<< Io spero di diventare un angelo custode >> esclamò Felicia, con voce eccitata, interrompendo i pensieri della ragazza. Aveva lo sguardo dritto davanti a sé, ma Helen riuscì comunque a scorgere un bagliore di gioia nei suoi occhi color smeraldo. La osservò per qualche secondo: << Credo che saresti perfetta per quel ruolo >>

<< Dici sul serio? >> sulle labbra di Felicia cominciò a fiorire un sorriso raggiante. Aveva dei denti perfetti, bianchissimi, quasi quanto la stanza in cui si trovavano.

<< Ovviamente >> rispose Helen, convinta. 

Ecco un'altra cosa che veniva definita dal test: i ruoli dei neo-angeli. Una volta superata la prova, in base a come veniva svolta, si veniva divisi in gruppi: questi avrebbero cominciato il tirocinio per diventare seguaci del Signore in piena regola, una volta raggiunti i vent'anni.

C'erano gli angeli custodi, gli angeli protettori, gli angeli della luce, gli angeli esploratori, gli angeli messaggeri...gli angeli guerrieri. I più rari, i più forti. Gli angeli guerrieri erano quelli che scendevano sulla terra per proteggere gli uomini dalle tentazioni dei demoni di Satana. E spesso combattevano, anche per millenni. 

Helen aveva letto, nei libri della biblioteca del collegio, di epiche battaglie tra Bene e Male, così devastanti che spesso gli esseri umani e la Terra ne subivano le conseguenze. Ad esempio, poteva capitare che un demone, con l'utilizzo della propria forza, riuscisse a far scuotere la terra, a far crollare massi, a far inalzare le onde del mare fino a renderle gigantesche...mentre invece, quando un angelo utilizzava i propri poteri, si scatenavano i peggiori temporali, le peggiori bufere che la storia avesse mai potuto descrivere. Ma era rara una cosa del genere. Di solito entrambe le parti cercavano di mantenere un certo equilibrio.

Questo ruolo era, quindi, forse il più ambito da tutti, Helen compresa. Ma già si sapeva che era impossibile diventare uno di loro, anche perchè erano in pochi i prescelti e quasi tutti raccomandati. 

Un moto di rabbia e invidia le serrò la gola. I figli dei sette Arcangeli, ecco chi erano i raccomandati. 

Ora che ci pensava, nessuno di loro era presente in quel momento. Scosse la testa e tirò un lugo sospiro. Le scoppiava la testa, tutto quel bianco le dava la nausea. Voleva solo uscire di lì, tornare in collegio e dormire. Chiuse gli occhi e per un attimo il vociare indistinto degli altri scemò, fino a sparire. 

C'erano solo lei e l'oscurità. Tutta quella solitudine riuscì a calmarla, anche se per poco. 

Fu Felicia a destarla da quei pochi secondi di libertà: << Ehi, Helen. Ci sono I Sette >> sussurrò. La giovane aprì piano gli occhi. 

Come se fossero abiutati ad essere costantemente osservati, i figli dei Sette Arcangeli cominciarono a sfilare davanti a loro. I suoi compagni e le sue compagne esplosero in cori di ammirazione, mentre tutti battevano le mani e gridavano i nomi dei loro beniamini.

Helen rimase zitta, ma dovette ammetterlo: erano veramente bellissimi; così fieri, decisi, ordinati...

L'invidia tornò a serrarle la gola. L'istruttore Finn li aveva sempre lodati, incitando gli altri a prenderli come esempio di vita. Ma Helen non voleva essere come loro. Lei voleva essere più brava di loro.

Fu felice di notare che indossavano come tutti delle semplici tuniche di lino bianche.

L'unica differenza era che alla vita avevano annodata una corda dorata, mentre lei e i suoi compagni avevano delle normalissime corde di paglia intrecciata. 

La prima persona che le saltò all'occhio fu l'ultima ragazza della fila: i capelli rossi, di una tonalità più scura di quelli di Felicia, erano sciolti e le ricadevano sulla spalla destra. Aveva gli occhi color verde acqua, ornati da lunghe ciglia scure. La forma del suo viso pareva gentile, ma l'espressione che aveva dipinta sul volto era severa, dura. Helen ricordò il suo nome: Elisabetta, figlia dell'arcangelo Michele. Chi è come Dio.

Helen†- Anche il Diavolo, una volta, era un angelo.Where stories live. Discover now