Ad un certo punto una ragazza isterica si avvicinò a quei due e...

-Non toccare il mio ragazzo- urlò prendendo la bionda ossiggenata per poi farla alzare dalla sedia

Diede uno schiaffo al suo ex fidanzato per poi andare via

Oh, bella scena

Una delle migliori direi

Non immaginate che spettacolo divertente era

La rossa sobbalzò quando sentì una mano calda toccarle il ginocchio

Alzò lo sguardo incontrando due occhi color cioccolato guardarla dolcemente

-Hey piccola ti va di ballare?- le chiese prendendole la mano

Un sorriso debole le spuntò sul volto quando udì il soprannome che le aveva appena dato

'Piccola'

Anche suo padre la chiamava così

Eliminò quel brutto ricordo dalla mente alzandosi

Probabilmente Bradley le aveva attribuito quel nomignolo dolce e probabilmente momentaneo perché non si ricordava il suo nome

-Mi chiamo Alicia comunque - lo informò mordendosi nervosamente il labbro

Perché lo aveva detto?

-Lo so tesoro- rispose guardandola dall'alto in basso sorridendo in un modo tra il sorpreso e il malizioso, forse

La avvicinò al suo corpo, premendo piano la mano grande destra sul suo fianco coperto dal tessuto

Lei si irrigidì quando i loro corpi si toccarono, le mani di lui scivolarono su entrambi i fianchi, mentre quelle di lei si stavano lentamente e impacciatamente spostando sulle sue spalle

-Ho notato che non ti stavi divertendo molto- le sussurrò all'orecchio aumentando di poco la presa sui suoi fianchi

La musica era troppo alta, avrebbe dovuto urlare per farsi sentire

-Oh, no, tutto il contrario- rispose scuotendo la testa

La vera domanda era: dove accidenti si trovava Charlotte? Non era suo amico quel figone mezzo asiatico?

Ops, miei pensieri, scusate

Bradley scoppiò a ridere, i suoi denti perfettamente bianchi gli illuminavano il viso, la camicia bianca attillata gli risaltava il petto scolpito, il ciuffo biondo era perfettamente alzato in aria dal gel.

Alicia si morse il labbro abbassando lo sguardo

Non si sentiva a suo agio

-Sei bellissima- le sussurrò facendola arrossire

Le alzò il mento con due dita facendo incontrare i loro occhi

-Ma troppo timida, rilassati- la rassicurò muovendo la mano calda sulla sua pelle scoperta

Ah, ecco qual'era il suo obbiettivo: la scollatura. Eh, il figone mezzo asiatico è intraprendente

Ops, ancora i miei pensieri

-Scusami, è che io...- rispose balbettando per via della situazione

-Sh, non preoccuparti. Capisco perfettamente come ti senti, ma devi stare rilassata perché sei in mia compagnia, e ti assicuro che è quella migliore- si pavoneggiò accarezzandole piano la nuca

Oh, narcisista era uno degli aggettivi che doveva essere aggiunto alla lista

Oltre all'essere poco modesto e decisamente troppo sicuro di se stesso

Ma dato che è perfetto, i precedenti sono solo dettagli

Lei di rimando non rispose, ma corrucciò la fronte sorridendo divertita

Sarà per la musica coinvolgente, o i suoi muscoli dannatamente definiti, che la ragazza posò la testa lentamente sul suo petto, quasi all'altezza del cuore, chiudendo gli occhi

Il suo profumo le invase le narici

-Non sono molto brava a ballare- sussurrò ridendo

-Fidati, peggio di me non c'è nessuno- rispose abbassando lo sguardo per incontrare il suo

-Ma solo in questo campo- continuò pavoneggiandosi e posando le mani su entrambe le sue guance rosee

Lei sobbalzò quando vide Ashton scostare bruscamente Bradley da lei

-Perché stavi ballando con mia sorella?- urlò puntandogli un dito contro

-Non stavamo facendo nulla di male- si intromise lei  sperando di tranquillizzarlo

- per favore stai zitta- la rimproverò serio

Lei abbassò lo sguardo mortificata

-ho visto dove avevi le mani, sai?- continuò prendendogli il colletto della camicia

-Non la stavo toccando- rispose Bradley serrando la mascella

-Non devi avvicinarti a lei- ringhiò spostandosi

La sorella rimase a bocca aperta

Perché aveva reagito in quel modo?

Lo vide allontanarsi con le mani chiuse  in due pugni

-Io... davvero scusami... è tutto okay?- chiese Alicia guardando Bradley

Il ragazzo non rispose

-Ti ha fatto male, vero? Scusalo davvero, lui non voleva è solo che... lui... a volte è protettivo e... insomma…- balbettò in seria difficoltà Alicia aggiustandogli la camicia stropicciata

-Devo andare, scusami- concluse valutandola come la scelta migliore

Si girò alla ricerca di suo fratello

Non stavano facendo nulla di male infondo, lui aveva la tendenza ad ingigantire le cose, ad essere soffocante... questo atteggiamento spesso tendeva ad essere irritante

-Ashton- urlò per farsi sentire

Si mischiò tra la folla, lo perse di vista

-Ashton- urlò ancora

Si guardò intorno con aria preoccupata

In lontananza vide la porta chiudersi bruscamente

Corse fino all'uscita

-Ashton- urlò sperando di vederlo

Tirava un leggero vento primaverile

Cominciò a preoccuparsi

Prese il telefono per poi chiamare il fratello

Se fosse stato nelle vicinanze avrebbe sentito la suoneria del suo cellulare

Si morse il labbro quando sentì una musica familiare dietro il muretto della scuola

Lo vide lì,  con la sigaretta fra le labbra, mentre prendeva l'accendino dalla tasca posteriore dei jeans

Aspirava quelle sostanze dannose, espirando il tutto attraverso una nube grigiastra di fumo

Gli occhi chiusi , la testa poggiata al muro freddo

Non era sua abitudine fumare, ma capitava di rado che lo facesse, solamente per scacciare i pensieri o per tranquillizzarsi dopo una litigata

Come se una sigaretta potesse eliminarli i problemi

Glielo ripeteva spesso Alicia, affinché non facesse ammalare i suoi polmoni giovanissimi.

-Muffin- lo richiamò sorridendogli dolcemente

-Continua










Mental Obsession||Michael CliffordWhere stories live. Discover now