era quello che faceva sempre.

Niall smise di camminare e Harry roteò gli occhi mentre gli permetteva di voltargli le spalle, così si trovò di fronte a un muro dove pensò fosse appeso un dipinto. Strizzò gli occhi per liberarsi dei molti bagliori. Le luci erano davvero luminose e sebbene non sapesse di che colore fossero, sapeva che erano le più chiare. Erano lucenti e pure e gli ricordavano il vuoto.

"Mmm, ce n'è uno davvero bello proprio di fronte a te," sussurrò Niall. Harry fece una smorfia mentre il respiro di Niall si aprì a ventaglio contro la sua faccia.

"Ti ho detto di smetterla di respirare su di me ogni volta, Niall." Harry girò la testa di lato e lasciò uscire un sospiro esasperato, gli occhi che bruciavano per la pressione di tutte quelle luci. Chinò la testa e sentì Niall accanto a lui annuire prima di staccare il braccio dal suo collo, Harry si leccò le labbra. "Quanto siamo vicini?"

"Non molto, non senti la ragazza parlare? Ha un intero gruppo intorno a lei. Penso che lo stia descrivendo o qualcosa del genere."

"Allora forse dovremmo ascoltare."

"Nah," Niall rise, trascinandolo per una manica in modo che entrambi potessero ascoltare meglio. "Forse tu dovresti ascoltare. Io riesco a vederlo abbastanza bene."

"Le diverse sfumature del rosso si scontrano con così tanta eleganza in ogni angolo del dipinto per simboleggiare la rabbia..." Harry udì la ragazza solo per mezzo secondo, prima di sentire il gomito del suo amico colpirlo al fianco, seguito da una dolce risatina che fece scoppiare Harry in un sorriso.

"Diverse sfumature di rosso si scontrano con così tanta eleganza," imitò Niall. Harry si girò verso di lui, anche se non era davvero necessario perché non poteva nemmeno fingere di conoscere la sua espressione.

lights /styles au/ Italian translationTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon